Elezioni comunali Roma, Calenda: "Appoggio a Gualtieri dipende dai temi"Di Maio: “Giorgetti? Mangiamo una pizza insieme una volta al mese, c’è grande feeling”Sul fisco il governo offre il taglio del cuneo: fino a 235 euro in più per i lavoratori
Forza Nuova, Lamorgese attesa in Senato: audizione prevista il 19 ottobreIl mondo dei libri italiano è popolato da blazer in poliestere,Guglielmo capelli crespi e jeans. È stato quindi divertente vederli nel contesto della rassegna letteraria di Miu MiuVivo a Milano da quasi 13 anni, che sono circa 670 week. Week che ho perlopiù osservato da autobus imbottigliati nel traffico e che a parte questo non mi hanno mai riguardata, se non consideriamo gli open bar a cui imbucarsi durante il Salone del Mobile e gli eventi strettamente correlati al mio lavoro nell’editoria libraria, dove sono entrata volantinando fuori dalle librerie durante Bookcity (la week dei lettori) e ricevendo il mio primo consiglio di carriera da un ragazzo senegalese che vendeva i libri su Nelson Mandela per strada: se a novembre ti ritrovi a passare molto tempo all’aperto farai meglio a metterti i guanti.Da allora ho fatto dei notevoli passi avanti. Oggi lavoro quasi esclusivamente al chiuso, e mi arrivano a casa più libri di quanti ne riesca a leggere, una prospettiva che alla me ventenne, assiderata in Piazza del Duomo per promuovere l’amore per la lettura, sarebbe sembrata poco meno di un sogno. Invece, ad anni 32, dopo la prima Design Week in cui avevo davvero qualcosa da fare, mi trovo costretta a riorganizzare le mie priorità e a chiedermi se non ho sbagliato tutto.Un paio di settimane fa mi è arrivato un invito dal Miu Miu Literary Club, una rassegna di due giorni curata da Olga Campofreda e patrocinata dal marchio di moda (ma vorrei dire matrocinata, se solo la parola esistesse), in cui alcune scrittrici dal mondo sono state invitate a raccontare le opere di Alba de Céspedes e Sibilla Aleramo, di recente riscoperte in lingua inglese. Una magnifica occasione per parlare di due autrici che amo, certo, ma soprattutto per indossare degli stivali di Prada che giacciono nel mio armadio da due anni.Vestiti maleUrge un disclaimer: nell’editoria italiana ci si veste piuttosto male, a tutti i livelli, in tutti i mestieri. Da anni desidero che qualcuno scriva un trattatello sui jeans dei premi Strega, sui completi maltagliati dei vertici d’azienda, sulla generale carenza di moda nei paraggi dei libri. Ma la mancanza di gusto è deliberata e consustanziale al settore? Mi sono posta la domanda un po’ di tempo fa durante una cena con un editor, un uomo intelligente che fa molto bene il suo lavoro, che tuttavia sosteneva di non riuscire a prendere sul serio uno scrittore che per il tour del Premio Strega si era fatto vestire da uno stilista, finendo per essere l’unico finalista a non sembrare uscito di casa di fretta. Non risolveremo la questione entro la fine di questa pagina, e io non sono certo Coco Chanel, ma il succo è: i soldi sono volgari, la moda è frivola, gli scrittori italiani devono essere brutti e malvestiti per non tradire la sacra letteratura.E infatti mercoledì scorso al Circolo Filologico Milanese, luogo scelto per l’evento letterario di Miu Miu, quelli dell’editoria li riconoscevi a un chilometro di distanza: camicie a scacchi e borse troppo capienti, capelli crespi e blazer in poliestere, lo sguardo confuso di chi è abituato ad andare alle presentazioni alla Feltrinelli in galleria, dove gli anni passano ma la misteriosa puzza di fogna rimane.Poco importava che gli editoriali fossero le uniche persone presenti ad aver letto de Céspedes e Aleramo, il confronto con l’altro mondo era comunque impietoso.Come a New YorkVorrei dire che io mi destreggio magnificamente tra le due realtà, ma purtroppo mentirei. A questo evento sono subito stata messa al mio posto all’ingresso, dove dei signori tanto gentili quanto imperscrutabili mi hanno negato il braccialetto che garantiva l’accesso all’incontro con le scrittrici, classificandomi quindi come ospite di serie B (ma forse pure C, se mi guardo dentro con sincerità). Si infrange quindi la mia illusione di contare qualcosa, e vengo reindirizzata in un salotto arredato come la casa che vorrei.Grandi divani di velluto, moquette color sangue di piccione, molti libri alle pareti. Il magnifico allestimento da Fuorisalone comprende anche un bar, e mentre penso che la vita dovrebbe sempre prevedere la possibilità di bere dei