File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Il capo dell’intelligence israeliana si è dimesso: «Il 7 ottobre è un fallimento»

Hamas: «Nessuno ha idea» di quanti ostaggi siano ancora vivi a GazaGianfranco Fini su Giorgia Meloni: "Non è fascista, è una donna di destra in gamba"Hamas: «Posizione negativa sulla proposta negoziale». La polizia ha sgomberato l’università della California

post image

Olanda, via libera alla formazione del governo. Ma Wilders non sarà premierLa ricerca di Italiadecide “L’Italia e la sua reputazione: la giustizia civile cinque anni dopo”,trading a breve termine mostra come la situazione dello smaltimento dell’arretrato stia migliorando, ma i tempi dei processi rimangono ancora troppo lunghi rispetto alla media europea La situazione della giustizia civile in Italia sta migliorando, ma i livelli non sono ancora in linea con quelli degli altri paesi europei. Questa è la sintesi della ricerca "L'Italia e la sua reputazione: la Giustizia civile cinque anni dopo", realizzata da Italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che confronta anche i dati italiani con altri paesi europei (Francia, Germania, Polonia e Spagna). I dati analizzati contengono anche quelli del 2020 e 2021, quindi sono condizionati dal periodo pandemico. La riduzione dell’arretrato L’Italia è uno dei paesi migliori per efficienza dei tribunali, grazie alla sua capacità di ridurre l’arretrato, con un clearence rate (procedimenti definiti/procedimenti iscritti nell’anno) del 104 per cento ogni 100 nuove cause di primo grado e del 115 per cento ogni 100 nuove cause di secondo grado. Quanto ai singoli giudici, la media è di 169 definizioni annue e risultano più produttivi rispetto ai colleghi europei (secondi nel ranking, dietro la Spagna). I tempi L’Italia risulta ultima invece per tempi di risoluzione delle cause, con un disposition time (durata dei procedimenti) di 674 e 1026 giorni, rispettivamente nel primo e secondo grado, dovuto all'enorme arretato accumulato fino al 2009. Nonostante una riduzione tra il 2012 e il 2020 di circa 1,5 milioni di pendenze, pari a quasi il 40 per cento del totale, l'Italia è in Europa il primo paese per numero di cause pendenti. Una delle variabili ancora incontrollabili è la variabilità nelle performance dei singoli tribunali, determinata non dalla localizzazione territoriale ma dalla differente disponibilità di risorse o dai diversi modelli organizzativi. E’ stato rilevato, infatti, che una parte considerevole del miglioramento complessivo, in termini di riduzione della durata media effettiva, deriva dai miglioramenti registrati nei tribunali del Centro-Sud. Sul fronte dell’abbattimento delle pendenze ultra triennali, infatti, le migliori performance sono state realizzate da Marsala, che nella variazione tra pendenti ultra triennali tra il 2022 e il 2017 ha totalizzato il -93 per cento; Crotone (-90 per cento) che ha portato le pendenze utra-triennali dal 33,5 per cento al 4,8; Savona (-82 per cento); Pesaro (-76 per cento) e Rovigo (-74 per cento). La media nazionale, invece è del -31, 3 per cento. La spesa in giustizia Confrontando la spesa nel sistema giudiziario (stipendi, tecnologia, periti, spese di formazione, manutenzione e costruzione edifici, spese per le procure e patrocini a spese dello stato) con il Pil nel 2020, risulta che l’Italia spende 61,9 euro pro capite (erano 83,2 euro nel 2018, quindi la diminuzione è avvenuta durante il Covid, come in tutta Europa). Al primo posto nel 2020 si è collocata la Spagna, con 76,4 euro pro capite, ma l’Italia si trova al terzo posto. Se confrontiamo la spesa nel sistema giudiziario con il PIL, invece, il quadro cambia leggermente. La Polonia risulta la prima con lo 0,40%, seguita da Spagna con lo 0,32% e dalla Romania con lo 0,29%. In Italia la spesa per il sistema giudiziario si attesta allo 0,22% del Pil. Il pnrr I target posti dal Pnrr in ambito civile sono la riduzione del disposition time complessivo nei tre gradi di giudizio del 40 per cento entro giugno 2026 e la riduzione dell’arretrato civile del 65 per cento in Tribunale e del 55 per cento in Corte di Appello entro fine 2024; del 90 per cento in Tribunale e in Corte di Appello entro giugno 2026. Lo studio ha dimostrato che il sistema giudiziario è in grado di smaltire l’afflusso di nuovi casi, tuttavia la durata dei processi continua a risentire delle pendenze e dell’arretrato che ancora grava sul sistema. Gli avvocati Uno dei dati che sono stati fatti emergere nel rapporto è che i livelli di litigiosità italiani sono in linea con la media degli altri paesi. L’unica differenza sostanziale è il numero di avvocati, significativamente superiore rispetto agli altri paesi.  Correlare questi due elementi significa dimostrare quindi che non esiste correlazione tra litigiosità e numero degli avvocarti. Su questo ha risposto il presidente dell’Unione camere civili italiane, Antonio de Notaristefani, scrivendo che «il rapporto smentisce la favola secondo cui i tempi della giustizia civile sarebbero conseguenza del numero eccessivo degli avvocati, che fomenterebbero la litigiosità dei cittadini». Inoltre, sottolinea De Notaristefani in merito alla produttività dei magistrati che: «nelle statistiche ministeriali per “procedimenti definiti” si intendono non soltanto quei processi che vengono decisi dai giudici, ma anche tutti quelli che vengono cancellati dai ruoli dei magistrati, nella quasi totalità dei casi perché sono stati transatti dalle parti al di fuori del circuito giudiziario». In altre parole, l’alta produttività dei giudici sarebbe condizionata dalla capacità complessivo del sistema di utilizzare strumenti transattivi alternativi al giudizio, «perché sono definizioni cui spesso si arriva proprio per sottrarsi all’inefficienza della giustizia». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Attacco a personale Onu nel sud del Libano: 4 feriti. Unifil: «Inaccettabile»La Russa presente alla corsa per la Giornata della Memoria: "Ora conta esserci"

