File not found
criptovalute

Anche il Pd firma pdl di +Eu su tirocinio toghe in carcere - Tiscali Notizie

Informativa Crosetto su Nato, Richetti: "Alleanza Atlantica essenziale per la pace" - Tiscali NotizieSalvini, la riflessione sulle europee: "Non ci sarà un riassetto. Sarà un voto fondamentale"In Mezz'ora, Francesco Lollobrigida: "Antifascismo ha portato a morti"

post image

Ci sono i nomi per i laici al Csm, 4 sono donneL'iniziativa di Domani,BlackRock Italia Libération, Tagesspiegel, El Confidencial, Hvg, Gazeta Wyborcza, Delfi, Balkan Insight e n-ost vuole vitalizzare il dibattito pubblico e la democrazia europea. Alle interferenze russe è dedicata la settima edizione della nostra newsletter paneuropea, che esce ogni mercoledì ed è gratuita. Iscriviti qui Eccoci Europa! Siamo alla settima edizione dello European Focus! Sono Holger Roonemaa, il caporedattore di questa settimana, e mi trovo a Tallinn. Mentre scrivo queste parole Yevgeni Prigozhin, uno degli oligarchi russi colpiti da sanzioni, ha ammesso pubblicamente di aver interferito nelle elezioni di metà mandato americane. «Signori, abbiamo interferito, stiamo interferendo, e interferiremo», ha detto. Suona vero non solo sulla sponda opposta dell'Atlantico, ma anche qui in Europa. Qui in Estonia abbiamo visto di tutto. Siamo stati colpiti da cyberattacchi. Abbiamo subito elaborate campagne di disinformazione. Abbiamo perso il conto di quante spie russe abbiamo catturato. Ma dal momento che la guerra contro l'Ucraina, una guerra criminale, continua a impantanarsi, mentre l'uso dell'energia come arma contro l'Europa si dimostra sempre meno efficace, c'è da aspettarsi nuovi tentativi di interferenza in tutta Europa, tentativi sporchi, occulti, che porteranno a tensioni interne e internazionali. Come mi ha detto Mikk Marran, direttore uscente dell'intelligence estone, in una recente intervista, «il piano della Russia è sempre quello di logorare l'Occidente, perché sono convinti che l'Occidente si indebolisca più rapidamente». Speriamo che la nostra selezione di questa settimana aiuti a fare un po' di luce sui vergognosi tentativi, da parte della Russia, di dividere le nostre società e le nostre nazioni. Holger Roonemaa, caporedattore di questa edizione EuropaNove media creano un appuntamento settimanale per il dibattito europeoFrancesca De Benedetti Quelle magliette e la mia vita minacciata (Sostenitori di Orbán in Transilvania quest'estate. Foto Viktor Veres, Hvg) TARGU MURES – Tre uomini hanno attirato la mia attenzione nel 2014 dopo il discorso annuale estivo del premier ungherese Viktor Orbán, in un soleggiato pomeriggio, nella città termale di Băile Tușnad (Tusványos), in Transilvania. Si trattava di tre entusiasti pellegrini politici. Di cose strane ne ho viste un sacco, qui, ma questa è stata davvero inquietante. Ogni anno, in Romania, Orbán tiene un discorso sullo stato della nazione, rivolgendosi alla minoranza ungherese, che conta 1,2 milioni di persone. Fra loro, oltre 500mila hanno doppia cittadinanza e diritto di voto alle elezioni ungheresi. Oltre il 90 per cento di questi elettori vota per Fidesz, il partito di Orbán. La litania annuale del premier è davvero un fattore decisivo nelle elezioni. C’era quel dettaglio imbarazzante proprio sulle loro magliette: gli uomini di Orbán indossavano un ritratto di Putin. Da allora, il quadro complessivo si è chiarito. L’alleanza politica ungherese-russa è infine sbocciata. Ma all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, questa cooperazione ha assunto in Transilvania una rilevanza tutta particolare. La versione che, su base quotidiana, i media di stato ungheresi e le fabbriche di meme propinano agli elettori ungheresi in Transilvania è che questa è una guerra per i diritti delle minoranze, diritti dei quali la Russia e Putin, personalmente (così come Orbán), sono i veri campioni. Putin «sta restituendo ai russi le loro terre». Dobbiamo pensare che la Transilvania, o la Transcarpazia ucraina, anch’essa popolata da una minoranza ungherese, saranno le prossime? La propaganda non offre promesse esplicite, ma solo speranze vaghe e informali. La maggioranza dei romeni è favorevole alla