File not found
Guglielmo

Trump non prende bene la vittoria di Haley a Washington e la insulta

Attentato a Mosca, media rivelano: quasi 100 persone ancora disperseChicago, 26enne afroamericano ucciso dalla poliziaBrasile, allerta caldo: 62,3 gradi percepiti

post image

Kate Middleton non migliora, le sue condizioni di salute“Storia del colonialismo italiano”,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock di Valeria Deplano e Alessandro Pes, rielabora in modo nuovo la storia dell’Italia contemporanea, partendo dalla centralità del colonialismo. Il libro sarà presentato a Roma alla Casa della memoria il 10 giugno alle 17.30All’indomani della ratifica da parte del governo italiano degli accordi tra Italia e Libia sottoscritti nel 2008, Skytg24 promosse un sondaggio con il quale chiedeva: «È giusto che l’Italia chieda scusa e risarcisca la Libia per il proprio passato coloniale?». Una maggioranza schiacciante sostenne il “no”.Secondo il 74% delle risposte non era giusto aprire una pagina nuova nei rapporti tra i 2 paesi incentrata su una critica al colonialismo, solo il 26% era a favore. Si tratta di una delle innumerevoli tracce disseminate nel volume Storia del colonialismo italiano. Politica, cultura e memoria dall’età liberale ai nostri giorni (di Valeria Deplano e Alessandro Pes, Carocci, 2024, Euro 19) che ci permettono di rielaborare in modo nuovo la storia dell’Italia contemporanea, partendo dalla centralità del colonialismo. Come affermano Deplano e Pes in apertura non è un libro per gli addetti ai lavori, ma è uno strumento pensato per permettere a un pubblico di non specialisti di addentrarsi all’interno di un oggetto di ricerca che negli ultimi anni ha suscitato molto interesse, vista l’originalità degli studi da cui emergono numerosi aspetti fin ora inesplorati.Ma perché è un lavoro così importante e innovativo?Innanzitutto per la scelta della periodizzazione. Il libro si apre con la puntuale descrizione delle prime esperienze di sondaggio e conquista nell’Ottocento e si chiude descrivendo la persistenza nell’Italia del ventunesimo secolo dell’attualità delle questioni coloniali. Siamo di fronte a poco meno di 200 anni di storia, che vengono suddivisi attorno a tre grandi nuclei narrativi: la fase liberale, la fase fascista, il periodo repubblicano.Se la scelta di anticipare la questione coloniale al periodo delle esplorazioni e delle missioni avviato nella prima metà dell’Ottocento non è nuova, risulta invece decisamente dirompente la scelta di dilungarsi diffusamente sull’impatto del colonialismo anche nel periodo dell’Italia repubblicana, perché qui associata in modo diretto al racconto del colonialismo in età liberale e fascista.Ecco quindi che oltre alla periodizzazione possiamo scorgere l’altra grande proposta del libro: inquadrare il colonialismo pienamente all’interno della storia dell’Italia contemporanea, trattandolo non come una storia separata o come una parentesi ma come una dimensione strutturale dell’evoluzione politica, sociale, economica e culturale fin dalla stagione risorgimentale.L’investimento sul colonialismo ha segnato in modo molto marcato la società italiana fin dal periodo liberale. Quando parliamo di investimento possiamo intendere proprio il collocamento di risorse economiche, indispensabile per finanziare sia le esplorazioni sia le conquiste sia il sostentamento dell’apparato.Ma dobbiamo guardare anche all’investimento simbolico, in propaganda e in comunicazione, che ha permesso nel corso del tempo di costruire attorno al colonialismo consenso e allineamento da settori sociali anche differenti tra loro.E non possiamo non pensare anche all’investimento militare, un tema che nel volume viene affrontato con rigore e competenza, inquadrando nelle vicende militari il sistematico utilizzo di strumenti di violenza, tortura e sopraffazione emersi con forza grazie alle precedenti generazioni di storici sui quali per molto tempo non c’è stata la giusta attenzione.Il colonialismo italiano, pagina dopo pagina, si presenta come un attore centrale della storia contemporanea, capace di incidere in modo determinante non solo sull’Italia ma anche sui territori che sceglie di occupare, modificando in modo irrecuperabile assetti economici, territoriali, geografici dei contesti che incontra e con cui si scontra. Non è un processo pacifico.È un movimento complesso, fatto di resistenze, adattamenti, cambiamenti che vengono raccontati sia per quanto riguarda l’espansione in Somalia, Etiopia ed Eritrea sia per quanto riguarda la Libia (gli autori scelgono deliberatamente di dedicarsi esclusivamente all’Africa e non alle altre zone, nel Mediterraneo, in cui si avventurò l’Italia, soprattutto durante il fascismo).I due autori appartengono a una generazione nuova di studiosi, abituati tra l’altro a fare ricerca in tutto il mondo e a esplorare in modo efficace anche le fonti e gli archivi depositati presso i luoghi che hanno subito la colonizzazione italiana.Anche per questo probabilmente il profilo che hanno scelto di ricostruire è quello di un colonialismo che non solo si inscrive nella storia dell’Italia contemporanea ma più in generale è situato all’interno della storia globale dei colonialismi europei, guardando non più solo a ciò che lo distingue dalle altre forme di colonialismo (come hanno fatto per lungo tempo gli studiosi, in parallelo anche a un sentimento diffuso nell’opinione pubblica) ma calibrando con attenzione anche ciò che lo rende simile ad altre esperienze, a partire dal tema della violenza e della repressione.Allo stesso tempo, dedicano spazio e attenzione non solo ai protagonisti della colonizzazione ma anche a coloro che hanno scelto di combatterla e a coloro che la hanno subita, spingendosi anche a ricostruire i modi con cui, anche sui testi scolastici, è stata tramandata e raccontata.Le pagine iniziali e le pagine conclusive del lungo viaggio proposto da Deplano e Pes sono dedicate ad alcune vicende che negli ultimi anni hanno acceso il dibattito pubblico. Partendo dalle discussioni sul nome della nuova fermata della metropolitana di Roma da dedicare al partigiano italo-somalo Giorgio Marincola e concludendo con le polemiche sul sacrario di Affile dedicato a Rodolfo Graziani, il libro dimostra che anche in Italia è ancora aperta e vivace la questione dell’impatto della storia coloniale, a partire dalle sue ricadute sui luoghi e dalle tracce evidenti che tale storia ha lasciato sulle culture, sulla stessa legislazione, sull’amministrazione.A testimonianza di quanto tale storia sia ancora così aperta e conflittuale, è bene ricordare che le ultime notizie provenienti dall’amministrazione capitolina sembrerebbero far propendere la scelta del nome della nuova fermata della metropolitana né su Amba Aradam (dal nome dell’altopiano etiope dove si combatté una delle battaglie della guerra fascista nel 1936, oggi nome della strada di Roma dove sorgerà la nuova fermata) né Giorgio Marincola, ma sul più neutro “Porta Metronia”, che ricorda il quartiere dove verrà aperta. La stazione verrà inaugurata nel 2025: c’è ancora un po’ di tempo per dare a Giorgio Marincola il giusto riconoscimento che merita.La copertina di "Storia del colonialismo italiano. Politica, cultura e memoria dall’età liberale ai nostri giorni" di Valeria Deplano e Alessandro Pes, Carocci 2024© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMichele Colucci

