File not found
analisi tecnica

La Regina Elisabetta non celebrerà il 95° compleanno: festeggiamenti annullati

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 708Disincagliata la Ever Given, Suez e il mondo respiranoCovid, il Regno Unito potrebbe raggiungere l'immunità di gregge il 12 aprile

post image

Wuhan un anno dopo la fine del lockdown: come si vive oggi nella città simbolo della pandemia?Inaugurazione del centro Trampolin - Francesco Malavolta COMMENTA E CONDIVIDI «È così piccola e ha questo sorriso che davvero ti spiazza,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock se conosci la sua storia». L’immagine è ancora vivida nella mente di Davide Parise, co-fondatore dell’organizzazione umanitaria Women For Freedom, che da dieci anni è impegnata in attività in Italia e all’estero per aiutare donne e bambini vittime di violenza, tratta e sfruttamento sessuale. Il sorriso che ricorda è quello di una ragazzina che fino agli undici anni è stata costretta a prostituirsi nei bordelli boliviani. «Le ho chiesto cose le piacesse fare. Mi ha risposto: “Mi piace tanto cantare, perché cantando riesco a mandare via i brutti pensieri”». Per un attimo a parlare è solo il silenzio. Poi riprende: «Sono parole che dette da una bambina di 13 anni fanno riflettere».È una delle storie, tristemente simili, delle ragazze tra gli 11 e i 17 anni, vittime di sfruttamento sessuale, ospitate nel centro “Trampolin”. Un rifugio, un percorso, un trampolino, appunto, verso un futuro migliore. Parise spiega: «In Bolivia c’è una forte cultura machista che permea la società. Sono migliaia le ragazze che finiscono nella rete della tratta a scopo sessuale. Centinaia sono le “casas de citas” (locali a luci rosse) che convivono con sconcertante normalità con scuole, negozi e mercati. Il problema è proprio il fatto che questo fenomeno è naturalizzato. Una volta che le ragazze cadono in questa rete, è molto difficile che possano uscirne: all’inizio vengono abbagliate da promesse di guadagni facili, ma con il tempo la morsa si stringe e sono costrette a fare un determinato numero di prestazioni giornaliere solo per avere un posto dove dormire». In Bolivia una ragazza su tre ha subito un abuso prima dei 18 anni. Nel 2023, le denunce per violenza contro le donne sono state 51.770. E più di mille i casi di tratta e traffico di persona. In questo contesto è nato “Trampolin”. «È stato creato – racconta Parise – una quindicina di anni fa dalla Fundacion Munasim Kullakitae con cui da tempo lavoriamo in simbiosi. Si trova a El Alto, nella periferia della capitale La Paz, dove si concentra la popolazione migrante». È una delle città più povere del Paese: più del 70% degli abitanti non riesce a soddisfare le esigenze primarie e, in molti casi, non hanno accesso all’acqua potabile. «Un dato che fa venire i brividi – prosegue Parise – è che il 60% delle ragazze che sono vittima di sfruttamento sessuale hanno meno di 17 anni. Nel centro ci sono 25 posti letto: purtroppo in questo contesto sono pochi, ma stiamo allargando i dormitorio e presto potremo ospitare 40 ragazze».Il co-fondatore racconta che si tratta di un processo molto complesso. «Sono ragazze che vengono segnalate dalle persone in strada o dalla polizia quando fa le retate nei bordelli. Arrivano ragazze incinte, che hanno grossi problemi a livello psicologico, o con dipendenze. All’inizio viene fatto un check-up a livello sanitario, e poi vengono seguite dalle assistenti sociali, le educatrici, le psicologhe del centro che hanno per ogni ragazza un'attenzione specifica. Ciascuna viene seguita con un percorso su misura, e questa è poi la chiave per ottenere risultati positivi». Le ragazze accolte nel centro possono ricominciare il percorso scolastico, fare attività sportiva e formazione professionale per porre le basi per una futura indipendenza economica. «L’obiettivo attraverso questo percorso è elaborare i tanti traumi che hanno subito e recuperare l’autostima e la cura di sé. E lo facciamo ricreando in qualche modo un contesto familiare di armonia, che è ciò che è mancato a queste ragazze. Su una parete del centro hanno dipinto la frase: “Tutte abbiamo un valore, ma nessuna un prezzo”». La sera si ritrovano nel salone per mangiare, guardare un film, leggere. «Ma anche giocare, perché alla fine molte sono ancora delle bambine», aggiunge con amarezza Parise. «Abbiamo da poco inaugurato tutta la parte nuova del centro. Ora c’è più spazio per le loro attività: abbiamo fatto una piccola area multidisciplinare dove possono fare arte terapia, danza, palestra, formazione sull’artigianato locale. Al pian terreno c’è quella che è la loro mensa, ma è anche una grande cucina dove possono sperimentare, imparare a cucinare, fare attività di pasticceria grazie alla collaborazione con aziende specializzate». Sono attività importanti per permettere alle ragazze di raggiungere un’indipendenza economica una volta uscite dal centro. «Apriamo un conto corrente per ciascuna di loro, e i fondi raccolti da tutte le attività che fanno, ad esempio la vendita di braccialetti, vengono suddivisi tra loro».Ma il progetto Trampolin non si limita al centro. Luisa Rizzon, presidente di Woman For Freedom racconta: «C'è tutta un'attività di rete con la comunità locale, con commercianti che sono stati sensibilizzati. Ora quando una di queste ragazze si avvicina la assistono, le danno qualcosa da mangiare, le dicono che esiste la nostra associazione dove possono chiedere aiuto. In Bolivia esistono altri centri antiviolenza, ma nessuno è così specializzato e che si dedica a un recupero così sartoriale». Proprio per la sua unicità e per l’importanza di progetti come Trampolin il prossimo obiettivo dell’Associazione è aprire un secondo centro a Cochabamba. Spiega Parise: «È una delle città più popolose della Bolivia, dove si concentra molta popolazione migrante e ad alto rischio di vulnerabilità. Le istituzioni locali, data la grande necessità, sono entusiaste di questo progetto e sono pronte ad aiutarci con le scarse risorse che dispongono dal governo centrale». Aggiunge Rizzon: «Al momento, nel centro c’è una ragazzina che viene proprio da Cochabamba. Aveva scelto di partire perché aveva preso contatto con un ragazzo, o almeno era quello che credeva, ma in realtà aveva più di 50 anni. L'adescatore in 48 ore l'ha fatta arrivare da Cochabamba a Lima, quindi in un altro Paese. Sono stati velocissimi a farla sparire». Solo nel 2023, la polizia boliviana ha ricevuto 3.409 denunce per sparizione. Significa una denuncia ogni tre ore. Nella maggior parte, si tratta di minori tra i 14 e i 16 anni. «Fortunatamente – riprende Rizzon – si è mossa tutta una rete e si è riusciti a recuperarla. Era destinata a diventare la prostituta degli operai che lavorano nelle miniere».

