File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Licenziato dopo 20 anni perché affetto da sindrome di Down: la storia di Dennis Peek

Usa, viene operato e finisce in stato vegetativo: risarcimento di 21 milioni alla famigliaLa Corea del Nord ha lanciato un altro missile verso il mar del GiapponeIncendio in un asilo in Spagna, 20 bambini salvati da una coppia in luna di miele

post image

Allarme aviaria, boom di casi nel Regno Unito: scatta il lockdown per polli e tacchiniConsiderare lo spazio urbano quale lente di ingrandimento per scrutare la giustizia in tutte le sue dimensioni,àcome luogodellasferapubblicaè Guglielmo non soltanto istituzionali e formali, dovrebbe suonare istintivo e lo faremo all’evento “Parole di Giustizia”, a Pesaro, Fano e Urbino del 21-23 ottobre Il 24 maggio 2007, in un modo del tutto particolare, è stata una giornata memorabile. Per la prima volta nella sua storia, l’umanità residente nelle città ha superato nei numeri quella insediata nelle zone rurali. Una corsa inarrestabile dei popoli di ogni latitudine verso le metropoli che oggi, a causa della pandemia e delle guerre, accenna solo a rallentare, ma non certo a finire. La città (capitalistica) sembra essere la dimensione naturale di tutto: sviluppo, relazioni umane, desideri, immaginario. Si avverte l’urgenza, dunque, di sottoporre anche gli argomenti della giustizia – troppo spesso schiacciati su parole d’ordine ambigue (decoro, sicurezza, carcere) o chiusi nei palazzi giudiziari e della politica – alla prova dello spazio urbano. È proprio questo l’obiettivo che si propone l’edizione 2022 di “Parole di Giustizia” (Urbino, Fano, Pesaro, 21-23 ottobre 2022): Una città per pensare. Diritti e libertà nello spazio urbano. L’evento Una manifestazione (per il secondo anno consecutivo promossa anche dall’Università di Urbino, in particolare dal Dipartimento di Giurisprudenza, insieme con l’Associazione Borrè e Magistratura democratica) come da tradizione itinerante, che si muove tra e nei luoghi che la ospitano, aperta a tutte e tutti: “confusione” culturale in luogo di parole d’ordine, mescolanza di vocabolari, critica e interrogativi al posto dei pensieri unici. Considerare lo spazio urbano quale lente di ingrandimento per scrutare la giustizia in tutte le sue dimensioni, non soltanto istituzionali e formali, dovrebbe suonare istintivo. La città, in fondo, è la premessa della legge e del tribunale: è Atene, la città per eccellenza, a ospitare quel consesso di giudici, l’Areopago, che spezza le catene della vendetta fino a diventare, insegna Eschilo, “baluardo della regione e della città”. Legge e costruzione della città – lo raccontano tutti i miti di fondazione, fino a quelli della frontiera americana – vanno di pari passo e si influenzano in maniera reciproca. Entrambe, come ha scritto Salvatore Settis (che concluderà gli incontri con la sua lectio magistralis) “rappresentano, anche, gli esiti, i meccanismi e le dinamiche di una mappa del potere economico e politico”. Non basta, infatti, la parola legge per dire giustizia. La dimensione urbana rappresenta in maniera tangibile il dramma di questa approssimazione: “Viviamo in città – ha spiegato David Harvey – sempre più divise, frammentate, conflittuali. La nostra visione del mondo e delle possibilità che ci offre dipendono interamente dal «lato della strada» in cui viviamo”.  Risorse, opportunità, diritti civili e sociali – anche la possibile azione del giudice e il suo racconto pubblico (se ne discuterà in relazione alle recenti riforme) – hanno intensità e gittata diversa a seconda che si viva nei centri urbani gentrificati o nei suburbi svuotati dei servizi, nelle fortificate città giardino dei ricchi o negli slums dei poveri. Le linee di frattura passano anche attraverso altri confini: di genere, di età, di condizione lavorativa. Siamo lontani anni luce dal programma dell’art. 1 della Carta europea dei diritti dell’uomo nella città (2000): “La città è uno spazio collettivo che appartiene a tutti gli abitanti, i quali hanno il diritto di trovarvi le condizioni necessarie per appagare le proprie aspirazione dal punto di vista politico, sociale ed ambientale, assumendo nel contempo i loro doveri di solidarietà”. il futuro delle città Immaginare il futuro delle città – argomento che sarà messo nelle mani di Mario Cucinella –, pertanto, vuol dire anche ri-costruire un progetto di giustizia. Ribaltare il teorema in base al quale “prima occorre diventare ricchi e poi costruire buone città”, come ha saggiamente avvertito l’architetto cileno Alejandro Aravena, necessita anche di “un corretto sistema di leggi”. Ancora una volta un nesso inscindibile tra ordito delle norme e trama del territorio. Il godimento effettivo delle libertà e dei diritti – alla salute, al lavoro, alla pace – è misurato dalla forma che assume lo spazio urbano e, allo stesso tempo, contribuisce a configurare quella forma. Legislatore e architetto, giudice e urbanista hanno la responsabilità di interagire nel contributo che danno a disegnare la sfera pubblica. Tanto più la devono avvertire in questa fase storica di emergenze e crisi de decrittare e governare: guerra, pandemia, migrazioni, cambiamento climatico. Porre l’attenzione sulla città, naturalmente, non significa (non deve significare) trascurare tutto ciò che metropoli non è e che, a volte, allo sviluppo urbano incontrollato paga il tributo più alto. Saranno ben accetti, dunque, spunti capaci di rovesciare il tema della centralità della città e di spostare l’angolo visuale sugli spazi interurbani –valli  e Comuni montani, piccoli paesi, campagne non divorate dai suburbi, più in genere su tutte le soggettività sociali e culturali collocate fuori dei perimetri urbani –, provando anche a mettere a nudo le retoriche con le quali troppo spesso ci si arrende a contrastare le dinamiche di spopolamento di quei luoghi: il piccoloborghismo, la “monocultura del turismo”, l’enogastronomia di lusso nobilitata dal richiamo alla cultura popolare. L’alluvione Discuteremo, dunque, di tutti questi argomenti e lo faremo in una provincia che quest’anno porta su di sé l’impronta drammatica della recente alluvione, della tragedia ascrivibile al terribile mix di cambiamento climatico, “eco-frizioni” dell’Antropocene, sviluppo dissennato, consumo di suolo. Un motivo in più per essere presenti in tanti e ragionare insieme sulle forme del vivere e dell’abitare contemporaneo, sulle fragilità sociali e su quelle del territorio, sulla possibilità di plasmare spazi (fisici e normativi) più inclusivi. Ascolteremo linguaggi diversi da quello del giurista e, dialogando con esperti di altri settori, continueremo a perseguire uno degli scopi di Parole di Giustizia: avvicinare la cultura giuridica alle urgenze del quotidiano, ai bisogni e alle questioni della vita associata. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRiccardo De Vito Presidente di Magistratura democratica e giudice di sorveglianza presso il tribunale di Sassari.

