File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Biden da Bali: "Improbabile che il missile sia partito dalla Russia"

Emmanuel Macron indagato per finanziamento illecitoEruzione vulcano in Indonesia: scatta l'allerta tsunami in GiapponeInchiesta di Bruxelles: il Qatar respinge le accuse di coinvolgimento

post image

Trump a testa bassa contro Ron DeSantis: "Mediocre e sleale"Milano,VOL 5 ago. (askanews) – Un progetto pilota, innovativo a livello nazionale, parte in Emilia Romagna e mira a sostenere, attraverso il coinvolgimento di operatori specializzati, i familiari di persone con disabilità e non autosufficienti per alleviarne il carico di cura. Il test, battezzato “sollievo a domicilio”, vede coinvolti l’Unione dei Comuni delle Terre d’Argine e il Distretto Sanitario di Carpi, la Cooperativa sociale “Anziani e non solo”, la società Jointly – prima B Corp italiana nel corporate wellbeing e l’agenzia per il lavoro Umana. Attraverso i fondi pubblici, il caregiver che ne ha necessità può richiedere un aiuto acquistando un pacchetto di ore di supporto. Per chi ha un proprio caro con Isee fino a 10.000 euro o esente perché riconosciuto disabile il servizio sarà interamente a titolo gratuito, mentre per chi supera questa soglia sarà comunque applicato un costo agevolato, nettamente inferiore a quello di mercato, grazie al contributo pubblico che coprirà le spese di coordinamento, monitoraggio, analisi e profilazione dei bisogni affidate ad “Anziani e non solo”. Le ore saranno acquistabili su una piattaforma informatica fornita da Jointly, che consentirà l’emissione di un “titolo servizio”, mentre il personale sociosanitario, altamente qualificato, verrà fornito da Umana. Un doppio valore quindi: aiuto sia ai caregiver, sia a chi è in cerca di lavoro. Per tutti gli ammessi al servizio sarà comunque possibile un mese “di prova” gratuito per verificarne l’effettiva aderenza ai bisogni. Attraverso una convenzione denominata “boccata d’aria” fra l’Ausl- Distretto Sanitario di Carpi (di concerto con i Servizi sociali dell’Unione delle Terre d’Argine) e la Cooperativa sociale “Anziani e non solo”, partirà il progetto pilota, sperando possa essere di esempio su tutto il territorio italiano. “Questa forma di sollievo, innovativo a livello nazionale, frutto della sperimentazione avvenuta con successo nel nostro territorio ha l’obiettivo di consentire al caregiver di “prendere fiato” ricuperando tempo per i propri obiettivi di vita e al tempo stesso garantendo continuità assistenziale al proprio caro a domicilio” ha commentato in una nota Licia Boccaletti, Presidente della Cooperativa sociale Anziani e non solo. Luigi Polesel, responsabile dell’area specialistica servizi alla persona di Umana Spa, ha aggiunto: “Proporre alle famiglie personale adeguatamente formato e capace di svolgere questa funzione di sollievo, così importante e centrale per il benessere del caregiver, consente di offrire nuova qualità e riconoscimento al lavoro di cura delle persone fragili”. Per quattro ore settimanali, e per un massimo di sei mesi, il caregiver sarà sostituito da un operatore appositamente formato in grado di svolgere le principali funzioni del caregiver. Dopo una prima fase di reciproca conoscenza sarà possibile anche attivare il “sollievo” per un intero week-end. L’attivazione del servizio sarà preceduta da un’analisi del profilo assistenziale domiciliare attraverso un colloquio con un assistente sociale dedicato. Gli interventi saranno costantemente monitorati per verificare la soddisfazione dell’utenza. I caregiver interessati potranno rivolgersi ai servizi sociali dell’Unione delle Terre d’Argine che, sulla base del carico di cura e del livello di stress, attiveranno il percorso. “Siamo davvero orgogliosi di fare da apri pista a questo importante progetto – ha commentato Francesca Rizzi, amministratore delegato Jointly – che speriamo possa essere solo il primo di tanti e venga replicato in molti Comuni italiani. Sostenere chi giornalmente si fa carico delle cure dei propri familiari bisognosi è una necessità e un dovere sociale, soprattutto alla luce del fatto che viviamo in un Paese in cui l’aspettativa di vita si sta progressivamente allungando e dove oggi quasi 1 cittadino su 4 (il 24,1%) ha più di 65 anni, secondo gli ultimi dati Istat”. Il servizio di assistenza ai caregiver tramite personale specializzato viene offerto anche ai lavoratori di alcune realtà aziendali, in sette grandi città del centro nord. Si tratta però in questo caso di un progetto di cui possono usufruire solo i lavoratori di quelle aziende che adottano il programma specifico promosso da Jointly per i lavoratori caregiver “Jointly care”, a testimonianza del fatto che, tali iniziative, possono essere promosse con successo anche all’interno del mondo aziendale. In Italia oggi i caregiver sono più di 7 milioni. Tra questi, più di un lavoratore su 3 (il 38%) si occupa di un familiare non autosufficiente, nella maggior parte dei casi personalmente e senza alcun supporto esterno, a fronte di un 33% che si rivolge a strutture o professionisti privati, mentre solo 1 su 4 (il 25%) accede a strutture pubbliche. È quanto è emerso dallo studio “Care 4 caregiver” sui bisogni dei caregiver lavoratori realizzato congiuntamente da Jointly, prima B Corp ® di servizi di welfare aziendale, e Boston Consulting Group, su un campione di 12mila lavoratori dipendenti di aziende di settori diversi (telecomunicazioni, trasporti, alimentare, energia e credito). In particolare, dalla ricerca Bcg – Jointly emerge che il servizio pubblico più utilizzato è l’indennità prevista dalla legge 104, mentre l’accesso alle cure ospedaliere non è più una garanzia del “pubblico” e ormai un cittadino su due (47%) entra come privato. Così come le cure domiciliari attraverso badanti e colf (51%) sono a carico del cittadino, sia da un punto di vista logistico che economico. Occuparsi del proprio caro significa anche affrontare dei costi importanti. Dal punto di vista economico, dalla ricerca emerge che il 17% dei caregiver spende in media oltre 10.000 euro all’anno per l’attività di assistenza e cura, risorse che, in un caso su due, provengono da fondi personali o familiari. Ma i costi non si limitano a quelli “monetizzabili”: quasi un caregiver su tre (30%) dedica infatti almeno 14 ore alla settimana alla cura, un impegno che per molti risulta “pesante” o “molto pesante”. Le difficoltà maggiormente percepite dai lavoratori caregiver sono soprattutto carico mentale e mancanza di tempo, tanto che il 56% degli intervistati desidererebbe fortemente poter staccare dal lavoro di cura, mentre il 44% sente di aver bisogno di un sostegno psicologico. I carichi di cura sono così impegnativi che possono avere delle ripercussioni anche sull’attività lavorativa. Rispetto al rapporto con il proprio datore di lavoro, secondo la ricerca Bcg – Jointly, infatti, il 38% dei caregiver lavoratori intervistati afferma di non aver segnalato la propria situazione per timore che possa inficiare la sua posizione, mentre il 23% dice di non essersi sentito compreso, a fronte di un 28% che si è ha invece potuto contare sul supporto da parte del proprio responsabile. -->

