File not found
Economista Italiano

Netanyahu, Israele esigerà prezzo pesante per aggressioni - Tiscali Notizie

Comitato, 'fiducia sul ponte Stretto? Debolezza governo' - Tiscali NotizieIncendio su litorale Taranto, lambite case e strutture ricettive - Tiscali NotizieMeloni visita Casa Italia a Parigi: "Bella giornata, sono tifosa degli Azzurri" - Tiscali Notizie

post image

Meloni vede segr. Partito comunista Shanghai: Condivisa volontà rafforzare scambi in settori chiave - Tiscali NotizieIl libro Lacio drom. Storia delle “classi speciali per zingari”,ETF edizioni Anicia, di Eva Rizzin e Luca Bravi raccoglie le testimonianze di chi frequentò le aule della segregazione. L’ultima classe Lacio drom chiuse nel 1982 ma quell’esperienza ha lasciato un segno nella comunità che sopravvive ancoraTutti gli articoli di Tempo pienoNon si conosce la storia delle classi Lacio drom, tanto lunga e complessa, quanto drammatica e paradigmatica. Finalmente esce un testo su quest’esperienza, Lacio drom. Storia delle “classi speciali per zingari”, edizioni Anicia, firmato a quattro mani da Eva Rizzin e da Luca Bravi. Eva Rizzin, quanto è stato importante e quanto è stato complicato il percorso che ha portato alla pubblicazione di questo libro?Un percorso che è durato tantissimo. La prima volta che ho affrontato questo tema, è stato 20 anni fa, nel 2004, tre giorni dopo la laurea in Scienze politiche, stavo andando a Mantova a un convegno sull’intercultura organizzato dall’associazione Sucar Drom con mia mamma. In quel viaggio in treno decisi di intervistarla. L’intervista venne poi pubblicata da una rivista di antropologia tedesca come “Un dialogo tra una mamma sinta e sua figlia”. Mi raccontò del suo rapporto con la scuola italiana. Mia mamma e i miei zii si sono percepiti per la prima volta come zingari e non come sinti soprattutto a scuola. Erano di quella generazione che ha frequentato la scuola negli anni Sessanta e hanno dovuto frequentare le Lacio Drom, le «classi speciali per zingari», nate dall’idea di quegli anni che i sinti e rom avessero un Qi inferiore e che dovessero essere rieducati. Mia madre è rimasta analfabeta. Ma nonostante le violazioni subite, ha sempre creduto che la scuola potesse essere un elemento di riscatto. Anche oggi non è semplice per una persona sinta e rom dichiarare la propria appartenenza. Eva RizzinPerché?Perché c’è un sentimento di odio diffuso. E lei lo sapeva benissimo. Le ricerche internazionali oggi ci dicono che otto italiani su dieci nutrono un sentimento di avversione nei confronti dei rom e dei sinti. Ed è nelle scuole primarie che molti sinti e rom lo scoprono: a scuola diventi un’etichetta, “la zingara”, “il nomade”, “il ladro”, “lo sporco”.Ci teneva tantissimo alla scuola ed era analfabeta?La cosa più pesante era quella di dover avere una vita scolastica totalmente distante dagli altri alunni: spesso relegati nei sottoscala, orari differenti dagli altri, con attività che non permettevano d’incontrarsi con altri bambini. Potevano andare a scuola solo il pomeriggio. Si sentivano degli appestati e alla fine rifiutarono di andarci. Per non sbagliare c’era un enorme cartello sopra la porta con scritto “aula solo per zingari”.Era la prima la volta che sentivi delle classi Lacio Drom?Sì, avevo fatto la tesi sulla mia comunità. È uno degli scatti decisivi nella mia esistenza: scelsi di approfondire il tema dei sinti Gačkane Eftavagarja, un nome che rimanda alla nostra provenienza tedesca e alla leggenda di sette carri che fuggirono dalla Germania per le persecuzioni.Sono una sinta italiana ma di origine tedesca, appartengo alla famiglia dei Lehmann Reinhardt (la stessa di Django Reinhardt) una grande famiglia di liutai sinti che furono vittime della persecuzione nazista tedesca e di quella fascista italiana, ma anche vittime di un notevole apparato antizingaro che fu attivo a fine ottocento in Germania-Baviera. Luca Bravi è stato tra i primi a studiarla.Avevi studiato questa grande storia europea, ma ti mancava la conoscenza di questa storia italiana?In famiglia si è sempre parlato di persecuzioni e discriminazioni. È molto importante quest’aspetto. Perché per molto tempo, e anche oggi, la tesi comune è che i sinti non fossero e non siano capaci di narrazione storica. E questo è stato usato anche per giustificare la persecuzione secolare contro di noi. Ma non è vero. I sinti e i rom hanno sempre parlato della loro storia, è che non sono stati ascoltati. Non c’è stata rimozione. Sono gli altri che hanno fatto finta che questa presa di parola non ci fosse. Per fortuna ci sono state alcune eccezioni, come quella di Giovanna Boursier e Luca Bravi come storici, poi molti antropologi ovviamente come Leonardo Piasere. Ma per approfondire la storia del genocidio abbiamo dovuto aspettare gli ultimi anni. La capacità di narrazione nelle comunità sinte e rom è invece sempre esistita.Per la storia delle classi Lacio Drom abbiamo dovuto aspettare questo libro. Che però è dirompente.È stato un viaggio dentro numerose memorie di scuole silenziose, l’esperienza di quelle classi è ancora presente nel vissuto di coloro che le frequentarono e, in larga parte, è raccontata come un momento di forte stigmatizzazione che ha segnato il successivo rapporto con l’istruzione.Un racconto comunitario che non ha mai trovato spazio pubblico comune di riconoscimento e confronto.Con Luca Bravi abbiamo voluto anche ricostruire l’aspetto paradossalmente pedagogico di queste classi Lacio Drom: un’ideologia educativa messa a punto da un gruppo che univa l’Istituto di pedagogia dell’Università di Padova, il ministero della Pubblica istruzione, e l’Opera nomadi.Non dura poco però questo esperimento di pedagogia speciale che di fatto è ghettizzante.La segregazione scolastica non era ovviamente l’obiettivo, eppure avvenne e furono gli stessi maestri a segnalarlo già a partire dagli anni Settanta. L’inclusione diventò segregante. Si andò oltre anche l’eliminazione delle classi differenziali, che avviene in Italia nel 1977. L’ultima classe Lacio Drom viene chiusa nel 1982.Ma le classi di soli rom e sinti sono continuate ad esistere, più sporadiche ovviamente, ancora oggi in Abruzzo e in Calabria abbiamo ogni tanto delle segnalazioni. Al di là della storia, questa vicenda ha segnato il successivo rapporto con l’istruzione. È per questo che credo sia importante il racconto comunitario. Abbiamo per la prima volta la voce di rom e sinti, soprattutto in un confronto tra memorie e documenti.L’11 luglio scorso, alla presentazione del libro a Prato, abbiamo ascoltato le parole dei genitori, ma anche degli studenti, ragazze anche molto giovani, rispetto alla scuola e al loro essere rom e sinti. Sei rimasta colpita anche tu?Io sono orgogliosa soprattutto delle romnia (donne rom e sinte) che erano presenti a quella serata. Guardo con grande speranza a questa reazione all’antitziganismo. Ascoltare le voci di queste giovani attiviste rom e sinte, guardarle quando parlano in pubblico è per me l’esperienza più interessante di questi ultimi anni: hanno molte cose da dirci e la loro testimonianza e il loro lavoro quotidiano potrebbe portare col tempo importanti effetti trasformativi. il disegno sulla copertina del libro Lacio drom, storia delle "classi speciali per zingari"© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediChristian RaimoScrittore e traduttore. Ha collaborato con diverse riviste letterarie (Liberatura, Elliot-narrazioni, Accattone, Il maleppeggio), quotidiani (il manifesto, Liberazione (quotidiano)) e con la casa editrice romana Minimum fax. Con la stessa casa editrice ha pubblicato, nel 2001, la sua raccolta di racconti di esordio, Latte. Il suo primo romanzo, Il peso della grazia, è uscito nel 2012 per Einaudi.

