Smog e pioggia, com'è l'aria di Milano dopo cinque giorni di temporali: i fenomeni del rain-out e wash-outTragedia di Casciago, Lunghi: «Come fate a non vederci arrivare con il faro acceso, come è possibile?» - ilBustese.itMetsola: Onoriamo la memoria di Borsellino, vinceremo
Napoli regina del gusto, è la città in cui si mangia meglio al mondo: unica italiana nella top 10. La sorprendente classificaUn gruppo di famiglie sudanesi ha presentato ricorso al Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite contro i trasferimenti forzati. Ma il paese di Saïed,investimenti sostenuto politicamente e finanziariamente da Italia ed Europa non si fermaRespinti, incarcerati o scaricati al confine. È l’incubo che stanno vivendo da un mese alcune famiglie di origine sudanese, anche con bambini e bambine piccoli, in Tunisia. Quella stessa Tunisia sostenuta - politicamente e finanziariamente - da Italia ed Europa e ritenuta dal governo guidato da Giorgia Meloni "paese sicuro" in cui rimandare le persone. Nel limbo e in pericolo, nonostante le Nazioni unite continuino a chiedere al governo di Kaïs Saïed di fermare le persecuzioni. MondoTutti gli accordi tra Ue e paesi arabi: così von der Leyen fa leva sui migranti per essere rielettaLo sgomberoL’incubo incomincia il 3 maggio scorso a Tunisi: alcuni accampamenti informali di fronte alla sede dell’Agenzia Onu per i rifugiati e dell’Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, a Lac 1 Tunisi e vicino al Jardin Public Lac 1, vengono sgomberati con la forza dalla polizia tunisina.Secondo le segnalazioni arrivate ad alcune associazioni del paese, almeno 500 persone vengono arrestate: sono prevalentemente di nazionalità sudanese, sud-sudanese e ciadiana, chiedono protezione internazionale e alcune di loro si sono registrate per i servizi di Unhcr e Oim.All'alba vengono «caricate con la forza su almeno sette autobus e trasferite verso destinazioni sconosciute, probabilmente nelle regioni di Jendouba e Medjez el Bab, secondo le ultime coordinate gps ricevute».Una settantina di loro - tra cui anche 9 bambini e bambine e 7 donne - vengono scaricati in mezzo al nulla, a 25 km dal confine algerino, senza cibo né acqua. Un altro gruppo viene lasciato da cinque autobus oltre la frontiera, vicino alla città algerina di Sidi Abdelaziz. MondoArresti di migranti e repressione. Così Tunisi riduce le partenzeYoussef Hassan HolgadoLa battaglia legaleÈ a questo punto che alcune persone del gruppo, tutte di origine sudanese, presentano un ricorso di urgenza al Comitato per i diritti umani delle Nazioni unite con il sostegno delle avvocate di Asgi, l’Associazione per gli studi giuridici sull'Immigrazione e la collaborazione di diverse associazioni tra cui Refugee in Libya.Il Comitato, pochi giorni dopo, interviene dichiarando una situazione di pericolo per i migranti. E chiede alla Tunisia di fornire loro l'assistenza necessaria, compresa quella medica: nel gruppo ci sono anche bambini piccoli. Chiede anche di non espellerli dal paese «mentre il loro caso è all'esame del Comitato e di prevenire qualsiasi minaccia, atto di violenza o rappresaglia a cui potrebbero essere esposti in seguito alla presentazione della richiesta al Comitato», in attesa della decisione definitiva sulla effettiva violazione delle convenzioni internazionali ratificate anche dalla Tunisia.Richieste che il governo di Saïed ignora: un gruppo di persone, minori inclusi, tornano a piedi verso Tunisi ma vengono arrestati e detenuti per circa una settimana e processati per ingresso irregolare nel paese. «Eppure ci sono famiglie e bambini piccoli, e vengono tutti dal Sudan, paese con un altissimo tasso di riconoscimento della protezione internazionale», racconta Lucia Gennari, una delle avvocate che per Asgi sta seguendo il caso. «I ricorrenti sono registrati all’Unhcr in Tunisia come richiedenti asilo, e avevano con loro i tesserini: un dato quindi disponibile alle autorità tunisine». EuropaElezioni europee, i programmi dei partiti italiani su migranti e accoglienzaYoussef Hassan HolgadoDopo il processo e la scarcerazione alcuni di loro, soprattutto gli uomini in viaggio da soli, vengono deportati in Algeria. Gli altri, comprese le famiglie con bambini, restano comunque nel limbo: bloccati in Tunisia, un paese che non li vuole, in attesa della decisione del Comitato delle Nazioni unite. Decisione che, tra l’altro, non arriverà prima di un anno, visto che la Tunisia ha tempo fino a novembre per mandare le proprie considerazioni rispetto al caso.