Draghi non riferirà in parlamento prima del viaggio negli Stati Uniti: la delusione di ConteDdl Concorrenza approvato al Senato: 180 voti a favore e 26 contrariReferendum 12 giugno 2022, l’affluenza alle urne: 18,73% alle 23
Il leader più apprezzato sui social è Draghi seguito da Conte e da MeloniDa fine Ottocento sono stati diversi i tentativi di avere un tè nostrano,trading a breve termine con esiti però negativi. Per bere un tè italiano oggi bisogna andare sul Lago Maggiore e in Lucchesia. Qui la Camelia sinensis ha trovato il proprio habitatA chi ci ha provato è stato dato del folle. Fare il tè in Italia, in effetti, appare un’impresa piuttosto difficile. D’altronde parliamo della bevanda più consumata al mondo che viene in gran parte prodotta in Oriente. I dati del 2021 parlano di sei milioni di tonnellate concentrati in Cina, India, Sri Lanka, Kenya, Taiwan e Giappone. Anche l’Italia, tuttavia, ha avuto una fase pionieristica. La descrive bene lo scrittore e giornalista Fabio Marzano nel libro I racconti delle piante edito da EDT dove si parla del “tè del Ticino”, una piccola piantagione di Camelia sinensis – l'unica specie vegetale da cui si ricavano le preziose foglie – coltivata sul lato più ombreggiato dell’orto botanico dell’Università di Pavia a fine Ottocento. Il mittente dei semi è sconosciuto, ma, in quegli anni, furono diversi gli istituti universitari in Europa che si cimentarono nella crescita della pianta del tè. L’unico a riuscirci però fu quello pavese, addomesticando la varietà alle nuove condizioni ambientali (l’uso di serre removibili si rivelò l’idea vincente dell’allora direttore Giovanni Briosi).Le rese, tuttavia, non furono interessanti e toccò al successore di Briosi, Gino Pollacci, continuare la sperimentazione. Il periodo è quello dell’autarchia fascista e l’indipendenza agricola è uno degli obiettivi del regime. Il nuovo direttore seleziona, tra le siepi esistenti, le piante più resistenti e le mette in campo aperto.Nonostante i rigidi inverni della Bassa, una ventina di piante ce la fa e Pollacci, con un certo orgoglio, le battezza con il nome di Camelia Thea ticinensis. Semi e alberelli – diventati quattrocento nel tempo – sono inviati a consorzi e agronomi in tutta Italia, ma l’idea di una grande impresa nazionale del tè rimane solo nelle buone intenzioni del direttore. Ancora oggi, nell’Orto Botanico di Pavia, sono presenti una cinquantina di esemplari: «Sono sempre lì, a ridosso del muro ombreggiato – spiega Nicola Ardenghi, curatore dell’istituto pavese – li coltiviamo solo per motivi sperimentali perché il tè che se ne ricava non avrebbe la quantità di teina sufficiente per consentirne la commercializzazione. L’interesse storico però rimane perché si tratta di una cultivar locale».In Toscana “il folle del tè” si chiama Guido CattolicaL’epopea del tè italiano sembrava conclusasi a Pavia, ma a riprovarci, un secolo dopo, è stato Guido Cattolica, agricoltore e botanico di Sant’Andrea di Compito, in provincia di Lucca. La sua passione per la Camelia è a tutto tondo. Vanta infatti oltre 150 ibridi nuovi di Camelia Japonica e da anni organizza una meravigliosa Mostra delle Camelie in paese.Tornando alla specie sinensis, Cattolica dà inizio alla sua coltivazione raccogliendo alcuni semi nell’orto botanico comunale: «Nel 1989 faccio il primo raccolto – racconta Cattolica – meno di un chilo, oggi sono arrivato a una ventina di chili di prodotto lavorato che vendo solo in azienda. Lo so che mi hanno dato del folle, ma io preferisco parlare di testardaggine». Chi vuole acquistare il suo prodotto deve raggiungere l’antica Chiusa Borrini, nel comune di Capannori.Lì si possono vedere le 2500 piante divise in cinque giardini del tè disposti ad anfiteatro. Un po’ come nel vino, anche nel caso del tè si può parlare di terroir, di zona vocata: «L’area - spiega il botanico - vanta un suolo acido e piogge abbondanti, due caratteristiche fondamentali per questo tipo di coltivazione». L’ecotipo Sant’Andrea di Compito ha incuriosito anche i cinesi. Qualche anno fa alcuni tecnici dell’istituto del Germoplasma del tè di Zhejiang hanno fatto visita a Cattolica, scoprendo che la sua varietà può resistere fino a –12 °C. Il coltivatore lucchese porta avanti anche qualche consulenza, soprattutto tra privati interessati a coltivarsi in proprio le piante: «Sto seguendo una piccola piantagione alle pendici dell’Etna e sto lavorando in Corsica, a Porto e in Galizia con un istituto di ricerca. Il progetto più ambizioso è nelle isole Azzorre dove c’è la coltivazione più grande d’Europa e dove ho comprato un pezzetto di terreno anche io: lì voglio provare a fare un tè oolong».Il Lago Maggiore, il terroir eletto del tè italianoSe Guido Cattolica può rivendicare il primato del tè italiano, Paolo Zacchera è di certo il coltivatore di tè con la più grande piantagione in Europa, dopo quella nelle isole portoghesi (La Gorreana