File not found
analisi tecnica

Lettere in carcere, vestiti e denaro per Alessia Pifferi

Clima, il caldo record aumenta i decessi in Italia: +21% di mortiOmicidio-suicidio a Biella, uomo uccide la madre anziana e poi si toglie la vitaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 816

post image

Alessia Pifferi ha rivelato l'identità del padre della piccola DianaL’assoluzione di Claudio Foti in Cassazione ha mostrato che questa vicenda è stato un disastro giudiziario. Che però offre degli spunti di riflessione sul ruolo delle istituzioni e sull’alleanza tra servizi sociali e famiglieL’assoluzione di Claudio Foti in Cassazione comincia a mostrare il caso Bibbiano per quello che realmente è: una sorta di Waterloo giudiziaria. Oltre all’assoluzione nel secondo e terzo grado di giudizio dell’imputato maggiormente preso di mira mediaticamente,BlackRock che aveva scelto il rito abbreviato, c’è un dibattimento ordinario con gli altri imputati che procede a Reggio Emilia (nell’indifferenza di tutti, visto che il processo è già stato “celebrato” mediaticamente cinque anni fa) dove in un anno di interrogatori Procura non sembra stia percorrendo precisamente una marcia trionfale. Bibbiano è un epicentro multistrato dove si sono incrociati diversi livelli di problemi, tutti estremamente rilevanti, oscurati da un sensazionalismo mediatico che li ha coperti e mescolati.Uscendo da questo labirinto è possibile trarre alcune lezioni molto utili per la politica.I diritti dei bambini La prima lezione riguarda l’inquadramento preciso della posta in gioco: i bambini sono proprietà delle famiglie o sono titolari di diritti? e chi si deve far carico di difendere questi diritti se non le istituzioni? Le contrapposizioni ideologiche non aiutano.Nemmeno le scuse formali senza entrare nel merito di cos’è successo (come quelle di Mentana a Foti al Tg La7) servono per comprendere, anche se sono un segno di civiltà.C’è un’ulteriore posta in gioco che consiste nella descrizione puntuale e meticolosa di ciò che è accaduto concretamente nel distretto della Val d’Enza.Se le accuse riguardavano bimbi sottratti alle loro legittime famiglie e soldi mal gestiti in quello che è stato definito “un giro d’affari”, la gente deve sapere al riparo da facili teoremi precostituiti contro e pro, prescritti o meno gli imputati, se c’erano gli estremi per questi allontanamenti (peraltro chiesti dal Tribunale dei minori), se le famiglie affidatarie hanno speso i soldi ricevuti per gestire in modo congruo i minori a loro affidati (pezze giustificative alla mano), se la retribuzione dei professionisti esterni è stata superiore agli standard previsti (contratti e tabellari alla mano)Dopo tanto impegno per tenere “emozionata” l’opinione pubblica è tempo di altrettanto impegno per informarla sui dettagli.Riconoscere l’imperfezioneLa seconda lezione riguarda la costruzione di ipotesi sul silenzio delle forze politiche che più si sono battute nel Novecento per la tutela dei diritti e per la costruzione del welfare che è il prodotto più prezioso della democrazia: sancendo che i più fragili devono essere tutelati e non abbandonati a loro stessi, la nostra civiltà ha compiuto il più importante salto di qualità, diminuendo il suo tasso di sadismo. Cosa ha impedito l’emergere di qualsiasi reazione garantista su questa vicenda?Azzardo un’ipotesi. In questo tempo dove alle persone vengono chieste sempre più “prestazioni” in ogni campo della vita, la paura di essere inadeguati porta sempre più genitori a scaricare attese e pretese esagerate su se stessi, sui figli e sulla scuola.Il nodo, profondo e ineludibile, non liquidabile con qualche richiamo ai diritti è: «Potrebbe succedere anche a me». È una materia scivolosa e incandescente, triangolata da smisurate dimensioni simboliche e dunque politicamente molto manipolabili, affidata a persone come gli assistenti sociali che hanno un appeal assai minore di quello di magistrati e medici.Cinque anni di silenzio sono troppi per venire spiegati solo con la tattica politica o con il persistente patriarcato della cultura italica. «Da vicino nessuno è normale», diceva saggiamente Franco Basaglia.Nessuno di noi è un cittadino perfetto, un lavoratore perfetto, un genitore perfetto. È il riconoscimento dell’imperfezione che rende le nostre umanità vicine e che deve stare alla base di un sistema di mutuo aiuto dove famiglie