File not found
VOL

Draghi, la conferenza stampa: "Il Green Pass è una condizione per restare aperti"

Vaccini ai bimbi tra 5 e 11 anni, Fontana: "La Lombardia è pronta, attendiamo ok dell'ISS"Mario Draghi fra i 100 più influenti al mondo: è l’unico italiano premiato da TimeVaccino Covid, Meloni risponde al tweet sui no vax di Burioni: “Vergognoso, questa non è scienza”

post image

Green pass, Toti: "La libertà è evitare il lockdown, sbaglia chi insegue i social"Come l’Italia anche la Germania ospita numerose testate nucleari americane. Cosa farne é un problema sempre più urgente. È un fatto spesso dimenticato quando si parla di politica estera e di difesa,Guglielmo ma la Luftwaffe appartiene al piccolo club di aeronautiche equipaggiate con armi nucleari. Un recente sondaggio dell’Istituto Kantar riporta che più del 80 percento dei tedeschi è a favore di un completo ritiro delle armi americane. La condivisione è anche stigmatizzata da forze politiche a un passo dal governo. La repubblica federale dovrà scegliere fra il suo principale partner politico a Parigi e quello che dall’altro lato dell’Atlantico ha garantito per decenni la sicurezza dell’Europa centrale.  La base militare di Büchel sorge fra le delicate colline della Renania Palatinato, uno dei Land sul confine ovest della Germania. Come molte altre cittadine tedesche, buona parte della vita locale è basata sui ritmi dello stormo aereo qui schierato, il TaktLwG 33. A rendere speciale Büchel non è però tanto la presenza del personale della Luftwaffe, l’aviazione tedesca, quanto piuttosto gli ordigni custoditi oltre il filo spinato: 20 bombe B61 all’idrogeno di produzione americana, le uniche schierate in Germania e operate direttamente dalle forze armate tedesche. È un fatto spesso dimenticato quando si parla di politica estera e di difesa, ma la Luftwaffe appartiene al piccolo club di aeronautiche equipaggiate con armi nucleari. La Germania è infatti uno dei quattro paesi Nato custodi di testate americane, assieme Italia, Belgio, Paesi Bassi e Turchia. Le armi affidate agli alleati sono utilizzabili solamente con l’approvazione degli Stati Uniti e del paese ospitante, e, a esclusione della Turchia, le aeronautiche di questi paesi hanno l’incarico di poter garantire il lancio di armi nucleari in caso di guerra. Se un domani si rendesse necessario l’utilizzo delle bombe a idrogeno stanziate in Europa, esse sarebbero con ogni probabilità operate dalla Luftwaffe tedesca o dall’aeronautica militare italiana. Ovviamente il luogo in cui è custodito l’arsenale nucleare della Nato (e le intenzioni di chi lo maneggia) non può che essere rilevante per tutto il continente e non soltanto per l’immenso potenziale distruttivo legato a queste armi. La “condivisione nucleare” serve a garantire un soccorso statunitense ai propri alleati in caso di guerra, legando a doppio filo il destino dei paesi europei a quello degli Stati Uniti. Da un punto di vista puramente militare la funzione degli aerei può essere considerata modesta, sia sotto il punto di vista tecnico che strategico. Esistono oggi numerosi modelli di missili balistici capaci di raggiungere obiettivi in giro per il mondo partendo dal territorio americano, e molti analisti (anche della Nato) concordano che l’uso delle testate schierate in Europa, pur essendo definite “tattiche” e pensate per un utilizzo sul campo di battaglia, avrebbero comunque un impatto psicologico talmente profondo da poter essere considerate alla stregua di ordigni più avanzati. CommentiEurozona e transizione verde: tutto si decide in Germania col successore di Weidmann alla BundesbankStefano Ungaroeconomista Una questione di credibilità Ma è proprio l’utilizzo dell’Europa come base di lancio, per quanto superflua, che rende credibile un potenziale intervento americano in difesa dei suoi alleati. Uno degli scopi della condivisione nucleare è anche quello di fornire un’occasione ai paesi Nato non dotati di proprie armi atomiche, Germania in primis, di influenzare la la politica delle potenze nucleari dell’Alleanza atlantica. Ciò avviene attraverso il Nuclear Planning Group (Npg), un comitato il cui compito è proprio quello di definire le modalità di utilizzo di queste testate e come implementare al meglio la deterrenza contro paesi considerati ostili, primo fra tutti la Russia. 