File not found
criptovalute

Giulia Tramontano, interrogatorio in corso per il fidanzato: diffusi video dei momenti dopo l'omicidio

Non si trova Stefano Muceli, l'allevatore scomparso a CardeduCaso Regeni: il gup accoglie la richiesta della Procura di Roma: ora tocca alla Corte costituzionalePapa Francesco ancora ricoverato al Gemelli: come sta dopo l'operazione?

post image

Incendio in un palazzo a Roma, le testimonianze dei residentiUn ritratto di Beatrice Fihn,Capo Analista di BlackRock l'attivista che nel 2017 ricevette il premio Nobel per la pace per conto dell'Ican, la Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari COMMENTA E CONDIVIDI Nel 2017 ha ricevuto il premio Nobel per la pace per conto dell’Ican, la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, di cui è stata direttrice esecutiva dal 2014 al 2023. Da poco più di un anno dirige, a Ginevra, l’organizzazione no profit Lex International, che si occupa di sviluppare soluzioni ai problemi globali attraverso la legislazione internazionale. Nata in Svezia nel 1982, Beatrice Fihn è laureata in Relazioni internazionali e ha conseguito un master in Legge. Ha tenuto presentazioni alle Nazioni Unite e al World Economic Forum, in diversi parlamenti e in università quali Harvard. Di una cosa è convinta: il cambiamento non si fa da soli. E più ci si confronta, meglio è per tutti.Che cosa l’ha spinta a dedicarsi alla risoluzione dei conflitti? Che ragazzina era?Sono cresciuta in Svezia, un Paese piccolo e a quel tempo neutrale. La Svezia non ha la capacità di ottenere quello che vuole con la forza, pertanto deve privilegiare la diplomazia, le relazioni internazionali e la cooperazione per garantire la propria sicurezza. Vivevo in un’area con molti immigrati, attorno a Göteborg. Tutti i miei amici, o i loro genitori, erano arrivati da un altro Paese a causa di conflitti. Erano gli anni della guerra nei Balcani, della rivoluzione iraniana, della dittatura cilena di Pinochet, della carestia in Somalia. Anche se vivevamo nella piccola e tranquilla Svezia, i miei migliori amici avevano un legame diretto con quelle crisi. Capivo che quello che succedeva in Cile, in Iran, in Somalia mi riguardava.Intende dire che un alto tasso di immigrazione non accresceva la conflittualità ma insegnava a gestirla?Quando si guarda la guerra in televisione tutto appare bianco o nero, l’eroe e il nemico. Ma nella maggior parte dei casi non è così, è più complesso. Da bambina ero molto confusa riguardo alla guerra dei Balcani. Bosniaci, serbi, kossovari, albanesi, croati. Chi è il buono, chi è il cattivo? Era tutto così mischiato, fazioni diverse, comunità diverse. Presto ho capito che è un processo complicato. Tutta quella gente veniva in Svezia e i bambini si trovavano in classe insieme anche se erano stati in guerra gli uni contro gli altri. Credo che, non solo io ma la Svezia come Paese, abbiamo imparato molto da quegli immigrati.Quanto ha influito sulle sue scelte l’ambiente familiare?I miei genitori erano attivi in politica. Da studenti, avevano partecipato entrambi alle proteste contro la guerra in Vietnam. Erano impegnati a livello locale, anche negli organismi scolastici. Facevano parte di gruppi e associazioni. Mia madre fu tra i promotori di un’orchestra. Mio padre era presidente della società sportiva dov’ero iscritta. Sono cresciuta in una famiglia in cui era importante sentirsi parte di una comunità. Vuol dire parlare di compromessi e di come si prendono le decisioni, partecipare a riunioni e votare. Capivo che era quello il modo in cui si cambiano le cose. Era l’opposto dell’individualismo di oggi, del “ci penso io”.Dopo la laurea, svolse un tirocinio in un’associazione femminista, la Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà. Cosa le lasciò quell’esperienza?Radicò in me il convincimento che le armi e la guerra rientrano in un sistema di valori maschile. Non c’è motivo per cui la diplomazia e il compromesso debbano essere visti come una debolezza. Le soluzioni in cui tutti si vince esistono. C’è un maschile legato all’uso della forza, alle gerarchie e alle lotte di potere e c’è un femminile che predilige l’egualitarismo e la diplomazia. Questo perché, tradizionalmente, le donne per farsi ascoltare si sono dovute inventare modalità alternative alla lotta di potere che le avrebbe viste perdenti.Com’era l’ambiente nella Lega internazionale delle donne per la pace?Aperto, accogliente, non gerarchico. Mi ha aiutato a credere in me. Ero una tirocinante ma nelle riunioni avevo lo stesso diritto di parola della direttrice e della segretaria generale. Mi ascoltavano. In seguito, ho capito che sono stata una privilegiata. Mi facevano sentire che valevo, che avevo il diritto di fare tutto. Nel mio primo mese da tirocinante, mi hanno proposto: vuoi tenere un discorso alle Nazioni Unite? Non riuscivo a crederci. “Hai le idee, sai di cosa parli, perché no?”. Tenni il discorso al Palazzo di Vetro, ero emozionatissima.Esiste uno specifico contributo femminile ai processi di pace?La pace non è solo assenza di guerra. È sviluppo, diritti umani, sostenibilità. Coinvolge l’intera società e non può escludere metà della popolazione. Le donne devono prendere parte ai processi di pace non per una questione morale ma perché gli studi dimostrano che, quando nei negoziati è coinvolto un buon numero di donne, si costruisce una pace più duratura. Pensiamo allo sminamento. Sono le donne a indicare di sminare non solo le strade ma i percorsi che conducono ai pozzi e alle scuole. In molti Paesi sono loro che vanno a prendere l’acqua e si occupano dei figli. Si pensi alle armi che restano in circolazione dopo un conflitto, con i soldati che tornano a casa traumatizzati. Dopo le guerre aumenta la violenza domestica. Senza le donne ai tavoli dei negoziati, difficilmente questi problemi vengono presi in considerazione.Nel 2017 il suo nome fu indicato da Bloomberg Media tra quelli delle cinquanta persone “innovatrici” che avevano “cambiato il panorama globale”. Crede che ci sia un nesso tra essere donna e innovare?Le donne sono innovatrici per necessità. Il tradizionale potere maschile in ambito politico, militare ed economico le costringe a inventarsi strade nuove per esercitare la loro influenza.Cosa le piace ricordare del giorno in cui, a nome dell’Ican, ricevette il Nobel?Un’esperienza incredibile, un onore per tutta la campagna. Perché è difficile lavorare su questi temi. Spesso ti dicono: perché lo fai, tanto non cambierai nulla. È stato un riconoscimento per tutta la società civile. Ha dimostrato che non è necessario essere un governo o un ricco per avanzare proposte alternative. Un gruppo di cittadini può migliorare il mondo. Ricordo l’entusiasmo. E le feste che facemmo, a Oslo.Davvero pensa che esisterà un mondo senza armi nucleari?Assolutamente sì. Possiamo solo scegliere se esisterà prima o dopo che vengano usate.Che cosa direbbe a una donna militarista?Per me è importante pensare che non tutte le donne sono uguali. Le donne non sono più pacifiste degli uomini. Penso che ci sia un alto tasso di donne che parlano di pace perché sono responsabili di scuole e sanità e per questo vedono la guerra da un’altra prospettiva. Ciò non vuol dire che non ci siano moltissime donne militariste, magari nell’esercito, così come ci sono uomini impegnati negli sforzi di pace. Più che di donne e uomini, preferisco parlare di femminile e di maschile. Penso che più donne vanno al potere, più prospettive differenti abbiamo. Non basta avere una donna primo ministro, come in Italia, per cambiare le cose. Credo che la soluzione sia mischiare, combinare più punti di vista.Nelle delegazioni che per mesi hanno trattato su una tregua a Gaza non figurano donne. Lo stesso vale per chi decide sulla guerra in Ucraina. Come immagina i futuri negoziati?Dobbiamo garantire che le voci femminili di quei Paesi siano ascoltate. Che ai tavoli negoziali siedano anche donne. L’esperienza della guerra è diversa per uomini e donne. Non c’è migliore o peggiore. L’importante, per costruire una pace duratura, è che tutti i punti di vista abbiano voce in capitolo. Spesso le cronache giornalistiche si limitano a parlare dei missili. Se sentissimo i racconti delle persone che vivono la guerra sulla loro pelle ne avremmo una percezione più vera.

