File not found
Guglielmo

Papa Francesco ironico dopo il secondo intervento: "Quando facciamo il terzo?"

Maltempo in Sardegna oggi, ultime notizieGiulia Tramontano, sentito Impagnatiello: "L'ho uccisa senza motivo"Morti sul lavoro, solo in Lombardia tre casi in 24 ore

post image

Roma, Nunzia De Girolamo aggredita per aver graffiato un'auto: "Sono rimasta paralizzata"La polemica sugli incredibili manifesti comparsi a Napoli che denunciano la violenza delle donne sugli uomini e reclamizzano un numero telefonico che scimmiotta il  1522 contro la violenza di genere. «Una campagna tendenziosa che vuole mettere in dubbio la parola delle tante attiviste dei centri antiviolenza»Per la città di Napoli sono apparsi dei manifesti del comitato promotore contro la violenza sugli uomini,analisi tecnica Sos 1523, che recitano “Ma la violenza ha sempre lo stesso sesso?”. La risposta è sì, nel 90% dei casi di violenza nelle relazioni affettive è l’uomo ad agire nei confronti della donna.Questo evidenzia che siamo di fronte ad un fenomeno strutturale della società, di chiara matrice patriarcale, espressione nei fatti di quella drammatica sperequazione di potere fra i sessi ancora esistente, sottolineata dalla Convenzione di Istanbul. I dati 2020 dell’Istat in merito alle vittime di omicidio secondo la relazione con l’omicida, classificati per genere, parlano del 2.9 per cento di uomini uccisi da partner o ex-partner, mentre per le donne il dato sale a 57.8 per cento. A livello mondiale, una donna su tre ha subito violenza fisica e sessuale nel corso della propria vita e le forme più gravi di violenza sono state esercitate da partner, amici o parenti. FattiStupri, consenso e morti per parto: l’autodeterminazione delle donne procede troppo a rilentoMicol MaccarioFenomeno strutturaleI dati sulla violenza delle donne sugli uomini sotto forma di osservatorio permanente non esistono perché il fenomeno non è strutturale quanto lo sono invece i numeri vertiginosi della violenza maschile sulle donne. I manifesti affissi per la città di Napoli, secondo i centri antiviolenza, rischiano di minare le azioni che anche il Comune del capoluogo campano pone in essere per contrastare i femminicidi e ogni forma di prevaricazione maschile sulle donne.Per questo la presidente di D.i.Re, Antonella Veltri, si è rivolta alla ministra Roccella chiedendole come intenda contrastare una campagna che, distogliendo l’attenzione dalla piaga dei femminicidi, ostacola l’attività dei centri antiviolenza e di chi è al fianco delle donne maltrattate dagli uomini.D.i.Re, Donne in rete contro la violenza, si unisce all’appello di oltre 250 donne e delle 30 associazioni che hanno scritto al sindaco di Napoli per chiedere la rimozione dei cartelli relativi a una campagna di difesa dei maschi che hanno subito violenza. Antonella Veltri, rivolgendosi alla ministra delle pari opportunità e della famiglia, afferma che «la campagna imita in maniera fuorviante e pericolosa il numero verde dedicato alla violenza sulle donne 1522. Siamo quindi contestualmente a chiedere quali azioni intenda attuare per contrastare questa campagna» che rischia, secondo D.i.re e le firmatarie dell’appello, «di compromettere il lavoro di chi lotta ogni giorno contro la violenza maschile sulle donne e contro i femminicidi, nonché di tutte e tutti coloro che sono impegnati a favorire una vera e profonda rivoluzione culturale fondata sulla pari dignità e su nuovi modelli di relazione». La campagna dello studioDomani ha contattato l'avvocato Angelo Pisano, ideatore e legale del progetto e candidato nel 2020 con il Movimento noi Consumatori, lista civica vicina al centrodestra. L'avvocato ha dichiarato che al numero di telefono sul sito, che non è il 1523 che invece non è attivo, risponde una persona dello studio che, rispetto alle chiamate ricevute (di cui non si hanno ancora cifre precise), «smista la richiesta di aiuto in diverse città d'italia dove vari avvocati e avvocate che aderiscono alla rete rispondono e, se gli uomini lo vogliono, potranno poi essere assistiti». Quando gli è stato menzionato il dato sul numero delle violenze maschili sulle donne e su quanto sia un problema strutturale, l’avvocato ha risposto che per lui «non è un problema strutturale, quelli sono criminali al pari delle donne che esercitano la violenza sugli uomini». Per l’avvocato «rimane una discriminazione fare numeri ad hoc e campagne solo per le donne». ItaliaIl reddito di libertà è un miraggio per il 50 per cento delle donne che subiscono violenzaFederica PennelliRivoluzione culturaleMariangela Zanni, consigliera nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re, intervistata da Domani, ricorda che «il numero nazionale è il 1522, la loro proposta di nuovo numero svia l’attenzione da un numero di pubblica utilità. Mette sullo stesso piano due tipologie di fenomeni completamente diversi, come se la violenza maschile sulle donne potesse avere una sua forma specchio quando il soggetto vittima è maschile».Per Zanni «anche quando la vittima è una maschio, nella quasi totalità dei casi l’autore di quella violenza è sempre un altro maschio: non esiste una specularità con la violenza maschile sulle donne, non possiamo parlare di una comunicazione che può essere fatta come quella per il 1522».Una percezione errata di pericolo dunque, ma anche il fatto di «sminuire la gravità di un fenomeno che è presente in modo strutturale. Generalizzare non aiuta ad affrontare il fenomeno della violenza maschile sulle donne e a favorire quel cambiamento culturale, tanto auspicato».Sono campagne «tendenziose, che con una falsa neutralità vanno a depotenziare e a mettere in dubbio la parola delle tante attiviste dei centri antiviolenza e di chi si adopera tutti i giorni per un linguaggio e un pensiero differente». Questo si inserisce all’interno di un contesto politico ostile nei confronti dei centri antiviolenza, come racconta bene la vicenda degli stanziamenti iniqui per i percorsi di fuoriuscita dalla violenza ma anche da una contro narrazione pericolosa, che si respira da tempo: «Da 14 anni lavoro in un centro antiviolenza del Nordest, ed è un clima che respiriamo ogni volta che ci troviamo a parlare della violenza maschile sulle donne a tavoli pubblici e dobbiamo spiegare che questo fenomeno non è comparabile ad altre forme di violenza, che pur esistono, ma non così strutturalmente radicati».Con campagne pubblicitarie come quella per il numero 1523, si rischia, dunque, di compromettere il lavoro di chi lotta ogni giorno contro la violenza maschile sulle donne e contro i femminicidi e di quante si sono impegnate a favorire una vera e profonda rivoluzione culturale in questo paese. FattiBisogna aprire sportelli antiviolenza in tutte le universitàMicol Maccario  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederica PennelliAutrice freelance. Si occupa di sanità, diritti, salute mentale e femminismi. Inizia a Radio Sherwood nel 2004 con la rassegna stampa e il giornale radio, poi a La Svolta. Co autrice del podcast "Cultdown" sul mondo della cultura durante la pandemia e autrice dell'inchiesta radiofonica sugli Opg "Ergastoli bianchi"

