Incendio in una cartiera: fiamme partite dalla sala macchineBeni per 400mila euro sequestrati ad un pregiudicatoFunerali Fabio Altruda: "Un pilota non muore mai"
Sparatoria Roma, Tajani: "Chi ha ucciso aveva squilibri. Frequentiamo gli psicologi"Dopo una lunga sperimentazione,trading a breve termine che è costata un grande lavoro e la formazione di 50mila insegnanti, la riforma Valditara cancella i giudizi descrittivi che puntavano a dare valore al processo di apprendimentoTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroA meno di tre anni dall’introduzione dei giudizi descrittivi al posto dei voti, nella scuola primaria si cambia di nuovo, prendendo a pretesto una presunta maggiore chiarezza invocata dalle famiglie. Si tornerà adesso ai giudizi sintetici (“insufficiente”, “sufficiente”, “buono”, etc).L’introduzione dei giudizi descrittivi comportava un cambiamento di grande portata, ed è interessante il fatto che oltre cinquantamila insegnanti avessero scelto di partecipare alla formazione promossa dal ministero.Sperimentazione e tutorNei due anni di sperimentazione era stato giustamente previsto un “accompagnamento”. Per questo sono stati chiamati circa 300 insegnanti come tutor. Per introdurre modifiche sostanziali, infatti, è necessario procedere lentamente, sapendo accogliere preoccupazioni e perplessità.Nelle scuole ci sono state molte discussioni vere, a volte aspre. Noi insegnanti eravamo chiamati a rivedere non solo il nostro modo di valutare, ma soprattutto a ripensare alla progettazione e alla scelta degli obiettivi disciplinari, a capire quali erano valutabili e con quali strumenti.Il fatto che nel documento di valutazione non apparissero le sole discipline, ma anche gli obiettivi di apprendimento, ci invitava, nel programmare, a fare un gran lavoro di ricerca riguardo alle azioni più efficaci. Del resto già nelle “indicazioni nazionali” del 2012, che sono il documento che indica i traguardi da perseguire, è scritto che «la valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere (…) assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento».In alcune scuole sono stati organizzati incontri con le famiglie per spiegare il senso del cambiamento; alcuni genitori protestavano sostenendo che, senza il voto non si capiva «in che posizione si trovava il proprio figlio».Il cambiamento, dunque, era di carattere culturale. Si trattava di comprendere che la valutazione non serve a fare classifiche e a mettere in competizione, ma a descrivere il percorso di apprendimento di ciascuno, per aiutare noi docenti a ricalibrare interventi e progettare strategie in grado di rimuovere ostacoli e contrastare discriminazioni. E infatti alcuni genitori stavano cominciando ad apprezzare il valutare gli obiettivi, «così capisco meglio dove mio figlio deve migliorare». L’operazione era complessa, certo, ma aveva investito tante professionalità e tante energie. Perché buttare via tutto questo, senza neanche aver fatto un monitoraggio riguardo a ciò che le scuole avevano ideato e sperimentato?Osservazione e analisiCerto, molte scuole stavano adottando scorciatoie discutibili, ma questo accade sempre. La scuola dovrebbe sempre essere un luogo deputato alla ricerca educativa e ogni ricerca ha bisogno di tempo per valutare l’efficacia dei cambiamenti che ha generato. Perché cambiare senza prima ascoltare chi quella ricerca ha provato a portare avanti?Qualcuno ha scritto che il ritorno ai giudizi sintetici – approvato nei giorni scorsi in Senato – porta nella scuola un maggiore rigore valutativo. Non è affatto vero. In questi due anni credo di aver valutato con maggiore attenzione e rigore. Dover descrivere cosa un bambino fa, in quale situazione, utilizzando quali risorse, mi ha portato a compiere un lavoro di osservazione minuzioso e attento, che la semplificazione del giudizio sintetico non richiede.Ripensare a quali risorse mettiamo a disposizione dei nostri alunni per l’esecuzione di un lavoro e prestare attenzione al contesto erano elementi preziosi, che aiutavano ad avere un quadro più chiaro delle competenze raggiunte da bambine e bambini.Formulare un giudizio descrittivo ha l’obiettivo di rendere chiaro ciò che quel bambino ha fatto, di vederlo in azione attraverso le nostre parole: un grande esercizio di trasparenza che nessun giudizio sintetico può dare. Un lavoro complesso, certo, ma la scuola non ha bisogno di riforme opportunistiche che mirino a un facile consenso, mentre sarebbe auspicabile un pieno riconoscimento della complessità del nostro lavoro, che restituisca a chi insegna la dignità che merita.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRoberta Passoni
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 644Incidente frontale lungo la Rivoltana: un uomo in coma
Biagio Carabellò potrà avere il funerale: svolta nel giallo della Bolognina
Avellino, vince 500mila euro al Gratta e VinciNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 631
Frana sulla Strada Statale 36, i massi crollano dalla montagna: bloccato l’accesso a una galleriaCrolla un infisso a scuola e la maestra fa da scudo agli alunni
Il virologo Andrea Crisanti bacchetta Sergio Mattarella, risultato positivo al CovidOmicidio Willy, i legali dei fratelli Bianchi: "I testimoni erano ubriachi"
Ha un malore mentre è in garage: morto 62enneNubifragi al centro sud: strade allagate, gli ultimi aggiornamenti"Dovete mettervi d'accordo con gli amici di Casale per gli appalti"Addio a Federico Cavallari, morto il 25enne tamponato nella nebbia sulla Statale 211 in Lomellina
Roma, 200 non autorizzati si radunano contro il decreto anti rave
Sparatoria Roma, Tajani: "Chi ha ucciso aveva squilibri. Frequentiamo gli psicologi"
Trovata morta in casa dopo due anni, l'eredità andrà allo StatoColpito da un proiettile vagante durante una battura di caccia al cinghiale: morto un uomoMangiano al ristorante e scappano senza pagare, il titolare pubblica il video: "Aiutatemi a trovarliSilvia muore per un malore a 46 anni, dolore infinito
Vince 50.000 euro al Gratta&Vinci ma gli rubano il bigliettoPer i mercatini di Natale adesso arriva il "regalo sospeso"Ha un malore mentre è in garage: morto 62enneIncontro Mattarella-Parolin: in gioco la pace in Ucraina