Bellini alle quattro, vengo raggiunta da un cameriere con un vassoio di tramezzini di Marchesi, a cui seguiranno molti altri vassoi di molte altre cose buone, e accetto di buon grado la mia condizione di esclusività parziale. Tutto sommato poteva andarmi peggio, potevo essere all’incontro al piano di sopra, da cui un amico mi informa che non ci sono tartine. Ma a differenza delle feste dell’editoria – dove a un certo punto finisce sempre qualcosa: l’alcol, il cibo, la musica – le tartine di Marchesi non finiscono mai e al termine dell’incontro gli ospiti braccialetto-muniti confluiscono nel salotto centrale, accolti a loro volta da un profluvio di tartine. «C’è del vino?» chiede il mio amico al bar. «Prosecco o champagne?» gli rispondono gentili, fingendo di non sapere che il povero editoriale vorrà bere champagne gratis per tutta la sera, ma anche che all’editoriale pasticcione è meglio non servire vino rosso vicino a dei divani chiari.Con la bocca piena di bigné, commentiamo che questa cosetta di due giorni dev’essere costata come tutto Bookcity, e lo diciamo con la febbrile eccitazione di chi ha appena scoperto una nuova via e desidera improvvisamente cambiare lavoro, oltre che guardaroba. «Bella questa contaminazione tra moda e letteratura» biascichiamo tra un vol-au-vent e l’altro, facendo gnam gnam a voce alta e intascandoci i piccoli fazzoletti di stoffa con cui ci viene offerto il cibo. «Bellissimo incontro, sembrava di stare a un festival di New York» commenta uno scrittore braccialettato ma mai stato a New York, mentre il pomeriggio prosegue tra reading, musica e crisi di identità.La fantasiaAll’uscita c’è ovviamente una borsina regalo con le copie delle edizioni in inglese di Quaderno proibito e Una donna, i libri protagonisti di questa rassegna in cui l’editoria ha scoperto lo spritz Saint Germain e il velluto di seta. Apro il sacchetto con una punta di delusione, il lusso ormai mi ha dato alla testa e speravo in un bel cadeau, non dico una borsa ma almeno un portafoglio in omaggio.Mentre cammino verso casa – un modesto bilocale pieno di libri, ma privo di Prada – mi chiedo se l’operazione abbia funzionato anche al contrario e se qualche bellissima donna di cachemire vestita se ne sia andata di lì pensando di mollare tutto, rinnegare la moda e, ormai sedotta dal rutilante mondo dei libri, diventare correttrice di bozze coi maglioni in acrilico. Mi sembra improbabile, ma mi piace pensarlo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia PilottieditorNata a Roma nel 1992, cresciuta a Parma, ora vive a Milano. Ha studiato comunicazione e editoria, lavora in un’agenzia letteraria.
Conte: “Sul Quirinale confronto prima col centrosinistra ma il dialogo è a tutto campo”Sondaggio politico di Swg: il Pd è il primo partito al 20,8%
Governo Draghi, via libera dal Senato alla legge sulla parità salariale tra uomo e donna
Fedez in politica, Salvini: “Preferisco Rita Pavone e Iva Zanicchi”Notizie di Politica italiana - Pag. 280
Green Pass, Senato conferma fiducia al Governo sul decreto: 199 voti a favore e 38 contrariNotizie di Politica italiana - Pag. 276
Covid, Brunetta sulle restrizioni per i non vaccinati: "Potranno fare solo casa-lavoro"Quirinale: un sondaggio rivela le preferenze degli italiani sul prossimo Presidente della Repubblica
Cdm, Draghi sulla sicurezza sul lavoro: “Non si risparmia sulla vita dei lavoratori”Variante Omicron, il Ministro Speranza è preoccupato: "Va presa con grandissima attenzione"Dietrofront del governo sulla scuola: le regole sulla quarantena non cambiano e Nardella plaudeNo green pass sgomberati a Trieste, Sgarbi: "Draghi sapeva tutto"
Nomine Rai, Conte verso il ritorno in Tv: “Serve un chiarimento”
Assalto alla Cgil, Lamorgese: "Fermare Castellino avrebbe potuto provocare reazioni violente"
Manovra 2022, confermata la Carta docente da 500 euro: chi ne avrà diritto e come ottenerlaNomine Rai, Sgarbi contro la protesta del leader del M5S: "Avvocato farlocco"Mattarella contro No Vax e No Green Pass: "Le insensate teorie antiscientifiche non possono prevalere"No Green Pass, Meloni: “Il governo usa due pesi e due misure su chi manifesta”
Covid, Monti: "Occorre trovare delle modalità meno democratiche nella somministrazione dell'informazGreen Pass, Sileri: “ Sarà eliminato soltanto dopo le riaperture totali”Dl proroghe, ottenuta fiducia al Senato: 210 voti a favore e 30 contrariBallottaggi elezioni amministrative, Letta (PD): “È un trionfo”