File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Russia, leonessa sbrana domatore al circo: donna incinta nel pubblico ha crisi epilettica per la paura

Brasile, attacco con machete in un asilo nido: morti una maestra e due bambiniCaraibi, misterioso ritrovamento di 20 cadaveri a bordo di una naveIkea France, processo per spionaggio dipendenti: multa da 1 milione di euro

post image

"Ultima cena" con animali per rappresentare i leader del G7: è polemica per la vignetta cineseLo spazio espositivo di Benefit,Economista Italiano cooperativa sociale di Messina COMMENTA E CONDIVIDI Di quanti abiti e oggetti sentiamo veramente bisogno? Di quali modelli economici abbiamo veramente bisogno? Le filiere che non vediamo e nemmeno immaginiamo, il fast fashion e l’usa e getta che si autoalimentano della voglia di consumo da un lato, delle nuove povertà dall’altro. Sistemi di produzione che generano precarietà e miseria anche tra gli occupati, mentre aree del mondo come il Kenya e il deserto cileno dell’Atacama diventano discarica del nostro scarto, dune di stracci e manufatti che compromettono vite ed ecosistemi. Partecipazione e democrazia – è il richiamo che arriva dalla Settimana sociale di Trieste – è anche accorgersi che qualcosa non va ed essere protagonisti di un cambiamento, anche partendo dalle realtà più vicine a noi. Economia circolare, nuova vita per tessuti, oggetti, componenti tech, risorse che determinano rapporti sociali e relazioni più di quanto crediamo. Tra nord e sud del pianeta, ad esempio, ma non solo.Ogni anno vengono prodotti nel mondo 150 miliardi di nuovi capi di abbigliamento: solo l’1% viene riciclato. In Ghana all’inizio li chiamavano «i vestiti dell’uomo bianco morto». Perché chi poteva pensare, nelle terre in cui tutto o quasi manca e in cui tutto da sempre si prova a riutilizzare, che miliardi di altri esseri umani vivi e vegeti potessero disfarsi di abiti ancora nuovi o quasi. Ora che hanno capito, e che quella massa di abiti usati che arriva a quelle latitudini distruggendo economie locali e producendo danni ambientali, quanti ce ne ridarebbero indietro. La sostenibilità nella moda, ma anche in altri comparti, si fa dilemma sociale ed ecologico. Alcuni grandi produttori si attrezzano con codici Qr e tecnologia blockchain per dimostrare tracciabilità delle materie prime e diritti sul posto di lavoro. Ma non basta, non basterà, se il messaggio non si diffonde, se un sistema non cambia, se troppi punti della filiera restano poco chiari.Intanto, però, c’è chi dal basso il cambiamento lo propone e lo promuove. Anche qui a Trieste, al Villaggio delle buone pratiche. Come la Rete interdiocesana nuovi stili di vita, alleanza di 96 diocesi, impegnata già dal 2007 sui temi dell’economia circolare. E come Benefit, cooperativa sociale dell’associazione Invisibili onlus, che a Messina unisce, con il riutilizzo di prodotti tessili, l’attenzione all’ambiente e quella verso le nuove povertà. «Nuovi modelli economici sono necessari e la partecipazione di tutti è fondamentale – sottolinea Adriano Sella, educatore e missionario laico della Diocesi di Vicenza e coordinatore della Rete interdiocesana nuovi stili di vita –. L’enciclica Laudato si’ ci ha dato un’enorme spinta sulla cura della casa comune. Non basta ad esempio la raccolta differenziata, bisogna anche ridurre i rifiuti, come quelli plastici, e poi riutilizzarli, facendoli diventare nuove risorse, rivalorizzandoli. A Vicenza, ad esempio, abbiamo svolto diversi incontri sul tema dei materiali utilizzati per i telefoni cellulari, promuovendo quelli rigenerati e spiegando quello che c’è dietro la loro produzione, le guerre per le risorse nei Paesi fragili. A Prato, nel cuore del comparto tessile, ci siamo concentrati sul tema della moda. Dove compriamo quei vestiti? E dietro il vestito cosa c’è? E la risposta è che di solito c’è una filiera molto preoccupante, fatta di sfruttamento». Voce e spazio viene dato alle testimonianze. «Abbiamo chiamato testimoni dalla Cambogia e dal Bangladesh per farci raccontare le realtà in cui si produce, le condizioni di lavoro e i diritti negati – continua Sella –. Ma il primo cambiamento deve essere qui, nei nostri metodi e nelle nostre abitudini di acquisto. Notiamo che ora le persone non hanno più vergogna a scambiarsi i vestiti, si fa largo il riutilizzo, si condivide di più, si rimette in circolo e anche i produttori etici, con cui ci confrontiamo, hanno più visibilità. Dobbiamo però allargare il giro, portare avanti laboratori interattivi, coinvolgere giovani e comunità con proposte concrete. E bisogna curare il, senza restare di nicchia e metterci in cattedra».Da Messina qui è a Trieste è arrivata anche Benefit, cooperativa sociale che nella città siciliana gestisce un hub di 1.200 metri quadrati che è negozio gratuito di abbigliamento donato, spazio espositivo, laboratorio sartoriale che quell’economia circolare la rende visibile ogni giorno anche come percorso di consapevolezza, dando spazio ad attività educative per giovani e adulti. Progetto al tempo stesso ambientale e sociale, Benefit coniuga l’aiuto ai più fragili alla cura dell’ambiente, sposando in pieno l’approccio dell’ecologia integrale. «Riceviamo 600 chilogrammi di abbigliamento usato al giorno – spiega la fondatrice Cristina Puglisi Rossitto -. Una volta sanificati, gli indumenti pari al nuovo vengono esposti da Benefit e chiunque può venire a sceglierli, gli altri tessuti vengono rielaborati dalla nostra sartoria. Ci rivolgiamo principalmente alla nuove povertà, quella fatta di famiglie che magari un reddito ce l’hanno ma insufficiente per arrivare a fine mese, abbiamo circa 6mila accessi l’anno». Nel laboratorio, dodici postazioni allestite insieme alla Caritas grazie ai fondi dell’8xmille. «Ci siamo resi conto che far seguire passo passo una lavorazione, promuovendo l’idea del riciclo e del riuso di un oggetto o di un tessuto in altre forme, è l’unica risposta, è economia circolare a tutti gli effetti – prosegue la fondatrice di Benefit –. Certo, è difficile cambiare meccanismi sociali che ci spingono a cambiare spesso. Ma noi te lo facciamo vedere quello che è possibile fare, dalla tua camicia confezioniamo cinque papillon. Per il diciottesimo compleanno di mio figlio abbiamo realizzato papillon per i ragazzi e pochette per le ragazze, creando dagli scarti qualcosa di elegante: ne sono andati matti. Al Comune di Messina abbiamo invece fornito, dopo uno sbarco di migranti, borse di emergenza con un cambio di abbigliamento completo, ma le iniziative realizzate nel tempo sono molte. Si spendono tante parole sul fronte filiere e troppe soluzioni si scontrano con il profitto. Il nostro obiettivo è far comprendere alla gente che c’è un altro ciclo di vita oltre il primo. Abbiamo deciso di coltivare la bellezza». Economia circolare è anche recupero delle eccedenze alimentari, in un mondo in cui, secondo dati Fao, vengono sprecate 1,3 miliardi di tonnellate di cibo l’anno, un terzo della produzione mondiale. «Con CiCo, Cibo Condiviso, a Messina riusciamo a recuperare 4mila chilogrammi di beni alimentari al mese grazie a una rete di una trentina tra supermercati e aziende – spiega ancora Puglisi Rossitto –. Forniamo cibo a parrocchie, case di accoglienza, associazioni. Da un ricevimento con 100 ospiti si possono recuperare oltre 20 chilogrammi di cibo non consumato. Queste sono esperienze facilmente replicabili, ci vuole solo tanto impegno. Bisogna fare le cose con la testa: se lo si vuole non sono cose dell’altro mondo».

