Samantha Cristoforetti sarà la prima donna europea comandante della Stazione Spaziale InternazionalePregliasco sul via alle mascherine: "Giusto, ma l'obbligo potrebbe tornare"Alluvione Marche, ritrovato il corpo di Mattia Luconi
Bimbo di 4 anni investito da un'auto mentre attraversa la strada di corsa: è graveUno degli “attacchini” comparsi per le vie di Palermo stanotte e fotografati per i social network dai volontari di Addiopizzo - Addiopizzo COMMENTA E CONDIVIDI Vent’anni fa nasceva a Palermo “Addiopizzo”,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock associazione impegnata a combattere i racket delle estorsioni e dell’usura. Una cinquantina di giovani ispirati dall’esempio dell’imprenditore Libero Grasso, che a costo della vita si ribellò ai ricatti di Cosa Nostra, cominciarono all’alba del 29 giugno 2004 lanciando una prima campagna attraverso centinaia di manifesti adesivi listati a lutto affissi sui muri della città nei quali c’era scritto: «Un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». Nacque allora un comitato. Poi gli “attacchini” organizzarono una serie di iniziative per assistere commercianti, artigiani, industriali che avevano deciso di denunciare le estorsioni di cui erano vittime. L’attività del gruppo si è in seguito allargata con un incessante lavoro sul territorio nell’ambito dell’inclusione sociale e del contrasto alle povertà economiche ed educative. «Perché se non ci facciamo carico di rimuovere le condizioni di degrado e povertà che contribuiscono ad alimentare l’illegalità diffusa e il sistema di potere mafioso non basta accompagnare e sostenere gli imprenditori che subiscono il ricatto del pizzo».Per festeggiare il loro ventennale, la notte scorsa gli attivisti di “Addiopizzo” sono tornati per le strade del capoluogo siciliano con lo scopo di «rinnovare la tradizione» e «rilanciare un nuovo messaggio ». «Nel corso di questi venti anni - si legge in una nota diffusa sui social - sono stati innumerevoli i momenti nei quali abbiamo tappezzato in piena notte la città di Palermo. Dal centro storico a Brancaccio, dalla Noce a San Lorenzo passando per Resuttana, Pagliarelli e tante altre aree della città con messaggi e contenuti che volevano stimolare anche una riflessione. A distanza di venti anni, la notte appena trascorsa ci ha visti tornare in strada, per il centro storico di Palermo tra via Maqueda, Corso Vittorio Emanuele, Via Emerico Amari e Via Isidoro La Lumia. Luoghi dove negli ultimi dieci anni si è registrato un cambiamento urbanistico, produttivo e sociale il cui impatto non ha precedenti nella storia di Palermo. Un mutamento da cui si è generata una nuova ed importante economia che ha il proprio perno nella fruizione turistica dei luoghi del centro storico ». L’intenzione di “Addiopizzo” è stata anche quella di rivolgere a condividere con la comunità cittadina una domanda: “Quale economia per queste strade della città?”. «Non abbiamo nessuna pretesa di dare risposte ma la volontà, anche stavolta, di aprire una riflessione» hanno precisato.Ma come è cambiata nel frattempo la realtà in questo difficile contesto socio-economico, anche grazie all’impegno dei coraggiosi ragazzi di "Addiopizzo"? È il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia a tracciare, in un’intervista, una bilancio di questi venti anni: «Le richieste di pizzo continuiamo a registrarle anche se, per fortuna, in maniera sempre meno pervasiva. Il merito di Addiopizzo, di cui oggi celebriamo il ventennale, è di avere costruito un sistema che ha aiutato molti esercenti a liberarsi dal giogo che li opprimeva. Adesso - ha precisato il magistrato - i mafiosi riflettono bene su quali sono i loro obiettivi, cioè vanno solo da chi ha dimostrato disponibilità nei loro confronti, tenendosi lontani da quelli che potrebbero denunciarli». Oggi alle 11.30 è in programma al No Mafia Memorial di corso Vittorio Emanuele, anche l'inaugurazione della mostra “Addiopizzo 20”.
Il gioco illegale è diventato un business, ma l’online resta una sicurezzaAddio a Elena Spironello, morta a 23 anni per un’infezione fatale
Quattro indagati per la morte di Giuliano De Seta durante uno stage
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 755Maltempo Marche: uomo disperso, trovata la sua auto nel fiume Misa
Calabrone punge anziano e i carabinieri gli salvano la vitaCattolica, bagnino derubato del cellulare insegue il colpevole: arrestato
Covid, bilancio del 18 settembre 2022: 12.082 nuovi casi e 32 decessiMilano, operaio 52enne precipita dal ponteggio e muore
Partorisce in casa, ma non sapeva di essere incinta: morta la bimba. La donna è graveL'automobilista che investe il ciclista non ha responsabilità: il caso specifico Alluvione nelle Marche, trovato lo zainetto di Mattia a 8 km dal punto in cui è scomparsoAutisti che si addormentano e guardano la partita: l'ira dei passeggeri contro l'Atac
Coronavirus, bilancio del 22 settembre 2022: 22.527 nuovi casi e 60 morti in più
Tentato infanticidio a Casarile, gravissima una neonata presa a pugni dal compagno della madre
Ragazzo di 17 anni morto dopo essere stato travolto da un treno a VareseL'automobilista che investe il ciclista non ha responsabilità: il caso specifico Simone Toni, il ragazzo colpito da un fulmine durante una gita sul Gran Sasso rivela: "Voglio tornarci"Bertolini: "La controffensiva di Kharkiv non può essere replicata"
Incidente aereo a Montpellier: cos'è successoAlluvione nelle Marche, l'auto recuperata è quella di Brunella Chiù Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 773Va a votare con la lente di ingrandimento: "A 101 anni così ci vedo meglio"