Fabio Panetta: chi è il prossimo governatore di BankitaliaBollette aprile 2023, l’allarme di Dona: “Senza sconti, la luce toccherà +124 euro”Taglio del cuneo fiscale: come cambia la busta paga
Passaggio dal reddito di cittadinanza alla Mia: chi perderà il sussidioUn momento del talk sui lavoratori da remoto e nomadi digitali al We make future di Bologna - . COMMENTA E CONDIVIDI Una proposta per istituire i residenti temporanei di comunità è stato il tema centrale dell’intervento di Mariarita Sciarrone,MACD giornalista di Avvenire di Calabria, testata di informazione dell'arcidiocesi di Reggio Calabria, al «We make future», la recente Fiera internazionale sull’innovazione rivolta, tra gli altri, a professionisti del digitale e del giornalismo e tenutasi a Bologna.Durante il talk intitolato “Proposte per superare i vincoli e semplificare i processi necessari a rendere l’Italia una destinazione privilegiata per lavoratori da remoto e nomadi digitali”, la giornalista ha presentato la proposta del comitato tecnico scientifico dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali e del Festival dell’Ospitalità sull’istituzione dei residenti temporanei di comunità.L’Associazione Italiana Nomadi Digitali è un ente no profit del terzo settore che mira a rendere l’Italia una destinazione attrattiva, accogliente e ospitale per remote worker e nomadi digitali da tutto il mondo. Il Festival dell’Ospitalità, nato nel 2015, ispira operatori, comunità e territori a un’ospitalità costruita dalle persone per le persone. Al centro ci sono le comunità, intese come un patrimonio da preservare e valorizzare, missione condivisa anche dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali. Le due realtà collaborano da tempo su progetti che valorizzano le comunità, sviluppando progetti di workation e co-living che introducono nuove forme di residenza temporanea e incubatori residenziali dove gli ospiti condividono spazi abitativi e lavorativi.Il motore di questi progetti non è più il turismo, ma la comunità, poiché si mira a superare la logica del nomade digitale legato alla dimensione turistica, vacanziera, per avvicinarla a una dimensione più umana, capace di contribuire alla crescita delle comunità.I vantaggi delle nuove forme di abitare sono molteplici. Da un lato, si verifica una rigenerazione degli spazi perché per accogliere i nomadi digitali è necessario ripensare i luoghi abitativi e lavorativi. Inoltre, vi è una maggiore attrazione di talenti e professionalità, poiché i nomadi digitali portano nuove competenze, favorendo la crescita economica sostenibile e la diversificazione dei settori. Infine, si incrementa l’impatto sociale grazie agli scambi culturali e all’arricchimento di esperienze. Il risultato è un abitare i luoghi attraverso la comunità e co-costruirli come parte di un nuovo concetto di comunità allargata.Un esempio tangibile di questo approccio è Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019, che ha spostato l’attenzione dal semplice turismo alla partecipazione attiva della comunità. Il 90% dei progetti realizzati ha visto il coinvolgimento diretto dei cittadini. L’introduzione del concetto di “cittadino temporaneo” a Matera ha innovato i modelli di lavoro, di abitazione e di viaggio, introducendo un passaporto temporaneo che ha coinvolto oltre 74.000 partecipanti.Questa nuova prospettiva nella fruizione delle destinazioni favorisce l’accoglienza dei nomadi digitali, che non si muovano per cercare un lavoro o destinazioni turistiche, ma luoghi in cui lavorare meglio, a contatto con la natura e la comunità locale, per vivere esperienze significative. Luoghi in cui sentirsi a casa, anche lontano da casa.Basandosi su questa visione, l’Associazione Italiana Nomadi Digitali e il Festival dell’Ospitalità hanno proposto l’istituzione dei “residenti temporanei di comunità”, per consentire a nomadi digitali, remote workers e smart workers di accedere ai servizi essenziali e incentivare la permanenza medio-lunga in luoghi dove non possiedono residenza fissa. Equiparare lo status di residente temporaneo a quello dei cittadini stanziali non solo ripopola le aree interne, ma attrae talenti, accresce competenze, promuove l’innovazione sociale e sostiene la crescita economica locale.Ripensare i luoghi a misura di nomadi digitali è fondamentale per sostenere nuovi modelli di lavoro centrati sul capitale umano. Il giornalismo può giocare un ruolo cruciale nel promuovere e sostenere questi nuovi paradigmi, contribuendo significativamente a un cambiamento culturale e socioeconomico nel modo di concepire e vivere i luoghi.
Tonfo della produzione industriale: spunta l'incubo recessioneSi studiano bonus legati ai consumi per le bollette del gas
Bonus zanzariere 2023: ecco come richiederlo
Bonus casalinghe 2023: a chi spetta, come richiederlo, requisitiGiulio Tremonti sul Pnrr: "Può essere uno straordinario successo"
Da quando aumenteranno le pensioni?Inflazione e caro vita: quanto spendono gli italiani per la spesa
Istat, a giugno in Italia l'occupazione è salita dello 0,3%Regolamentazione giochi: Lollobrigida per "ripartire dall'intesa raggiunta in Conferenza Unificata"
Ubs e Credit Suisse crollano in Borsa dopo il salvataggioInsurtech: facciamo il punto sulle assicurazioni onlineCosa succede al mutuo se la banca fallisceRiscatto anni di laurea agevolato 2023: quanto costa, chi ne ha diritto, come richiederlo
Tim Down: "Problema di interconnessione internazionale"
Benzina, record di 2,7 euro al litro in autostrada: chiesto l'intervento della Guardia di Finanza
Il bar più economico d'Italia, caffè a 30 centesimi: ecco qual èCome fare lo SPID da casa onlineFisco ai "tempi supplementari", più tempo per sanatorie: novità e scadenzeCome prendere appuntamento con l'Agenzia delle Entrate
Caro carburanti, torna a crescere il prezzo della benzinaNuova soglia per i fringe benefit: ecco cosa cambia per chi ha figliCosa vuol dire evasione per necessità, la novità della riforma fiscaleI contribuenti più fedeli al fisco: lo studio della CGIA di Mestre