Roma, la rabbia del gestore di un hotel per l'influencer scroccona: "Vergogna"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 371

Caso Regeni: il gup accoglie la richiesta della Procura di Roma: ora tocca alla Corte costituzionale

Reggio Emilia, 18enne tunisino ucciso a coltellate nella notteRoma, Nunzia De Girolamo aggredita per aver graffiato un'auto: "Sono rimasta paralizzata"

Cade dallo scooter guidato da amico: ragazzo in comaRai, è ufficiale: Chiocci al TG1 e Preziosi al TG2

Omicidio Giulia Tramontano: esclusa la complicità della madre di Impagnatiello

Uomo trovato morto in casa a RomanoEsplode una bombola, ennesima morte sul lavoro nel Torinese

Ryan Reynold
Giulia Tramontano, i risultati dell'autopsia: 37 coltellate di cui 2 mortaliRoma, esce per andare a scuola e scompare: il caso di Mattia EspositoSavona, un motociclista è morto schiantandosi nei pressi di un casello

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarArrestato 42enne a Mendicino: aveva minacciato di dare fuoco all'ex, con sé benzina e accendinoBlackRock

    Maltempo in Sardegna oggi, ultime notizieMorsa da un cinghiale in centro a Genova: ricoverata una donna di 58 anniAllerta meteo arancione e gialla lunedì 5 giugno 2023Torino, tram contro camion dei pompieri: ferita una donna

    1. Ha paura di farsi togliere un dente: si fa ipnotizzare

      ETF
      1. avatarTragedia a Mondello: 54enne muore mentre lavora in spiaggiaProfessore Campanella

        Scuola, ministro Valditara: "Oggi nessuno vuole fare l'insegnante"

        ETF
  2. avatarPistoia, 90enne trovata morta in casa del figlio, ora indagatoBlackRock Italia

    Gigante di tre metri catturato nel Po dopo ventitré anni: è record nella pescaUcciso in casa dalla compagna, parlano i familiari di Fausto Baldoni: "Aveva paura della sua compagna e aveva tolto tutti i coltelli da casa"Verona, poliziotti violenti in questura. Parla una delle vittime: "Mi hanno strappato le medicazioni dalla testa"La corsa fatale di Angelo: caduto dalla moto lascia orfani due figli, proclamato lutto cittadino

  3. avatarL'intervento della mafia, "Quel negozio è cosa nostra": scatta il sequestroEconomista Italiano

    Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 380Reggio Emilia, 18enne tunisino ucciso a coltellate nella notteReelations, la vacanza dei creator: l'evento a CesenaticoA Senago il ricordo di Giulia Tramontano

L'intervento della mafia, "Quel negozio è cosa nostra": scatta il sequestro

Milano, un 29enne egiziano è stato arrestato per violenze sessualiValsesia, morto escursionista 64enne*