L’accusa dell’Fbi a Trump: “Ha sottratto documenti sulla sicurezza nazionale”Twitter contro Elon Musk, la "vendetta" contro il patron di Tesla: ora è processo rapidoTerremoto nelle Filippine: vittime ed edifici crollati
La nuova visita “a sorpresa” di una delegazione Usa a TaiwanLa Consulta ha rinviato all’8 novembre l’udienza di trattazione della questione di legittimità,BlackRock così da dare tempo al Senato di completare l’iter di approvazione della riforma. Un anno fa i giudici costituzionali avevano definito «incompatibile» con la Costituzione la preclusione assoluta, per chi è condannato all’ergastolo per delitti di mafia e terrorismo, di accedere a misure alternative se «non abbia utilmente collaborato con la giustizia» La riforma dell’ergastolo ostativo è ancora nelle mani del parlamento, almeno fino all’8 novembre. Il termine entro il quale le modifiche indicate dalla Corte costituzionale dovevano essere recepite scadeva oggi, ma è stata concessa una ulteriore proroga di qualche mese, con il rinvio della trattazione della questione di legittimità della legge in materia di ergastolo ostativo. La decisione è stata così motivata dal presidente della Corte, Giuliano Amato, secondo cui «Permangono inalterate le ragioni che hanno indotto questa Corte a sollecitare l'intervento del legislatore», ma un ulteriore rinvio «in tempi contenuti appare necessario per consentire al Parlamento di completare i suoi lavori», visto che la legge è già in «iter avanzato» di approvazione. Con una ordinanza, quindi, la Consulta ha accolto l’istanza di rinvio dell’avvocatura dello stato, che ha chiesto «breve differimento» dell'esame sulle norme in materia di ergastolo ostativo. alla luce del fatto che, dopo il via libera approvato dalla Camera, «sono in corso al Senato lavori per l'approvazione di una nuova normativa che, sulla base dei principi enunciati dalla Corte e dalla Cedu, sta procedendo a una rivisitazione complessiva della materia». Alla richiesta si era opposta l’avvocata Giovanna Beatrice Araniti, che difende il recluso dal cui procedimento è scaturita la prima decisione della Consulta. La legale ha sostenuto che non è possibile ipotizzare che il tempo di approvazione della nuova legge sia breve e che «una pronuncia della Corte sull'incostituzionalità della norma potrebbe essere uno stimolo per il Parlamento». L’incostituzionalità Esattamente un anno fa, infatti, la Consulta con ordinanza aveva definito l’ergastolo ostativo, secondo le previsioni attualmente in vigore, «incompatibile» con i principi costituzionali dell’uguaglianza e della funzione rieducativa della pena, poichè la disciplina prevede la preclusione assoluta, per chi è condannato all’ergastolo per delitti di mafia e terrorismo, di accedere a misure alternative se «non abbia utilmente collaborato con la giustizia». Nella stessa ordinanza, la Consulta assegnava un anno di tempo al legislatore per riformare l’istituto in senso conforme a Costituzione. ItaliaGiustizia al Senato, la commissione che congela i provvedimentiGiulia Merlo Il dibattito in Senato La decisione è stata accolta con sollievo dal Senato, dove la riforma è in discussione. «Ringrazio la Consulta per lo spirito di collaborazione istituzionale che ha dimostrato accogliendo la richiesta, votata all'unanimità dai componenti della commissione Giustizia del Senato a sostegno dell'istanza formulata dall'avvocatura di Stato volta a rinviare la propria pronuncia sull'ergastolo ostativo. In questo modo il Senato della Repubblica potrà lavorare sul testo, con la dovuta attenzione e senza perdite di tempo», ha scritto il senatore della Lega Andrea Ostellari, che presiede la commissione Giustizia del Senato e che proprio oggi ha visto procedere i lavori. La riforma Attualmente, l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati ostativi (in particolare mafia e terrorismo), di cui all'articolo 4-bis