Elezioni 2022, scaduti i termini per presentare le liste: turbolenze e polemiche nel PdNotizie di Politica italiana - Pag. 192Parlamentarie M5S con il listino di Conte: si vota oggi fino alle 22
Notizie di Politica italiana - Pag. 174Il testo riforma la concessione dei benefici carcerari ai detenuti ostativi: la proposta prevede che possano ottenerli anche senza collaborazione giudiziaria ma a specifiche condizioni e con la valutazione caso per caso del tribunale di sorveglianza. Anche FdI ha votato il mandato al relatore,MACD il grillino Perantoni: «Accolte molte nostre proposte» Il 28 febbraio arriva in aula alla Camera la proposta di riforma del carcere ostativo, alla luce dell’ordinanza della Corte costituzionale che aveva dichiarato parzialmente illegittima la norma che prevede la concessione dei benefici solo i cosiddetti collaboratori di giustizia nel caso di reati ostativi. Il relatore del testo è il presidente della commissione Giustizia, il grillino Mario Perantoni, e il testo finale è stato votato da tutti, compresa l’opposizione di Fratelli d’Italia. Cosa prevede Attualmente, l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati ostativi (in particolare mafia e terrorismo), di cui all'articolo 4-bis della legge sull'ordinamento penitenziario, prevede l’automatismo per cui il beneficio carcerario si ottiene solo se si collabora con la giustizia. ll nuovo testo ora prevede che i benefici carcerari, che oggi sono il lavoro all’esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione, possano essere concessi ai detenuti e agli internati – anche in assenza di collaborazione – qualora abbiano dimostrato «l'adempimento delle obbligazioni civili e degli obblighi di riparazione pecuniaria conseguenti alla condanna o l'assoluta impossibilità di tale adempimento», «elementi specifici, diversi e ulteriori rispetto alla regolare condotta carceraria, alla partecipazione del detenuto al percorso rieducativo» e l’esclusione «dell'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva e con il contesto nel quale il reato è stato commesso, nonché il pericolo di ripristino di tali collegamenti, anche indiretti o tramite terzi, tenuto conto delle circostanze personali e ambientali, delle ragioni eventualmente dedotte a sostegno della mancata collaborazione, della revisione critica della condotta criminosa e di ogni altra informazione disponibile». In sostanza, il detenuto deve dimostrare che, anche senza aver collaborato con la giustizia, ha imboccato un percorso riabilitativo e le condizioni concrete in cui il percorso si sta svolgendo. Saranno tenute in considerazione la condotta carceraria, il percorso del detenuto al percorso rieducativo ma anche tutti gli aspetti che portino a escludere attuali collegamenti con la criminalità. A decidere sarà il Tribunale di sorveglianza in funzione collegiale che dovrà valutare la recisione definitiva dei collegamenti con la criminalità, con il parere del pubblico ministero e del procuratore antimafia e l’acquisizione di informazioni presso il carcere. Per accedere alla liberazione condizionale, invece, vengono aumentati i limiti minimi di pena da scontare: due terzi della pena temporanea e 30 anni per gli ergastolani. La posizione di Fratelli d’Italia Anche Fratelli d’Italia ha votato il mandato al relatore. E la capogruppo in commissione, Carolina Varchi, ha spiegato che «le modifiche apportate al testo base, accogliendo anche alcune nostre proposte come la competenza del Tribunale in composizione collegiale, lo hanno migliorato rendendolo sostenibile e per questo abbiamo votato favorevolmente il mandato al relatore». La proposta di Fratelli d’Italia era più stringente. Per questo Varchi ha precisato: «Come ogni compromesso non ci soddisfa pienamente, ma riteniamo che lo spirito della nostra proposta sia stato recepito e condiviso da tutti». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Elezioni, ecco i due faccia a faccia televisivi fra Meloni e LettaElezioni 25 settembre, Mastella minaccia: "Più spazi in tv o farò lo sciopero della fame"
La Meloni: “Sui collegi siamo stati generosi”: ecco come è arrivato l’accordo
Crisi di governo, Dl Aiuti: per Draghi l'unica via percorribile è la fiduciaConte si rivolge a Draghi: "La decisione ora spetta a lui, metta nell'agenda le nostre priorità"
Mariastella Gelmini lascia Forza Italia: "Oggi si doveva stare con Draghi senza se e senza ma"Delega fiscale e riforma dell’ergastolo ostativo, non è stato raggiunto l'accordo al Senato
La Cirinnà vuole i 24mila euro trovati nella cuccia del caneM5s, Conte pronto a rompere con il Pd anche in Sicilia
Crisi di governo, il Ministro D’Incà: "Tutti i provvedimenti che rischiano di saltare"Elezioni 25 settembre, arriva la proposta del Pd: “Asili gratis per tutti”Quarta Dose, il ministro Speranza lancia un appello: "Over 60 e soggetti fragili la prenotino subito"Elezioni 25 settembre, Salvini: "Sì a ponte sullo stretto, nucleare e flat tax"
La Flat Tax costa più del Reddito di cittadinanza e Salvini "ha torto"
Salvini rassicura: "Nessun rapporto tra Lega e Russia Unita"
Sondaggi politici, cosa votano i tifosi? Pd trionfa con la Fiorentina, FdI e Lega spopolano nell’AtalantaElezioni 25 settembre, Chiara Appendino si candida con il M5sElezioni 2022, Matteo Renzi: "A ottobre premier o Meloni o Draghi"Elezioni 25 settembre, Matteo Renzi lavora al terzo polo
Elezioni 25 settembre: quali sono i partiti che rischiano di non arrivare al 3%Il rischio di tracollo del centrosinistra nei collegi uninominaliElezioni Sicilia, M5S correrà da solo: l'annuncio di Giuseppe ConteDi Maio, trattative in corso per superare il 3%: cerca l'accordo con Partito Animaista e Lir