Violenza sulle donne, a Napoli denuncia una 18enne: "Erano in due"San Fior, si schianta con la moto di un amico: nell'incidente muore 18enneDavide Faraone: "Lollobrigida si dimetta, treno usato come auto blu"
Maxi incidente a Cagliari, sei mezzi coinvolti: colpiti mentre soccorrono un ragazzo investito in monopattinoNegli ultimi due decenni il calcio è cambiato. Il melting pot di giocatori e allenatori per il mondo ha reso il gioco più globale,MACD meno distinguibile da un Paese all’altro. Il parere di Stefano De Angelis, tecnico nella serie A maltese: «È importante confrontarsi, cercando di portare le proprie convinzioni e facendosi contaminare dal contesto»Il calcio è cambiato, sicuramente negli ultimi due decenni, ma non tutti se ne sono accorti. Il melting pot di calciatori e allenatori in giro per il mondo ha reso il gioco più globale, per certi versi meno distinguibile da un Paese all’altro, lì dove una volta esistevano modelli facilmente individuabili. Oggi tutti sanno giocare la palla, tutti si allenano intensamente, tutti studiano la tattica, adattandola ai giocatori a disposizione, tutti hanno una cultura alimentare sportiva, o quasi, il gap si è ridotto, come sta dimostrando pure Euro 2024.Se da una parte gli allenatori italiani all’estero sono tantissimi, non solo quelli più noti ma anche nei campionati meno conosciuti e seguiti, così come nei settori giovanili – dall’altra gli allenatori stranieri in Italia sono più spesso osteggiati, addirittura rifiutati; basta citare per tutti l’esperienza di Luis Enrique alla Roma o quello che è accaduto al Milan prima con Rangnick, poi con Lopetegui. FattiAllenatori catenacciari o guardiolisti: il calcio all’italiana ora ha due animeStefano De Angelis, romano di nascita e calabrese d’adozione, classe ’74, è il nuovo allenatore del Birkirkara FC, squadra della serie A maltese. Ci arriva dopo due stagioni come vice all’Ħamrun Spartans, nelle quali ha messo insieme due titoli consecutivi e una partecipazione ai preliminari di Conference League: «Ho alle spalle una lunga gavetta, la prossima sarà la mia quattordicesima stagione in panchina tra settori giovanili e prime squadre, in Abruzzo, Calabria e Lazio».A Malta anche il ct della Nazionale da due anni è italiano, Michele Marcolini, un ex tra le altre di Chievo e Atalanta. Quel campionato è un torneo con molti giocatori argentini, brasiliani e africani, lo stile di gioco è anglosassone, tutto il resto è locale: «A volte è accaduto che arrivassero allenatori italiani con in testa l’idea di essere portatori di qualcosa di unico, come se il calcio lo avessero inventato loro, senza ottenere risultati. FattiL’insostenibile lentezza in regia. Non basta più pensare senza correreGIORGIO BURREDDUÈ importante, invece, confrontarsi, cercando di portare le proprie convinzioni e facendosi contaminare dal contesto. Da noi questo accade di rado, siamo chiusi credendo di sapere già tutto. Se mi capitasse di tornare in Italia mi piacerebbe far sentire lo speaker dello stadio dentro lo spogliatoio e lasciare ai giocatori la libertà di vivere l’approccio alla partita, ognuno a modo proprio. Gli italiani su questo sono troppo fossilizzati, schematizzati, eppure di Balotelli a Malta non ne ho mai incontrati».Andare ad allenare all’estero non è solo un’occasione professionale irrinunciabile, come per Maresca al Chelsea, Farioli all’Ajax o De Zerbi a Marsiglia. A volte è una necessità: «Ho allenato e vinto in posti diversi e in categorie diverse, ripartendo sempre da zero, con una gavetta che stava diventando infinita, così com’è successo ad altri colleghi che conosco. In Italia ci sono sempre gli stessi giri e le stesse amicizie, se non ne fai parte è difficile. All’estero, ti sono riconosciute le competenze tecniche e tattiche che hai maturato, ti mettono alla prova». CulturaL’ultimo trasformismo di Ancelotti. Ora abbraccia il calcio alla HitchcockMarco CirielloscrittoreMa per accettare la sfida bisogna sapersi adeguare: «Ci si deve calare in un mondo nuovo, non solo calcistico, studiare lo stile del loro gioco, accettare che alcuni calciatori prima della partita mangino a casa loro, adeguarsi a culture diverse dalla nostra. Poi c’è il campo e allo Spartans ho potuto collaborare con un tecnico serbo, mettendo insieme le nostre conoscenze e ottenendo ottimi risultati», dice, lì dove adesso c’è un altro tecnico italiano, il pugliese Alessandro Zinnari.«I risultati contano anche a Malta», dice De Angelis, «però hai la possibilità di sperimentare e farti apprezzare».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesco Caremani
Morto a 12 anni per leucemia: non è bastato il trapianto di midolloVenezia, continuano le ricerche dei ragazzi scomparsi
Giulia Cecchettin, la mappa della fuga di Filippo Turetta: da Fossò all'Austria
Gaia, morta in un incidente a 13 anni: le parole della donna alla guidaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 209
Ex fidanzati scomparsi, l'amica di Giulia: "Filippo si era fatto più opprimente"Saman, restituita la salma: ora si può celebrare il funerale
Viterbo, esplosione nel centro accoglienza migranti: almeno 30 feritiGiulia Cecchettin, i compagni le dedicano "un minuto di rumore"
Avellino, furto in un bar per oltre 20mila euro: denunciato 24ennePalermo, uomo spara a un gatto e lo fa sbranare dai propri caniGiulia Cecchettin, Filippo Turetta potrebbe evitare l'ergastolo: "Servono due aggravanti precise"Tremendo incidente a Roma, un morto e 5 feriti
Ai domiciliari per abusi evade, il padre lo denuncia
La sorella di Giulia Cecchettin contro Matteo Salvini
Ragazzo scomparso a Orta di Atella, è morto investito da un trenoBlitz antidroga in diverse regioni: individuata banda italo-albaneseGuerra, Milano divisa dai cortei: chi sta sfilandoPortogruaro, marito offende la memoria di Giulia Cecchettin: la moglie lo riprende e viene picchiata
Fidanzati scomparsi a Venezia, lo struggente appello della madreIncendio in appartamento: muore una donna a CoratoMaltempo in Toscana: "Precipitazioni mai viste in 100 anni""Sei la mia pornostar": prof di religione a processo per molestie