File not found
criptovalute

Non dava notizie da giorni, trovato morto in casa

Gabbiano muore dopo essere stato picchiato dai turisti a VeneziaRagazza trovata morta allo Iulm, trovato un biglietto: "Scusate per i miei fallimenti""Togliti quelle scarpe", e gli puntano il coltello contro

post image

Dà in escandescenze al Pronto Soccorso di Pontedera, fermato dai carabinieriLe grandi produzioni italiane hanno creato un’impasse per la diversificazione dei prodotti audiovisivi. Tuttavia ci sono ancora forme che resistono a queste dinamiche e che cercano di riavvicinare il cinema alla realtà«Scriveva un giornale americano,VOL attaccando il mio Miracolo: “Siccome il cinema è intrattenimento non deve porre dei problemi”. Ecco invece che cosa è per noi il film realistico: il film che vuol far ragionare» così Roberto Rossellini parlava del suo cinema con Mario Verdone, in un dialogo pubblicato su Bianco e Nero, la rivista del Centro sperimentale di cinematografia.La visione del cinema proposta dal misterioso giornale americano sembra essere tuttora condivisa dai grandi produttori cinematografici italiani. E in questo (forse?) non ci sarebbe nulla di male, se permettessero al panorama della produzione, e anche della distribuzione, di essere più eterogeneo. Tuttavia, lo strapotere dei produttori, tutto a svantaggio degli autori, ha determinato un’omologazione di generi, storie, volti, che non permette a questa diversità di esistere.Cinema senza preconcettiGli ultimi dati Cinetel indicano che i tre film italiani che hanno incassato di più al botteghino nel 2023 sono: C’è ancora domani, Me contro te e Tre di troppo. Successi annunciati (anche il film di Paola Cortellesi). I produttori e i distributori in Italia non rischiano: si fanno e si distribuiscono i film con un incasso sicuro. Per tutti gli altri c’è un percorso fatto di Film Commission, bandi statali, bandi regionali e via dicendo. E se si riesce a superare la fase produttiva e realizzativa, le opzioni per la distribuzione restano poche.La maggior parte dei film vive di festival e proiezioni ad hoc, relegando agli appassionati la possibilità di vederli e disertando la vocazione popolare del cinema. Eppure in Italia non mancherebbero ottimi autori cinematografici, emergenti e non.La Chimera, di Alice Rohrwacher, è stato un ottimo esempio di un cinema italiano libero, che non ricalca gli schemi narrativi vincenti, ma che è comunque riuscito a farsi strada tra il pubblico, che forse non è monotematico e abitudinario come credono i produttori italiani.Se si guarda al passato del cinema italiano, si rintraccia nel neorealismo una grande attenzione al territorio, che lo ha reso anche un modo per viaggiare l’Italia attraverso lo schermo. Nonostante ci fossero dei poli, Roma e Napoli tra i primi, il cinema del dopoguerra tentava di dare un’immagine del paese non finalizzata (solo) a intrattenere il pubblico ma, in contrasto con il cinema fascista che lo aveva preceduto, tentava di raccontare un’Italia divisa in tanti territori molto diversi tra loro.E non lo faceva proiettando un preconcetto di ciò che dovesse essere il paese di allora ma con la curiosità di scoprire un mondo geografico e culturale che aveva vissuto il conflitto in maniera eterogenea e che quindi in maniera eterogenea reagiva. Questo tipo di rappresentazione «realista», come la chiamava Rossellini, non è più valorizzata nel panorama contemporaneo. CulturaIl cinema libero di Alice Rohrwacher: «Cerco radici comuni per rompere frontiere»Hakim ZejjariGli stessi schemiÈ inutile cercare di emulare correnti passate che sono nate e hanno avuto la loro importanza perché erano figlie di un contesto e di un tempo che non è più quello di ora. Ha senso però cercare di capire cosa funzionasse nella rappresentazione cinematografica del passato e cercare di valorizzare di nuovo quegli elementi, secondo contenuti e categorie di oggi.Ora come ora si fatica a presentare un’immagine sincera dell’Italia ma si tenta sempre di compiacere il pubblico in modo eccessivo – anche viziati dalla convinzione che le analisi di mercato odierne siano sempre in grado di fornire un quadro assoluto di ciò che piace – producendo immagini caricaturali, al limite di un inconsapevole grottesco, di luoghi e persone: il romanesco che domina su tutti i dialetti indipendentemente dall’ambientazione, la stilizzazione delle grandi città del nord come dei piccoli centri del sud, il linguaggio vignettistico che viene messo in bocca ai personaggi giovani e tanti altri escamotage un po’ voluti un po’ frutto di una certa trascuratezza nella scrittura e nella messa in scena.Un mix di elementi che non caratterizzano né un qualche territorio italiano in particolare, né rappresentano un insieme di elementi comuni a tutti; insomma, un po’ di tutto per rappresentare il niente. I documentariMa il cinema italiano non si esaurisce con queste opere, che sono solo una piccola, seppur remunerativa, parte di ciò che viene prodotto. Negli ultimi decenni in Italia c’è stata una