File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Militello in val di Catania, 65enne morto durante la festa del Santo Patrono: ferita la moglie

Caso Segre-Seymandi, la lettera della donna al banchiere: "Io minacciata e insultata"Morto il noto alpinista Ermanno Salvaterra: l'Uomo del TorreMaranello, conto da 845 euro per gnocco fritto e tigelle

post image

Due barche si scontrano in Costiera Amalfitana: morta turista 44enneLa Cina,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili, è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno. Un brutto segnale che però non riguarda solo PechinoIscriviti alla newsletter ArealeAscolta il podcast di ArealeLa transizione energetica globale ha ancora un grande problema a forma di carbone. La potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno, ed è un brutto segnale, visto che questo è l’aumento più grande dal 2016. Questo nuovo picco è stato provocato principalmente da due fattori: la crescita tornata furibonda in Cina e il ritardo nel phase out di questo combustibile nei paesi occidentali.Questi nuovi dati sono stati forniti dal centro di ricerca statunitense Global Energy Monitor. Globalmente, sono stati aggiunti 70 gigawatt di potenza da carbone nel mondo. Di questi, 47,4 GW venivano dalla sola Cina. Ma non è un problema solo cinese: nelle economie occidentali, a causa della crisi energetica, la chiusura prevista delle centrali è andata troppo lentamente, ne sono state chiuse per 21,1 GW, troppo poco per tenere il passo richiesto dalla transizione. AmbienteIn ascolto della crisi climatica, Areale ora è anche un podcastFerdinando CotugnoLa crescita in Cina Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, per avere ancora una speranza di centrare l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto all’èra preindustriale, il phase out del carbone come fonte di energia dovrebbe essere completato entro il 2040. Siamo ancora molto lontani da quell’obiettivo. Dall’accordo di Parigi, sono venticinque i paesi che hanno ridotto o completamente eliminato la produzione di energia da carbone, ma ben trentacinque l’hanno aumentata. Da questo punto di vista, i numeri sono ancora sconfortanti.Per arrivare ad azzerare il carbone nel 2040, dovrebbero esserci 126 GW di chiusure ogni anno (questo ovviamente senza nuove aperture). Invece quello che stiamo osservando è che oggi si stanno mettendo in cantiere 578 GW di nuove centrali. Di questi, 408 Gigawatt vengono progettati nella sola Cina. Il tasso di dismissione delle vecchie centrali in Cina è inoltre ai livelli più bassi da un decennio. Nonostante i grandi investimenti di Pechino in rinnovabili, il carbone continua a essere al cuore del sistema energetico cinese. La politica energetica di Pechino è particolarmente problematica per la tenuta del sistema climatico mondiale e della sua stessa economia. Secondo Global Energy Monitor, il paese rischia miliardi di yuan di stranded asset e continua ad avere una visione di breve termine, guidata dalla filosofia «Prima costruire, poi nel caso modificare».Come spiega Flora Champenois, autrice del report per Global Energy Monitor, «in Cina si installa più carbone di quanto ne sarebbe necessario, con l’idea che poi, in seguito, si procederà a smantellare, in quello che è un azzardo allo stesso tempo costoso e rischioso». Sono i danni della retorica della sicurezza energetica, gli stessi che in Italia o Germania rischiano di incatenarci alle infrastrutture di rigassificazione del gas liquefatto.I 70 GW cinesi messi in costruzione nel 2023 sono 19 volte più del resto del mondo messo insieme, secondo un’analisi di Carbon Brief sui numeri di Global Energy Monitor. Dei trentadue altri paesi che stanno ancora investendo in nuova potenza da carbone, i più attivi sono India, Bangladesh, Zimbabwe, Indonesia, Kazakistan, Laos, Turchia, Russia, Pakistan e Vietnam. CulturaQuarant’anni di laburismo tradito. Come lo sciopero dei minatori inglesi ha cambiato la working classA rilento L’altro fronte del problema è che il ritmo delle dismissioni di centrali a carbone negli Stati Uniti, in Unione europea e nel Regno Unito è ai livelli più bassi dal 2011. Stiamo rallentando, siamo un po’ più legati a questa fonte energia di quanto dovremmo essere nelle previsioni per un phase-out al 2040 che parta dai paesi sviluppati, secondo il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate. Il paese che ne ha chiuse di più nel 2023 sono gli Stati Uniti, con 9,7 GW, anche se pure in questo caso si tratta di un calo. Nel 2022 ne avevano chiuse per 14,7 GW.L’Unione europea e il Regno Unito rappresentano un quarto delle dismissioni. La buona notizia è che nessun paese del G7 ha in programma la costruzione o l’apertura di nuove centrali. Nel 2015 le economie del G7 rappresentavano il 32 per cento della potenza da carbone, nel 2023 sono scese al 15 per cento. AmbienteNon sottovalutiamo il grande consenso per la transizione ecologicaFerdinando Cotugno© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Il virus West Nile fa registrare il primo morto del 2023 in ItaliaIncidente sul lavoro a Ragusa: morto l'operaio 59enne Vincenzo Zangari

