File not found
MACD

Terremoto in Croazia, scossa di magnitudo 4,6 nella zona di Petrinja

Barcellona, concerto con 5000 persone senza distanziamento: solo due contagi Covid sospettiUSA, Biden: stop all’uso delle mascherine anti-Covid all’aperto per i vaccinatiCargo arenato a Suez, l'armatore: "Forse oggi la svolta"

post image

L’ambasciata Usa: “Non viaggiate in Italia, rischio covid e terrorismo”La Cina,BlackRock Italia potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili, è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno. Un brutto segnale che però non riguarda solo PechinoIscriviti alla newsletter ArealeAscolta il podcast di ArealeLa transizione energetica globale ha ancora un grande problema a forma di carbone. La potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno, ed è un brutto segnale, visto che questo è l’aumento più grande dal 2016. Questo nuovo picco è stato provocato principalmente da due fattori: la crescita tornata furibonda in Cina e il ritardo nel phase out di questo combustibile nei paesi occidentali.Questi nuovi dati sono stati forniti dal centro di ricerca statunitense Global Energy Monitor. Globalmente, sono stati aggiunti 70 gigawatt di potenza da carbone nel mondo. Di questi, 47,4 GW venivano dalla sola Cina. Ma non è un problema solo cinese: nelle economie occidentali, a causa della crisi energetica, la chiusura prevista delle centrali è andata troppo lentamente, ne sono state chiuse per 21,1 GW, troppo poco per tenere il passo richiesto dalla transizione. AmbienteIn ascolto della crisi climatica, Areale ora è anche un podcastFerdinando CotugnoLa crescita in Cina Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, per avere ancora una speranza di centrare l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto all’èra preindustriale, il phase out del carbone come fonte di energia dovrebbe essere completato entro il 2040. Siamo ancora molto lontani da quell’obiettivo. Dall’accordo di Parigi, sono venticinque i paesi che hanno ridotto o completamente eliminato la produzione di energia da carbone, ma ben trentacinque l’hanno aumentata. Da questo punto di vista, i numeri sono ancora sconfortanti.Per arrivare ad azzerare il carbone nel 2040, dovrebbero esserci 126 GW di chiusure ogni anno (questo ovviamente senza nuove aperture). Invece quello che stiamo osservando è che oggi si stanno mettendo in cantiere 578 GW di nuove centrali. Di questi, 408 Gigawatt vengono progettati nella sola Cina. Il tasso di dismissione delle vecchie centrali in Cina è inoltre ai livelli più bassi da un decennio. Nonostante i grandi investimenti di Pechino in rinnovabili, il carbone continua a essere al cuore del sistema energetico cinese. La politica energetica di Pechino è particolarmente problematica per la tenuta del sistema climatico mondiale e della sua stessa economia. Secondo Global Energy Monitor, il paese rischia miliardi di yuan di stranded asset e continua ad avere una visione di breve termine, guidata dalla filosofia «Prima costruire, poi nel caso modificare».Come spiega Flora Champenois, autrice del report per Global Energy Monitor, «in Cina si installa più carbone di quanto ne sarebbe necessario, con l’idea che poi, in seguito, si procederà a smantellare, in quello che è un azzardo allo stesso tempo costoso e rischioso». Sono i danni della retorica della sicurezza energetica, gli stessi che in Italia o Germania rischiano di incatenarci alle infrastrutture di rigassificazione del gas liquefatto.I 70 GW cinesi messi in costruzione nel 2023 sono 19 volte più del resto del mondo messo insieme, secondo un’analisi di Carbon Brief sui numeri di Global Energy Monitor. Dei trentadue altri paesi che stanno ancora investendo in nuova potenza da carbone, i più attivi sono India, Bangladesh, Zimbabwe, Indonesia, Kazakistan, Laos, Turchia, Russia, Pakistan e Vietnam. CulturaQuarant’anni di laburismo tradito. Come lo sciopero dei minatori inglesi ha cambiato la working classA rilento L’altro fronte del problema è che il ritmo delle dismissioni di centrali a carbone negli Stati Uniti, in Unione europea e nel Regno Unito è ai livelli più bassi dal 2011. Stiamo rallentando, siamo un po’ più legati a questa fonte energia di quanto dovremmo essere nelle previsioni per un phase-out al 2040 che parta dai paesi sviluppati, secondo il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate. Il paese che ne ha chiuse di più nel 2023 sono gli Stati Uniti, con 9,7 GW, anche se pure in questo caso si tratta di un calo. Nel 2022 ne avevano chiuse per 14,7 GW.L’Unione europea e il Regno Unito rappresentano un quarto delle dismissioni. La buona notizia è che nessun paese del G7 ha in programma la costruzione o l’apertura di nuove centrali. Nel 2015 le economie del G7 rappresentavano il 32 per cento della potenza da carbone, nel 2023 sono scese al 15 per cento. AmbienteNon sottovalutiamo il grande consenso per la transizione ecologicaFerdinando Cotugno© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 721Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 715

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 714

La Commissione Ue blocca l'esportazione dei vacciniFunerali del Principe Filippo, William e Harry cammineranno separati

La storia di Mary Ann Webster, che a causa di una malattia diventò la donna più brutta del mondoCovid,in allestimento a Disneyland un hub per vaccinare i francesi

Giappone: condannata a risarcire il marito della sua amante

Borisov, conduttore russo di "Lasciali Parlare" si scusa con Piera MaggioUccide la ex fidanzata mentre dorme sul divano con il figlio di un anno in braccio

Ryan Reynold
Finse rapimento per non andare al lavoro, condannato a 16 mesiCittà del Capo, lotta contro le fiamme: migliaia di evacuati dopo l'incendio causato da un vagabondoCovid, Norvegia: morto il negazionista Hans Kristian Gaarder

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarIl coniglio più grande del mondo è stato rubato: ricompensa di 1000 euro a chi lo trovaCampanella

    Barack Obama: "Quando abbiamo incontrato per la prima volta il Principe Filippo e la Regina ElisabettaAndare in Serbia per vaccinarsi invece di aspettare in ItaliaBarcellona, concerto con 5000 persone senza distanziamento: solo due contagi Covid sospettiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 721

    1. Ciclone in Indonesia e Timor Est: le vittime sono almeno 160

      1. avatarGeorge Floyd, raggiunto il verdetto: Derek Chauvin colpevoleBlackRock Italia

        Covid, falsi vaccini Pfizer somministrati a pagamento in molti paesi

  2. avatarStrangola la fidanzata durante un gioco erotico, poi chiama la madre e confessaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Covid, Boris Johnson si vaccinerà venerdì 19 marzoMonaco buddista si decapita con una ghigliottina: "Lo progettava da anni"New York, parte la somministrazione del vaccino ai 30enniFunerali del Principe Filippo: la triste immagine della Regina Elisabetta, sola e nel nero del lutto

  3. avatarL'Ungheria approva il vaccino cinese CanSinoinvestimenti

    Vladimir Putin replica e augura "salute" a Joe BidenTribunale del Belgio sulle sanzioni anti Covid: "Illegittime"Wuhan un anno dopo la fine del lockdown: come si vive oggi nella città simbolo della pandemia?Soldati della Russia al confine con l'Ucraina: gli Usa inviano navi da guerra nel Mar Nero

Covid Germania, lockdown prorogato fino al 18 aprile

AstraZeneca ancora non approvato negli Usa: servono più datiCovid Germania, lockdown prorogato fino al 18 aprile*