della legge sull'ordinamento penitenziario, prevede l’automatismo per cui il beneficio carcerario si ottiene solo se si collabora con la giustizia. Il testo approvato alla Camera e ora in discussione al Senato prevede che i benefici carcerari, che oggi sono il lavoro all’esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione, possano essere concessi ai detenuti e agli internati – anche in assenza di collaborazione – qualora abbiano dimostrato «l'adempimento delle obbligazioni civili e degli obblighi di riparazione pecuniaria conseguenti alla condanna o l'assoluta impossibilità di tale adempimento», «elementi specifici, diversi e ulteriori rispetto alla regolare condotta carceraria, alla partecipazione del detenuto al percorso rieducativo» e l’esclusione «dell'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva e con il contesto nel quale il reato è stato commesso, nonché il pericolo di ripristino di tali collegamenti, anche indiretti o tramite terzi, tenuto conto delle circostanze personali e ambientali, delle ragioni eventualmente dedotte a sostegno della mancata collaborazione, della revisione critica della condotta criminosa e di ogni altra informazione disponibile». In sostanza, il detenuto deve dimostrare che, anche senza aver collaborato con la giustizia, ha imboccato un percorso riabilitativo e le condizioni concrete in cui il percorso si sta svolgendo. Saranno tenute in considerazione la condotta carceraria, il percorso del detenuto al percorso rieducativo ma anche tutti gli aspetti che portino a escludere attuali collegamenti con la criminalità. A decidere sarà il Tribunale di sorveglianza in funzione collegiale che dovrà valutare la recisione definitiva dei collegamenti con la criminalità, con il parere del pubblico ministero e del procuratore antimafia e l’acquisizione di informazioni presso il carcere. Per accedere alla liberazione condizionale, invece, vengono aumentati i limiti minimi di pena da scontare: due terzi della pena temporanea e 30 anni per gli ergastolani. GiustiziaErgastolo ostativo, la riforma arriva alla Camera col sì anche di Fratelli d’ItaliaGiulia Merlo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Ucraina, la Russia dichiara di aver conquistato Lysychansk e di avere il controllo del LuhanskAveva fatto un bagno nel fiume: bimbo ucciso da un'ameba mangia-cervello
Dimissioni Draghi, i commenti della stampa estera. El Paìs: “Italia verso una nuova crisi politica”
Ben 337 miliardi di dollari, ecco quanto incasserà la Russia dalla vendita del gasCrisi economica in Sri Lanka, attaccata la residenza del presidente
Gaza è stata bombardata da Israele: si rischia una nuova crisi militareDue detenute messe incinte da una carcerata transgender
Cresce la fame nel mondo, Onu: “Ne soffrono 828 milioni di persone”Donald Trump ironizza sul cambiamento climatico: “Avremo più vista mare”
A Pechino scatta il vaccino obbligatorio per entrare in musei, cinema, palestre e stadiUsa, bimbo di 9 anni uccide una 15enne: stava giocando con una pistolaScatta lockdown per Covid nell'isola di Hainan in Cina: 80mila turisti restano bloccatiSacerdote russo picchia prete ucraino con un crocifisso
Ecuador, turista scozzese precipita da un vulcano e muore
25enne uccide una donna incinta dopo un litigio e le strappa il feto dalla pancia
Paura in Ucraina per un nuovo attacco ad una centrale nucleareAttentato in Giappone all’ex premier Shinzo Abe, gli Usa: "Rattristati e scioccati"Bimbo di 5 anni infila la testa in un palloncino: morto avvelenato dall’elioL’accusa dell’Fbi a Trump: “Ha sottratto documenti sulla sicurezza nazionale”
Spagna, un incendio uccide un pompiere che stava provando a domarloSvezia, sparatoria in un centro commerciale: un morto e un feritoGrecia, aereo cargo precipita vicino a Kavala: 8 mortiBimbo di tre anni rimane chiuso in auto e muore: il padre aveva bevuto un drink con il fratello