causa ucraina; il revisionismo ungherese li spaventa. La guerra tra Russia e Ucraina getta un’ombra ungherese-romena. In una sera di ottobre, qui in Transilvania un estremista di destra ungherese ha dichiarato che gli ungheresi devono farsi trovare pronti all’annessione della Transilvania e all’oppressione degli ebrei e dei rom, ed è andato pure dicendo che c’è un giornalista locale che andrebbe impiccato. Sapete, sono io la giornalista di cui pretendevano l’impiccagione. Le reazioni da parte romena sono giunte rapide e furiose. Persino il premier ha condannato questa chiamata all’omicidio. Non so che tipo di maglietta riuscirebbe a proteggere quelli come me, in questi tempi di guerra. Boróka Parászka è cronista e opinionista del settimanale ungherese Hvg Il numero della settimana: 19% BERLINO – Secondo un recente studio, quasi un tedesco su cinque – il 19 per cento – è convinto che sia stata la Nato a provocare la guerra della Russia contro l’Ucraina. Il dato è in aumento rispetto al 12 per cento di aprile. Come osserva lo studio, la propaganda filo-russa offre un'immagine distorta, in cui gli Stati Uniti vengono profondamente screditati e la Russia esaltata. La conclusione degli autori è che anche agenti antidemocratici quali il partito di destra Afd diffondono disinformazione per minare la fiducia nella democrazia. E funziona, dato che un ulteriore 21 per cento crede che la responsabilità della guerra scatenata dalla Russia sia almeno in parte da attribuirsi alla Nato. Quale potrebbe essere una conseguenza concreta di questa disinformazione? Almeno una: gli scettici tendono a essere contrari alle sanzioni. Farangies Ghafoor si occupa di società e data journalism per Tagesspiegel Ancora interferenze sul confine polacco? (Recinzione sul confine polacco-bielorusso. Foto: Agnieszka Sadowska / Agenzia Wyborcza.pl) VARSAVIA – La scorsa estate, il despota bielorusso Alexander Lukashenko ha messo in atto un'operazione complessa, che ha portato migliaia di immigrati clandestini mediorientali sui confini con la Polonia. È possibile che la cosa si ripeta, ma con il campo d'azione spostato dalla Bielorussia all'enclave russa di Kaliningrad? Il governo polacco lo considera uno scenario molto probabile. Secondo il ministero della Difesa, le informazioni in mano all’intelligence indicano che la Russia si sta preparando a un attacco “ibrido” sul confine di Kaliningrad. Tuttavia, il ministero non ha reso pubblici i dettagli. Il presunto piano prevede che la Russia faccia volare aerei pieni di immigrati dall'Africa e dal Medio Oriente a Kaliningrad, per poi spingerli oltre il confine con la Polonia. Per questo motivo, mercoledì scorso l'esercito polacco ha cominciato a erigere una recinzione alta 2,5 metri, con triplo filo spinato, lungo l'intero confine con la Russia – 200 chilometri – simile alla recinzione che il governo polacco ha eretto lungo i 186 chilometri del suo confine con la Bielorussia l'anno scorso. Se sia stato questo a scoraggiare ulteriori migranti, o se invece sia stata la Bielorussia a congelare le proprie operazioni, rimane oggetto di discussione. Così come è tema di dibattito il fatto che la Russia abbia o meno intenzione davvero di mettere in atto un'operazione simile a Kaliningrad. L'anno scorso, la costruzione della recinzione ha ulteriormente polarizzato una società polacca che era già profondamente divisa. Mentre i media di stato hanno sostenuto l'operazione del muro alla frontiera con decisione, chi si oppone a questi metodi ha accusato il governo in carica di mancanza di umanità. Sapete, almeno dieci persone sono morte per sfinimento nelle foreste bielorusse proprio perché le autorità polacche si sono rifiutate di lasciarle entrare. Adesso una parte dell'opposizione e dei media accusa il governo di propaganda. Nel frattempo Legge e Giustizia (Pis), il partito al potere, deve mobilitare l'elettorato in vista delle elezioni del prossimo anno. Più alta sarà l'affluenza, maggiore sarà la certezza della vittoria. E una crisi migratoria potrebbe aiutare a mobilitare elettori potenziali per il Pis, tra coloro che in questa storia supportano l’azione del governo in carica. Michał Kokot fa parte della