riscoperta del cinema documentario, che ha preso il nome di cinema del reale, che ha saputo rivitalizzare gli schemi narrativi e l’approccio all’immagine filmica offrendo molteplici possibilità: il documentario di Michelangelo Frammartino ha come protagonista indiscusso il tempo, quello di Pietro Marcello si apre ad una commistione lirica tra girato e immagini d’archivio, quello di Alina Marazzi riesce tramite la memoria a porre interrogativi che trascendono il particolare.Ci sono anche documentari che sanno tornare a quella rappresentazione della geografia italiana che era propria del neorealismo, seppure giocando più consapevolmente con il binomio realtà-finzione. In Gigi la legge, film vincitore del premio della giuria a Locarno nel 2022, il regista Alessandro Comodin pone al centro della scena un uomo e un luogo: Gigi, un vigile urbano, e San Michele al Tagliamento, un paesino al confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia.Lasciando muoversi secondo le loro traiettorie questi due elementi, si è testimoni della vita di un uomo, delle sue coordinate esistenziali e geografiche, che possono essere distinte solo idealmente, ma che nella realtà si conferiscono significato a vicenda. Il film attraversa molti temi, ma tutti sono tali perché si radicano nel contesto da cui nascono.Queste due realtà, quella interiore di un uomo e delle persone con cui si relaziona, e quella esteriore del luogo in cui queste persone vivono e che dà forma alle loro esistenze, si compenetrano. Il dialetto, il modo di approcciarsi, la conformazione dei luoghi e delle loro regole non scritte, mostrano una parte di mondo che prende vita genuinamente sullo schermo, da una commistione di spontaneità e artificialità, senza che sia il regista a imporsi sullo spettatore. DescrizioniIn Sting Like a Bee, documentario di Leone Balduzzi presentato al Festival dei Popoli 2023, si parla d’amore, di adolescenza e soprattutto di come questi si coniughino nel paese di San Salvo, in Abruzzo. I ragazzi del paese si muovono per le campagne con le loro amate Api Piaggio, italianissimo simbolo, e cercano di conquistare le ragazze con la timidezza propria dell’adolescenza.Così un oggetto diventa il mezzo per raccontare un luogo e una generazione che sta in bilico tra la dimensione virtuale dei social e la libertà dura della campagna. Gli adolescenti sono protagonisti anche di Selfie, il documentario di Agostino Ferrente uscito nel 2019, che tratta della vita nel Rione Traiano, nella periferia di Napoli, zona nota per la forte presenza mafiosa. Il regista ha deciso di lasciare ai due protagonisti, Alessandro e Pietro, entrambi di sedici anni, il compito di riprendere la loro vita nel quartiere, che si snoda tra amicizia, famiglia, mancanza di lavoro, tutto sul fil rouge della morte di Davide Bifolco, ucciso da un carabiniere a sedici anni.Qui è chiaro l’intento di mostrare il punto di vista dei protagonisti, di far scegliere a loro cosa mostrare e come mostrarsi, seppure la narrazione sia poi guidata dal montaggio del regista. Ma perché parlare di rappresentazione territoriale? In fondo questo non sembra essere un dovere dell’arte o del cinema. Forse. Perché la cultura si sviluppa sempre all’interno di un contesto e può assecondarlo, appoggiarlo, oppure andargli contro. In questo caso il documentario è un potente strumento di resistenza, a volte consapevole a volte inconsapevole, alla produzione italiana che si fa collage di elementi slegati, che vengono ammucchiati a creare opere anonime, che si rifiutano di guardare al mondo.L’attaccamento al territorio può essere un antidoto a questo qualunquismo, riportando l’immagine alla sua concretezza, alla sua vita materiale. Un territorio e i suoi abitanti rappresentano il particolare su cui concentrarsi per restituire un’identità a quel cinema che non racconta di nessun luogo e nessuna persona.Quando vengono prodotti solo film d’evasione, significa che il mondo culturale è in crisi. È importante parlare della verità anche se viviamo in un mondo in cui si dà per scontato ce ne siano molte, diverse tra loro. E questo il documentario lo fa, non ponendosi e non volendo porsi come rappresentante di una visione assoluta di ciò di cui parla, ma offrendo una via di ricerca per comprendere e per avvicinarci a ciò che succede intorno a noi.Questo nuovo realismo, con tutte le difficoltà che questo termine porta con sé, rappresenta una via di resistenza privilegiata, di cui avere cura.Rossellini descriveva così il suo cinema realista e con queste parole sarebbe bello guardare anche al futuro del cinema italiano: «Oggetto vivo del film realistico è il mondo, non la storia, non il racconto. Esso non ha tesi precostituite perché nascono da sé. Non ama il superfluo e lo spettacolare, che anzi rifiuta; ma va al sodo. Non si ferma alla superficie, ma cerca i più sottili fili dell’anima. Rifiuta i lenocini e le formule, cerca i motivi che sono dentro ognuno di noi».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLivia Stramaccioni

