File not found
BlackRock

Primo sì al premierato. FdI esulta, la Lega frena e resta il nodo della legge elettorale

Scuola e immigrazione, la crociata del ministro leghista contro l’autonomiaPedopornografia, due arresti e otto indagati tra la Campania e Roma - Tiscali NotizieTurista sfregia casa dei Ceii a Pompei, Sangiuliano "Punizione severa" - Tiscali Notizie

post image

Silvio Berlusconi, quinta notte in terapia intensiva: condizioni stabiliIl ministro dell’Interno francese se la prende con Meloni e l’Eliseo lascia che esploda il caso diplomatico. Tajani parla di «offese inaccettabili» e annulla il volo per Parigi: è l’ennesimo episodio della crisi diplomatica tra Macron e Meloni Fino all’ultimo,èincapacesuimigranti VOL il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sperato in un beau geste. Sì insomma, gli sarebbe bastato un piccolo gesto riparatore, una qualche parolina diplomatica ufficiale, quel tanto che basta per togliersi dall’imbarazzo e per prenderlo, quell’aereo che avrebbe dovuto decollare questo giovedì per Parigi. Ma niente da fare. La crisi con la Francia – la crisi tra l’Eliseo e Giorgia Meloni che era deflagrata già agli esordi del mandato della premier – si è fatta voragine nel giro di poche ore. A innescarla stavolta sono state le parole del ministro degli Interni francese Gérald Darmanin. Un attacco frontale, il suo, a «madame Meloni», accusata pubblicamente di manifesta incapacità. Incapable: «È incapace di gestire il problema dell’immigrazione». Darmanin ha le sue ragioni individuali per attaccare Meloni; il fatto che però il caso non sia stato arginato dall’Eliseo è indicativo. Ancora una volta, come nella crisi diplomatica dello scorso autunno, il campo dello scontro è non a caso l’immigrazione. E anche stavolta, la spiegazione di tutto è una: le classi dirigenti dei due paesi sono intrappolate nella reciproca corsa a destra sui migranti. Meloni la cavalca per mascherare i propri fallimenti, Macron e Darmanin perché ormai hanno strappato qualsiasi cordone verso l’estrema destra: il ministro fa a gara con Le Pen, e il presidente in crisi di consensi non vuole esibire cedimenti. L’innesco di Darmanin Questo giovedì mattina, Tajani si stava preparando al viaggio a Parigi, dove lo attendeva la sua omologa Catherine Colonna per la cena di lavoro. Negli stessi frangenti, Darmanin era ospite di un programma, Les Grandes Gueules sul canale radio RMC: tre quarti d’ora in cui i conduttori – le «lingue lunghe» – lo hanno messo sotto torchio. Darmanin non è un ministro qualsiasi, è uno dei più esposti: vuole collocarsi come successore di Macron, e come ha spiegato a Domani Mathieu Gallard, direttore di ricerca di Ipsos France, «se il partito di Macron deflagrerà, Darmanin è posizionato per guidare una eventuale formazione orientata a destra». L’ex portavoce di Nicolas Sarkozy si è costruito negli anni la maschera di duro del governo: ha definito Le Pen «troppo morbida» sull’Islam; ha concepito una legge «sulla sicurezza globale» così illiberale che pure il Consiglio costituzionale ha avuto da ridire. E durante le recenti proteste è stato il responsabile politico della repressione delle forze dell’ordine sui manifestanti, sferrando inoltre un attacco alle ong. Le grandes gueules gli hanno chiesto conto di tutto questo, per poi solleticare uno dei suoi punti più sensibili: la sua competizione a destra coi lepeniani. Si è arrivati a parlare di immigrazione e di Meloni perché Jordan Bardella, il presidente del Rassemblement National alleato di Salvini, il 3 maggio si è presentato al confine con l’Italia, tra Mentone e Ventimiglia, e ha lamentato le mancate espulsioni di migranti bollando Darmanin come «un piccolo ministro». La crisi diplomatica Sollecitato sul punto, Darmanin non ha trovato via migliore che prendersela coi vicini: «A Mentone c’è un afflusso di migranti, minori soprattutto, perché madame Meloni, il governo di estrema destra scelto dagli amici di Le Pen – ha detto alludendo ai legami tra le destre dei due paesi – è incapace di regolare i problemi migratori per i quali è stata eletta». Colpire Meloni per colpire Le Pen, insomma: sarebbe bastato che dall’Eliseo liquidassero il tutto come un’uscita infelice. Pare che Colonna privatamente con Tajani si sia anche mostrata desolata. La Farnesina sarebbe stata disposta a ricucire, ma da Parigi è arrivato solo un messaggino ritenuto insufficiente: di fronte a «una sfida comune» sull’immigrazione, il governo francese «vuole lavorare con l’Italia». Capita l’antifona, il ministro ha annullato il viaggio – «le offese pronunciate da Darmanin sono inaccettabili» – ed è partito il fuoco di fila. Francesco Lollobrigida, ministro del cerchio magico meloniano e della «sostituzione etnica», se n’è uscito con un sovranista: «Darmanin pensasse a sé e ai problemi suoi»; e giù cori di dichiarazioni. Da Parigi hanno fatto filtrare quindi la speranza che la visita di Tajani sia riprogrammata presto. Ma il punto è: come mai la crisi non è stata subito circoscritta a una cattiva uscita individuale? Semplice: perché pure dalle parti di Parigi, come a Chigi, si finisce trappola della propria propaganda. A novembre la scelta del governo Meloni di dichiarare pubblicamente che l’Eliseo era disposto a collaborare sulle navi cariche di migranti ha scatenato pesanti controreazioni: Meloni si è mossa male, facendo l’ultima cosa che Macron avrebbe voluto, e cioè che gli scatenasse contro l’opinione pubblica. Pochi mesi dopo, e coi consensi ancor più fragili, all’Eliseo qualsiasi retromarcia pubblica sull’immigrazione costerebbe ancor più cara. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Europea per vocazione. Ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto (The Independent, MicroMega), ha fatto reportage (Brexit). Ora pensa al Domani.Short bio  Twitter account