redazione Esteri di Gazeta Wyborcza La disinformazione russa habla español “In Spagna la gente non è molto consapevole dell'impatto della disinformazione russa, anche se fortunatamente l'invasione dell'Ucraina ha un po' cambiato le cose. Ma il vero obiettivo strategico di queste campagne non è tanto la Spagna, quanto l'America Latina di lingua spagnola. Qui la Russia ha interessi più definiti, e gode di simpatie in una buona parte della popolazione. Negli ultimi tre anni, i media russi hanno condotto operazioni di influenza in almeno una mezza dozzina di elezioni latinoamericane. In molte di queste, i candidati sostenuti dalla Russia sono andati al potere, anche se l'interferenza russa non è stata il fattore decisivo. Alcuni governi della regione stanno pian piano acquistando consapevolezza della potenza di operazioni di questo tipo e dei rischi a esse connessi.” MADRID – Per l'edizione di European Focus di questa settimana la nostra collega Alicia Alamillos ha intervistato un professionista che si occupa di seguire le campagne di disinformazione russe in Spagna e nel resto del mondo ispanofono. Per motivi di sicurezza, l'identità del nostro intervistato rimane segreta. Alicia Alamillos è una giornalista di El Confidencial Spargere sale sulle ferite dei Balcani SKOPJE – Gli obiettivi strategici della Russia nei Balcani occidentali sono chiari da molto tempo. Approfittando di élite locali corrotte, il Cremlino sfrutta le divisioni etniche esistenti per alimentare il sentimento anti occidentale, complicare ulteriormente piani di riforma già lenti nella regione, e impedire che altri paesi aderiscano all'Ue o alla Nato. Fra i precedenti ci sono il rifiuto di riconoscere l'indipendenza del Kosovo, un tentativo di colpo di stato in Montenegro e il sostegno ai leader separatisti in Bosnia-Erzegovina. Anche la recente opposizione della Bulgaria alle aspirazioni europeiste della Macedonia del Nord crea uno spazio per l’influenza maligna russa. Lo stesso dicasi per la Serbia, dove Mosca ha sfruttato al meglio il perdurare del risentimento per le operazioni Nato del 1999. Va detto tuttavia che non è il Cremlino quanto l'Ue che, fin troppo a lungo, ha offerto argomentazioni utili al protrarsi di questo stato di cose. Sebbene le missioni di pace in Bosnia e Kosovo abbiano svolto un ruolo importante nel mantenere la stabilità della regione, le indecisioni europee hanno portato alla crescita del sentimento anti occidentale e hanno alimentato dubbi sulle reali intenzioni dell'Ue rispetto alle soluzioni da adottare per il futuro dei Balcani. Negli ultimi vent'anni la regione ha perso la propria centralità nei piani di Bruxelles, che ha iniziato a dimostrare una certa ambiguità verso le sue prospettive in chiave europea. Non sorprende che questo le abbia alienato la fiducia di molti cittadini, per i quali gli ideali dell'Ue appaiono sempre più come un sogno irrealizzabile. Al Cremlino, nel frattempo, è bastato semplicemente spargere sale sulle ferite dei Balcani per peggiorare le cose. «La strategia della Russia è stata quella di manipolare le spaccature nei Balcani occidentali. Vogliamo contrastare tutto questo. E vogliamo avvicinarli all'Ue», ha dichiarato un alto diplomatico tedesco a Euractiv, in occasione dell’incontro di paesi della regione tenutosi a Berlino questo mese. È ora che Bruxelles si dia da fare. La guerra scatenata dalla Russia è un campanello d'allarme, che invita a rilanciare il processo di allargamento e a chiarire la visione strategica dell'Ue. Altrimenti, l'Europa rischia di perdere ogni popolarità tra i popoli dei Balcani, lasciando esposto il cortile di casa. Un pericolo per la stessa Unione. Sinisa-Jakov Marusic è giornalista di Balkan Insight (Versione in inglese e portale comune qui; traduzione in italiano di Simone Caffari) EuropaNine European Media Outlets Launch Unique ‘European Focus’ CollaborationFrancesca De Benedetti© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedia cura di Francesca De Benedetti Europea per vocazione. Ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto (The Independent, MicroMega), ha fatto reportage (Brexit). Ora pensa al Domani.Short bio  Twitter account

