Con un ritorno al passato non vince nessunoDi Maio, chiusi i profili Facebook e TikTok dopo le elezioniNapoli, tessere elettorali esaurite e il sistema in panne: caos al seggio elettorale
Rula Jebreal: clamorosa gaffe su Giorgia Meloni, che rispondeIl provvedimento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva ridotto a 4 ore lo sciopero del trasporto pubblico locale dello scorso 15 dicembre. Il tribunale ha accolto i ricorsi delle organizzazioni sindacali e condannato il ministero al pagamento delle speseIl Tar del Lazio ha annullato l’ordinanza con cui il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,MACD Matteo Salvini, aveva ridotto a 4 ore lo sciopero del trasporto pubblico locale dello scorso 15 dicembre. La decisione è arrivata dopo il ricorso presentato dall’Usb Lavoro Privato, Cobas Lavoro Privato, ADL Cobas, il SGB, il CUB Trasporti e l’AL Cobas, che avevano impugnato l’ordinanza ministeriale del 12 dicembre per eccesso di potere e carenza di motivazione. Lo sciopero era stato inizialmente proclamato per 24 ore e, nonostante l’ordinanza del ministero, era stato confermato dalle organizzazioni sindacali. Molti lavoratori avevano perciò aderito per l’intera durata, esponendosi alla possibilità di ricevere sanzioni. Per questo, scrive il Tribunale amministrativo nella sentenza, l’interesse è ancora attuale. Aggiungendo inoltre che l’«eventuale illegittima compressione del diritto di sciopero» dovrebbe essere risarcita. La decisione del TarIl Tar ha quindi annullato l’ordinanza e condannato l’amministrazione al rimborso delle spese, perché «il provvedimento risulta affetto da violazione di legge e da eccesso di potere per carenza di presupposto». Questo significa che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emesso l’ordinanza di precettazione, imponendo un limite allo sciopero, al di fuori del suo potere. Il tribunale ricorda che la legge prevede la possibilità di intervento della presidenza del Consiglio o del ministero competente solo in casi di necessità e urgenza. Qualora questi presupposti manchino, invece, l’organismo competente in via ordinaria è la Commissione di garanzia. L’organo ha il compito di valutare e segnalare la sussistenza del «fondato pericolo di un pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona». Questo perché, spiegano i giudici della terza sezione, si vuole limitare il più possibile l’ingerenza politica sul diritto di sciopero. Per questo, quello dell’esecutivo rimane un potere residuale e un’eccezione. Nel caso del 12 dicembre, la Commissione aveva svolto il suo ruolo e aveva acquisito un quadro completo e chiaro, compresi gli aspetti di criticità. E, nonostante ciò, non ha ritenuto di dover raccomandare nulla né di segnalare al ministero eventuali pericoli. Da parte sua, invece, il ministero nella sua ordinanza non ha fornito alcuna motivazione alla base della necessità e dell’urgenza di intervento. Le reazioniLa pronuncia del Tar «ci dice una cosa chiarissima», hanno commentato i parlamentari del Movimento cinque stelle delle commissioni Trasporti di Senato e Camera in una nota. «La nostra Costituzione, nella quale il diritto di sciopero è sancito in maniera inequivocabile, vige anche per il leader della Lega e vale anche per lui», hanno continuato, aggiungendo che «l’incarico di ministro dei Trasporti non gli consente di fare ciò che vuole: i lavoratori di quel mondo non sono una sua proprietà».Nella nota, i parlamentari hanno poi chiesto al ministro di ascoltare i lavoratori: «Potrebbe scoprire che in molti casi fanno turni massacranti e guadagnano troppo poco. Insomma, molli un attimo la propaganda», hanno concluso.Sulla sentenza è intervenuto anche Angelo Bonelli di Alleanza verdi e sinistra, sostenendo che «conferma che quella di Salvini era un’aggressione politica ai sindacati, alle lavoratrici e ai lavoratori e alla Costituzione e una svolta autoritaria nei confronti dei lavoratori, privandoli di un diritto garantito dalla Costituzione». Bonelli ha poi definito «il modus operandi di Salvini» e considerato le sue politiche strumentali, «occupando ogni giorno vari spazi mediatici». Un’ordinanza, quella di Salvini, che «ha violato la legge», ha scritto in una nota Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Partito democratico. La sentenza, si legge, «ci ricorda che con il diritto di sciopero, costituzionalmente garantito, non si può scherzare». «Insomma ministro Salvini, deve capire che non basta dire, come lei ha fatto che “4 ore di astensione bastano”: per fermare uno sciopero legittimo ci vogliono motivazioni più solide», ha concluso.Mentre la Lega ha definito la sentenza del Tar «una forzatura contro il buonsenso»: «Per il Tar, evitare che il Paese intero si bloccasse e che milioni di italiani rimanessero a piedi è un “eccesso di potere”». ItaliaAssalto ai diritti, il sindacato “taglia” lo sciopero e Salvini festeggiaDaniela Preziosi© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Elezioni, l'ex assessore Piero Vercelli: "Ho lasciato il PD. Perché voterò il Movimento Cinque Stelle"Reddito di cittadinanza, la proposta di Giorgia Meloni per modificarlo: come potrebbe cambiare
Notizie di Politica italiana - Pag. 150
Elezioni politiche 25 settembre, Simone Pillon fuori dal Parlamento: "Ma io non mi arrendo"Eugenia Roccella: la ministra contro "l'aborto a domicilio"
Governo, oggi alle 16.30 il Consiglio dei MinistriAnna Maria Bernini: le Instagram Stories durante il giuramento, il video
Lo strappo di Umberto Bossi e la corrente "nordista" nella Lega di SalviniL'attacco della stampa spagnola: "Il padre di Meloni condannato per traffico di droga"
"Ecco chi ha votato La Russa": il giallo dei renziani e le accuse del CavPregliasco: "Quella del centrodestra vittoria più grande della storia"Elezioni 2022: come votare, come funziona, i documenti da avereDue leggi al posto di una e la metà dei percettori non avrà più il reddito di cittadinanza
Vignetta francese ridisegna la Torre di Pisa dopo le elezioni: "L'Italia pende all'estrema destra"
Elezioni politiche 25 settembre, Simone Pillon fuori dal Parlamento: "Ma io non mi arrendo"
Chi è Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del Governo MeloniConte su Renzi e Calenda: "Loro sono le prefiche di Draghi"Rula Jebreal: clamorosa gaffe su Giorgia Meloni, che rispondeDi Maio lancia la campagna per decreto taglia bollette
Rita Dalla Chiesa difende Giorgia Meloni sul tema dell'abortoGas, le dichiarazioni di Michel e von der Leyen: "Curare interessi collettivi, ma pronti per l'inverno"I conti di Renzi: "Solo se facciamo più del 10% Meloni non va a Palazzo Chigi"D'Alema indica la soluzione al Pd: "Giuseppe Conte"