File not found
ETF

Caserta, auto si ribalta e finisce nel canalone: ferita una donna

Fuori dal Coro, Mario Giordano sull'alluvione in Emilia-Romagna: "Abbiamo sentito parole da sciacalli"Incidente stradale a Turbigo: due mortiIncendio nella notte a Forlì: madre e figlie intossicate dal fumo

post image

Madonna di Fatima, si festeggia oggi 13 Maggio la sua prima apparizioneGiorgia Meloni e la Grande guerra,BlackRock Italia 100 anni per dimenticareGiorgia Meloni e la Grande guerra, 100 anni per dimenticareGiorgia Meloni esalta con orgoglio patriottico la fine della Prima guerra mondiale e Vittorio Veneto. Eppure, la gloria italiana fu davvero poca. di Marta Lodola Pubblicato il 11 Novembre 2018 | Aggiornato il 15 Novembre 2018 Condividi su Facebook Condividi su Twitter #speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiL’esaltazione della Prima guerra mondialeQuale straniero?Vittime o eroi?Vittorio Veneto: fu vera vittoria?Strumentalizzare la storiaMentre l’Europa festeggiava il centenario della fine delle Grande guerra l’11 novembre, in Italia la bandiera tricolore era già stata sventolata giorni prima, in memoria della battaglia di Vittorio Veneto. “100 anni fa vincemmo la Prima Guerra Mondiale. I nostri Eroi ci fecero liberi e sovrani. 100 anni dopo ricordiamo il loro sacrificio combattendo la stessa battaglia contro i nuovi invasori. Questo è il nostro omaggio, questa è la nostra sfida. #NonPassaLoStraniero“. Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha commentato sulle piattaforme social il centenario della vittoria, sottolineando quanto l’anniversario della battaglia di Vittorio Veneto sia “una festa molto più unificante di altre feste che oggi sono festa nazionale”.L’esaltazione della Prima guerra mondialeGiorgia Meloni muove le sue considerazioni da una convinzione diffusa nella storiografia italiana secondo la quale gli italiani, dopo anni di guerra di difesa del suolo patrio sono riusciti a ribaltare le sorti della guerra e a sbaragliare gli austro-ungarici a Vittorio Veneto. “Non passa lo straniero” mormora il Piave e al suo grido l’esercito tricolore ha scacciato una volta e per tutte “l’invasore”. Anche su molti manuali universitari di storia contemporanea le dinamiche degli ultimi giorni di guerra vengono rappresentate come la gloria della Patria. “Alla fine di ottobre 1918, anche l’esercito italiano fa partire un’offensiva che travolge completamente gli austro-tedeschi, sconfitti nella battaglia di Vittorio Veneto” (Alberto Mario Banti, L’età contemporanea. Dalla Grande Guerra a oggi).Eppure basta spostarsi al di fuori del panorama italiano perché della conclusione della guerra sul confine italo-austriaco si abbia una visione differente. Nessun esaltazione delle gesta eroiche dei soldati italiani, né tantomeno della coraggiosa strategia dei fieri generali. Recentemente anche alcuni storici italiani hanno tentato di restituire una visione più realistica della tanto esaltata Vittoria Mutilata. Uno di questi è Lorenzo del Boca che in Maledetta Guerra getta luce sulle imbarazzanti verità celate dalla retorica nazionalista e patriottica della Prima guerra mondiale, messa in piedi artificiosamente durante il ventennio fascista e attualizzata dalla destra italiana contemporanea.Quale straniero?Il cavallo di battaglia su cui la rinnovata retorica nazionalista promossa da Giorgia Meloni si fonda è l’ashtag “NonPassaLoStraniero”. Come se la Prima guerra mondiale fosse stata una lotta del popolo italiano per difendersi strenuamente da uno straniero nemico e invasore. Ebbene, sembrerà strano, ma gli stranieri eravamo noi. Le terre irredente non sono state altro che un mito, una maschera usata dall’Italia per giustificare quella che, a tutti gli effetti, voleva essere una guerra di invasione; invasione che, peraltro, si appoggiava ancora una volta alla potenza bellica di Francia e Inghilterra, largamente superiore a quella nostrana.Prima del decantato Piave, lungo il cui corso le truppe italiane riuscirono a fermare l’avanzata austro-ungarica iniziata a Caporetto, infatti, il Regio Esercito tentò per ben dieci volte di invadere i territori dell’impero austro-ungarico. Le terre irredente erano a tutti gli effetti parte di un’altra sovranità nazionale e i suoi abitanti si riconoscevano pienamente in essa, a parte alcune rare minoranze. Il mito degli italiani di Trento, Trieste e Fiume separati da una agognata madrepatria italica fu il frutto di una studiata propaganda, messa in atto dai movimenti interventisti prima e dal regime fascista dopo la guerra.