Pisa, la polizia carica gli studenti al corteo pro Palestina++ 'Iran chiude spazio aereo, Teheran verso attacco a Israele ++ - Tiscali Notizie

Gabriele Capuzziello, Autore a Notizie.it

Dall'utopia alla decadenza, il complesso di Rozzol Melara a TriesteMeloni visita Casa Italia a Parigi: "Bella giornata, sono tifosa degli Azzurri" - Tiscali Notizie

Iran , l'ultima apparizione del capo di Hamas - Tiscali NotizieNyt, Khamenei ha ordinato di colpire direttamente Israele - Tiscali Notizie

Raid a Beirut, cio' che resta dell'edificio colpito dall'attacco israeliano - Tiscali Notizie

Sanremo, gli ascolti della seconda serata: 10,3 mln di telespettatori e 60.1 per cento shareSanremo, Amadeus replica a Cecchettin: «Non mi devo scusare»

Ryan Reynold
Ponte sullo Stretto, aperto un fascicolo alla procura di RomaCaso Anas, il figlio di Verdini chiede il patteggiamento a 2 anni e 10 mesiAscesa e caduta di Saguto, la “zarina” dei beni sequestrati alla mafia

Campanella

  1. Maduro, 'l'opposizione non andrà mai al potere' - Tiscali NotizieFincantieri, nel semestre Ebitda +16% e ricavi stabili - Tiscali NotizieSanremo, gli ascolti della seconda serata: 10,3 mln di telespettatori e 60.1 per cento sharePiantedosi sulle cariche della polizia a Pisa: «Sono casi isolati, nessun cambio di strategia»

    1. Ucraina, Mosca: Kiev ha perso oltre 60.600 soldati a luglio - Tiscali Notizie

      1. avatarA Parigi i Giochi olimpici fanno i conti con la "canicule" - Tiscali NotizieProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Alimentazione

  2. avatarL'ala militare di Hamas, 'ci saranno enormi conseguenze' - Tiscali NotizieProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Olimpiadi Parigi 2024: nella cerimonia d'apertura spazio alla sfilata di Bebe VioFuga di notizie, la solidarietà a Domani. De Benedetti: difendere la libertà d’informazioneAlimentazione | Pagina 43 di 43Turchia, 'vergognoso assassinio del leader di Hamas' - Tiscali Notizie

  3. avatarClima, Pechino sotto l'acqua, è allarme inondazioni - Tiscali NotizieProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Hidalgo: molto felici del triathlon nella Senna - Tiscali NotizieChi era Ismail Haniyeh, il volto di Hamas nel mondo - Tiscali NotizieMG MotoStore, tutto per vivere a fondo la passione per le due ruoteSospeso per un’intervista, lo studente incassa la solidarietà dei prof e annuncia ricorso

Alimentazione

Dall'utopia alla decadenza, il complesso di Rozzol Melara a TriesteDieta prima dell'estate: come prepararsi alla prova costume*