Bari, corruzione elettorale: l’assessora Maurodinoia si dimetteSgarbi, nuova candidatura a sindaco per il sottosegretario alla Cultura: correrà per il comune di Arpino

Nasce Basilicata Creators, sito che mette in vetrina le aziende lucane - Tiscali Notizie

Lucia Annunziata: «Il Pnrr crea clientele. Autonomia? Un’offesa per il Mezzogiorno»La Circolare del Viminale che farà discutere: si potrà candidare chi patteggia

Terremoto politico in Liguria, arrestato il presidente Toti per corruzione: «Soldi e regali in cambio di favori»Il Cdm approva i test psicoattitudinali per l’accesso alla magistratura

Vittorio Sgarbi ha accettato la candidatura con Fratelli d’Italia per le elezioni europee

Oggi il governo avvia gli ingressi contingentati di immigratiPremio Ischia, nella prima giornata riconoscimenti ai comunicatori - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Ignazio La Russa: frasi shock su Via Rasella, poi le scuseRai, Petrecca non cita Gratteri sui test per i magistrati e il Tg1 glissa su PozzoloPnrr, si parla di un vertice segreto tra Draghi e Mattarella

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarGiffoni Film Fest, i primi ospiti: Michela Giraud, Marco D’Amore, Lino Guanciale e Margherita Vicario - Tiscali Notiziecriptovalute

    Bando per biometano in Basilicata, Galella "Profitti per aziende" - Tiscali NotizieTajani sulla maternità surrogata: "Il corpo della donna non è un forno da cui sfornare patate"Nordio sulla riforma della giustizia: “A giugno ddl su prescrizione e intercettazioni”Insulti rivolti a Mara Carfagna, Vittorio Sgarbi andrà a processo

    1. Tajani smentisce la possibilità di truppe italiane in Ucraina. Crosetto: «No a vertici separati»

      1. avatarFumata nera per il Terzo Polo, Calenda: "Nulla di fatto, pazienza finita"Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Il governo vara il Def, Giorgetti: «Taglio del cuneo confermato per il 2025»

  2. avatarToti resiste: «Spiegherò tutto». La Lega lo difende, FdI già ipotizza le dimissionicriptovalute

    Amadeus lascia la Rai. La comunicazione ufficiale a RossiCalenda su Renzi: "Riformista non sarà giornale di partito"Meloni non molla e risponde a De Luca: “I bulli sono deboli, se li affronti non fanno i gradassi” - Tiscali NotizieMeloni in Ue col macigno Lega. E rilancia ancora il piano Mattei

  3. avatarGallo jr si dimette dopo l’inchiesta su TorinoCampanella

    Meloni tra Tunisia e Bruxelles: prepara le europee e sui migranti spera in SaiedRoberto Saviano: «La destra intimidisce cronisti e intellettuali. L’Italia non ha più gli anticorpi democratici»Allargare l’opposizione, così possiamo fermare la secessione dei ricchiAmadeus via dalla Rai. Intorno a Rossi il vuoto si fa sempre più grande

Area Sud della Basilicata Patrimonio Unesco, Maimone "Chiesto a Bardi sostegno" - Tiscali Notizie

Lega, Salvini cede e concede il congresso federale entro autunnoLetizia Moratti ci riprova: dove e con che partito vuole candidarsi*