File not found
BlackRock

Vini-no alcol, l'Italia si muove con la distribuzione: cresce il mercato con millenial e gen z

Gallipoli, turismo in crisi: stabilimenti vuoti a metà luglio, meno 80% dei clienti. Il caso delle spiagge inaccessibili e la strategia del Comune«Disabili da una parte, normodotati dall'altra»: Matteo, 18enne in carrozzina, al concerto Una nessuna centomila sulla pedana. La mamma: «Umiliante»Bomarzo, la piramide etrusca nascosta nel parco dei mostri: un luogo misterioso non lontano da Roma

post image

Ciclista investito nel Luinese, si alza in volo l'elisoccorso - ilBustese.itUn mondo a parte è solo l’ultimo dei tanti film contemporanei che sono ambientati in borghi deserti e minuscoli. Queste commedie conquistano il cuore del pubblico. Più per bisogno di radicamento che per nostalgia«Tutti perdenti,Economista Italiano tutti contenti». La battuta è pronunciata con rassegnazione da Virginia Raffaele che è la vicepreside Agnese, come la rediviva canzone di Ivan Graziani in colonna sonora, di Un mondo a parte diretto da Riccardo Milani. Il protagonista è Antonio Albanese (Michele Cortese, nomen omen), un maestro con trentacinque anni di insegnamento, il quale, arcistufo delle frustrazioni accumulate nelle aule romane, chiede e ottiene una cattedra dell’immaginario paese abruzzese di Rupe nella Marsica cara alla memoria di Ignazio Silone (set a Opi).Qui il Nostro sembra andar incontro a un’ennesima delusione esistenziale, la chiusura della scuola per mancanza di nuove iscrizioni, finché un moto di riscatto o forse un inedito amor loci non si impone sulla rinuncia e l’arrendevolezza tipici dell’immalinconita comunità montana.Sogni infrantiDa tempo ormai l’Abruzzo è una «regione in transizione» nel gergo dei Fondi europei. Si è insomma affrancato dallo stigma di «regione meno sviluppata», ergo più bisognosa degli aiuti economici dell’«Obiettivo convergenza» destinati alle regioni il cui pil pro capite sia inferiore al 75 per cento della media Ue.Nonostante la scia lunga del terremoto di quindici anni fa, è un successo notevole, sebbene l’uscita dal programma comunitario abbia riportato indietro l’orologio dello sviluppo, stando a un paper della Banca d’Italia datato 2016 e il cui titolo è eloquente: Boulevard of broken dreams.Invero, nel film e non solo, il «viale dei sogni infranti» è una strada che si inerpica per costoni rocciosi e attraversa valli innevate d’inverno e verdissime nella bella stagione. Curve su curve verso piccoli paesi in semi-abbandono, un processo di svuotamento che investe tutto il mezzogiorno d’Italia (incluse le città), ora minacciato anche dall’Autonomia differenziata che finirebbe per destinare alle regioni ricche più risorse per sanità, scuola, trasporti etc.Le cosiddette «aree interne» stanno diventando paesaggi lunari, segnala la Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel mezzogiorno, che nel suo rapporto di fine 2023 ribadisce «il gelo demografico nazionale e lo spopolamento del sud».Un’emorragia senza fine: «Dal 2002 al 2021 hanno lasciato il mezzogiorno oltre 2,5 milioni di persone, in prevalenza verso il centro-nord (81 per cento). Al netto dei rientri, il mezzogiorno ha perso 1,1 milioni di residenti. Al 2080 si stima una perdita di oltre otto milioni di residenti nel mezzogiorno. La popolazione del sud, attualmente pari al 33,8 per cento di quella italiana, si ridurrà ad appena il 25,8 per cento».In particolare, vanno via i più giovani e i più istruiti, mentre le nascite sono ferme come mostra il film di Milani in cui l’unica pluriclasse per bambini dai sette ai dieci anni è prossima a essere cassata/accorpata senza suscitare particolare indignazione nei genitori, in gran parte attori «presi dalla strada» o se volete dal «viale dei sogni infranti» di cui sopra.Già ben oltre i cinque milioni di incasso, Un mondo a parte è uscito nelle sale il 21 marzo scorso e, piaccia o meno il suo tono agrodolce, equivale simbolicamente a una sorta di risveglio di primavera per i piccoli centri, i borghi-fantasma, i luoghi della Restanza per dirla con il titolo di un libro dell’antropologo culturale calabrese Vito Teti (Einaudi 2022), affettuosamente citato nel film.Gli studiosiTeti è estraneo alla retorica del mezzogiorno immutabile e arcaico al solo fine di deliziare il turismo del foliage canzonato da Milani; va invece annoverato tra gli