I russi si stanno preparando a lasciare la centrale di ZaporizhzhiaTerremoto in Indonesia: scossa di magnitudo 5.5

Xi si affida a Macron per "creare le condizioni affinché finisca la guerra in Ucraina"

Sta bene Dalila, l'italiana arrestata ad IstanbulSale sul tetto di un camion e balla ma va a sbattere contro un ponte: morto ragazzo di 25 anni

Food delivery: entro il 2030 ucciderà i ristoranti e dalle case spariranno le cucineSi finge infermiera e rapisce un neonato: arrestata

Attacco missilistico russo in Donbass e accuse sui "droni chimici"

Bimbo di due anni morto dopo essere stato sbranato da un rottweiler davanti alla madreGiorgia Meloni cerca una mediazione con la Francia sulla crisi dei migranti

Ryan Reynold
Bimbo di due anni morto per esposizione alla muffa in casa: infuriano le polemiche nel Regno UnitoLite familiare mentre giocano a Monopoly: 53enne spara alla sorella e al patrignoGatto trovato in una valigia durante i controlli in aeroporto

Economista Italiano

  1. avatarLa credevano intollerante al lattosio ma lei aveva un cancro, Rose muore a un annoCampanella

    Russia, gaffe clamorosa di Canale 1: il padre di Putin non è morto 10 anni prima della sua nascitaIran, giustiziato il primo manifestante: aveva 23 anniRazzi russi contro impianti energetici di Zaporizhzhia. Sumy colpita 64 volte in 24 oreBallerino dell'Opera di Kiev ucciso nella battaglia di Donetsk

    1. Cena con il suprematista Fuentes, Pence attacca Donald Trump

      VOL
      1. avatarRagazzina di 13 anni trovata priva di sensi e legata nel bosco: aggredita mentre andava a scuolaETF

        Miss Bolivia si fa beffe del fisico delle rivali e perde il titolo

  2. avatarLo zar è nudo e adesso l'élite russa vuole Putin morto dopo la ritirata da KhersonEconomista Italiano

    Uragano Nicole: in Florida in 110 mila restano senza elettricitàPaura all’aeroporto di Dublino, il vento laterale sbilancia un aereo in fase di atterraggioCina, la parola ai giovani: "Le ultime proteste ci hanno risvegliato"Addio a Mehran Karimi Nasseri, è morto l'uomo che ha ispirato il film "The Terminal"

  3. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 319Guglielmo

    Bimbo di 8 anni sparito da scuola, ricerche a tappeto della polizia: il piccolo viene ritrovatoTorna l’incubo degli attentati terroristici a Istanbul: cosa era successo nella città turca nel 2016?Messico, bimba nasce con una coda di 6 cm: è un evento raroBimbi cadono nel lago ghiacciato: 3 morti e uno grave

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 331

Le strappano il feto dal grembo: 20enne uccisa da una coppia che voleva un figlioMorto bimbo di 5 anni per una tonsillite. I genitori contro l'ospedale: "Si poteva salvare"*