File not found
ETF

Medici no vax, ministero valuta provvedimenti contro regioni che si oppongono al rientro

Meloni si autopromuove in Cina, il viaggio interrompe l’isolamento. Attacco a Bruxelles sulla libertà di stampaFaccia a faccia cruciale, il 3 novembre primo incontro fra Meloni e von der LeyenSalvini sulla manovra di bilancio: "Totale accordo con Meloni e Berlusconi"

post image

Regionali Lombardia, Moratti: “Mi candido per il Terzo Polo”. Pd: “Non ci facciamo imporre niente”La riforma della prescrizione rischia di far saltare i risultati positivi raggiunti sulla durata dei processi penali. I buoni propositi del ministro per le assunzioni sono smentiti dal fatto che in finanziaria non ci sono fondi  Il Pnrr non è fatto di sole rate incassate,Economista Italiano ma anche di obiettivi da raggiungere entro una scadenza precisa – giugno 2026 – e la riforma dell’assetto giudiziario italiano (a cui sono destinati 2,7 miliardi) è uno dei pilastri su cui si fonda l’intero progetto. Per questo, nella scorsa legislatura, l’allora ministra della Giustizia Marta Cartabia ha fatto approvare tre pacchetti di riforme sotto forma di legge delega al governo: penale, civile e ordinamento giudiziario. Il passaggio all’epoca non è stato indolore, vista la maggioranza spuria che appoggiava il governo tecnico di Mario Draghi, che vedeva però l’appoggio di due dei tre partiti che compongono la maggioranza di Giorgia Meloni: Lega e Forza Italia.Un lavoro, questo, che l’attuale guardasigilli Carlo Nordio si è ritrovato pronto nel perimetro ma con l’onere di attuare con decreto le deleghe, in modo da dare l’impulso necessario per raggiungere gli obiettivi. In particolare, i due quantificati in modo preciso: la riduzione del 40 per cento della durata dei procedimenti civili e del 25 per cento di quelli penali, e del 90 per cento dell’arretrato civile.Tuttavia, nonostante le dichiarazioni iniziali del ministro soprattutto sulla volontà di dare impulso al settore civile «che vale uno o due punti di Pil», la maggiore attenzione dell’esecutivo si è riversata sul penale. Con un effetto, però, che è stato segnalato a più riprese anche dai magistrati: le iniziative di riforma del governo, infatti, rischiano di rallentare invece che di avvicinare il raggiungimento dei parametri negoziati con Bruxelles.PrescrizioneL’esempio più lampante di questo è la prescrizione. Dopo un lungo braccio di ferro in maggioranza, Nordio è arrivato alla presentazione della sua riforma della prescrizione, con un intervento che modifica proprio la riforma penale Cartabia approvata nel 2022 nell’ambito del Pnrr. La riforma Cartabia prevedeva una prescrizione divisa in due: sostanziale, e dunque calcolata sugli anni di pena, per il primo grado; processuale, invece, per l’appello e la cassazione, con un tempo massimo di due anni e un anno per giungere a sentenza, a pena di improcedibilità. Cartabia aveva spiegato che questo meccanismo – non ottimale perché rischiava di caducare in appello molti procedimenti, soprattutto nelle corti con più difficoltà gestionali e scoperture di organico – si andava a inserire in una più complessiva riforma del processo penale e che, secondo i dati del 2022, solo poche corti d’appello sforavano i 2 anni.A un anno dall’implementazione della riforma, i risultati della Relazione sul monitoraggio statistico sugli indicatori Pnrr aggiornata al I semestre 2023 sono buoni: nel primo semestre 2023, il disposition time (il tempo di conclusione dei procedimenti) è calato del 29 per cento – 29,7 per cento in primo grado, 27,1 in Corte d’appello, 39,1 per cento in Cassazione – con una riduzione rispetto al 2019, e supera pertanto la richiesta del target Pnrr.Ora Nordio ha trasmesso un nuovo testo alla commissione Giustizia della Camera, che prevede di riportare tutto sotto il sistema della prescrizione sostanziale, con una sospensione però dei termini di decorrenza: per 24 mesi dopo la condanna in primo grado e di 12 mesi dopo la conferma in appello. Si tratta della quarta riforma in sei anni, che non fa i conti con due elementi: i dati positivi da poco riscontrati rispetto alla riduzione del disposition time, ma soprattutto il fatto che ogni modifica procedurale, ora, rischia di frenare il trend positivo e addirittura di invertirlo. Gli uffici giudiziari, infatti, si sono adeguati nei calcoli della prescrizione alla precedente riforma di appena un anno fa; la modifica che vorrebbe Nordio costringerà a un ricalcolo anche molto complicato sulla base del principio che per i casi pregressi ancora in corso andrà applicata la legislazione più favorevole. Anche perché la nuova prescrizione non avrà una disciplina transitoria per agevolare il passaggio. Col risultato di scucire, come