05 December 2020, Berlin: Participants of the action day "Disarmament instead of rearmament" stand in front of the Federal Chancellery with a banner saying "Withdraw US nuclear weapons from Germany". The Federal Peace Council Committee and the Cooperation for Peace call for the day of action, during which nationwide and decentralized demonstrations against further increases in arms expenditure will take place. Photo by: Fabian Sommer/picture-alliance/dpa/AP Images Ma le richieste del establishment politico-militare internazionale non sono sempre condivise da tutta la popolazione, e nel caso della Germania nemmeno da tutta la classe politica. Un recente sondaggio dell’Istituto Kantar, commissionato da Greenpeace, rivela che più dell’80 percento dei tedeschi è a favore di un completo ritiro delle armi americane. La condivisione nucleare è anche stigmatizzata da alcune delle forze politiche che stanno per salire al governo: i Verdi, nati da un amalgama di organizzazione ambientaliste e pacifiste, hanno mantenuto fino a oggi la propria strenua opposizione alla condivisione nucleare, pur rivedendo molti altri dogmi della propria politica di sicurezza. Anche la Spd, a cui molto probabilmente apparterrà il prossimo cancelliere, ha una posizione ambigua in materia: se da un lato il programma elettorale mantiene l’ambizione di un mondo senza armi atomiche «nel lungo periodo», molti parlamentari centristi si considerano eredi di Helmut Schmidt, il cancelliere socialdemocratico che vedeva l’assicurazione nucleare come necessaria per costringere Mosca a trattare sul disarmo. Entrambi i partiti di centrosinistra considerano però una condizione non negoziabile che un eventuale abbandono tedesco della condivisione nucleare debba essere condivisa con i partner europei. Nello specifico vorrebbe dire avviare negoziati con gli altri paesi, soprattutto quelli a est, nervosi per un possibile indebolimento della Nato nel confronto la potenza nucleare russa. Una decisione unilaterale avrebbe conseguenze impreviste e non è chiaro neanche cosa significherebbe per paesi come l’Italia: pur trovandosi lontana dal possibile teatro di utilizzo in caso di rinuncia della Germania sarebbe il paese ospitante più a est dell’Alleanza. La denuclearizzazione della Germania potrebbe anche spingere la Polonia o la Repubblica Ceca, già attivi come stati di supporto all’arsenale Nato, a offrirsi come base di lancio per le testate nucleari, un’immensa provocazione per Mosca. Deutsche VitaBas (Spd) diventa la terza donna a presiedere il Bundestag Una dilemma per tutti Il problema va risolto in fretta. Nei primi mesi della prossima legislatura la Germania dovrà decidersi sul da farsi per i successori del Tornado, il caccia oggi utilizzato per il lancio delle testate nucleari ma ormai prossimo alla pensione. Come soluzione-ponte la Luftwaffe acquisterà alcuni F-16, che però non potranno sostituirsi agli aerei di nuova generazione attualmente in progettazione. Il programma franco-tedesco su cui sta puntando Berlino, il cosiddetto Fcas, con ogni probabilità non sarà compatibile con le armi americane. Il problema è in parte tecnico, perché le armi nucleari francesi hanno effettivamente sistemi d’aggancio diversi da quelle statunitensi, ma anche politico: difficile immaginare che i francesi trasmettano progetti e schematiche segrete agli americani affinché possano certificarne la compatibilità con i sistemi a stelle e strisce. Un problema per la repubblica federale, che dovrà scegliere fra il suo principale partner politico a Parigi e quello che dall’altro lato dell’Atlantico ha garantito per decenni la sicurezza dell’Europa centrale. Come se non bastasse, sono ormai mesi che a Washington si discute su una possibile revisione della dottrina nucleare americana, la cui nuova formulazione potrebbe mettere a rischio il principio-cardine della condivisione nucleare. Biden potrebbe sfoltire i casi in cui Washington prenderà in considerazione una rappresaglia nucleare. Se oggi gli Stati Uniti si riservano l’utilizzo del deterrente nucleare contro qualsiasi tipo di attacco massivo che minacci la sopravvivenza dell’America, è possibile che i democratici decidano di passare a una dottrina di “sole use”: le armi nucleari potranno essere usate solo in risposta a un attacco nucleare. Un elemento che complica ulteriormente la decisione che dovrà prendere il prossimo governo tedesco. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMichelangelo Freyrie

