File not found
analisi tecnica

Gigi Riva, in ospedale avrebbe rifiutato un intervento chirurgico

Terremoto magnitudo 4.1 in mare, al largo della CalabriaComo: auto precipita nel lago, due vittimeBelluno, tre calciatori accusati di violenza sessuale di gruppo

post image

Torino, nastro ad altezza uomo per strada: ripresi dalle telecamere i responsabiliPassare dal sussurrato «Se il problema sono io» di Lippi all’urlato «Dov’è Rocchi?BlackRock Italia» di Allegri, è un salto triplo carpiato nel modello di un club molto cambiato. Calciopoli ha avuto un impatto generazionale sull’ambiente. La rabbia e le rivendicazioni hanno trasformato i tifosi, rendendoli uguali a tutti gli altri. A un club-brand non bastano più i trofei ma anche un gioco e un’immagine coerenti. L’Allegri dell’altra sera rappresenta più la pancia dei tifosi che uno stile societarioPassare dal sussurrato «Se il problema sono io» di lippiana memoria all’urlato «Dov’è Rocchi?» di allegriano presente, è un salto triplo carpiato nel modello Juventus, se esiste ancora un modello Juventus. È una cartina di tornasole di un cambiamento epocale, da club impermeabile – alle critiche e al gossip – a questo che mette tutto o quasi in piazza, anche involontariamente. Come è successo con le dimissioni dell’allenatore Massimiliano Allegri avvenute nel pomeriggio del 17 maggio.Lungo il fil rouge centenario della famiglia Agnelli, una volta le comunicazioni erano minime, quasi sopportate, legate più al campo e al club che agli uomini, dove un Giampiero Boniperti era la cassaforte della discrezione sabauda bianconera, più volte rivendicata. La stessa che ha sempre impedito alla Juventus di abbracciare, pienamente e consapevolmente, la memoria della strage all’Heysel, come ha detto Paolo Garimberti nella serie televisiva francobelga La Tragédie du Heysel, mai andata in onda in Italia.Quella Juve, degli stipendi contenuti, delle battute sagaci dell’Avvocato, dei silenzi sugli arbitri, perfino del «Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta» – a sua volta citazione di «Winning isn’t everything; it’s the only thing» attribuita a Henry Russell, allenatore di football della UCLA Bruins –, quella Juve non c’è più da almeno vent’anni. La Triade prima, Calciopoli poi, infine Andrea Agnelli – con le sue manie di protagonismo, economiche e sportive – hanno fatto cambiare pelle alla zebra più famosa del mondo.Moggi-Giraudo-Bettega, pur riuscendo a mantenere un profilo economico sostenibile, vincendo la Champions tanto agognata, hanno cambiato la comunicazione della società, cercando addirittura di oscurare le vittorie del passato e diventando protagonisti insieme con, se non oltre, i calciatori e l’allenatore, relegato ad appendice dei dirigenti. ANSACalciopoli invece ha avuto un impatto generazionale sul tifo, fino ad allora come quello del Real Madrid: appassionato ma al tempo stesso discreto, sabaudo appunto. La rabbia e le rivendicazioni hanno trasformato i tifosi, rendendoli più “provinciali” e in un certo senso uguali a tutti gli altri, capaci di discutere più di un rigore che di una coppa issata al cielo nella stessa partita una cosa che fa molto interisti, romanisti, eccetera, Una pancia alla quale si è legato Andrea Agnelli, arrivando così alla scelta di Conte e mettendo poi in fila CR7, il benservito a Marotta, l’idea sgangherata della Super Lega, almeno per come era stata presentata. È riuscito a buttare all’aria un decennio di crescita sportiva, economica e societaria; clamorosamente simile alla parabola di De Laurentiis, entrambi in stile marchese del Grillo.La chiamata di Giuntoli è stata la sterzata di una dirigenza debole, distratta e fors’anche disinteressata, che aveva e ha bisogno di un uomo forte sulla plancia di comando, capace di lavorare nell’ombra e di poche parole. Lo stesso che ha deciso la fine dell’era Allegri, un’era chiusa bene sportivamente, male dal punto di vista del gioco, già nel 2019.Il calcio è cambiato radicalmente, soprattutto ai massimi livelli, ci vogliono preparazione, competenze e capacità comunicative enormi, soprattutto nell’era dei social media, ci vogliono calciatori e uno staff all’altezza. A un club-brand non bastano più i trofei ma anche un gioco e un’immagine coerenti.Per questo l’Allegri dell’altra sera, giustificabile per alcuni aspetti, deprecabile per molti altri, rappresenta più lo stile dei tifosi che della società.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesco Caremani

Caso Pozzolo: Luca Campana presenta querelaCavo d'acciaio teso a Milano: si costituisce la seconda persona

Strage di Erba, la pista dello spaccio

Ilaria Salis, la telefonata di Giorgia Meloni a Viktor OrbánPensionato morto da 6 anni: mummificato nella propria casa

Incidente in superstrada direzione Malpensa: morto ragazzo di 22 anniMazzarino, mamma morta per arresto cardiaco

Allarme bomba sull'autostrada A10: traffico in tilt

Nuoro, scende dal fugoncino e viene investito da un pullman: morto 70enneNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 160

Ryan Reynold
Tragedia a Cagliari: operaio morto in un incidente sul lavoroLodi, recensioni omofobe nella nota pizzeria"Scambiata per influenza", Lorenzo Pagliari ucciso a 38 anni dalla malaria

trading a breve termine

  1. avatarDonna travolta da un treno alla stazione di Chivasso: problemi alla circolazioneanalisi tecnica

    Influenza, due morti all'ospedale di VicenzaMalato terminale guarito dal tumore dopo un mese di terapia avanzataAnziano trovato mummificato nella sua casa: era morto da mesiDoggy Bag, un italiano su due la vorrebbe

      1. avatarCaso Pozzolo, il deputato indagato anche per porto abusivo d'armiProfessore Campanella

        Petardi inesplosi: due tredicenni feriti

        VOL
  2. avatarNas, sequestrate 39 tonnellate di dolci di NataleCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Trenitalia, la promozione fake tramite WhatsAppLecco, arrestato il trapper Baby GangIlaria Salis, la telefonata di Giorgia Meloni a Viktor OrbánStrage di Erba, sì al processo di revisione per Rosa e Olindo

    VOL
  3. avatar“Il signor Bergoglio è anticristo, usurpatore e massone”: scomunicato prete dopo l’omeliaanalisi tecnica

    Como, assassino di Millefanti incastrato da un selfieIncendio in un casolare a Sant'Elpidio a Mare: Filippo Mattiozzi morto per le esalazioniAmici 2023: anticipazioni della puntata del 21 gennaioPalermo dice addio ad Aron: il cane bruciato vivo

Travolta da un'auto mentre attraversa la strada: 59enne morta poco dopo in ospedale

Arrestato 25enne a Milano: aveva abusato di una donnaPortogruaro, scontro fra due auto sulla A4: 8 persone coinvolte*