una tela di Penelope, quanto appena fatto.Non a caso tutti e 26 i presidenti di corti d’appello hanno indirizzato una lettera preoccupata al ministro, in cui hanno scritto che già in passato «l’assenza di una tempestiva ed esauriente disciplina transitoria» per le riforme penali ha prodotto «conseguenze paralizzanti sul piano organizzativo», e dunque hanno chiesto che «eventuali nuove discipline in materia di prescrizione e improcedibilità siano comunque accompagnate da esaurienti e coeve disposizioni transitorie. Si tenga conto infatti che ogni eventuale modifica imporrà, necessariamente, altra rivisitazione di parte molto consistente della pendenza di ciascun Ufficio». Con l’effetto, comunque, che le modifiche imporranno di sottrarre alla trattazione di nuove udienze, «i cui tempi inevitabilmente si allungheranno», magistrati e personale amministrativo.Processo penale telematicoTra gli obiettivi del Pnrr, però, ci sono anche importanti investimenti per la digitalizzazione della giustizia in modo da poter rendere effettivo lo smaltimento dell’arretrato e la riduzione dei tempi di giudizio. Proprio questo settore, invece, rimane uno dei punti veramente dolenti, con una digitalizzazione a singhiozzo e su cui si procede ancora molto a rilento sia per mancanza di personale che di strutture: l’attività, infatti, è stata avviata in poco più del 60 per cento degli uffici, con una digitalizzazione di circa 980mila fascicoli, lontanissimi dalla cifra di 3,5 milioni che dovrebbe essere raggiunta alla fine del 2023, senza contare che a giugno 2026 la cifra complessiva da raggiungere è di 10 milioni.Non solo: tra gli obiettivi di digitalizzazione c’era anche l’avvio del nuovo processo penale telematico, per portare anche questo settore al pari del civile, dove il processo civile telematico è già in funzionamento da anni. L’entrata in avvio prevista a gennaio 2024, tuttavia, è stata fatta slittare di un anno con una proroga ufficializzata dal ministero di via Arenula. La causa è puramente tecnica: per il Ppt il ministero ha sviluppato un applicativo che, sperimentato in varie corti, ha dimostrato di essere ancora pieno di errori e non in grado di gestire in modo funzionale il deposito degli atti penali.Ufficio del processo Accanto alla digitalizzazione, l’altro strumento introdotto dalla riforma Cartabia per permettere sia lo smaltimento dell’arretrato che la velocizzazione dei procedimenti è stato l’ufficio del processo. Ovvero, l’assunzione di 16.500 funzionari a tempo determinato, per coadiuvare il lavoro dei magistrati nella stesura dei provvedimenti e agevolare lo svolgimento delle procedure amministrative.Anche su questo, però, stanno emergendo i primi problemi, segnalati anche dall’Anm. I funzionari dell’Upp, infatti, sono tutti assunti a tempo determinato, percepiscono 1:800 euro lordi al mese e vanno formati. Tuttavia, proprio questa precarietà della funzione ha scatenato già una fuga: dei primi 8mila assunti, più di 2mila hanno già dato le dimissioni, e l’emorragia continua, perché molti degli assunti cercano (e trovano) nuovi lavori non precari.Invece, proprio l’investimento sul personale è la vera chiave di volta per raggiungere gli obiettivi del Pnrr, come mostrano anche i dati sulla situazione nel settore civile. Una ricerca di Italiadecide ha infatti mostrato come il civile sia quello dove i risultati di riduzione di arretrato e disposition time siano i più lenti ad arrivare, per due ragioni: «la differente disponibilità di risorse e i diversi modelli organizzativi».Tradotto: dove c’è maggiore personale, che consente modelli organizzativi più efficienti, il sistema è in grado di raggiungere gli obiettivi europei. Con un dato che prescinde dalla latitudine: infatti, le migliori performance sono state realizzate da Marsala, che nella variazione tra pendenti ultra triennali tra il 2022 e il 2017 ha totalizzato il -93 per cento, e da Crotone (-90 per cento), con una media nazionale del 31 per cento.Nordio ha più volte annunciato che il suo obiettivo è «stabilizzare gli assunti con l’ufficio del processo», tuttavia ai buoni propositi non corrispondono le scelte del governo di cui fa parte. Nell’attuale manovra finanziaria, infatti, non sono previste risorse per la giustizia, ma la previsione è quella di tagliare le spese del 10 per cento per i prossimi anni. Complicato, allora, che si riesca a mantenere la via positiva imboccata dall’Italia verso gli obiettivi del Pnrr sulla giustizia.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia MerloMi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Caso Soumahoro: si indaga sulla suocera dopo diverse denunceChiuso il magazine dell’estrema destra tedesca Compact. Si batteva contro il «regime»