Guerra Ucraina Russia e la promessa di Macron a Zelensky: invierà presto nuovi missiliAttentato a Mosca, c'è una pista che porta alla Turchia

Vince un miliardo di dollari alla lotteria: fortunato giocatore in New Jersey

Guerra in Ucraina, Lituania: "Considerare invio di truppe sul campo"Ucraina, l'invio delle armi dalla Germania: Scholz spiega il rifiuto sui missili Taurus

Bangladesh, incendio divampa in un edificio: almeno 40 vittimeGermania, bus si ribalta: 5 vittime e almeno 20 feriti

Iran, la denuncia dell'Onu: "Violazioni dei diritti umani e crimini contro l'umanità"

Altro passo indietro per i diritti femminili in Afghanistan: lapidazioni pubbliche per le adultereBaltimora, crollo del ponte: recuperati i corpi di due vittime

Ryan Reynold
Incendio a Parigi, tre morti: uno aveva un proiettile in testaAttentato a Mosca, le reazioni dal mondo: "Combattere ogni forma di terrorismo"Putin, rischio conflitto nucleare se l'Occidente invia soldati in Ucraina

trading a breve termine

  1. avatarConsiglio europeo: i temi principali riguardano Medio Oriente e UcrainaETF

    Attentato di Mosca, Putin non dimentica: "Puniremo i mandanti"Morto Buddy Duress: attore di Good TimeIsraele avvisa l'Iran: "Se attacca reagiremo"Pena di morte, boia non trova la vena: esecuzione annullata

    1. Zelensky teme una possibile aggressione da parte della Russia nei confronto dei paesi NATO

      1. avatarIndia, bimbo finisce in un pozzo: soccorsi al lavorotrading a breve termine

        Mar Rosso, gli Usa abbattono tre droni e un missile Houthi

  2. avatarGuerra in Ucraina, i servizi segreti russi rivelano: Francia invierà truppe a KievEconomista Italiano

    Gaza, Israele usa AI per bombardare obiettiviMedio Oriente, Hamas accetta la proposta modificata di tregua degli UsaStrage famigliare in Germania, 19enne uccide genitori e fratelloUcraina, Mosca attacca ancora: 10 feriti a Kiev

  3. avatarHaiti, il capo di una gang minaccia: "Via il presidente o sarà guerra civile"BlackRock Italia

    Russia: Putin accusa l'Ucraina per l'attentato di MoscaIrlanda, italiano accusato di violenza sessuale: assolto dopo due anni di carcereNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 111Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 108

Hamas non indietreggia sulle richieste e accusa Israele: "Non dà garanzie"

Russia, Movimento LGBT aggiunto alla lista dei terroristiLutto nel mondo degli anime e manga: morto a 68 anni Akira Toriyama*