Decreto Asset, via libera al testo: tutte le novitàFred Vargas tinge di noir l’inizio di quest’estateL'idea di Forza Italia: Ponte sullo Stretto di Messina intitolato a Berlusconi?
Sanità, dermatologo Bianchi: "Per chi ha malattie pelle ok farmaci male assistenza" - Tiscali NotiziePer l’Organismo congressuale forense anche se il referendum punta ad abrogare del tutto o in parte singole norme,égliavvocatidiconosìEconomista Italiano il suo obiettivo più ampio è affermare una visione della giustizia su un terreno in cui il Parlamento è restio a mettere mano È del tutto naturale che l'Organismo congressuale forense abbia mobilitato l'avvocatura per i referendum. Il primo obiettivo è rompere la cortina di silenzio che si è creata intorno a questo appuntamento elettorale. In quanto avvocati non possiamo rimanere inerti di fronte all'evidente tentativo di impedire il raggiungimento del quorum e così invalidare i quesiti. Sarebbe un regalo alle forze della conservazione, quelle che – da destra e da sinistra – ostacolano ogni tentativo riformista in ambito di giustizia, nonostante le carenze e, da ultimo, gli scandali interni alla magistratura. I referendum sono uno straordinario sistema di partecipazione diretta del cittadino all’attività legislativa, che è la funzione politica per eccellenza. Ciò non significa affermare che, rispondendo ai quesiti referendari, il cittadino “si fa” legislatore, ma piuttosto che il corpo elettorale opera delle “scelte” destinate a vincolare il Parlamento e le forze politiche. GiustiziaCosa prevedono i 5 referendum sulla giustiziaGiulia Merlo L’obiettivo è affermare una idea Sebbene il referendum agisca chirurgicamente su singole norme, mirando ad abrogarle in tutto o in parte, il suo obiettivo ultimo è quello di affermare un’idea, una visione, con effetto massimo laddove il Parlamento appaia restio a mettere mano. Come sta accadendo sempre di più in questi anni, particolarmente in tema di giustizia. Si potrebbe obiettare che, al contrario, la Ministra Cartabia ha sfoderato un piglio riformatore di nuovo conio e non ha bisogno di spinte, ed è vero. Tuttavia, abbiamo assistito a mille inciampi nei percorsi parlamentari dei disegni di legge e conosciuto altrettanti modi di neutralizzare certi istinti innovatori. Il più abusato, nei casi di disegni di legge delega come le riforme in atto, è quello del tradimento della delega. C’è sempre il rischio che il Governo la lasci cadere o traduca in norme precettive solo una parte della delega. Questo soprattutto nei casi di avvicendamento alla guida del Paese, ma lo si è visto anche in casi di relativa stabilità del quadro politico. Ed allora non c’è ragione perché la riforma dell’ordinamento giudiziario, già approvata alla Camera ed ora all’esame del Senato, debba raffreddare la corsa dei referendum. Il raggiungimento del quorum e la vittoria dei SI ai tre quesiti ordinamentali (separazione funzioni dei magistrati, voto degli avvocati nei consigli giudiziari, e candidature extracorrentizie al Csm) mantengono tutta la loro importanza seppure non rappresentino, in questo caso, un moto di sfiducia, ma costituiscano di fatto un’azione di sostegno all’azione riformatrice del Legislatore. Sì a tutti i quesiti L’impegno dell’Ocf è per il SI a tutti i quesiti referendari. E non perché pensiamo siano i quesiti migliori e meglio formulati del mondo, né perché ci illudiamo di mutare il corso della storia. Semplicemente perché vanno nella direzione giusta. Si pensi al quesito sulla custodia cautelare. Che ci sia stato un abuso della custodia cautelare non lo diciamo solo noi difensori, è stato detto finanche nel discorso del Presidente di inaugurazione dell’anno giudiziario in Corte di cassazione. Che la Ministra Cartabia voglia invertire la deriva carcero-centrica del processo penale lo dice la sua