File not found
Capo Analista di BlackRock

Durigon sul reddito di cittadinanza: "È giusto che un laureato faccia anche il cameriere"

European Focus 22. Donne in lottaButti: "Spegnere gradualmente lo Spid per i rapporti con la Pubblica Amministrazione"La poesia è l’unico collante della letteratura italiana

post image

Intelligenza artificiale, il garante per la privacy avvia un’indagine sulla raccolta dei dati personaliA lanciare il sasso è stato Lance Armstrong,analisi tecnica sette Tour de France vinti di fila e persi tutti in una volta perché si era dopato. Eppure parla ancora. «Oggi vanno tutti ad abbracciare il corridore che vince. Dopo avere perso. La nostra generazione era migliore. Non ho mai baciato un avversario». Si rispolvera così un repertorio da nonnismo per giustificare l’attacco ai «giovani di oggi» colpevoli di essere poco cannibali, troppo amici giù dalla biciA lanciare il sasso che ha agitato le acque nello stagno del ciclismo è stato Lance Armstrong, 52 anni, texano, noto per aver vinto sette Tour de France di fila, dal 1999 al 2005, e soprattutto per averli persi tutti in una volta a fine 2012, quando venne fuori che si era sempre dopato. Eppure parla ancora. «Oggi vanno tutti ad abbracciare il corridore che vince. Dopo avere perso. Perché? Credo che la nostra generazione fosse migliore, non mi è mai neanche passato per la testa di baciare un avversario o di dargli il cinque».Il «terzo tempo» del ciclismo non piace a tutti. Si rispolvera il repertorio completo del nonnismo da caserma per giustificare l’attacco contro «questi giovani di oggi» colpevoli di essere troppo poco cannibali, troppo amici appena scendono dalla bici, troppo gentili l’uno con l’altro. Il campione del mondo van der Poel che si sacrifica alla Milano-Sanremo per il successo del suo compagno Philipsen, o l’australiano Matthews che nella volata della stessa Classicissima tiene la linea diritta senza ostacolare lo stesso Philipsen, che poi lo batterà sul traguardo: comportamenti esemplari che ai vecchi appassionati di far west piacciono pochissimo. Scene come quelle viste al termine della Milano-Sanremo, quando primo secondo e terzo si fanno i selfie sul podio ridendo come bambini, o dopo il traguardo della Gand-Wevelgem quando il campione del mondo raggiunge il danese che lo ha appena stracciato allo sprint e gli mette un braccio sulle spalle per complimentarsi, a uno come Armstrong fanno venire l’orticaria: bisogna capirlo, pur di vincere è stato disposto a rovinarsi la salute, lui che aveva già dovuto affrontare un cancro ai testicoli e dunque avrebbe dovuto sapere meglio di chiunque che non c’è niente di più importante. Dovrà rassegnarsi. L'arrivo della Milano-SanremoSorrisi e consigliQuesta non è soltanto una generazione di fuoriclasse capaci di straordinari successi. Molti di loro sono amici, e quando non si contendono le stesse corse si allenano insieme e si danno consigli. Spesso la sera si sfidano a Fifa o a Fortnite, come compagni di scuola adolescenti. L’anno scorso, dopo aver vinto l’Amstel Gold Race, Pogacar ringraziò pubblicamente van der Poel (che non era lì, ma l’aveva vinta nel 2019) per avergli mandato un whatsapp in cui gli suggeriva dove attaccare. «Se fossi un bambino sarebbe il mio idolo», disse ancora lo sloveno lo scorso autunno, poche settimane dopo che l’altro lo aveva battuto al Mondiale.Lo stesso van der Poel si allena volentieri con il belga Remco Evenepoel, ex campione del mondo su strada, oggi iridato a cronometro. L’olandese ha rivelato una specie di gioco tra loro. «Ci divertiamo molto in bici. Forse aiuta il fatto che di solito non puntiamo alle stesse corse. Abbiamo già concordato che salterò il Giro delle Fiandre per un anno se vorrà cogliere l’occasione. A condizione che lui salti la Liegi-Bastogne-Liegi». Scherzava, o forse no. In un mondo infiammato dalle guerre, il ciclismo sembra un’oasi. Ovviamente non è sempre stato così. La ferocia degli anzianiFelice Gimondi era già nonno e lo chiamava ancora «quello lì», perché se non gli dai un nome il tuo avversario fa un po’ meno paura. Ma c’era anche una vena di ironia, e comunque lo sapevano tutti che quello lì era Eddy Merckx, che con la sua sola presenza gli aveva dimezzato il palmarès. La verità è che