Habeck cerca l’idrogeno in Namibia, ma pesa il passato coloniale tedescoEsame di maturità 2024: i nomi dei presidenti di commissioneMaturità 2024, l’elogio dell’imperfezione: l’invito di Rita Levi Montalcini ad accettare i difetti
Torino, chiusura di un mese per il Museo Egizio: nuovo allestimentoCommentando il senso delle proteste dei trattori,Economista Italiano su questo giornale Walter Siti ha espresso dubbi sull’utilità delle politiche europee. Secondo Siti, sarebbe necessario ammettere il fallimento delle politiche green per concentrarsi su altre questioni su cui la politica ha ancora margine di interventoIl recente articolo di Walter Siti su questo giornale connette la protesta dei trattori ad altre sfide sociali. La tesi implicita è che, in un quadro di cacofonia europea e sanremese, la probabile vittoria politica dei trattori non dovrebbe essere vista soltanto come una vittoria corporativa rispetto all’interesse generale.Secondo Siti, sulla questione climatica la politica europea dovrebbe avere un sussulto di onestà e riconoscere l’impossibilità di limitare l’innalzamento della temperatura media. Ma questa ammissione, secondo Siti, non dovrebbe implicare una rinuncia a incidere su altre questioni sociali (la prossima rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale, il governo delle disuguaglianze, ecc.).La conclusione del ragionamento (una sconfitta su un tema seppur importante non deve comportare la rinuncia ad agire politicamente su altri) è in generale corretta. Ma le premesse e gli argomenti sottesi non funzionano e tradiscono un pessimismo solo apparentemente realista.Profezie e fallimentiIn primo luogo, forse è vero che anche implementando le politiche di riduzione delle emissioni sforeremo i 2°C di aumento di temperatura globale, termine oltre il quale, sostiene l’assoluta maggioranza dei climatologi, il cambiamento climatico comporterebbe danni irreversibili e ancora più significativi di quelli che già viviamo.Anche se questo fosse indubbiamente vero, però, si tratterebbe della più classica delle profezie che si autoavverano: si pensa che non sia possibile raggiungere un certo risultato e il pessimismo stesso determina il fallimento di ogni tentativo di ottenere il risultato. Rimestare nella sfiducia, quindi, non è un esercizio di disincanto critico di fronte a un presunto radicalismo ambientalista. È invece un atteggiamento che colposamente affossa l’iniziativa.Inoltre, sebbene attualmente non possiamo conoscere precisamente di quanto si innalzerà la temperatura, sappiamo di certo che c’è molta differenza tra uno sforamento limitato della soglia dei 2°C e uno sforamento significativo. Quindi anche se fossimo destinati a superare la soglia abbiamo ottimi motivi per sforarla di poco invece che di molto.Anche da un punto di vista materiale, la posizione di Siti è argomentativamente problematica, perché isola una questione (le politiche climatiche) che non può essere realmente isolata da molte altre.Così come il peggioramento dei raccolti degli ultimi anni è in molti casi dovuto al cambiamento climatico, altri fenomeni epocali (migrazioni, distribuzione della ricchezza, evoluzione tecnologica) sono connessi alle politiche attuali sul clima. Essere rinunciatari su quest’ultima implica di fatto una rinuncia ad affrontare anche le altre.Infine, c’è un problema di eccessiva generalità di questa idea rinunciataria sulle politiche climatiche.La mitigazione non bastaFino a pochi anni fa, si tendeva a distinguere nettamente tra le politiche preventive – quelle che cercano di limitare l’innalzamento della temperatura – e le politiche di adattamento – quelle che, considerando l’innalzamento inevitabile, cercano di rendere compatibile la vita in una situazione climaticamente cambiata. I conservatori ragionevoli, cioè non negazionisti, hanno spesso flirtato con l’adattamento pur rifiutando le politiche preventive (ritenute futili). Attualmente, però, è chiaro a tutti che dobbiamo perseguire entrambe le politiche perché anche variazioni marginali fanno una certa differenza, e perché lo sviluppo delle tecnologie e delle pratiche sociali di limitazione delle emissioni è di fatto tanto preventivo quanto di adattamento.Sostenere che le politiche green europee siano futili e colpevoli della crescita del populismo di destra, come ha sostenuto anche Lorenzo Castellani, sembra l’ennesima edizione di un realismo politico che giustifica l’atteggiamento rinunciatario e si preclude ulteriori margini di manovra politica. Un atteggiamento che parte dal disincanto critico e finisce per adagiarsi alla logica di chi grida più forte.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico ZuolofilosofoFilosofo, si occupa di filosofia politica e di etica applicata. È ricercatore presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia e Storia dell'Università di Genova.
La ricerca di Cambridge: «Il Covid-19 causato dai cambiamenti climatici»C’è una nuova ondata di Covid, per fortuna non siamo più indifesi
Trattori da tutto il Basso Molise in protesta a Termoli - Tiscali Notizie
Bongioanni "Portare le eccellenze piemontesi sul mercato cinese" - Tiscali NotizieOk Consiglio Puglia a richiesta referendum abrogativo Autonomia - Tiscali Notizie
Quanto è davvero verde la ricostruzione post-coronavirusBruxelles apre una procedura contro la Germania per i giudizi della Corte costituzionale
Greenpeace: «Su Eni e G20 scenario inquietante»La gaffe sul risarcimento ai sopravvissuti alla Shoah mette in difficoltà Lindner
Ilary Blasi è incinta? Il pancino sospetto fa sognare i fanNetanyahu negli Stati Uniti: «Vinceremo». Le proteste fuori e dentro il CongressoNotizie di Salute e Benessere - Pag. 2Valditara: "700 milioni alle scuole paritarie"
Notizie di Lifestyle in tempo reale - Pag. 1
Incendi in Sardegna, Canadair in azione su più fronti - Tiscali Notizie
Se non fermiamo l’azoto, la temperatura andrà fuori controlloCulturaI tre momenti imperdibili della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di ParigiConcorso magistratura 2024: spunta la riapertura dei termini
Cultura | Pagina 2 di 36Laura Conti maestra della cultura ambientalistaPresentati i nuovi palinsesti Rai, Sanremo slitta di una settimanaNeve sulle Marche, impianti sciistici pronti a riaprire - Tiscali Notizie