Città del Capo, lotta contro le fiamme: migliaia di evacuati dopo l'incendio causato da un vagabondoSpagna, estate alle porte: mascherina obbligatoria anche in spiaggia

Covid, individuata una nuova variante in Israele

AstraZeneca, stop definitivo in Danimarca: sospeso anche Johnson & JohnsonAustralia, scopre ragno cacciatore in casa: utenti Facebook in aiuto

Putin si è vaccinato: non verrà rivelato con quale sieroLa storia di Mary Ann Webster, che a causa di una malattia diventò la donna più brutta del mondo

A 88 anni è morto George Bass. Addio all'Indiana Jones degli abissi

La Svezia riapre gli stadi, l'ingresso è consentito solo a 8 tifosi a partitaJohnson & Johnson, esteso stop in Europa in attesa della decisione Usa

Ryan Reynold
Carlo omaggia il padre Filippo: "È stata la roccia della Regina"In 180 assediati dai jihadisti in un hotel del MozambicoGeorgia, infermiera di 27 anni morta dopo la prima dose di vaccino

Campanella

  1. avatarCittà del Capo, lotta contro le fiamme: migliaia di evacuati dopo l'incendio causato da un vagabondoGuglielmo

    Covid coniugi separati si ritrovano dopo un anno e festeggiano 72esimo anniversario di matrimonioGeorge Floyd, raggiunto il verdetto: Derek Chauvin colpevoleFunerale Principe Filippo, il significato della collana indossata da KateOperazione Forth Bridge, cosa prevede il protocollo per la morte del principe Filippo

      1. avatarA Strasburgo museo Mamcs aperto ma solo ai donatori di sangueProfessore Campanella

        La Regina Elisabetta ha ricevuto la seconda dose del vaccino anti covid: lo dice il Sun

  2. avatarVideosorveglianza per le regole anti covid, proteste in FranciaProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Trump all'assalto dei social: l'idea dell'ex presidenteVaccini, l'Austria minaccia il blocco di ben 100 milioni di dosi PziferRussia, in fin di vita il dissidente Navalny. Appello della Ue per la sua scarcerazione immediataMomenti di terrore negli USA: bambino twetta dall'account del commando strategico nucleare

  3. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 720Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Regno Unito, via alle riaperture. Johnson avverte: "Ci saranno più morti"USA, donna transgender candidata come governatrice della CaliforniaNuova Zelanda, sigarette vietate a chi è nato dopo il 2004: la proposta del governoVaccini, l'Austria minaccia il blocco di ben 100 milioni di dosi Pzifer

AstraZeneca, via libera dell'Ema: "Il vaccino è sicuro ed efficace"

La Cina approva il quarto vaccino in caso di emergenzaRussia: “Alexei Navalny sta morendo. Nelle sue condizioni, è questione di giorni”*