avevano imparato a volersi bene, soprattutto da vecchi. E Merckx ha pianto quando il suo amico Felice è morto all’improvviso. «Non ci siamo mai mancati di rispetto, la nostra amicizia è una delle cose più preziose che ho avuto dal ciclismo», dice oggi il Cannibale, chiamato così perché agli altri non voleva lasciare niente.Si dice spesso che a fare grande il ciclismo siano state le rivalità. L’Italia si divise tra Coppi e Bartali, che in realtà si portavano rispetto ma, come ha scritto Curzio Malaparte, erano «tanto diversi fra loro quanto possono esserlo due diverse rappresentazioni del mondo, due modi diversi di concepire l’universo e l’esistenza». Eppure «quando è morto Fausto, è morta metà di me», raccontava Gino. I francesi si spaccarono su Anquetil e Poulidor, che pure erano clamorosamente opposti: scandaloso e anticonvenzionale il primo, semplice e umile il secondo. Anquetil consumò voracemente la sua vita, e quando l’altro andò a trovarlo sul letto di morte fu tagliente. «Vedi, anche stavolta arrivo prima io».Moser e Saronni continuano a non sopportarsi adesso che hanno 72 e 66 anni, l’ultima polemica è di un anno fa, quando si sono massacrati a colpi di interviste sul Corriere della Sera. Bugno e Chiappucci hanno cominciato a parlarsi dopo essere diventati due ex corridori e oggi possono dire di volersi bene senza rovinare il copione che li voleva nemici. «Aver lottato contro un opposto fu la nostra fortuna. Siamo ricordati perché contrari».Il duello è diventato un sestelloPer qualche tempo si è pensato che il dualismo contemporaneo fosse quello tra Mathieu van der Poel e Wout van Aert: la loro storia è meravigliosa, perché hanno quattro mesi di differenza, hanno cominciato a corrersi contro quando avevano otto anni e non hanno mai smesso, sono di nazionalità diverse ma vivono a pochi chilometri di distanza e soprattutto vogliono le stesse corse, su strada e nel ciclocross. Ma poi ha cominciato a vincere molto più spesso van der Poel (suo nonno era Poulidor, il rivale di Anquetil) e oggi van Aert sembra soffrirlo troppo perché davvero funzioni la contrapposizione. Ma c’è anche dell’altro: il ciclismo sta vivendo un’era di splendore assoluto, e una rivalità sola era troppo poco. Il campione del mondo Mathieu van der Poel si congratula con Jordi Meeus - FOTO EPAViviamo una concentrazione clamorosa di fuoriclasse: non soltanto i due van, ma anche i due sloveni (Tadej Pogacar e Primoz Roglic), l’ultimo dei nuovi Merckx che ogni tanto si affacciano sulla scena, cioè Remco Evenepoel, e il danese pallido che ha vinto gli ultimi due Tour de France, Jonas Vingegaard. Anche lui al Tour del 2022, quando aspettò il suo rivale Pogacar che era caduto in una curva, fu protagonista di un gesto di fair play che indignò i fautori dell’odio a tutti i costi. Il ciclismo oggi è di questi talenti anomali capaci di spartirsi tutte le corse più prestigiose e importanti della stagione, lasciando ben poco al resto del gruppo. Eppure incapaci di detestarsi. Almeno stando a quello che si vede da lontano. CulturaIl fango, la strada e le rocce. Le tre bici di van der Poel per le sue tre viteAlessandro De Marchi, 37 anni, maglia rosa al Giro del 2021, è una delle teste più belle del gruppo. Professionista dal 2011, ha vissuto più di una generazione del ciclismo, e avverte che c’è un fuori e un dentro. «Rispetto a qualche generazione fa le cose sono sicuramente cambiate, almeno in apparenza. Voglio dire che gli avversari sono un po’ meno avversari, sono più legati, e le rivalità accese non sono così eclatanti. La realtà è che in corsa c’è molta più aggressività rispetto al passato: una volta veniva fuori soltanto nel finale, adesso invece esiste dal chilometro zero, ti spingono, non ti fanno passare. Una volta erano tutti più diretti, anch’io sono cresciuto in questo schema: ho avuto molti buoni colleghi, con uno con le mie caratteristiche come De Gendt in gruppo scherzo, parliamo spesso, ma mai mi verrebbe in mente di fargli le moine dopo una fuga in cui avrei voluto esserci io. Siamo diventati un po’ politically correct. Magari per la presenza continua delle telecamere». Una specie di reality show. Sorridi, questa volta hai perso.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAlessandra Giardini

