Problemi per i Bancomat in tutta Italia: la situazione è rientrataOmicidio a via Ogliastra, un 75enne del luogo trovato morto in casa, c'è un sospettatoCarabiniere spintonato da un ragazzo durante un controllo e si rompe il femore: denunciato
Matteo Messina Denaro, la nipote-avvocato: "È grave, non so se lo stanno curando bene"COMMENTA E CONDIVIDI Che futuro possono avere gli impianti che si occupano di raffinazione del greggio in una prospettiva di abbattimento delle emissioni e progressivo addio al petrolio?VOL E che scenario proporre a chi ci lavora e rischia di diventare una vittima della transizione? È un nodo emblematico della just transition, la “transizione giusta”. È un nodo, perché ripropone sempre il conflitto tra impegno sul fronte ambientale e protezione di chi rischia di essere messo da parte nel passaggio a un altro modello tecnologico.Anche Eni si trova davanti a questo nodo. L’azienda si impegna da tempo sul fronte della diversificazione energetica, ossia l’utilizzo di più fonti per produrre energia. Il management del gruppo si propone di sostenere, concretamente, una transizione energetica che sia socialmente equa e che, al contempo, crei un valore nel lungo termine. La strategia del gruppo nel lungo periodo punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, passando attraverso un piano di obiettivi intermedi, arrivando all’azzeramento delle emissioni nette delle attività esplorative al 2030 e di tutta Eni al 2035 (Scope 1, ossia le emissioni dirette controllate dall’organizzazione + Scope 2, ossia le emissioni indirette legate alla produzione di elettricità, vapore o calore) per raggiungere il “Net Zero” del 2050 con l’azzeramento di tutte le emissioni (Scope 1+2+3, dove Scope 3 include le emissioni indirette provenienti dalla catena del valore dell'azienda). Va in questa direzione anche la trasformazione delle raffinerie del gruppo in bioraffinerie, con la creazione di tre poli di eccellenza: Gela, Porto Marghera e Livorno. Tre siti dalle caratteristiche differenti e con un solo unico comun denominatore: produrre carburanti sostenibili.A Gela, in Sicilia, opera oggi la bioraffineria più all’avanguardia d’Europa. Si tratta di un impianto in grado di trasformare in biocarburanti una grande varietà di materia prima d’origine biologica. All’impianto lavorano circa 400 persone (1.070 circa è il numero del personale Eni complessivo a Gela tra bioraffineria, Enimed e Enirewind). Qui viene prodotto biocarburante di qualità (HVO - Hydrotreated Vegetable Oil, Olio vegetale idrogenato), utilizzando cariche di seconda generazione (unconventional) fino al 100% della capacità di lavorazione, con un’elevata flessibilità operativa. Alla base del processo vi è la tecnologia proprietaria Ecofining. La bioraffineria è alimentata prevalentemente da materie prime di scarto, come oli esausti da cucina, grassi animali e residui dell’industria agroalimentare.Porto Marghera al momento della sua inaugurazione, nel 2014, fu il primo esempio al mondo di completa riconversione di una raffineria tradizionale in bioraffineria. Il rinnovamento ha coinvolto anche gli altri cicli produttivi, rendendoli sempre più proiettati nella transizione energetica. Con questo approccio ha aumentato la capacità installata nelle rinnovabili e sta sviluppando un polo per il riciclo delle plastiche.Anche la bioraffineria di Venezia produce biocarburanti di qualità (come già spiegato l’HVO, l’olio vegetale idrogenato) da materie prime di origine biogenica. E, anche in questo caso, alla base del processo vi è la tecnologia proprietaria Ecofining. Per ultima, anche in ordine di tempo, c’è Livorno. Nella città toscana Eni ha deciso di realizzare la terza bioraffineria in Italia. Il progetto era stato annunciato nell’ottobre 2022 ed era stata presentata istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nel novembre 2022. Oggi è quindi in attesa del completamento delle autorizzazioni. Prevede la costruzione di tre nuovi impianti: un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, un impianto Ecofining da 500mila tonnellate/anno e un impianto per la produzione di idrogeno da gas metano. La conversione del sito industriale della città labronica avverrà sul modello di quanto realizzato nel 2014 a Porto Marghera e nel 2019 a Gela e contribuirà ad aumentare la capacità di bioraffinazione dagli attuali 1,65 milioni di tonnellate/anno a oltre 5 entro il 2030.In linea con lo sviluppo di tecnologie che accelerino la transizione energetica, Eni punta sia a Gela che a Venezia anche sulla produzione di carburanti sostenibili per l’aviazione (Sustainable Aviation Fuel – SAF), fondamentali per la decarbonizzazione del settore: a Gela l’impianto è in costruzione, mentre a Venezia si attendono le autorizzazioni per poter procedere con l'avvio dei lavori. Una direzione accolta con interesse dal settore, tanto che Ryanair, la compagnia aerea numero 1 in Europa, e Enilive, società controllata da Eni, hanno siglato proprio all’inizio del 2024 una Lettera d'Intenti (LoI) per una fornitura a lungo termine di carburante sostenibile per l'aviazione in alcuni aeroporti in Italia in cui opera la compagnia. L’intesa può consentire alla compagnia irlandese di accedere fino a 100mila tonnellate di Saf tra il 2025 e il 2030, equivalenti a 20mila voli dall’hub di Malpensa a Dublino.
Gira per la città armato di un coltello: denunciato 17enneOmicidio di Thomas, Omar lo dice su Instagram: "Ad Alatri un'aggressione a stampo razzista"
"Non si affitta a meridionali se non hanno il posto fisso"
Chi era Angelo Zenoni, l'uomo morto nel ribaltamento del suo tirAnziana senza acqua e cibo: arrestata la badante
Giovane morta a 20 anni: era malata da tempoDaniel Radosavljevic morto in carcere in Costa Azzurra: il giovane di Rho aveva 20 anni
Non gli dà la precedenza alla rotonda: accoltellato un 52enneUomo di 58 anni morto in un bungalow a Ventimiglia: era deceduto da almeno cinque giorni
Camion precipita giù dal viadotto sulla A6: grave il conducenteSiccità estrema in diverse regioni d'Italia: come dovrebbe cambiare il meteoSchianto al casello della A4: chi è la seconda vittimaDonna partorisce in taxi
Sugli sci mentre il figlio di 2 anni resta solo al gelo: denunciati
Morta dopo aver mangiato il tiramisù: "Aveva chiesto se non ci fosse il latte"
Maltempo al sud: in arrivo un ciclone pericolosoNeonata morta a 8 mesi in ospedale: due medici condannati per omicidioFiano Romano, auto si schianta contro albero: 4 ragazzi in codice rossoIn casa con diverse ferite, giallo su una donna morta in ospedale
Ragazza di 20 anni morta per shock anafilattico per aver mangiato un tiramisù vegano: “Conteneva latte”Conosce una donna su sito di incontri: lei e il marito lo picchiano con una mannaiaMorte Diana Pifferi: verso il processo contro la madreFalciato da un'auto sul marciapiede: 30enne morto a Tor Bella Monaca