#NonPassaLoStraniero di Giorgia Meloni non è quindi una semplice strumentalizzazione politica della Prima guerra mondiale, ma è una strumentalizzazione politica basata su un falso storico: lo straniero invasore eravamo noi.Vittime o eroi?L’altro espediente retorico usato da Giorgia Meloni è quello dell’eroismo dell’esercito italiano. “I nostri Eroi ci fecero liberi e sovrani“, scrive la leader di FdI. Fu sicuramente sacrificio di tante vite, ma i ragazzi che venivano mandati allo sbaraglio e al massacro per conquistare le terre straniere erano del tutto inconsapevoli e certamente mossi più dai plotoni di Carabinieri alle loro spalle che dall’ideale di una patria libera e sovrana.La guerra di aggressione, ordita tradendo i trattati di alleanza con Austria-Ungheria e Germania, si trasformò in guerra di difesa solamente a causa dell’incompetenza degli alti comandi militari del Regio Esercito. Dopo aver sanguinosamente fallito ben dieci offensive, la cecità di Cadorna e dei suoi generali portò alla completa sottovalutazione dell’offensiva di Caporetto, fermata più per esaurimento dello slancio nemico che per un reale contrasto italiano. Fu la successiva resistenza sul Piave e sul Grappa che permise alle fila dell’esercito italiano di riconoscersi in un concreto sentimento di appartenenza nazionale. Si trattò, forse, dell’unica vera “vittoria”.Vittorio Veneto: fu vera vittoria?Festeggiare la ricorrenza della battaglia di Vittorio Veneto come anniversario della vittoria italiana è un altro falso storico. A Vittorio Veneto non ci fu una vera e propria “offensiva che travolge completamente gli austro-tedeschi “; la travolgente avanzata italiana si realizzò a seguito della resa già firmata dai comandi austro-ungarici. In buona sostanza il Governo italiano si adoperò per arrivare all’armistizio con una buona scorta di territorio nemico conquistato, per potersi fregiare di una finale battaglia vittoriosa. L’Italia poté così mettere sul piatto almeno un’offensiva portata a compimento nel bilancio di più di tre anni di guerra.Come scrisse l’ufficiale e storico inglese Sir Liddell Hart: “Il 3 novembre l’alto comando austro-ungarico si arrese agli italiani. Dopo la firma dell’armistizio, ma prima della sua entrata in vigore, gli italiani sbucarono da dietro le truppe inglesi e francesi dove si erano tenuti nascosti e nella grande vittoria (raro trionfo delle armi italiane) catturarono centinaia di migliaia di soldati disarmati che non opponevano resistenza”.Ancor più dissacrante lo scrittore italiano Giuseppe Prezzolini che, nel 1920, diceva: “Vittorio Veneto è una ritirata che abbiamo disordinato e confuso. […] È un peccato che sia mancato, in questa battaglia, il nemico”.Strumentalizzare la storiaParlare della Prima guerra mondiale come di una guerra di difesa contro l’invasore straniero, dell’esercito italiano come di Eroi salvatori e unificatori della patria e di Vittorio Veneto come di una gloriosa battaglia non è quindi altro che una strumentalizzazione politica di fatti storici in buona parte falsati. Tradimmo l’alleanza con gli imperi centrali cedendo alla lusinga dei vantaggi territoriali offertaci da inglesi e francesi. Giorgia Meloni non è certo la prima ad alimentare il falso storico. A guerra finita, tra i primi a snaturare la Grande guerra per nascondere la poca gloria italiana furono infatti Gabriele D’Annunzio e Benito Mussolini. Una delle premesse che ha unito gli italiani sotto il fascio littorio è stata infatti proprio il mito della Grande guerra.Quando Mussolini realizzò che avrebbe potuto sfruttare politicamente uno scontento sociale diffuso, creò il mito della Vittoria mutilata utilizzando l’abilità oratoria di Gabriele D’Annunzio per affermarla. Che quello di Giorgia Meloni non sia il tentativo di emulare, in epoca diversa, un simile disegno?Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"