Mattarella: “Migranti non solo numeri, fra loro donne e bambini”Bones and All, una storia d’amore tra due cannibali scritta da una vegana

Il sesso è meglio: i tentativi di ribellione all’impero del porno online

Morte Franco Frattini: la reazione di Mattarella e MeloniRegionali Lombardia: Pregliasco candidato con Majorino

Caro benzina, "congelato" lo sciopero da parte dei gestori degli impiantiCriptovalute, arrestato alle Bahamas il fondatore di Ftx Bankman-Fried

Regionali 2023, Fedriga annuncia: "Andrò alle elezioni con una mia lista civica"

Meta, sanzioni per 390 milioni per violazione della privacy degli utenti“Thailandia sincera”, il diario di Fumettibrutti su Finzioni

Ryan Reynold
Pnrr, l’Italia ha raggiunto i 55 obiettivi previsti per il secondo semestre del 2022. L’annuncio di FittoNegoziati per Gaza, Hamas non dà la lista degli ostaggi e Israele non si presentaLa Corte suprema ha confermato l’eleggibilità di Donald Trump in Colorado

VOL

  1. avatarProve di disgelo tra OpenAi (ChatGpt) e Garante Privacy: ecco le prospettive e i problemiProfessore Campanella

    Berlusconi sulla sua battuta nello spogliatoio del Monza: "Chi critica non ha humor"Regionali Lazio, Bianca Berlinguer sarà la candidata di Conte e del M5S?Blinken: «Spetta a Hamas accettare il cessate il fuoco». Continuano i colloqui al CairoSuperbonus 2023: le nuove regole per accedere alle detrazioni

      1. avatarEuropean Focus 27. La questione nucleareBlackRock Italia

        Toti esce dai domiciliari: l’ex presidente della Liguria a processo da uomo libero

  2. avatarPer Israele sono 12mila i combattenti di Hamas uccisi dall’inizio della guerra. Smotrich minaccia di uscire dagli accordi di Osloinvestimenti

    Aumento delle pensioni dal 1 gennaio 2023: le fasce di rivalutazioneGaza, Netanyahu presenta il piano post guerra. Per l’Onu sono credibili le accuse di aggressioni sessuali di Israele sulle donne palestinesiMorto Franco Frattini: la reazione di Silvio BerlusconiManovra finanziaria, ecco le misure approvate dalla Camera

  3. avatarMigranti, il Viminale sulle Ong: "Rappresentano fattore che incentiva i migranti a partire"Guglielmo

    Intelligenza artificiale, il garante per la privacy avvia un’indagine sulla raccolta dei dati personaliEuropean Focus 16. Foreste a pezziEuropean Focus 16. Foreste a pezziValditara torna sul Reddito di Cittadinanza solo a studi completati

Mini naja volontaria: il disegno di legge predisposto da La Russa

Twitter, Musk prepara un taglio ai dipendenti del 75 per centoAccise e caro carburante, Salvini: “Sicuramente c’è della speculazione in corso sulla benzina”*