File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Maxi indagine sui falsi autoricambi: sequestro da un milione di euro

Aereo militare precipitato: recuperato il corpo del pilotaIncidente sul lavoro: 20enne schiacciato da un trattoreBolide avvistato il 9 dicembre nei cieli del Sud Italia: cos'è (e perché non è un meteorite)

post image

Sbanda e si schianta contro un muro: morto un 21enneIl regista Armando Punzo in una scena di "Atlantis-Capitolo 2" - Stefano Vaja COMMENTA E CONDIVIDI Da “architetto dell’impossibile” a “re dell’utopia”. Trentacinque anni fa,Guglielmo quando si mise volontariamente dietro alle spalle i cancelli dell’allora carcere di massima sicurezza di Volterra, in provincia di Pisa, per portare col teatro il cielo nelle celle, il sogno impalpabile nell’incubo materico, seguendo il consiglio scritto nei versi di Margherita Guidacci, non obbedì a chi gli diceva di rinunciare all’impossibile e, sposando appieno l'invito e lo sprone della poetessa fiorentina, inseguì il vento con un secchio e col passare degli anni alla fine lo ha catturato.Le folate da lui catturate hanno tanti nomi e altrettanti obiettivi raggiunti: decine di spettacoli che hanno creato solchi fecondi nel teatro italiano dal 1988, festival, progetti, mostre, un’articolata associazione che produce, dà lavoro, crea indotto, una compagnia divenuta storica, centinaia di rinascite umane, la metamorfosi di un luogo di detenzione in spazio di creazione, un Leone d’oro 2023 alla carriera alla Biennale di Venezia e soprattutto il primo teatro stabile all’interno di un penitenziario, ormai una realtà concreta, in fieri e incontrovertibile. Lui è Armando Punzo che, dopo aver reso possibile l’impossibile, ora punta alle stelle, a un buco nella realtà rassegnata, all’assoluto, al sommo bene, a un «invisibile che non va cercato lontano», a un avanzare verso territori sconosciuti per penetrare davvero il senso della propria esistenza, in altri termini a un biblico «vattene dalla tua terra e fatti straniero» o un evangelico «lascia tutto e seguimi». Insomma mira all’utopia, non come luogo che non c’è, ma secondo l’altra interpretazione etimologica di “topos” ideale, bello e buono. Un’ambizione, o meglio, una missione netta, adamantina, urgente e non procrastinabile formalizzata e condivisa con passione in Atlantis – Capitolo 2 in prima nazionale fino a domani (sabato 3 agosto) nella Fortezza Medicea/Casa di reclusione di Volterra con la drammaturgia e regia dello stesso Punzo e la direzione organizzativa e progettuale di Cinzia de Felice, l’altra inseparabile anima della Compagnia della Fortezza. «La parola chiave di questo progetto è indubbiamente “utopia” – precisa subito Punzo – e dietro c’è Ernst Bloch, lo scrittore e filosofo tedesco che col suo Principio speranza in mille e seicento pagine cerca di dimostrare in tutti i modi che l’uomo è di per sé un essere utopico che deve aspirare a realizzare il suo ideale». L’anelito all’altro e all’oltre di Atlantis 2 in realtà non è frutto di un’estemporanea folgorazione ma chi ha seguito i lavori del regista napoletano almeno dal 2015 in poi sa bene che affonda in radici capillari e ricerche costanti ed estenuanti: da Dopo la tempesta in cui ci si ribellava alla mortifera sentenza del canone occidentale e ai personaggi shakespeariani cattivi e “captivi”, prigionieri di odio, gelosia, invidia e cementificati dal male, a Beatitudo che traeva linfa dalle opere di Borges e in cui si abbandonava l’homo sapiens per inseguire il sogno di un homo felix, inseguimento rivelatosi poi accidentato e disseminato di cadute per limiti, ostacoli e paure dettate dall’incapacità umana di essere davvero libera. È seguito poi il progetto triennale di Naturae dove si è preso progressivamente coscienza di quattro qualità interiori difficili da far emergere nel quotidiano ma ineludibili: armonia, letizia, stupore, innocenza. Con l’attuale messinscena si erge, sempre attraverso visioni polisemiche e oniriche e mai con enunciazioni accademiche e didascaliche, un monito accorato e perentorio: non si può più restare sotto il giogo della distopia, si deve lacerare il manto asfittico di una realtà dove sognare è bandito e la felicità è solo uno sterile ed effimero simulacro ostentato da una vuota “happycrazia” che nega la fragilità della vita. «Bisogna recuperare quello “sguardo infante” appartenuto a uomini straordinari di varie epoche e che molti anche oggi hanno – ci dice accorato Armando Punzo – e la nostra missione è dimostrare che c’è un’altra possibilità. Negli uomini ho imparato a cercare la luce, non il buio, le potenzialità, non i limiti. Ed è ciò che è avvenuto qui: ora noi ci stiamo facendo un’amabile chiacchierata nel cortile del carcere, tu stai registrando col telefonino, questo è utopico se solo pensiamo a quello che sta avvenendo in tanti altri penitenziari in Italia, ma è vero, quindi stiamo vivendo un’altra realtà possibile». Ovviamente la grandezza artistica di Punzo sta nel riuscire a cogliere il nucleo problematico e poco confortevole di questa tensione trascendente e la sua genialità drammaturgica sta nel suggerire visivamente, simbolicamente, coreograficamente e con parole e sonorità la complessità di questa urgenza che non rischia mai di diventare un banale sermone. Non manca la dimensione visionaria in Atlantis 2, come del resto in tutte le precedenti tappe creative della Compagnia della Fortezza, a partire dall’incipit nel cortile con l’uomo possente che, incollato a una pedana circolare, tenta di staccarsi da invisibili spire e legacci. Punzo è sempre il demiurgo dello spettacolo, con fanciullesca trepidazione imbianca tele nere o dipinge segni neri sui tronchi bianchi degli alberi, ribadisce frasi della sua stessa voce fuori campo, comunque invita con parole o azioni a cambiare lo status quo. Dovunque le ormai familiari figure ieratiche o oniriche, d’avanguardia o androgine, creativamente vestite da Emanuela Dall’Aglio, sono elementi di un concerto visivo guidati dall’avvolgente musica di Andreino Salvadori, come sempre una vera partitura drammaturgica. Segue il momento itinerante nei corridoi con le celle incubatrici di singole agnizioni, poi quello più colloquiale e informale con un’altra pletora di visioni e l’immancabile finale assolato e accecante con la musica che si fa travolgente, la tela che si squarcia e si apre a una vorticosa sbandieratrice /derviscio rotante e calamitante. Come si evince da questi rapsodici cenni descrittivi è uno spettacolo da non svilire con una sinossi. Indubbiamente echeggia cifre stilistiche già viste a Volterra ma stavolta si congeda con una possente chiamata al risveglio che dentro, usciti dalle mura della Fortezza, continua a far rumore.