studiosi, scrittori e artisti che riflettono sui mondi a parte come opportunità alternative al «fondamentalismo del mercato» di cui ha scritto il compianto Franco Cassano in Il pensiero meridiano (Laterza 1996).Parliamo di nomi quali Raffaele Nigro, Giuseppe Lupo, Marcello Veneziani, Amerigo Restucci, Antonio Paradiso, Pietro Laureano, Andrea Di Consoli, Rocco Papaleo, Michelangelo Frammartino, Vinicio Capossela, Alessandra Lancellotti, Pier Giorgio Ardeni, Gaetano Cappelli, senza dimenticare il portabandiera della paesologia Franco Arminio e l’«abbandonologa» Carmen Pellegrino.I loro apporti hanno alle spalle una tradizione importante che va dallo stesso Silone a Elio Vittorini, da Carlo Levi a Rocco Scotellaro, Emilio Sereni, Danilo Dolci, Pier Paolo Pasolini e Leonardo Sciascia, nonché editori come Laterza, Donzelli, Rubbettino e Sellerio che nel 2019 ha tradotto il bellissimo reportage La Spagna vuota di Sergio del Molino, testimonianza d’una valenza europea della grande fuga dai piccoli centri.Per tutti fa testo Manlio Rossi-Doria, coraggioso meridionalista diviso tra l’impegno politico socialista e gli studi agrari, il quale distinse la «polpa» costiera e l’«osso» appenninico nell’economia meridionale del dopoguerra.Ma adesso il film di Milani insinua il sospetto che la vera polpa sia giusto l’osso... Magari grazie a infrastrutture leggere (trasporti, formazione, reti telematiche) e al coraggio di sperimentare forme di ripopolamento, come si vede in Un mondo a parte allorché l’iscrizione dei bambini ucraini e africani consente di salvare dalla chiusura l’Istituto scolastico intitolato al poeta e pastore otto-novecentesco Cesidio Gentile detto Jurico.Al cinemaNella chiave della commedia, la tenace «restanza» di Albanese e Raffaele – che infine si scopriranno innamorati – conquista qualunquemente la fantasia e il cuore del pubblico. In fondo non è una novità, se consideriamo i film italiani che storicamente svettano nella classifica del box office.Con la recente eccezione della cornice bellica romana di C’è ancora domani di Paola Cortellesi (sposata con Milani), quasi tutti gli altri titoli record prendono le mosse da piccoli paesi o vi approdano, da Il ciclone nella provincia toscana di Leonardo Pieraccioni a Benvenuti al sud di Luca Miniero ambientato nel Cilento, fino alle atmosfere siciliane di Chiedimi se sono felice di Aldo, Giovanni e Giacomo e La stranezza di Roberto Andò ispirato a Pirandello…E naturalmente i film della premiata ditta (ora sciolta) Gennaro Nunziante & Checco Zalone: Cado dalle nubi, Che bella giornata, Sole a catinelle e Quo vado?, a zigzag tra località minuscole, marginali o semidesertiche dalla Puglia alla Brianza, dalla savana africana ai ghiacci del Grande Nord.Sguardo sul futuroCome si spiega? Fa premio la nostalgia di una vita più semplice? «Non credo affatto, anzi, i sentimenti di questi film guardano al futuro. È il bisogno di radicamento di cui parla Simone Weil a renderli popolari», dice Tommaso Greco, professore ordinario di Filosofia del diritto all’università di Pisa, autore da ultimo di Curare il mondo con Simone Weil (Laterza 2023).Calabrese originario di Caloveto, milleduecento abitanti in provincia di Cosenza, lo studioso alimenta «la prima radice» con il suo blog «Laboratorio Camenzind – Percorsi di antropologia meridiana» intitolato così in omaggio all’esordio letterario di Hermann Hesse, Peter Camenzind, storia di una fuga e d’un ritorno al villaggio montano del protagonista.Nel blog ha scritto in termini positivi e con gratitudine di Un mondo a parte, ancorché con qualche riserva sui metodi non proprio legalitari che conducono al lieto fine. «Tra persone sradicate che mantengono la memoria di chi furono, la bellezza e la lentezza dell’infinitamente piccolo è una dimensione preziosa», riflette Greco, «è un legame comunitario contro l’indistinzione che riduce le persone a massa».La vulnerabilità di tali luoghi, conclude il professore, sollecita il passeggio sui confini come l’intendeva Franco Cassano, là dove ritrovare un senso della propria vita. «E in Novecento di Alessandro Baricco», ricorda, «il protagonista scende i gradini della scaletta del transatlantico e poi li risale perché non vede la fine della città». Allora, come dire?, un altro mondo a parte è possibile.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediOscar Iarussi