iniziativa riformatrice per la sistemazione del sistema sanzionatorio penale (tendente a valorizzare le pene diverse da quella detentiva) e l’avvento della giustizia riparativa. Allora come si fa a non votare si? E come potrebbe, comunque, un avvocato votare No? L’avvocatura negli ultimi trent’anni ha sostenuto le riforme che hanno cercato di circoscrivere i casi di possibile adozione della custodia cautelare in carcere utilizzando avverbi ed aggettivi sempre più severi nel delimitare il potere del giudice. Purtroppo, ogni nuova formula lessicale non ha impedito l’abuso. Il referendum vuole porre un punto fermo: laddove non c’è pericolo di reiterazione di atti violenti basta la custodia cautelare al domicilio; non occorre la galera. Pertanto, il Si al quesito sulla custodia cautelare si pone perfettamente nel solco della tradizione culturale degli avvocati: non richiede di attardarsi in spiegazioni. Lo stesso vale per l’abrogazione della legge Severino, con i suoi automatismi che urtano con la presunzione di innocenza che informa la nostra Costituzione ed anche le direttive comunitarie. Non è solo un problema di principio. Noi difensori sappiamo quanto facile sia per un amministratore pubblico finire nelle maglie di un procedimento penale, e quanto aleatori siano i giudizi di primo grado soprattutto se seguono a processi mediatici già celebrati e “risolti” con condanne a mezzo stampa. E’ un patrimonio di esperienza che non ci può lasciare indifferenti di fronte alle rigidità del regime introdotto dalla legge Severino. Ma, soprattutto, in questo tema si tocca la formidabile funzione di stimolo che può avere il referendum sulla politica. Diverse forze si sono dette d’accordo nel merito ma contrarie sul metodo perché, affermano, “la legge Severino non va abrogata ma va riformata in Parlamento”. Ebbene, sono anni che lo dicono ma non lo fanno: grazie al referendum sarà la volta buona perché la riforma, quanto mai urgente, la facciano sul serio. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediSergio Paparo e Vinicio Nardo Avvocato, già presidente dell'Ordine degli avvocati di Firenze
Non ci sono atenei di serie B: anche le università telematiche aiutano lo sviluppo del paeseAccordo Italia-Albania: ecco cosa prevede il piano migranti
Iss: "Acqua rubinetto sicura e sostenibile ma 1 italiano su 3 non si fida" - Tiscali Notizie
Marta Fascina rientrerà alla Camera dei Deputati: "Quattro mesi di strazio, ma non ho superato il lutto"Decreto taxi: ecco cosa cambia con la nuova riforma sulle licenze
Taxi, Gualtieri: "Il decreto è fatto male"Sanità: primo morto di West Nile del 2024, 7 nuovi casi per un totale di 13 - Tiscali Notizie
Beppe Grillo: "Non sono in grado di condurre M5s, ho peggiorato il paese"Realtà e finzione: Lucarelli fa centro con i Ferragnez
Basta, smetto, non ne posso più. Ma a Parigi rinascerannoDonald Sutherland, non solo “Casanova”: omaggio a un gigante del cinemaMo: Oms, 'alto rischio diffusione polio a Gaza' - Tiscali NotizieL'ultima proposta della Lega: uccidere donna incinta sia considerato duplice omicidio
Luigi Di Maio lascia la politica? "Italiani molto chiari nei miei confronti"
Scamacca e la movimentata vita dei centravanti: mille e più modi di essere un 9
Meloni: "Non abbiamo avuto da Ue ciò per cui serviva, si è occupata di cose minime"Il rapporto tra donne e potere è un nodo che rimane irrisoltoGiorgia Meloni in Mozambico e Congo: "Non si aiuta l'Africa con la carità"Schlein: "Puntiamo a vincere le Europee"
Ministro Calderone: "Equa distribuzione, oltre salario minimo"La filologia spiegata agli americani. Anche il Rinascimento può essere queerEllissi, il podcast sui diritti umani violati narrato da Gianmarco Saurino: «Ognuno di noi può fare la sua parte»Io, Sibilla e le mie madri di ferro: in Italia «maternità» è una parola pesantissima