Bracciante morto a Latina, le parole della moglie: "Nel furgone lo vedevo respirare"Val Masino, 17enne si tuffa nel torrente e viene trascinato via: dispersoI numeri della Maturità 2024: bocciato solo lo 0,2% degli studenti
Terremoto in Cile: scossa di magnitudo 7.4 nel Nord del PaeseCol passare dei giorni il caso del presunto insulto razzista si fa sempre più complicato da sciogliere e valutare. Il fatto che tutto quanto sia avvenuto in campo e coinvolga i calciatori rende complicato accertare la verità. E intanto c’è chi rispolvera il motivo delle “cose di campo” che dovrebbero rimanere lìLa parola N e le sue diverse sfumature. Il caso del presunto insulto razzista rivolto da Francesco Acerbi a Juan Jesus nel corso della partita fra Inter e Napoli della scorsa domenica si fa sempre più complesso.Il trascorrere dei giorni compone un quadro che lascia poche certezze ma intanto ha già determinato conseguenze,Campanella come l’allontanamento del difensore interista dal raduno della nazionale e un’indagine della Procura federale (con audizioni che dovrebbero tenersi tra giovedì e venerdì) guidata da Giuseppe Chiné. Che dal canto suo si muove con cautela perché stavolta i fatti hanno portata diversa: se episodio di razzismo c’è stato, è avvenuto in campo e coinvolgerebbe un calciatore come attore del gesto razzista. Dunque siamo su un piano diverso (e più grave) rispetto ai casi di odiose intemperanze di un settore da stadio che usa il colore della pelle di un avversario per scatenare odio e frustrazione.Stavolta si tratta di una “cosa di campo”. Che come tutte le cose di campo presenta almeno due elementi di complessità molto difficili da governare: la contrapposizione fra la parola e la credibilità dei due protagonisti e il pregiudizio (assolutamente inaccettabile) che quanto succede nella bolla della partita debba rimanere sigillato lì anziché essere trasformato in un caso di polemica pubblica. IdeeSe Juan Jesus perdona, il peccato rimane. Il calcio italiano non sa uscire dal razzismoMarco CirielloscrittoreCosa ho detto, cosa ho uditoLa sola cosa certa è che alla fine della partita Acerbi ha chiesto scusa a Juan Jesus. Lo riferiscono entrambi i protagonisti e lo testimoniano le immagini.Da lì in poi tutto quanto rimane difficile da dimostrare e soltanto i diretti interessati possono sapere la verità. Ma poiché si tratta di mettere a confronto la parola dell’uno contro la parola dell’altro, ecco che si ritorna allo stallo di partenza. Né il fatto che il difensore dell’Inter abbia sentito il dovere di scusarsi col difensore del Napoli è di per sé una dimostrazione che egli abbia pronunciato la frase nella versione più grave, cioè quella resa pubblica da Juan Jesus.Sicché rimane da prendere entrambe le versioni e introdurle come elementi di discussione. Juan Jesus ha deciso di dare visibilità alla questione tramite un post di Instagram, ormai diventato il canale di espressione più battuto dai protagonisti dello sport, specie da quelli che devono districarsi fra i divieti opposti dagli uffici stampa dei club. In quella versione si sostiene che Acerbi gli avrebbe detto “negro di m...”. Cosa che, se fosse vera, meriterebbe una punizione esemplare.Dal canto suo Acerbi, come Chiara Ferragni, sostiene di essere stato frainteso e che la frase da lui pronunciata sarebbe stata: “Ti faccio nero”. Che davvero è parecchio demodé, da cinepanettone fuori tempo massimo. Ma ciò non basta a escludere che possa essere stata pronunciata, e se davvero fosse questa sarebbe cosa innocua. Dunque come se ne viene a capo?Le cose da campoL’interrogativo sarà difficile da sciogliere per la Procura federale, che elementi di prova non ne ha. Tutto quanto rimane sigillato in campo e proprio questo è un altro aspetto della storia, quello che mette più in imbarazzo.Un certo imbarazzo deve averlo provato il commissario tecnico della nazionale azzurra, Luciano Spalletti. Che fino a pochi mesi fa allenava Juan Jesus e adesso si trova a gestire Acerbi. Conosce entrambi i giocatori e dunque un’idea se la sarà fatta. Ma se ha scelto di rimandare a casa Acerbi, dopo averlo convocato per le gare amichevoli programmate questa settimana, è stato solo per una ragione di opportunità. Più che condivisibile.Molto meno condivisibili le parole di chi ha dato una valutazione diversa del concetto di opportunità, legandolo proprio alla dimensione di campo. Come ha fatto l’ex calciatore Giuseppe Incocciati (che ha giocato anche nel Napoli), secondo cui Juan Jesus ha esagerato portando la vicenda fuori dal terreno di gioco.Il solito riflesso condizionato di chi pensa che il campo da gioco debba essere mantenuto come uno spazio impermeabile, dove ogni bruttura gode di indulgenza automatica. E già che c’era è intervenuto pure Fabrizio Corona, per dire a Juan Jesus che «non si fa il piangina sui social». Proprio vero che ormai un’opinione non si nega a nessuno.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPippo RussoSociologo, saggista e giornalista italiano. È ricercatore di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio presso l’Università di Firenze
Incendio appiccato in carcere a Biella: un detenuto e due agenti penitenziari intossicatiYacht va a fuoco in mare nel Ferrarese: portati in salvo 8 turisti
Modena, moto investe bici elettrica: grave il ciclista
Incendio in un appartamento a Reggio Emilia: morto il cane del proprietarioIncidente sul lavoro nel Ragusano: ventottenne trovato morto in una vasca di irrigazione
Turista 82enne morta investita a Bellaria-Igea Marina: travolta da un furgoncino per le consegneNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 23
Incidente mortale a Casorezzo, auto finisce fuori strada: un morto e un feritoBimbo morto in casa a Milano, la mamma: "Aiuto non respira"
Incidente mortale a Campobasso: un ragazzo ubriaco travolge e uccide una donna che passeggiava con le nipotiTerremoto in Calabria: magnitudo 3.5Roma, vasto incendio al quartiere Prenestino: bambini abbandonano il centro estivoNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 22
Elena Cecchettin contro il padre di Turetta: "Rompiamo il silenzio omertoso"
Giacomo Bozzoli tradito dall'aria condizionata: gli errori che hanno permesso il suo ritrovamento
Trovato il corpo senza vita di una donna nel lago di GardaStati Uniti, squalo aggredisce una turista: il racconto della vittimaLazise, 67enne trovato morto in casa: si indaga sul figlioFrosinone, incidente sulla Monti Lepini: 5 mezzi coinvolti
Omicidio di Elena Del Pozzo: la madre Martina Patti condannata a 30 anniGorizia, rivolta in carcere: 10 feritiSparatoria a Capaccio Paestum: tre feritiMaltempo, nuova allerta meteo gialla in Veneto per lunedì 15 luglio