File not found
Professore Campanella

Sentenza ergastolo ostativo, Di Maio: "Rischio di liberare i boss"

Accordo Italia-Libia sui migranti: la proposta di MinnitiReddito di cittadinanza ai terroristi, Sgarbi attacca VauroSondaggi politici elettorali La7: bene il centrodestra, calo del Pd

post image

Francesca Pascale a Virginia Raggi: "Si dimetta"Il Csm dovrà garantire autonomia e indipendenza dei magistrati,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la qualità delle decisioni giudiziarie in un quadro di riforme tese a ridimensionare il ruolo della funzione giurisdizionale nella società, esaltando le statistica e la produttività C’è un autunno caldo alle porte forse non solo sui fronti energetico, economico e sociale. Nei programmi sulla giustizia dei partiti in vista del 25 settembre si leggono poche o nessuna idea sulle risorse per offrire un servizio più efficiente. Vi si trovano al contrario proposte sulla carriera dei magistrati, sul loro governo, sui limiti all’azione penale, come se fossero questi i nodi centrali. Non è una novità, purtroppo: le avvisaglie v’erano già nelle modifiche imposte da alcune forze parlamentari al progetto del ministro Cartabia per riformare l’ordinamento giudiziario. Il Consiglio Superiore della Magistratura, che per la candidata ministro Bongiorno andrebbe “demolito”, è dunque atteso da un compito difficile: garantire autonomia e indipendenza dei magistrati, l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la qualità delle decisioni giudiziarie in un quadro di riforme tese a ridimensionare il ruolo della funzione giurisdizionale nella società, esaltando le statistica e la produttività.  Sulla base di quanto ha dichiarato il ministro Cartabia, entro ottobre avremo il testo definitivo delle riforme dei processi civile e penale. Spetterà al Csm calarle nella realtà degli uffici giudiziari, a cominciare dalla ricerca di assetti organizzativi adeguati, dei quali il legislatore non si è curato. L’esempio più vistoso viene dall’istituzione del tribunale in materia di persone, minorenni e famiglia e dalla soppressione del tribunale per i minori. Si va nella direzione di procedimenti affidati in materie delicatissime a giudici monocratici privi dell’ausilio, rivelatosi finora fondamentale, di componenti esperti di settore. C’è poi la questione della difficile fusione tra due culture: quella dei tribunali minorili tesa alla protezione incondizionata del minore vittima dell’abuso, e quella del giudice della famiglia, per il quale il minore è figura centrale ma terza rispetto al giudizio che ha come parti i coniugi. Muovendo dalla consapevolezza di simili criticità, il Csm dovrà definire le cornici ordinamentali e organizzative in cui opereranno i giudici di questi nuovi uffici, oltre a darsi carico del loro approccio professionale a questioni complesse e vitali per le persone. Sono aspetti fondamentali finora inesplorati dalla riforma. Il codice dell’insolvenza Ce n’è un’altra entrata in vigore, “a costo zero”, nel cuore dell’estate. Il codice dell’insolvenza è legge dal 15 luglio e ha portato con sé novità attese, ma che potrebbero portare a un raddoppio del carico giudiziario nel settore (pensiamo all’impatto delle procedure cautelari a protezione del patrimonio dell’azienda). La legge però non si occupa delle dotazioni, degli organici e della specializzazione dei nuovi tribunali concorsuali. Toccherà al Csm provare a individuare soluzioni organizzative accettabili e al contempo segnalare con chiarezza le criticità strutturali sollevate da un intervento di portata davvero storica. A organici inalterati, le riforme processuali investono particolarmente le corti d’appello, vero collo di bottiglia nei flussi del lavoro giudiziario. L’improcedibilità dell’azione penale per la durata irragionevole del giudizio dibattimentale è l’istituto simbolo dello sforzo richiesto ai giudici di secondo grado, destinato a porre problemi irrisolvibili in uffici già oggi soffocati, soprattutto in alcune grandi sedi, da un arretrato ingestibile e costretti a operare in strutture incompatibili con condizioni di lavoro decenti. Si tratta di un ennesimo fronte su cui il Csm, quale organo deputato al governo del risorse esistenti, sarà chiamato a compiere scelte acrobatiche, in difetto d’interventi sistematici da parte dell’Amministrazione che pure quelle risorse dovrebbe adeguare nel tempo. La riforma dell’ordinamento ci consegna infine un complesso di norme che verosimilmente, stanti gli annunci della gran parte delle forze politiche, non saranno attuate. Restano però le disposizioni self executing, tra cui i nuovi illeciti disciplinari, cui il legislatore ha fatto abbondante ricorso, convinto, evidentemente, che nel timore della sanzione un magistrato produrrà più di quanto già non faccia (e deciderà in conformità all’aspettativa generale).  Su questo versante credo che il Csm debba lavorare nella direzione culturale esattamente opposta. I cittadini hanno bisogno d’una magistratura coraggiosa, attenta alla qualità, prima che alla quantità, del proprio servizio e professionalmente capace di tutelare i diritti anche in quelle connotazioni che l’evoluzione della società civile e i bisogni delle persone rendono attuali, guardando pure all’assetto delle regole costituzionali e europee.      Correggere i precetti disciplinari vaghi, stimolare una visione alta della funzione giudiziaria, emancipare i magistrati dalle spinte verso la subordinazione gerarchica interna all’ufficio e la soggezione passiva all’indirizzo giurisprudenziale corrente sono impegni che il Consiglio deve assumere, se davvero si vuole evitare di consegnare ai cittadini una magistratura che agisca in modo burocratico, timida coi forti e autoritaria coi deboli. La separazione delle carriere Se dovessero concretizzarsi le proposte ora enunciate nella campagna per le elezioni politiche assisteremmo ad una riscrittura non solo di un’altra parte dell’ordinamento giudiziario, ma delle regole fondamentali su cui si regge l’assetto dei rapporti tra il giudiziario e gli altri poteri dello Stato: l’intervento sulla Costituzione per separare definitivamente le carriere di giudici e pubblici ministeri consegnerebbe le indagini ad operatori di polizia, non più ad un organo obbligato a ricercare la verità anche a favore dell’imputato; l’introduzione di criteri di priorità dettati per l’azione penale dal Parlamento eliminerebbe la garanzia dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge; la diretta responsabilità civile per l’esercizio delle funzioni giudiziarie sancirebbe la fine di una giurisdizione affidata a magistrati che agiscono senza timori né speranza, così come volevano i padri costituenti.      Nell’ambito delle proprie prerogative, il prossimo Csm sarà chiamato a diffondere un messaggio culturale e istituzionale di ferma resistenza a simili progetti, per rimarcare le vere necessità del sistema giudiziario. Il che non significa tutela corporativa, poiché il modello costituzionale di magistrato è delineato a tutela non certo di suoi vuoti privilegi, ma a tutela dei diritti dei cittadini tutti. Non mancherà la consapevolezza che occorre ridare autorevolezza e tensione etica all’azione della magistratura iniziando proprio dall’azione del Csm: trasparenza totale del suo operato, vicinanza ai colleghi e dialogo con le Istituzioni, rispetto di regole chiare nella trattazione delle pratiche, esercizio di una discrezionalità mirata e motivata. E’ una ricetta che richiede disponibilità al cambiamento e credibilità da parte di chi la proponga.       © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMarcello Basilico