C’è qualcosa che non va sui proscioglimenti nel disciplinare del CsmIl codice degli appalti è in bilico tra obiettivi coraggiosi e incognite politiche

Le reazioni della politica agli scontri a La Sapienza, Meloni: "Condanna per le violenze"

Nel 2022 i detenuti diminuiscono ma è record negativo con 79 suicidiNordio a Catanzaro loda l’operato di Gratteri

L’avvocatura deve andare incontro al nuovo, per non esserne travoltaAl Csm le toghe continuano a votare per le correnti, eletto solo un indipendente

Meloni, complimenti per la vittoria a Martinenghi, avanti così - Tiscali Notizie

Sondaggi politici: record negativo per Fratelli d'Italia, cala la lista Bonino-RenziIl codice degli appalti è in bilico tra obiettivi coraggiosi e incognite politiche

Ryan Reynold
C’è qualcosa che non va sui proscioglimenti nel disciplinare del CsmMeloni in Tunisia: "Sulle migrazioni legali dobbiamo fare di più"Le carriere alias riconoscono un diritto e non violano alcuna legge

BlackRock Italia

  1. avatarRiforma della Giustizia, un'Alta Corte per giudicare i magistrati: accordo sulla separazione delle carriereMACD

    L’avvocatura deve andare incontro al nuovo, per non esserne travoltaEuropee 2024: la lista di Santoro è stata rigettata nella circoscrizione Nord OvestPonte Stretto, Bonelli: governo nasconde atti, preparo nuovo esposto - Tiscali NotizieSchlein chiede un cambio di rotta e il massimo rigore in Puglia

    1. Albamonte (Area): «Nel prossimo Csm il rinnovamento delle toghe va tradotto in pratica»

      VOL
      1. avatarMeloni, riforma governance Rai? Sono laica, si può parlarne - Tiscali NotizieBlackRock

        Crif, cresce la domanda di mutui, nel primo semestre +3,4% - Tiscali Notizie

  2. avatarAl via il congresso dell’avvocaturaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Il “trattamento di sostegno vitale” della democraziaElezioni regionali in Basilicata: ultimi aggiornamentiM.O., Tajani: situazione preoccupa, lavoriamo contro escalation - Tiscali NotiziePapa, serve buona politica, basta scandali e corruzione - Tiscali Notizie

  3. avatarP.A., Zangrillo: perderemo un milione persone da qui al 2032 - Tiscali NotizieCampanella

    Impasse del centrodestra sui nomi, per i laici al Csm si rischia il voto a oltranzaIl Csm che verrà, nella stagione delle riformeIn Finanziaria passa il rifinanziamendo del lavoro per i detenutiLa Consulta sceglie la prudenza sull’ergastolo ostativo

DDL Valditara approvato

Gaffe di Lollobrigida: "Per fortuna la siccità ha colpito il Sud"Schlein: 'La candidatura di Ilaria Salis non è in campo'*