Saturday Night Show, Elon Musk: “Ho la sindrome di Asperger”Catalogna, cameriera tenta di evirare il suo superiore: “Mi ha violentata”

Covid, USA: stop a mascherine e distanziamento sociale per chi ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino

Florida, sparatoria in un noto supermercato di Royal Palm Beach: tre mortiBarack Obama annuncia su twitter la scomparsa del cane Bo: “Un vero amico”

Iran, incendio distrugge una raffineria di petrolio a sud di TeheranAmalia, principessa d'Olanda, rinuncia a un'indennità da 1,6 milioni di euro l'anno

Incendio in Grecia sul golfo di Corinto: centinaia di persone evacuate, case e bosco in fiamme

John McAfee, chi era l'inventore dell'antivirus morto suicida in carcereEsperimento in Croazia: festa per vaccinati senza mascherine e distanziamento

Ryan Reynold
Atene, donna torturata e uccisa davanti alla figlia di 11 mesi: il marito è stato legato dai ladriCina, scossa di terremoto di magnitudo 7.0 a QinghaiTrump attacca Biden in un comizio: "Sta distruggendo il paese assieme alla sinistra radicale"

MACD

  1. avatarBelgio, negazionista armato minaccia un virologo e si nasconde nei boschi: chi è Jurgen ConingsCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Giornalista bielorusso arrestato insieme alla fidanzata: è agli arresti domiciliariIncidente Sri Lanka, squadra di Oil Spill Response al lavoro per eliminare le microplasticheDionisio Cumbà, ex studente di Medicina in Italia diventa ministro della Salute in Guinea BissauUsa, immunità di gregge raggiunta nello stato di New York: vaccinato il 70% della popolazione

    1. New York, centinaia di corpi delle vittime del Covid ancora ammassati nei camion frigoriferi

      ETF
      1. avatarFidanzati litigano sul balcone, la ringhiera si sfonda e cadono sul marciapiede: feriti gravementeMACD

        Covid, India: due fratelli gemelli muoiono a poche ore di distanza l’uomo dall’altro

  2. avatarIn Canada le temperature record hanno provocato 34 morti, la polizia avverte: "Attenzione agli anziani"MACD

    Von Der Leyen: "Liberalizzazione dei vaccini non risolve il problema"Spagna, maxi focolaio dopo le vacanze a Maiorca: almeno 350 casi positiviValanga sul versante francese del Monte Bianco: due sciatori italiani dichiarati mortiCina, torna l'incubo del Covid: focolaio a Guangzhou, 500 voli cancellati

  3. avatarIn Francia la polizia sgombera un rave illegale: scontri e feritiCapo Analista di BlackRock

    Variante Delta nel Regno Unito, +90% di casi Covid in una settimanaDelta in Israele, boom di contagi: quarantena anche per i vaccinatiVaccini, negli Usa registrati 500 casi di miocardite fra i giovaniMerkel, proposta di quarantena obbligatoria in tutta l'Ue per chi arriva dalla Gran Bretagna

India, ospedale senza ossigeno: 24 pazienti covid morti in una notte

Norvegia, verso lo stop di AstraZeneca e Johnson & Johnson: effetti collaterali graviAbhigya Anand, la nuova previsione sul Covid: "Altri eventi gravi e terribili"*