L'Australia non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele"La Russia prepara un test nucleare al confine con l'Ucraina": l'allarme del Times

La fretta di Putin con il nuovo coordinamento per "chiudere" in Ucraina

Bambina di 3 anni infila la mano nella gabbia dell'orso: l'animale le stacca un braccioCade, batte la testa e muore durante una videochiamata con la fidanzata

Terremoto El Salvador: scossa di magnitudo 6Biden frena sull'incontro con Putin: "Dipende da cosa vuole discutere"

Covid, a Wuhan 18 casi positivi e 900mila persone tornano in lockdown

Turchia, adolescente cade dal quarto piano per scattare un selfie e muore: le telecamere riprendono l’incidenteVenti di guerra fra le due Coree: Pyongyang lancia 10 missili, Seul risponde

Ryan Reynold
Armenia, coppia gay si suicida: sui social messaggi che incitano all'odioTanzania, un aereo precipita nel lago Vittoria: si temono vittimeStati Uniti, ucciso Takeoff: il rapper dei Migos aveva 28 anni

investimenti

  1. avatarDonna picchiata e sepolta viva dal marito, salvata grazie al suo smart watchProfessore Campanella

    Il mistero di David, il fratello di Jeffrey Dahmer scomparso nel nullaSpara e uccide per errore la moglie durante una battuta di caccia al cinghialeIl cane compra 80 euro di video porno giocando con il telecomando della televisioneNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 363

    ETF
    1. Gli invitati al matrimonio danno buca all'ultimo, la sposa chiede 100 euro di rimborso

      1. avatarBiden frena sull'incontro con Putin: "Dipende da cosa vuole discutere"VOL

        Missili russi su Zaporizhzhia e civili colpiti: due donne morte

  2. avatarNancy Pelosi parla dell'aggressione al marito mentre la destra complottista la attaccaBlackRock Italia

    Putin lo ha fatto, la Russia schiera le armi ipersoniche in BielorussiaQuanti e quali danni sono stati fatti ai russi dall'inizio del conflittoRagazza di 20 anni condannata alla lapidazione in Sudan dopo un processo irregolare per adulterioDura repressione in Iran: si aggrava il bilancio dei morti: finora sono 92

  3. avatarMigranti, il monito di Metsola: "No ad un'Europa senza solidarietà"investimenti

    Morto il cane che da anni prendeva l'autobus da solo per andare al parco: addio a EclipseEreditiera tedesca è "infastidita" dall'eredità di oltre 4 miliardi che ha ricevutoTalebani torturano e uccidono 22enne gay e inviano un video al compagno: "Sei il prossimo"Coppia di cannibali uccide due donne e ne mangia i corpi in un rituale di magia nera

Noleggia un jet privato per portare a cena fuori una ragazza ma muore colpito da un'elica

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 348Il movente della Russia secondo Overchuk: "L'Europa ci vuole cancellare"*