Maltempo Emilia-Romagna, coppia in sedia a rotelle bloccata in casa: il salvataggio dei vigili del fuoco in canottoRubano bici durante la messa, parroco pubblica il video

Emilia-Romagna, il maltempo provoca una frana nel comune di Sarsina

Trovato morto il 21enne Mattia di Policoro: chi eraDramma a Battipaglia: trovato il cadavere di un uomo in mezzo all'erba

Roma, assistente sociale accoltellata in una casa famiglia: è graveAssolto dopo che tradisce la fidanzata con la cugina che lo denuncia per stupro

Alluvione in Emilia-Romagna, ponte crollato a Russi: si stimano circa 600-700 sfollati a Faenza

Cadavere irriconoscibile restituito dal mare sulla spiaggia di Numana: giallo sull'identitàMaltempo in Emilia Romagna, due neonate salvate dai vigili del fuoco

Ryan Reynold
Roma, affittate in nero a studenti stanze a 700 euro: multati i proprietari degli immobiliPorcia, coinvolto anche un bambino nel grave incidenteTaranto, auto cade dal cavalcavia: muore 55enne

ETF

  1. avatarMamma ha fatto credere al figlio che l'alluvione fosse un giocoCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Perugia, fermato dai poliziotti per un controllo dei documenti offre loro dell'hashishSgominata baby gang a Verona: picchiavano in diretta InstagramIncidente sulla Pedemontana, sei feritiEmilia Romagna, adesso c'è il rischio frane: parlano gli esperti

    1. Emilia Romagna, ancora allerta rossa: maltempo in tutta la regione

      VOL
      1. avatarIl padre di Pamela Mastropietro trovato morto: non rispondeva al telefono da giorniProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Milano, tenta di rapire il bimbo di 2 anni, il padre interviene e la blocca

  2. avatarEmilia Romagna, sale il numero dei morti: 13 vittime e 10 mila sfollatiCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    La città di Pontedera dice addio all'ex studente 20enne che voleva diventare un cantanteDolore e incredulità per l'assurda morte di Veronica Amistadi e del figliolettoAzienda Benfenati: messi al sicuro i maiali dall'alluvioneMaltempo in Emilia-Romagna: crolla il ponte della Motta nel Bolognese

  3. avatarArezzo, deceduta anche la moglie del conducente della Skodaanalisi tecnica

    70enne ha un infarto mentre guida: salvato da una passanteTruffa del falso nipote, anziana non ci casca e chiama i carabinieriIncidente a Ponte Nossa: quattro feriti e code sulla stataleEmilia Romagna: il racconto di Matteo Lepore, sindaco metropolitano di Bologna

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 391

Cagliari, un enorme ficus monumentale crolla sull'edicola sottostanteGreenpeace segnala la presenza di acqua contaminata da Pfas in Lombardia*