Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 223Islanda, vietata la caccia alle balene nel 2023: "Soffrono troppo"Terremoto di magnitudo 5.8 in Francia occidentale, molte segnalazioni
Il Danubio esonda in Ungheria: il video dell'inondazione a Tolmanetanyahu israele iran medio oriente Roberto Arditti07 agosto 2024aaaDopo mesi di critiche feroci da ogni angolo del pianeta,àdopomesidiguerralindifendibileNetahyahuharagione–investimenti dopo centinaia di manifestazioni tra Europa e Nord America, dopo ripetute marce antagoniste che hanno inondato le strade d’Israele per settimane ecco affacciarsi uno scenario nuovo e antico al tempo stesso: Bibi Netanyahuè in sella, anzi governa in un momento drammatico per il suo Paese, anzi forse sta addirittura dimostrando di essere quello che ci capisce più di tutti.Sia chiaro, soprattutto ai critici un tanto al chilo ed in servizio permanente effettivo, in Medio Oriente non ci sono santi, non ci sono eroi, non ci sono giusti che fanno sempre la mossa saggia, caritatevole, lungimirante. Da quelle parti si gioca pesante, perché è un mondo nel quale contano i soldi, spesso capaci di viaggiare fuori dalla legalità, contano le armi, che vengono usate quotidianamente e non certo al poligono, contano le religioni, che sono devastante strumento di lotta per il potere quando le si vuole usare allo scopo, contano i servizi segreti, che si parlano ogni giorno ed al tempo stesso si combattono con ogni mezzo. Israele è in mezzo tutto questo, con i confini presidiati dal nemici mortali.È così a Nord, dove le milizie Hezbollah lanciano razzi costruiti in Iran mentre il contingente Onu si perde nelle scartoffie del Palazzo di Vetro. È così a Est, dove c’è la Siria di Assad che fa tutto quello che può per minacciare e colpire. È così a Sud, dove c’è Gaza ed il suo gestore dominante Hamas, il movimento politico-militare che ha voluto, pensato, organizzato ed attuato il massacro del 7 ottobre. Ebbene a nove mesi da quella data si può dire che proprio Bibi Netanyahu sta interpretando con un certo successo la stagione drammatica che gli tocca gestire. Lo dimostra il fronte interno, dove avversari politici ed anche alleati critici (da Ehud Barak a Yair Lapid, da Benny Gantz a Itmar Ben Gvir) hanno smesso da tempo di ragionare come se l’uscita di scena del premier debba essere considerata tanto ovvia quanto imminente.Lo indica però anche il fronte internazionale, dove è ben evidente la presa d’atto americana (in attesa del voto di novembre) del fatto che oggi è lui l’interlocutore principale (pur tenendo nella giusta considerazione il Ministro della Difesa Yoav Gallant ed il direttore del Mossad David Barnea). E lo stesso vale per gli inglesi, i più solleciti nell’assistenza militare dal lato europeo, così come vale per tutto quel mondo islamico (Arabia Saudita in testa, ma anche Giordania, Egitto, Emirati Arabi) che intende contrastare in ogni modo Hamas ed i suoi sponsor.E poi c’è il delicatissimo versante militare, dove Israele ha dimostrato al mondo intero la sua capacità di reazione a Gaza ma soprattutto fuori, come si è visto a Teheran con l’omicidio di Ismail Haniyeh, ultimo di una lunga lista di figure di vertice di Hamas eliminate in questi mesi.Sia chiaro: il prezzo in vite umane pagato nella reazione israeliana è altissimo. Nessuno può dimenticarlo. Ma è anche altrettanto veroche ciò è massimamente dovuto al fatto che Hamas vuole a tutti i costi combattere in mezzo ai civili, anzi ne desidera il sacrificio (è il tema di un discorso pubblico recente proprio di Haniyeh).Ma soprattutto è vero un altro fatto incontrovertibile: nel mondo islamico a sostenere Hamas c’è l’Iran e, a modo suo, la Turchia, mentre quasi tutti gli altri (Qatar compreso) si tengono a distanza (non con la stessa intensità).Cioè non è successo quello che Hamas sperava: la sollevazione del mondo islamico contro Israele per bloccarne la reazione. Anzi, se vogliamo dirla tutta, proprio a Teheran si è vista l’impressionante debolezza del regime, incapace di proteggere il vertice politico del movimento palestinese.Ecco allora la realtà, scomoda e indigesta per tante anime belle del Vecchio Continente (ne è piena anche l’Italia): l’indifendibile Bibi è insella. E scusate se è poco, mentre si attende una rappresaglia iraniana che prima o poi arriverà.
Royal Family, Lady D avrebbe compiuto 62 anni: William e Harry ricongiunti in suo ricordoZelensky tuona sull'esplosione della diga di Kakhovska: "Terroristi russi"
Putin in Daghestan, i dubbi sul sosia: baci e selfie con gli ammiratori
Guerra in Ucraina, la Cina: "Fermo sostegno alla Russia"G7 Cina no coercizione economica
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 240Attacco davanti al consolato a Gedda: due morti
Terremoto in Nuova Celedonia: scossa di magnitudo 6.1Maxi- incidente in Kenia: a Londiani un camion si è ribaltato e ha causato oltre 48 morti
Ristorante stellato obbliga i bambini a stare seduti a tavola durante tutto il pasto: la polemica sui socialNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 230Guerra in Ucraina, l'ammissione della Russia: "La situazione è difficile"Londra, anniversario Brexit: vietato esporre bandiere Ue
Germania, spari in una fabbrica d'auto: c'è una vittima
Lavoro, il Portogallo sperimenta la settimana corta
Finlandia, ministro attaccato per frasi filonaziste: le dimissioni dopo dieci giorni in caricaEvgeny Prigozhin in esilio in Bielorussia: nessun processoScontri in Francia, calano le proteste: oltre 70 fermi nella notteVice ministro russo muore improvvisamente su un volo di ritorno da Cuba
Ribellione Wagner, Lukashenko consiglia Putin: "Gli ho detto di non uccidere Prighozin"USA, polizia spara a un bambino afroamericano di 11 anni: è stato un erroreFinlandia, ministro attaccato per frasi filonaziste: le dimissioni dopo dieci giorni in caricaFrancia, Sarkozy condannato a tre anni di carcere: uno lo passerà in cella