Giulia Tramontano uccisa da Alessandro Impagnatiello, le testimonianze dei negoziantiPapa Francesco nomina il vescovo ausiliare di Roma: ecco chi è don Di Tolve

Aggressione in centro a Milano: tre uomini accoltellano un clochard per un telefono

Omicidio Giulia Tramontano: esclusa la complicità della madre di ImpagnatielloLitiga per soldi con suocero e cognato: esplode 13 colpi di pistola

Previsioni meteo fino al Ponte del 2 Giugno, tempo instabileFunambolo a Milano oggi 26 maggio in piazza Gae Aulenti: dal Bosco Verticale all’Unicredit

Incidente gravissimo sulla Statale: due anziani morti carbonizzati

Incidente stradale a Mirano: bambino morto dopo essere stato investito sulla sua biciclettaQuattro persone hanno perso la vita a causa della barca rovesciata sul Lago Maggiore

Ryan Reynold
Poliziotto si suicida a Cinisello Balsamo con la pistola d’ordinanzaTraffico in direzione Trento: c'è stato un incidente in galleriaUn funambolo tra i grattacieli di Milano: parla Andrea Loreni

BlackRock

  1. avatarSfregiata in volto con l'acido dopo essere stata accoltellata: ricercato uomo di origine marocchinaProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Firenze, incendio nell'appartamento: 65enne intossicataIngegnere denuncia una escort: "Mi sono innamorato e mi ha truffato"Roma, TikToker molestata alla fermata del bus: "Ora ho paura"Giulia Tramontano, parla la sorella di Ornella Pinto

    1. Maltempo in Sardegna oggi, ultime notizie

      ETF
      1. avatarOmicidio Giulia Tramontano, la madre dell'assassino: era complice o è stata manipolata dal figlio?Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Trova un miliardo di lire nelle pareti della casa del nonno: lo shock del nipote, ecco quanto vale ora

  2. avatarLa Regione Lazio revoca il patrocinio al Roma PrideCampanella

    Arianna Calì, morta a 23 anni per un malore improvvisoÈ grave un giovane che si è schiantato con la moto contro un alberoMonza, trovate morte in casa due sorelleSi tuffa nel Ticino e muore, tragedia nel Pavese

  3. avatarQuarto Grado, Alberto Genovese si sposa. La moglie: "Non è violento"investimenti

    Omicidio Giulia Tramontano, l'assassino: "Colpita al collo per non farla soffrire"Un funambolo tra i grattacieli di Milano: parla Andrea LoreniSalerno, rubato un orologio dalla tomba di un 15enneMilano, uomo travolto dalla metro a Bonola: chiusa tratta della linea rossa

41 Bis, cosa è cambiato nei colloqui

Rita Dalla Chiesa sul caso Giulia Tramontano: "41bis per chi uccide la propria compagna"Terremoto a Napoli, scossa di magnitudo 3.6: epicentro a Montenuovo*