File not found
ETF

Conoscere il lessico digitale serve a capire il futuro

Raduno dei sovranisti a Firenze, Salvini: “Una giornata che può fare la storia”L’ultimo scontro tra magistrati: «Il Csm va sciolto»Spazio, il nuovo lanciatore europeo Ariane 6 si prepara al volo inaugurale - Tiscali Notizie

post image

Netanyahu svela il piano post-guerra - Tiscali NotizieNei giorni scorsi alcuni media italiani hanno rilanciato la notizia falsa del suo ingresso nella lista dei beni tutelati a livello mondiale. Un equivoco nato da una cattiva traduzione. L’episodio impone riflessioni sugli strumenti utili a valutare la fondatezza dei fatti. Tuttavia,Economista Italiano nel suo libro Disinformazione contro costituzionalismo, Silvia Sassi scrive che «un sistema che voglia davvero proteggere la libertà di espressione deve impegnarsi anche a proteggere le falsità»Qualche giorno fa sui giornali italiani, da Repubblica al Corriere della Sera, dal Sole 24 Ore al Fatto Quotidiano, e su diversi siti di informazione online, è stata pubblicata la notizia del riconoscimento come patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco della musica techno tedesca. Peccato sia falso.La realtà è che il governo tedesco ha deciso di iscrivere la musica techno, insieme ad altre 120 tradizioni, nel Registro nazionale dei patrimoni culturali immateriali. È una decisione, dunque, tutta tedesca, che nulla ha a che fare con l’organizzazione mondiale che si occupa di cultura.Per capirci: ogni anno in Italia nei registri dei patrimoni culturali immateriali tenuti dai ministeri della Cultura e dell’Agricoltura o da diverse regioni italiane (come la Campania, il Veneto, il Piemonte) sono iscritte in media 400 tradizioni. La registrazione in questi inventari ha un valore solo nazionale, ed è quanto è avvenuto in Germania con la musica techno, che, a differenza di quanto è stato scritto, non è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.L’errore, probabilmente, nasce dal fatto che la notizia è stata ripresa da un comunicato stampa scritto in tedesco ed è stata tradotta male: in Germania (e nel resto del mondo) l’informazione è stata data correttamente per quello che era, ma quando il primo importante quotidiano l’ha riproposta in Italia – con un lungo articolo iniziato in prima pagina con tanto di titolo sensazionale – è stata trasformata e, da quel momento, molti giornali italiani hanno copiato senza verificarne la correttezza.Questo episodio pone una serie di riflessioni sulla qualità del giornalismo italiano, tenendo conto che solo in Italia è avvenuto questo misunderstanding.La prima è che nessun giornalista ha controllato la veridicità di quanto scriveva. Eppure sarebbe bastata una semplice ricerca su Google o, per i più raffinati, una verifica dal sito ufficiale dell’Unesco. Ma nessuno lo ha fatto, e tutti hanno riprodotto una notizia infondata.La seconda è che, specialmente per gli articoli di “costume” (e la cultura viene trattata in questo modo), nei giornali è talvolta in uso “spulciare” i siti web stranieri alla ricerca di qualcosa di interessante, per “piazzare” un pezzo. Ciò comporta una spasmodica ricerca di notizie surreali, buffe, ai limiti della realtà, che possano interessare il lettore medio mordi-e-fuggi, ma spesso, al di là del “colore” che danno al giornale, sono infondate.La terza riflessione è, forse, la più inquietante. Se nessuno ha verificato la fondatezza della fake news relativa alla musica techno, pur essendo estremamente facile farlo, cosa accade con notizie più complesse come quelle che arrivano dai fronti di guerra in Ucraina o in Palestina?Questa vicenda, per quanto marginale, ci impone una ulteriore riflessione sugli strumenti utili a valutare la fondatezza dei fatti che leggiamo sui giornali, sui social, sui siti internet.Rispetto alla diffusione di notizie false, i governi di molti paesi propongono di istituire certificati pubblici di veridicità assegnati da autorità più o meno indipendenti. Presso la Camera dei deputati italiana giace un disegno di legge in tal senso e, nella scorsa legislatura, era stata proposta una commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione massiva di informazioni false che avrebbe dovuto fissare, tra l’altro, dei parametri oggetti per individuare “la verità”.Queste proposte sono inquietanti perché la base di una democrazia è il pluralismo e non esistono verità assolute. Anzi, come ha scritto Silvia Sassi nel suo bel libro Disinformazione contro costituzionalismo, «un sistema che voglia davvero proteggere la libertà di espressione deve impegnarsi anche a proteggere le falsità» perché – lo ha ricordato di recente la vice presidente del Garante della Privacy Ginevra Cerrina Feroni – se la disinformazione manca «deve accendersi una spia di allarme in quanto ciò significa che la verità è solo nelle mani di chi decide, ossia del regime».L’equilibrio, dunque, tra libertà di espressione e disinformazione è molto delicato perché non può essere raggiunto imponendo «verità di Stato». E tuttavia, se non ci può fidare dei giornalisti, nemmeno quando danno notizie “leggere”, allora dove andremo a finire senza un intervento normativo che limiti la diffusione di fake news? Certo è paradossale che mentre quei giornalisti che scrivono la verità sono indagati (è il caso di questo giornale), altri che scrivono sciocchezze possono continuare a farlo senza che nessuno dica niente.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPier Luigi PetrilloProfessore di Teoria e tecniche del lobbying, Luiss Guido Carli