«Bisogna accendere i riflettori e creare giurisprudenza anche sulla Tunisia alla luce delle politiche xenofobe portate avanti nel paese da oltre un anno», aggiunge Gennari. «Poi lavoreremo con la società civile tunisina per la tutela dei diritti di queste persone: dal risarcimento del danno alla possibilità di richiesta specifica di protezione alle organizzazioni internazionali». MondoTunisia, contro gli arresti di Saied si mobilitano avvocati e giornalistiYoussef Hassan HolgadoLe condanne, pubbliche e reiterate, anche da parte delle Nazioni unite «continuano a non influenzare i rapporti tra l’Italia, l’Europa e la Tunisia», dice l’avvocata. Nel frattempo sono più di 4.700 le persone sbarcate sulle coste italiane ad aprile, nonostante il meteo prevalentemente avverso, secondo l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati.Dato che segna un calo di arrivi rispetto al mese precedente (6.857). Libia e Tunisia si confermano ancora una volta come principali paesi di partenza, ma proprio ad aprile il paese governato da Saïed è tornato a essere il primo paese di partenza per gli arrivi via mare in Italia dal settembre 2023, con il 73 per cento di tutti gli arrivi. «Sappiamo anche che chi viene intercettato in mare, magari grazie alle motovedette finanziate dall’Italia e l’Europa, viene mandato ai confini», conclude Lucia Gennari. In Libia come in Algeria, paese comunque ostile, «dove restano in mezzo al nulla, nel deserto. Abbandonati totalmente, rimbalzati tra un paese e l’altro o ulteriormente respinti a sud verso il Niger». FattiMigranti fantasmi dopo gli sbarchi: in tre anni 51mila minori scomparsi dai centri© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAngela Gennaro
Roma, Gualtieri: appello ai presidi, segnalate atti vandalismoParigi 2024, da Tita e Banti nella vela decimo oro dell’Italia
La guerra di Putin costa altri 80 miliardi all'Ue
Sono già 38 i detenuti che si sono tolti la vita in carcere nel 2024Nell'Agro Pontino un Festival per l'integrazione della comunità immigrata
Stime turismo Lombardia estate 2024 +7,5%, sopra media nazionaleAncora suicidi e aggressioni dietro le sbarre
Giubileo, Rocca: su tensostrutture lavoro con Comune per dignitàIl reduce Anselm Kiefer e il lungo addio al Novecento
WWF: enorme tartaruga liuto trovata morta nel mare della VersiliaEnti ecclesiastici, formazione e fisco alla 33a edizione del Campus AgidaeHacker, allarme per le reti domestiche: smart tv, router e telecamere a rischio. «Oltre 10 attacchi al giorno», come proteggersiOltre i lacci dell’indifferenza
La portabandiera Arianna Errigo: «Finalmente uno spazio per noi mamme»
In Venezuela 749 arresti per i disordini scoppiati all’annuncio della vittoria di Maduro
Intelligenza artificiale, un italiano su 2 non sa di cosa si tratta. Le paure degli over 50 e le fake newsThomas Ceccon fenomeno d'oro nei 100 dorso: raggiunge Martinenghi nell'olimpo del nuoto - ilBustese.itRistorante invaso da un milione di cavallette, la disperazione del titolare: «Ti saltano addosso e si attaccano ai vestiti»Banche, Dbrs: da utili I sem Big italiane buono slancio per 2024
Wartsila, Fedriga: oggi giornata importanteGenova, Rimini, Ischia: i vescovi scrivono ai turisti nelle loro diocesiStraResca: tutto pronto per la seconda edizione - ilBustese.itNell'Agro Pontino un Festival per l'integrazione della comunità immigrata