Tea factory). Siamo a Premosello Chiovenda, in provincia di Verbania, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. L’azienda La Compagnia del Lago Maggiore, oggi condotta dal figlio Alessandro, nasce ai piedi della Val Grande che vuol dire acqua cristallina del fiume Toce, territorio incontaminato e terreni acidi, tutto ciò che serve ad ottenere ottimi germogli: «In questa area selvaggia delle Alpi – spiega Zacchera – ci sono trentamila piante di tè su tre ettari, che ho avviato da esemplari trovati in Turchia, dove il tè cresce anche sopra i mille metri». CulturaUna, nessuna, centomila: la cuppa perfetta non esisteAnna ManiscalcoDa bravo florovivaista Zacchera è deciso a sfatare il mito che il tè non possa essere coltivato in Europa e così, venti anni fa, grazie alla consulenza del tea tester Marco Bertona, inizia l’avventura: «Ho capito che si poteva produrre in Europa dopo aver visto le piantagioni meccanizzate in Giappone – continua l’imprenditore - e questo sarà il prossimo passo, acquistare macchinari dedicati alla raccolta». L’azienda del Verbano è l’unica ad aver avviato la commercializzazione del prodotto, grazie a un accordo con la società fiorentina La Via del Tè che ha messo sul mercato il tè della Val d’Ossola, sia nero che verde.Due medaglie d’oro per il tè delle AlpiTrentamila piante danno circa trecento chili di prodotto finito. Poco, ma sicuramente di ottimo livello. Il tè del Lago Maggiore vanta infatti un palmares di tutto rispetto con ben due medaglie d’oro conquistate in competizioni internazionali, una in Cina nel 2019 e l’altra a Parigi nel 2020, dove gli infusi della Val d’Ossola hanno sbaragliato tè cinesi e giapponesi.Il merito va soprattutto a Marco Bertona che, lavorando sul prodotto dell’azienda di Zacchera, ha tirato fuori dei tè campioni del mondo. Bertona è fondatore e presidente dell’Associazione Italiana Tè &Infusi e membro dell’Intergovernmental Group on Tea della FAO, il forum intergovernativo dedicato al tè che vede coinvolti paesi produttori e paesi consumatori: «La prima riunione dopo lo stop dovuto al Covid - spiega Bertona - si tiene in India in questi giorni (fine gennaio per chi legge, ndr). Affrontiamo temi delicati come quello del cambiamento climatico o delle politiche dei prezzi, ma lavoriamo anche sulla promozione dei consumi.In questa chiave è nata la Giornata internazionale del tè che si celebra il 21 maggio». Il presidente di AssoTèInfusi è l'unico europeo ed uno dei pochissimi occidentali ad aver ottenuto la certificazione Advanced Tea Taster, rilasciata dal Ministero delle Risorse Umane della Repubblica Popolare di Cina e con l’associazione, nata nel 2004, è impegnato a far crescere la popolarità della bevanda in Italia: «Il consumo pro capite – aggiunge l’esperto - è di circa 150 grammi l’anno, non tanto in verità, ma il nostro è anche il paese dove il consumo di tè cresce in modo costante da anni sia in termini quantitativi che qualitativi, con un’attenzione particolare ai tè biologici e alle miscele speciali».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca Ciancio
M5S, l'appello al Parlamento: "S'impegni nella descalation militare". Sfiducia a Di MaioAlla Camera passa il Dl Aiuti e vince il si anche con il voto del M5s
Ucraina, Salvini: "Serve iniziativa europea di Italia, Francia e Germania, la Lega è pronta"
Il ministro Brunetta attacca un lavoratore: “Sei dipendente? E allora perché c***o parli?”Sea Watch 3, sospeso il processo Rakete-Salvini: il motivo
Crisi di governo, Letta e Di Maio vogliono una verifica di maggioranzaMovimento 5 Stelle, Di Battista potrebbe ritornare, ma ad una condizione: "Deve uscire dal Governo"
Monza, Berlusconi in mezzo agli ultrà racconta una barzelletta| Notizie.iElezioni amministrative 12 giugno 2022, dove si vota? Tutti i Comuni chiamati alle urne
Elezioni 12 giugno, l'appello della candidata a Mercato San Severino: "Fate la salsa poi andate a votareAncora liti sulla risoluzione armi all’Ucraina: cosa può succedere in SenatoCdm convocato d’urgenza da Draghi: focus su ddl concorrenza e fratture nella maggioranzaPiano europeo di lotta contro il cancro, Sara Cunial vota no: "È scritto da Bill Gates"
Letta, Salvini che mette a rischio Draghi e Meloni “da brividi”
Decreto Energia 2022: tutte le misure in arrivo contro i rincari
Carfagna e il voto in Parlamento sulle armi all’Ucraina: “Non è necessario”Governo, oggi telefonata tra Draghi e Conte: lunedì l'incontroMascherina obbligatoria, Andrea Costa: “Possibile proroga per ospedali, Rsa e mezzi di trasporto”La Camera ha approvato il Decreto taglia prezzi senza modifiche
Il piano di emergenza dell’Italia per superare lo stop di forniture del gas russoStop grano dall’Ucraina, Draghi: “Rischia di causare una straordinaria crisi alimentare”Sgarbi: "Conte attacca Draghi perché premier tecnico, ma lui cos'era?"Guerra in Ucraina, le posizioni dei partiti sull'invio di nuove armi