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Indipendenza, dopo la Catalogna ci pensa anche la SardegnaCecilia Legar Sono in tutto 10 gli influencer finiti nel mirino dell'Antitrust: su 6 è stata avviata un'istruttoria,VOL mentre altri 4 sono stati invitati a correggere i loro comportamenti. Il motivo? I consumatori e gli utenti devono essere informati chiaramente della natura pubblicitaria di un contenuto. Influencer che promettono guadagni faciliL’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato sei procedimenti istruttori nei confronti di sei influencer che promettono guadagni facili e certi. Lo comunica l'Antitrust in una nota specificando che "in particolare, Luca Marani, Big Luca, Alessandro Berton e Davide Caiazzo pubblicherebbero sistematicamente, tramite piattaforme social e siti internet, foto e/o video in cui offrono a pagamento metodi per ottenere importanti guadagni facili e sicuri sulla falsariga del modello vincente che direbbero di incarnare". Peraltro i quattro influencer non risultano utilizzare alcuna dicitura di advertisement che informi il consumatore della natura pubblicitaria dei contenuti, né evidenziare in modo adeguato elementi rilevanti per le decisioni di acquisto come il costo dei beni e/o servizi offerti, l’identità e/o il recapito della società. A questi primi quattro nomi si aggijngono quelli di Michele Leka e Hamza Mourai, che pubblicizzano e offrono metodi su come guadagnare facilmente dagli investimenti in criptovaluteNumeri gonfiati e pubblicità non specificataL’Autorità ha anche avviato quattro iniziative di moral suasion nei confronti delle influencer Ludovica Meral Frasca, Sofia Giaele De Donà, Milena Miconi e Alessandra Ventura. Infatti "pubblicherebbero su Instagram foto e video mettendo in evidenza brand, hotel e altre strutture turistiche, con le quali si ritiene possano intrattenere rapporti commerciali, senza utilizzare alcuna dicitura che evidenzi la natura promozionale di questi contenuti". Le stesse influencer vanterebbero inoltre una popolarità che potrebbe essere falsata da un considerevole numero di follower non autentici sul proprio profilo Instagram.L'Unione Nazionale Consumatori intende intervenire con sanzioni e condanne: il presidente Massimiliano Dona, infatti, spera che le istruttorie non si chiudano semplicemente con delle moral suasion, «laddove ovviamente sia dimostrata la consapevolezza dell'influencer». Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Luglio 2024, 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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