Netflix ha perso 970mila abbonati nell’ultimo trimestre. Ma sono meno del previstoAnniversario MSI, Meloni difende La Russa per i post sui social. E annuncia: “Festeggerò il 25 aprile”Non c’è solo il Mediterraneo, il dilemma strategico di Roma
Farsi male su TikTok. L’AgCom avvia un’istruttoria per i video autolesionisticinetanyahu israele iran medio oriente Roberto Arditti07 agosto 2024aaaDopo mesi di critiche feroci da ogni angolo del pianeta,àdopomesidiguerralindifendibileNetahyahuharagione–Professore Campanella dopo centinaia di manifestazioni tra Europa e Nord America, dopo ripetute marce antagoniste che hanno inondato le strade d’Israele per settimane ecco affacciarsi uno scenario nuovo e antico al tempo stesso: Bibi Netanyahuè in sella, anzi governa in un momento drammatico per il suo Paese, anzi forse sta addirittura dimostrando di essere quello che ci capisce più di tutti.Sia chiaro, soprattutto ai critici un tanto al chilo ed in servizio permanente effettivo, in Medio Oriente non ci sono santi, non ci sono eroi, non ci sono giusti che fanno sempre la mossa saggia, caritatevole, lungimirante. Da quelle parti si gioca pesante, perché è un mondo nel quale contano i soldi, spesso capaci di viaggiare fuori dalla legalità, contano le armi, che vengono usate quotidianamente e non certo al poligono, contano le religioni, che sono devastante strumento di lotta per il potere quando le si vuole usare allo scopo, contano i servizi segreti, che si parlano ogni giorno ed al tempo stesso si combattono con ogni mezzo. Israele è in mezzo tutto questo, con i confini presidiati dal nemici mortali.È così a Nord, dove le milizie Hezbollah lanciano razzi costruiti in Iran mentre il contingente Onu si perde nelle scartoffie del Palazzo di Vetro. È così a Est, dove c’è la Siria di Assad che fa tutto quello che può per minacciare e colpire. È così a Sud, dove c’è Gaza ed il suo gestore dominante Hamas, il movimento politico-militare che ha voluto, pensato, organizzato ed attuato il massacro del 7 ottobre. Ebbene a nove mesi da quella data si può dire che proprio Bibi Netanyahu sta interpretando con un certo successo la stagione drammatica che gli tocca gestire. Lo dimostra il fronte interno, dove avversari politici ed anche alleati critici (da Ehud Barak a Yair Lapid, da Benny Gantz a Itmar Ben Gvir) hanno smesso da tempo di ragionare come se l’uscita di scena del premier debba essere considerata tanto ovvia quanto imminente.Lo indica però anche il fronte internazionale, dove è ben evidente la presa d’atto americana (in attesa del voto di novembre) del fatto che oggi è lui l’interlocutore principale (pur tenendo nella giusta considerazione il Ministro della Difesa Yoav Gallant ed il direttore del Mossad David Barnea). E lo stesso vale per gli inglesi, i più solleciti nell’assistenza militare dal lato europeo, così come vale per tutto quel mondo islamico (Arabia Saudita in testa, ma anche Giordania, Egitto, Emirati Arabi) che intende contrastare in ogni modo Hamas ed i suoi sponsor.E poi c’è il delicatissimo versante militare, dove Israele ha dimostrato al mondo intero la sua capacità di reazione a Gaza ma soprattutto fuori, come si è visto a Teheran con l’omicidio di Ismail Haniyeh, ultimo di una lunga lista di figure di vertice di Hamas eliminate in questi mesi.Sia chiaro: il prezzo in vite umane pagato nella reazione israeliana è altissimo. Nessuno può dimenticarlo. Ma è anche altrettanto veroche ciò è massimamente dovuto al fatto che Hamas vuole a tutti i costi combattere in mezzo ai civili, anzi ne desidera il sacrificio (è il tema di un discorso pubblico recente proprio di Haniyeh).Ma soprattutto è vero un altro fatto incontrovertibile: nel mondo islamico a sostenere Hamas c’è l’Iran e, a modo suo, la Turchia, mentre quasi tutti gli altri (Qatar compreso) si tengono a distanza (non con la stessa intensità).Cioè non è successo quello che Hamas sperava: la sollevazione del mondo islamico contro Israele per bloccarne la reazione. Anzi, se vogliamo dirla tutta, proprio a Teheran si è vista l’impressionante debolezza del regime, incapace di proteggere il vertice politico del movimento palestinese.Ecco allora la realtà, scomoda e indigesta per tante anime belle del Vecchio Continente (ne è piena anche l’Italia): l’indifendibile Bibi è insella. E scusate se è poco, mentre si attende una rappresaglia iraniana che prima o poi arriverà.
Violenza sessuale nella scuola della GdF, il generale: «Le caserme restano luoghi per donne. Il sospettato trasferito a mille chilometri»Gualtieri risponde a Meloni: "In un anno non si poteva abolire il traffico.."
Il governo studia l’ipotesi di rinviare la digital tax
Lutto nella politica, è morto Franco Frattini: aveva 65 anniLa Russia ha inserito Meta nella lista delle organizzazioni terroristiche
Farsi male su TikTok. L’AgCom avvia un’istruttoria per i video autolesionisticiAreale, il podcast
Gli Houthi sabotano i cavi sottomarini. Missili sulla nave MscSi chiude dopo nemmeno due anni l'esperienza di ItsArt: la decisione del ministro Sangiuliano
Perché l'attacco degli hacker negli Stati Uniti è diverso da tutti gli altriL’Ue verso la difesa comune. Borrell propone un fondo da 1.5 miliardi. Approvata la missione AspidesLa prima cometa interstellare è la più incontaminata che abbiamo mai vistoL’alleanza fra Trump e Milei: sfida a Biden sul voto ispanico
Piero Fassino critico sulle primarie del PD da remoto
Le auto a guida autonoma sono sicure? Il dibattito dopo l’incidente di una Tesla in Texas
Con l’ intelligenza artificiale è nata una religione pericolosaEuropean Focus 30. Effetto AirbnbEuropean Focus 37. Cicatrici di guerraSondaggi politici, il bilancio di fine 2022: crollano Lega e PD, trionfo per Fratelli d'Italia
Mattarella firma la conversione in legge del dl Rave, via libero definito con la “ghigliottina”Berlusconi su Forza Italia e Fontana: "Il partito è decisivo in Lombardia e nel governo"La Nave Duilio abbatte due droni nel Mar Rosso. Houthi: «Italia schierata con il nemico»Morto Franco Frattini: la reazione di Silvio Berlusconi