naturali, famiglie affidatarie, volontari, servizi, professionisti, consulenti, si vivono come parti di una comunità che ha tutta insieme la responsabilità di ascoltare, crescere, proteggere i minori.Il sistema La terza lezione, la più importante, che possiamo trarre da Bibbiano riguarda il modo di fare politica oggi e nasce da una piccola esperienza nata a Reggio Emilia (15 km da Bibbiano) da un gruppo di persone impegnati dal 2019 raccogliere e diffondere notizie sulla vicenda della Val d’Enza; avendo constatato che: a) bussare alle porte di partiti e istituzioni sembrava inutile, b) contrapporsi pubblicamente finiva per favorire chi attendeva solo l’occasione per riproporre la narrazione che aveva asfaltato l’immaginario, c) raccontare tutta la verità finiva per spaventare troppo le persone, ha cercato di collocare la discussione intorno a Bibbiano togliendo di mezzo il tema del processo, degli imputati e di Bibbiano stessa, spostando le argomentazioni su un dato di realtà: gli effetti collaterali della vicenda Bibbiano.Questo gruppo di persone ha scritto un manifesto denominato Abusi zero, basato su un assunto inconfutabile e condivisibile anche da una cerchia più larga di persone, incluse quelle che sospendono il giudizio sul processo: l’indebolimento del sistema di protezione dei bambini, porta a un più fragile sistema di protezione delle stesse famiglie naturali, che in molti casi raccontano storie di formidabile collaborazione tra famiglie affidatarie, servizi e comunità.Il sistema degli affidi nel 90 per cento dei casi si basa sulla consensualità della famiglia naturale, perché parte da condizioni di difficoltà riconosciute dai genitori di bambini affidati per problemi economici, culturali o per sovraccarichi lavorativi (ad esempio famiglie con un solo genitore che lavora di notte, altre che richiedono un sostegno solo per il fine settimana o per il pomeriggio per fare i compiti: gli affidi sono raramente per tutti i giorni della settimana).Nel dibattito infernale seguito al lancio dell’inchiesta sulla Val d’Enza, che ha definito le famiglie affidatarie in generale in Italia come approfittatrici, si è smarrito il dato che gli affidi a seguito di allontanamenti stabiliti dal tribunale riguardano un’esigua minoranza.Gli affidi si basano su un’alleanza tra famiglie naturali e famiglie affidatarie, favorita e garantita dei servizi sociali; non ingaggiano battaglie all’arma bianca tra buoni e cattivi; sono un incontro tra persone orientate a cercare la soluzione migliore per prendersi cura dei minori.Lo schema binario “allontanamenti sì/allontanamenti no” è perverso perché oscura un modello di presa in carico dei minori basato sull’assunto “tutti insieme per proteggere i bambini”.La genesi di questa modalità di mobilitazione mite e riservata nasce dal fatto che il gruppo di persone che si è preoccupato fin dal 2019 della gravità della vicenda Val d’Enza è stato costretto a incontrarsi al riparo da riflettori mediatici. L’esercizio di questi incontri catacombali (resi ancor più necessari dalla pandemia) ha prodotto l’intuizione che si stava costruendo uno spazio pubblico nuovo: in presenza, senza l’ossessione della visibilità su social e media.Un nuovo patto Questi cinque anni di rimozione della sostanza della vicenda Bibbiano sono stati anche anni di un’imponente e veloce trasformazione dell’immaginario collettivo. Per questo viene da pensare che le scelte compiute dal gruppo di Abusi zero per tenere viva in un numero il più ampio possibile di persone la comprensione della posta in gioco costituiscano un sentiero per provare ad attraversare questo tempo in modo democratico. Può sembrare molto impolitico. Ma le altre vie stanno accatastando naufragi.Serve un nuovo patto tra famiglie, istituzioni, servizi, agenzie educative, professionisti. Una nuova alleanza che in questi anni è stata fortemente indebolita.Si può costruirla solo incontrando fisicamente le persone in gruppi a volte piccoli a volte ampi, lasciando che sia l’evoluzione delle consapevolezze a chiamare in causa di volta in volta, con diverse modalità, diverse tipologie di attori. La diffusione attraverso i social è molto utile se c’è un piede d’appoggio di incontri tra corpi. Non ci sono ladri o derubati di bambini, perché i minori non sono una refurtiva o una merce di scambio.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGino Mazzoli