Bimbo di due anni muore in casa a Livorno: vani i tentativi di rianimazione

Romano di Lombardia, Chiapparini morto sotto le forme di Grana: la lettera dei figliGrosso incendio in un accampamento a Torino

Strage di Erba: inviata a Brescia la richiesta di revisione del processoGubbio, frontale tra auto contromano e furgone: morti due anziani

Milano, incidente fra due tram: 10 feriti

Elisabetta Franchi, sfogo dopo la fuga del cane: "Le multe? Fatele a chi maltratta i cani"Allerta meteo arancione e gialla venerdì 18 agosto 2023

Ryan Reynold
Investito da un'auto pirata mentre camminava in via San VitoCuneo, arrestato il 21enne Sacha Chang: ha ucciso padre e amicoIncidente a Cernusco, morto Vito Cascella: l'assistente dei Modà aveva 47 anni

Economista Italiano

  1. avatarKata scomparsa a Firenze, la speranza della madre: "Sento che è viva"trading a breve termine

    Ischia, borseggiatori di 81 e 70 anni rubano i portafogli a due turisti tedeschiOmicidio Yara: concesso il permesso a visionare reperti e DnaLido di Latina: muore 60enne dopo aver salvato due ragazzine dal mare mossoPonte Morandi, il quartiere è abbandonato a se stesso: dopo 5 anni la prima nuova palazzina

    1. Incendio a Bruzzano, distrutto un appartamento: due feriti

      1. avatarDonna trovata impiccata a Catania: fermati amico e fidanzatoETF

        Incendi a Palermo: i proprietari di una villa a Pizzo Sella chiedono 1 milione di euro

  2. avatarMorto Vittorio Prodi, fratello dell'ex premier: aveva 86 annianalisi tecnica

    Fermato il presunto assassino di Anna ScalaIncidente all’innesto tra A26 e A8: coinvolta anche bambina di 7 anniIncidente all'innestoTaxi in Italia, le ragioni dietro la minaccia dello scioperoRoma, va in caserma e ruba iPhone al carabiniere: denunciato

  3. avatarNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 306MACD

    Incendio devasta il litorale di Ugento, altri roghi in SalentoOmicidio Giulia Tramontano, rinvenuto un nuovo possibile indizio per determinare il complice di ImpagnatielloFamiglia con 4 figli vive in auto, il papà: "Ho perso il lavoro"Furto in autostrada: presa valigetta con gioielli dal valore di 5 milioni di euro

    ETF

“Cane buongustaio” sul referto: “Era solo per sdrammatizzare”

Morta a 46 anni Oxana Pavlyk, storica campionessa di pallamanoFermato il presunto assassino di Anna Scala*