«Mi sono licenziato dal ristorante e non mi hanno pagato l'ultimo stipendio: ma il capo vuole farmi credere di averlo fatto»Incendiata una cella al Beccaria, sei feriti

Il teologo don Nacci: «Meno clericalismo, più spazio alle donne»

Pro Patria, prima di Coppa: biglietti e arbitro - ilBustese.it«Aspetto tutto l’anno le settimane qui in oratorio»

Rinnovata la convenzione tra l'ATL del Cuneese e Frabosa Soprana per la gestione dell'ufficio turistico (Video) - ilBustese.itIl dossier auto e le privatizzazioni: Meloni in Cina cerca una “terza via”

Ludovico Tersigni: «Mi sono preso una pausa perché non sapevo gestire la fama. X-Factor? Ho detto no a un'altra stagione»

Migranti, i forti timori di Caritas sul Patto Ue«Io Navajo e le mie scuole di pace per il perdono tra nativi e "bianchi"»

Ryan Reynold
Cai: al via screening su stabilità bivacchi e rifugi oltre 2.800 mtHotel da incubo, la vacanza a Rimini rovinata: «Arredi polverosi e formiche nel letto, 638 euro per una settimana in 3 Stelle»Rifiuti, caccia a chi non rispetta le regole: 90 sanzioni a Busto - ilBustese.it

trading a breve termine

  1. avatarQuali sono i casi in cui la separazione è inevitabile?Professore Campanella

    Ubriaco in bici sul marciapiede incurante dei pedoni: denunciato a Legnano - ilBustese.itSamarate, Luca Macchi: «Accuse dettate da inutili nervosismi e dalla fretta di esprimersi ma soprattutto prive di fondamento» - ilBustese.itLa biblioteca di Busto fa leggere anche in spiaggia - ilBustese.itAlla Nuvola Inside di Dimitris Papaioannou dal 14 al 16 aprile

      1. avatarLago di Como in un giorno: ecco le 3 esperienze più curiose da non perdere per l'estate 2024Guglielmo

        Yacht a fuoco in mare, fiamme e fumo nero: panico tra i bagnanti, l'allarme in spiaggia

  2. avatarGiulia, Filippo e il colloquio col padre: serviva davvero divulgarlo?Capo Analista di BlackRock

    «Ma questi sacchi non sono miei». Ecco dove segnalare scarichi abusivi - ilBustese.itTumore al seno, l'Ue approva un nuovo farmaco: «Ridotto del 50% il rischio di progressione o di morte»Cucciolo abbandonato trovato legato a un albero senza acqua e cibo, passante lo salva: «Quel cane è di una dolcezza infinita». Cerca un padronePortogallo, le migliori spiagge a pochi chilometri da Lisbona

  3. avatarRoma, mattina d'inferno a Termini: ritardi, scioperi e caldo estremocriptovalute

    Capire il gender. Quali sono le opportunità e quali i rischiA Legnano arrivano le isole "mangiarifiuti" - ilBustese.itFrode fiscale e corrieri sfruttati: sequestrati 121 milioni ad Amazon Italia«Così si è arrivati al via libera su Maria Rosa Mistica di Fontanelle»

Bomarzo, la piramide etrusca nascosta nel parco dei mostri: un luogo misterioso non lontano da Roma

Castellanzese, scatta la campagna abbonamenti - ilBustese.itBiblioteca a Busto solo tre giorni di stop. E novità per il futuro - ilBustese.it*