Medico 42enne ha un malore mentre è di turno in ambulanza: salvato dall'infartoAllerta meteo giovedì 26 gennaio: l’elenco delle nove Regioni a rischio per Protezione Civile

Va all'anagrafe per rinnovare la carta di identità: risulta mai nata

Furto ad Aversa: rubato un intero campetto da calcioGli cade addosso il caffè: bimbo di 2 anni in ospedale

Studente 20enne aggredito dal branco a Bari, lo salvano i passantiScende dall'auto dopo il tamponamento e viene investito da un'altra vettura: grave 46enne

Addio ad "Angiulinu", l'ultimo oste di Lecce

Due uomini massacrati con una spranga e chiusi in una buca: arrestato il cognatoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 566

Ryan Reynold
Furto al parcheggio dell'aeroporto: telecamere non funzionantiPagani (Salerno), scontri tra ultrà: a fuoco bus di tifosi della CasertanaNevicate al centro e sud Italia: la situazione a Roma e in Calabria

BlackRock

  1. avatarBimbo morto soffocato mentre prendeva il latte: "Lasciata sola per ore"Campanella

    Viterbo, oggi lo straziante addio a Silvia Casanova morta a 26 anni5 famosi casi di cronaca rimasti irrisolti in ItaliaUsano il taser contro un pescivendolo: "Spogliato e perquisito in commissariato"La ruspa si impenna e cade nel dirupo: morto 61enne padre di famiglia

    1. Addio a don Nerio Di Sipio, l'amato monsignore

      ETF
      1. avatarCade il cellulare: uomo ubriaco picchia e minaccia moglie e figliaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Ha un infarto mentre guida e fa un incidente: è grave

  2. avatarTerremoto in provincia di Ragusa: scossa di magnitudo 5.6Guglielmo

    Chi l'ha visto, l'appello del padre di Yana all'ex Dumitru: "Dimmi dov'è mia figlia"Toscana, cane precipita in una voragine, salvato dai Vigili del FuocoAggredita da due cani inferociti: 51enne perde gamba e braccioNon dava notizie da giorni, trovato morto in casa

  3. avatarCaso Cospito: l'anarchico è stato trasferito a MilanoCampanella

    Pamela Mastropietro, la madre in aula con la t-shirt "L'hanno ridotta così"Morta Antonella Fragiello, addio all’ex finalista di Miss Italia: era malata di cancroRisata di Fedez sul caso Emanuela Orlandi, il fratello: "Sono dispiaciuto"Cospito, Orlando su Donzelli: "Ha detto il falso"

Tenta rapina in pizzeria con due complici: arrestato minorenne

Emergenza inquinamento: l'aria sempre più irrespirabile nelle città italianeMaltempo a Venezia: il Mose si alza due volte per l'acqua alta*