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Ucciso in Congo il procuratore che indagava sul caso AttanasioGuai per Radiotaxi 3570,Guglielmo con sede nella Capitale. L'Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l'8 agosto ha comunicato di aver multato la cooperativa di tassisti per 140mila euro. L'Antitrust punisce Radiotaxi 3570Come si legge nella nota dell'istituzione pubblica, nel 2018 l'Antitrust aveva diffidato la società di taxi a modificare le clausole statutarie e regolamentari, relativamente all'obbligo di non concorrenza che impedisce ai tassisti soci di destinare a piattaforme concorrenti la quota inutilizzata della loro capacità produttiva. In sostanza, i tassisti del 3570 non possono fornire i loro servizi ad altre realtà, una volta esaurito il lavoro con la cooperativa, a meno che questa non avessero già sottoscritto accordi con la piattaforma ItTaxi. Multa da 140mila euroLa cooperativa Radiotaxi 3570, quindi, per l'Autorità ha violato le regole di concorrenza. Per questo, data l'inottemperanza alla diffida e al provvedimento di sei anni fa, la società è stata multata per 140.043, 95 euro. "Si tratta della seconda inottemperanza per Radiotaxi 3570 - scrive l'Antitrust - che non si è impegnata a riconoscere ai tassisti soci la possibilità di accettare, nei momenti in cui ci sia capacità produttiva eccedente, le chiamate provenienti da piattaforme terze, senza l’intermediazione obbligata della piattaforma proprietaria ItTaxi". Alla sanzione, l'Autorità ha aggiunto una penalità di mora pari a 214,40 euro al giorno "considerati il perdurare dell'infrazione e la pervicace inottemperanza alla diffida", da calcolarsi fino al giorno dell'ottemperanza. I motivi della decisione"L’Autorità non ha ritenuto idonea - prosegue la nota - la misura grazie alla quale i tassisti di Radiotaxi 3570 avrebbero potuto liberare la capacità produttiva inutilizzata, solo a favore delle piattaforme che avessero sottoscritto accordi di interoperabilità con la piattaforma ItTaxi. In questo modo si sarebbe attribuito alla stessa cooperativa la scelta delle piattaforme per le quali i tassisti avrebbero potuto operare, definendone anche le condizioni economiche. Dovrebbero invece essere i singoli tassisti a individuare direttamente le piattaforme di intermediazione cui rendere disponibile la propria capacità eccedente. Solo in questo modo possono essere garantite, infatti, adeguate condizioni di apertura del mercato dei servizi di intermediazione della domanda di taxi alla concorrenza di altre piattaforme"."Atteggiamento ideologico, ricorreremo"In relazione alla multa dell'Antitrust è poi arrivata la note del presidente di IiTaxi e Cooperativa Radiotaxi 3570 Loreno Bittarelli che in una nota stampa dichiara: "Con la decisione di oggi l’Antitrust persevera nella crociata ideologica contro il sistema cooperativistico. La sanzione è palesemente sproporzionata e aggressiva: si vuole ostacolare la libertà di scelta che hanno fatto dei tassisti del 3570 di svolgere la loro attività in forma associata, così come esplicitamente previsto dall’art. 7 lett. b) della Legge 21/92, in attuazione dell’art. 45 della Costituzione. E’ da oltre sei anni che il Radiotaxi 3570 si batte contro questo genere di presunzione regolatoria dell’Autorità che sta ponendo in essere una ostinata crociata contro il sistema cooperativistico nella totale indifferenza della politica e di ogni Governo"."Le argomentazioni del Provvedimento di oggi che ha respinto la proposta del 3570 di offrire, indistintamente, a tutte le piattaforme terze la possibilità di veicolare la loro offerta tramite il sistema ItTaxi, sono strumentali e mostrano tutta la “furia ideologica” di un Autorità che ha fatto della lotta nei confronti dei tassisti del 3570 e della loro ferma capacità di difesa del modello cooperativistico una vera e propria, autoreferenziale e narcisistica affermazione della propria “Autorità - ha chiosato il Presidente del Consorzio ItTaxi - Non ci arrenderemo neanche in quest’ ultima occasione e ci rivolgeremo ancora una volta alla Giustizia amministrativa per sapere se la nostra proposta è giusta o se aderendo alla volontà dell’Antitrust in Italia dovrà essere ritenuta cessata l’esperienza imprenditoriale delle Cooperative prevista dall’art. 45 della Costituzione e dalle relative leggi attuative. In ogni caso, il 3570 che è la più grande cooperativa radiotaxi d’Europa sopravviverà anche a questa ulteriore battaglia: ma, di certo, non ce la faranno tutte le altre cooperative che finora l‘Antitrust ha inspiegabilmente ignorato, ma che in poi non potrà più continuare ad ignorare". Le nuove licenze taxi si potranno acquistare a rate ma ai precari non basta: "Pronti a impugnare il bando"
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