Disastro funivia Stresa, il ministero avvia indagine sul cambio del giudice a VerbaniaDal G8 a S.M. Capua Vetere, servono gli identificativi per le forze dell’ordine

Dalla rivoluzione alla preghiera, la parabola di Simone Weil

La mediazione di Draghi per convincere i 5S a modificare la prescrizioneGenerale Vannacci: "Valuto candidatura alla Lega alle prossime Europee"

Pd, Schlein: "Siamo per regolamentare il diritto all'eutanasia"E se il mostro di Firenze fosse ancora a piede libero?

Spazio, successo per il 23esimo lancio del razzo italiano Vega - Tiscali Notizie

Notizie di Politica italiana - Pag. 37Manovra, presi in esame tutti gli emendamenti: salve le pensioni dei medici

Ryan Reynold
Notizie di Politica italiana - Pag. 32Franco Frattini è il nuovo presidente aggiunto del Consiglio di StatoUn libro bianco per la giustizia e il suo futuro

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarScontro verbale tra Gianfranco Fini ed Emanuele Pozzolo per il pistola-gateanalisi tecnica

    Non ci sarà nessuna riforma sistematica della giustizia penaleLa giustizia è malata e ha bisogno di una riformaUn altro no a Davigo: respinto il ricorso per rientrare al CsmSmartworking fino a fine anno: prospettive per modernizzare il lavoro

    1. Expo 2030 a Riyad, le ragioni dietro la sconfitta di Roma

      1. avatarNasa e Lockeed Martin preparano i primi voli dell'X-59, jet supersonico "silenzioso" - Tiscali Notizieanalisi tecnica

        Natale, gli auguri di Giorgia Meloni

  2. avatarMissione Hera, pronti a volare i pannelli solari di Leonardo - Tiscali NotizieEconomista Italiano

    Magistratura, Crosetto sentito in Procura: atteso il suo intervento alla CameraGenerale Vannacci: "Valuto candidatura alla Lega alle prossime Europee"Spazio, Villadei: ecco cosa succederà nelle 36 ore dal lancio all'arrivo sull'Iss - Tiscali NotizieAssegno di inclusione 2024: come farne richiesta e i beneficiari

    ETF
  3. avatarEmanuele Pozzolo sospeso da Fdi alla Cameraanalisi tecnica

    La mediazione di Draghi per convincere i 5S a modificare la prescrizioneNasa e Lockeed Martin preparano i primi voli dell'X-59, jet supersonico "silenzioso" - Tiscali NotizieAlla Lega piace Palamara ma non può dirlo per non far franare la coalizione a RomaMigranti, Corte Costituzionale albanese approva patto con l'Italia

Disastro funivia Stresa, il ministero avvia indagine sul cambio del giudice a Verbania

In Giappone tutti pazzi per Final Fantasy VII Rebirth - Tiscali NotizieIlaria Salis, De Luca attacca Meloni: "Per lei nessuna parola di solidarietà"*