Mattarella incontra Trump: "Cercare subito accordo sui dazi"Regionali Umbria, test nazionale: "Chi lo dice strumentalizza"

Meloni all'Eicma 2019: le sue parole sull'antisemitismo

Liliana Segre incontra Matteo Salvini nella sua casa a MilanoScontro tra Salvini e Di Maio: botta e risposta a distanza

Spari in centro a Roma: l'affondo di SalviniSalvini chiede un confronto pubblico al ministro Lamorgese

Landini contro Salvini e Renzi: "Vera lotta all'evasione fiscale"

M5S Roma, la proposta nell'ambito dello status di Roma CapitaleManovra, al via il Consiglio dei Ministri: temi e nodi da sciogliere

Ryan Reynold
Matteo Salvini rivela alcuni dettagli sulla vita sentimentaleElezioni Umbria, affluenza alle urne: 64,42% alle ore 23Notizie di Politica italiana - Pag. 620

Economista Italiano

  1. avatarVittorio Feltri elogia Giulio Andreotti su TwitterGuglielmo

    Manovra, pagamenti digitali: la richiesta del M5sGiorgia Meloni e Matteo Salvini stipulano il "patto della moto"Tribunale dà torto a Roberto Fico: avrebbe pagato la colf in neroLuciana Litizzetto ironizza su un post di Matteo Salvini

    1. Il sindaco leghista di Bobbio lascia la Lega di Matteo Salvini

      1. avatarElezioni regionali in Umbria: seggi aperti dalle 7 alle 23trading a breve termine

        Lega-M5s, chi è pronto a lasciare il Movimento

        VOL
  2. avatarCarcere per i grandi evasori: ecco il sondaggio di Notizie.itProfessore Campanella

    Come reagiscono i politici alla satira? Analisi semi-seriaDecreto salva imprese, il governo chiede la sua prima fiduciaSantanchè contro Fioramonti: "Non mi hai ancora chiesto scusa"Paola Taverna si laurea a 50 anni: "Adesso è festa"

  3. avatarM5s, la festa a Napoli: Di Maio lancia la riformaCampanella

    Concluso il vertice sulla manovra, le parole di Pd e M5SGiorgia Meloni pronta a difendere i confini anche con i muriElezioni Umbria 2019: Donatella Tesei è la nuova presidenteMatteo Salvini con la felpa "Bastardo": ironia sui social

Meloni pubblica insulti ricevuti dai gruppi di sinistra

Luciana Lamorgese difende Salvini sull'utilizzo delle uniformiMigranti, Conte dice no agli slogan "Porti chiusi"*