Mario Socrate, chi è il candidato M5s di Busto Arsizio che ha definito "cagna" Giorgia MeloniConte: "Il mio cuore batte a sinistra, sul green pass a lavoro no ai licenziamenti"

Caso Luca Morisi, dai messaggi Whatsapp si apprende che i leghisti sapevano già tutto

Alessandro Zan: "A Mykonos ho visto un deputato della Lega contrario al ddl che baciava un uomo"Conte: “Durigon si dimetta, quelle frasi su Mussolini sono aberranti”

Il reddito di cittadinanza resterà: Draghi avrebbe un piano per rafforzare l'occupazioneFrancesca Benevento, candidata consigliera comunale a Roma: "Vogliono decimarci con vaccino e microchip"

Mattarella riceve la laurea honoris causa in Relazioni internazionali ed europee

Sileri: “Stop a mascherine e distanziamento se i dati migliorano e la campagna vaccinale continua”Caso Morisi, Salvini: "Disgustato dalla schifezza mediatica, chi gli restituirà la dignità?"

Ryan Reynold
Lamorgese: "Ringrazio per il sostegno e la solidarietà. Ho le spalle larghe"Conte: “Draghi non fa compromessi con Salvini? È più bravo di me”Afghanistan, Draghi incontrerà il Presidente francese Emmanuel Macron

VOL

  1. avatarElezioni comunali 2021, Renzi: "Il M5s non arriva al 2023, sconfitta letale"ETF

    Green pass, Speranza: "Scaricati 20 milioni in tre giorni, numero straordinario"Sondaggi politici Euromedia Research: Pd primo, segue Fratelli d'Italia, Lega e M5s terzi a parimeriSalvini risponde a Zan sul deputato leghista che ha baciato un uomo a MykonosConte: "Con questa Lega in totale confusione il governo Draghi non arriva al 2023"

    1. Tamponi gratuiti per ottenere il green pass senza il vaccino, perché il governo Draghi è contrario?

      1. avatarDecreto Viminale, elezioni amministrative: italiani chiamati alle urne domenica 3 e lunedì 4 ottobreETF

        Lega, Luca Morisi: il curatore dei canali social del Carroccio si dimette

        VOL
  2. avatarPippo Franco sarà candidato alle amministrative a Roma al fianco di Enrico MichettiCapo Analista di BlackRock

    Scuola, Bianchi: "L'obiettivo è eliminare le mascherine in classi con tutti vaccinati"Scuola, il ministro Bianchi illustra il piano per il rientro il Commissione Cultura alla CameraCovid, Speranza: “Corridoi turistici Covid-free per mete fuori dall’UE”Elezioni comunali 2021, Renzi: "Il M5s non arriva al 2023, sconfitta letale"

  3. avatarDomenico Arcuri torna a Palazzo Chigi: quale sarà il ruolo dell'ex commissario straordinario?analisi tecnica

    Domenico Arcuri torna a Palazzo Chigi: quale sarà il ruolo dell'ex commissario straordinario?Minacce di morte a Speranza, denunciato un 35enne che scriveva: "Ti devono squartare vivo"Salvini attacca la Cirinnà: “Poverina, adesso è senza la cameriera”La sottosegretaria Floridia: “Ora abbiamo vaccini e Green Pass, la Dad non esisterà più”

    VOL

Comunali 2021, 3 donne per Milano: il dibattito tra le capolista di Pd, M5s e Lega in diretta dalla redazione di Notizie.it

Elezioni comunali 2021: Gaetano Manfredi, chi è il nuovo sindaco di NapoliCovid, Salvini replica alle parole di Draghi: "Stupito dalle sue parole. Poteva chiamarmi"*