Luigi Di Maio, l'ex ministro degli Esteri è stato indicato inviato speciale nel Golfo

Sabato partirà il Congresso del Pd ma è già polemica sulle modalitàIntelligenza artificiale made in France, tra promesse europee e ambiguità

Governo Meloni, il senatore Malan contrario al ddl Zan: "Nella Bibbia l'omossessualità è abominio"Caro Energia, Giorgia Meloni al Consiglio dei Ministri: "9,5 miliardi da usare subito"

Gasparri, disegno di legge per far tornare il 4 novembre festivo

Attacco israeliano a Beirut. Netanyahu scherza con il fuocoSugli sbarchi accordati alle Ong Meloni parla di "bizzarra scelta sanitaria"

Ryan Reynold
Cdm, il Governo Meloni nomina 8 viceministri e 31 sottosegretariL’omicidio di Haniyeh spiazza gli Usa: Biden non è più un ostacolo per BibiSalvini propone la leva militare: "Serve all'educazione dei giovani"

investimenti

  1. avatarMigranti, il ministro Ciriani duro con la Francia: "Difendiamo i nostri confini"analisi tecnica

    Carlo Nordio promette: "Riformerò il codice Mussolini"Il PD attacca Azione, ecco le parole di Ascani: "Fate la stampella al governo di destra"Berlusconi: "Serve una svolta su fisco"Notizie di Politica italiana - Pag. 147

    1. Invito di Giorgetti a Lindner: "L'Ue abbia una strategia più incisiva sull'energia"

      1. avatarSondaggi politici, Meloni continua a conquistare consensi: Fratelli d'Italia al 28,7%BlackRock

        Gasparri, disegno di legge per far tornare il 4 novembre festivo

  2. avatarMorte Roberto Maroni: funerali di Stato a VareseProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Landini durissimo sulla manovra: "Penalizza i più poveri"Serracchiani contro la "cura Piantedosi": è un obbrobrioQuota 41 per le pensioni: come funziona e quali lavoratori possono ottenerlaSul "conflitto di interessi" del ministro Crosetto risponde il Ministero

  3. avatarAttacco di Israele in Libano, Hezbollah conferma: Fuad Shukr è mortoBlackRock Italia

    Pensioni, quattro strade per la riforma: quota 41 con 61-62 anni di età, Opzione uomo e penalizzazioneViviamo nell’epoca dei grandi incendi: colpa della siccità e dell’uomoGiorgia Meloni, un mese da premier: ecco tutto quello che finora è stato fatto dal nuovo GovernoVisibilia, Santanchè indagata per falso in bilancio. Ma la ministra di FdI nega: “Ho venduto le mie quote”

Covid, Crisanti attacca Schillaci: "Lui è radiologo, non ne capisce niente"

Liliana Segre: "A 92 anni ho bisogno di essere protetta per l'odio antisemita. Una vergogna".Ecco il lungo calendario del Pd per arrivare alle Primarie: la data è il 12 marzo 2023*