Maltrattamenti e abusi sugli ospiti di una Rsa di Foggia: arrestati 4 operatoriCagliari, operaio cade in mare da un pontile ed annega

Autopsia Alika Ogorchuckwu: morto per “asfissia violenta con concomitante choc emorragico interno”

Bormio, gruppo di un oratorio bresciano accusa febbre e tosse: non sarebbe legionellaMazara in lutto saluta il sottocapo della Guardia Costiera Antonino Giacalone

Marmolada, sopravvissuta ricorda il compagno: "Appena camminerò di nuovo tornerò in cima, per me lui è lì"Ci aspetta un weekend di Ferragosto con traffico da bollino nero

Matteo Bassetti valuta le opzioni: "Io ministro della Salute? Sono disponibile"

Liliana Resinovich, la perizia della procura di Trieste: “Si è suicidata”Ragazzino derubato della bici: “Era l’ultimo regalo del papà morto un anno fa”

Ryan Reynold
Chiede di essere pagata per il suo lavoro nello stabilimento balneare: presa a calci e schiaffiLa Polizia di Stato dice addio e grazie ad Osvaldo BucciIncidente a Barletta, carabiniere si schianta in moto contro un'auto: muore a 41 anni

BlackRock Italia

  1. avatarSoffriva di Sma e per lui avevano lanciato una raccolta fondi: il piccolo Federico è morto a 3 annitrading a breve termine

    Prato, muore a 31 anni due giorni dopo le dimissioni dall'ospedaleAnzio, il padre picchia la madre: bimba di 10 anni chiama i Carabinieri e lo fa arrestareLa corrente porta in spiaggia una carcassa di squaloAllerta meteo, maltempo in varie regioni italiane

    1. Delitto di Garlasco: 15 anni dall'omicidio di Chiara Poggi

      1. avatarZio offre sesso a pagamento al nipote minorenne, arrestatocriptovalute

        Peste suina a Roma, appello della Sfattoria degli Ultimi: "Vogliono abbattere i cuccioli"

  2. avatarGenova, ragazza con i pattini in autostrada: fermata e multatacriptovalute

    A Caserta una “prigione” per cani con cuccioli tenuti nell’immondiziaBambino colpito da proiettile vagante, indagate altre due personeDramma di Donatella, 27enne suicida in carcere: "Perdonatemi"Dopo mesi di percosse del marito tenta il suicidio

  3. avatarValstrona, bimba di 5 anni precipita in un dirupo: è gravissimaCampanella

    Milano, dodicenne in bicicletta ucciso da un pirata della stradaSoffriva di Sma e per lui avevano lanciato una raccolta fondi: il piccolo Federico è morto a 3 anniCalabria: piromane appicca un incendio, ma un drone lo riprende. La denuncia del presidente OcchiutoChi era Chiara Poggi: il suo omicidio avvenne 15 anni fa

Bambina di 6 anni violentata dal vicino di casa: "Vieni a vedere i miei animali"

Salerno, Ciro Palmieri fatto a pezzi: il possibile movente dell'omicidioColtellate di un padre alla figlia gay che non accetta*