Morto medico personale di Sergio Mattarella: aveva 71 anni

Elezioni regionali in Lombardia, Fontana festeggia la vittoria: “I lombardi hanno capito il nostro lavoro”Foibe, Meloni per il Giorno del Ricordo: firmato il Dpcm per celebrazioni

Schlein: "Il Pd può cambiare o finire, io vincerò comunque"La Ministra Roccella risponde all'attacco di Fedez a Sanremo: "Basta con questa insistenza sull'abor

Notizie di Politica italiana - Pag. 113

Minacce di morte sul web al premier Meloni, indagato a Perugia un uomo di 45 anniNotizie di Politica italiana - Pag. 104

Ryan Reynold
Salvini contro Zelensky a Sanremo: "Fuori luogo video o messaggio"Meloni prende carta e penna: "Ecco quanto è costato il Superbonus agli italiani"Domani giorgia meloni incontrerà Zelensky

BlackRock

  1. avatarNiccolò Mencucci, Autore a Notizie.itBlackRock

    Ucraina, Crosetto: "Si rischia Terza Guerra Mondiale se tank russi arrivano a Kiev"Gaza, nuova missione diplomatica di Blinken. L’Anp denuncia operazione dell’Idf su RafahLe condizioni Usa per un accordo, ultimatum di Netanyahu su RafahSerracchiani su Donzelli: "Sue parole di una violenza inaudita. Meloni non può fare finta di niente"

    1. Alfredo Cospito, Nordio: "Su dichiarazioni Donzelli sta indagando la Procura"

      1. avatarIl capo dell’esercito israeliano: «Pronti a spostare la guerra al confine con il Libano»Economista Italiano

        Putin: «Schiereremo truppe al confine con la Finlandia»

        VOL
  2. avatarLe anime belle e le anime belliche. Le narrazioni intorno alla guerra in UcrainaEconomista Italiano

    Arresto Matteo Messina Denaro, Meloni: "Grande vittoria dello Stato"Nuova Caledonia, crisi infinita ma l’obiettivo è la convivenzaMeloni in Libia: in agenda migranti e Piano MatteiProcesso Open Arms, gli audio della deposizione di Conte in Tribunale: “Mi imbarazzo”

  3. avatarGrillo attacca il governo "di destra" e parla del processo al figlioMACD

    Le pressioni di Blinken: «Hamas adesso accetti la proposta di Israele»Nel documento finale del G7 l’invito a lavorare per una «de-escalation». E sull’Ucraina: «Non la abbandoneremo»Domani giorgia meloni incontrerà ZelenskySerracchiani su Donzelli: "Sue parole di una violenza inaudita. Meloni non può fare finta di niente"

Il capo dell’intelligence israeliana si è dimesso: «Il 7 ottobre è un fallimento»

Caso Cospito, Cuperlo: "La maggioranza si assumerà le sue responsabilità"Due viaggi e una sola mission per Meloni che vola a Stoccolma e Berlino*