Roma, ragazza denuncia sui social le presunte violenze subite dal fidanzatoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 637

San Gennaro: avviene il miracolo e il sangue si scioglie

Silvia muore per un malore a 46 anni, dolore infinitoRoma, incendio a Torre Spaccata: oltre 100 persone evacuate

Disabili picchiati e maltrattati dagli operatori sanitari: "Non meriti di stare in compagnia"Verona, Neofascisti aggrediscono marocchini che festeggiano: ferita una donna

Addio a frate Egidio, il religioso vicino alla sua gente

Ritrovata la bambina scomparsa a Piacenza dopo la scuolaRoma, ragazza denuncia sui social le presunte violenze subite dal fidanzato

Ryan Reynold
Casa famiglia degli orrori, la badante maltratta anziano e lo imbratta di feciCovid, Bassetti: "Dati sbagliati fanno perdere fiducia nei vaccini"Migranti, altri due salvataggi Humanity 1: oltre 250 a bordo

criptovalute

  1. avatarNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 637VOL

    Sindaca rapinata a Napoli con il marito da un uomo armatoStrage di Corinaldo, confermate le condanne per la banda dello spray: la sentenza della CassazioneFriuli Venezia Giulia, tanti incidenti nella notte: nessuna vittimaMorta per un errore nella dose della chemio: medici condannati a risarcire l'azienda sanitaria

      1. avatarMilano, aggredito all'aeroporto perché voleva pagare il taxi con il PosEconomista Italiano

        Studente di 12 anni precipita dalle scale: grave dopo un volo di 4 metri

        ETF
  2. avatarSparatoria di Fidene, il racconto di una testimone: “È entrato e ha aperto il fuoco”BlackRock Italia

    Ha un malore mentre è in garage: morto 62enneLa nuova vita dell'ex Pm accusato di corruzione: la mensa CaritasChi era il 17enne morto in un incidente in scooter: Alin Varna sognava di fare l'autistaAlessia Piperno: "La mia compagna di cella condannata a morte"

  3. avatarCon l'auto tampona il rimorchio di un trattore: è graveETF

    Strage di Fidene, l'uomo che ha bloccato il killer: "Ho agito d'istinto, non chiamatemi eroe"L'ex marito che la offendeva: "Ti sfregio con l'acido e ti taglio un braccio"L'ex marito che la offendeva: "Ti sfregio con l'acido e ti taglio un braccio"Morto con suicidio assistito in Svizzera Massimiliano, era malato di sclerosi multipla

    ETF

L'uomo che ha colpito il medico con l'accetta: "Abbiamo litigato e non ci ho visto più"

Chi era il pilota del caccia precipitato a TrapaniSi finge direttore dell'ufficio postale e truffa anziana per 20 mila euro*