File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Poliziotti statunitensi frustano i migranti al confine con il Messico: tra loro anche donne e bambin

Gaia Young morta improvvisamente a 25 anni dopo aver lamentato un forte mal di testaScopre il fidanzato a casa con l'amante, lei si cala dal balcone in mutande e scappa: il video è viraleSamantha Josephon, la ragazza accoltellata 120 volte su Uber

post image

USA, sparatoria in un Kroger di Collierville: 2 morti e 13 feritiTonnellate di abiti viaggiano in aereo da un continente a un altro: il trasporto nel settore tessile è responsabile del 3 per cento delle emissioni totali,VOL mentre il solo trasporto aereo del 28 per cento. Il caso del Gruppo Inditex, che possiede vari marchi fra cui il famoso Zara. La replica: «Stiamo facendo un percorso di sostenibilità che ci porterà alle emissioni zero entro il 2040» Che l’industria tessile sia fra i maggiori responsabili di comportamenti climalteranti è cosa nota. Sono diversi i dati che calcolano, per esempio, l’impatto della produzione tessile sul consumo di acqua, sull’inquinamento delle falde e dei suoli causato dall’uso di coloranti e altre sostanze nocive, oppure delle emissioni di CO2 derivanti dallo smaltimento illegale (leggi: incendi a cielo aperto) degli abiti usati. C’è un aspetto però che è meno conosciuto ma cruciale, sia per quanto riguarda il modello di business del mondo fashion sia per quanto riguarda il cambiamento climatico: il trasporto in aereo della merce. La moda che inquina È stato calcolato che la media di emissioni di gas serra causata dal trasporto nel settore tessile è del 3 per cento delle emissioni totali, ma se si guarda al solo trasporto aereo il dato sale a un preoccupante 28 per cento. Immaginate tonnellate di capi di abbigliamento che viaggiano ogni giorno in aereo verso negozi e armadi in ogni parte del mondo: devono arrivare a destinazione il prima possibile perché il cliente è stato abituato così. È questo il modello fast fashion. L’ultimo report della Ong Public Eye, partner svizzero della Clean Clothes Campaign, si concentra su questo segmento, utilizzando come case study la filiera di distribuzione fino al consumatore finale del Gruppo Inditex, che possiede vari marchi fra cui il famoso Zara, icona della fast fashion e responsabile di emissioni climalteranti da trasporto aereo in misura di gran lunga maggiore di ogni altro brand dati i suoi volumi di affari e le sue aggressive strategie di mercato. Inditex ha poi condiviso con Domani una replica a questo articolo. Vendere veloce A fine gennaio 2023 il Gruppo si vantava di rifornire due volte alla settimana con abiti nuovi i suoi quasi 6mila negozi in tutto il mondo. Capi sempre diversi, settimana dopo settimana. Il bisogno indotto al quale ci spinge la fast fashion è quello di avere sempre qualcosa di nuovo, tanto lo paghiamo (relativamente) poco. La strategia di vendita di Zara si basa su questo, come ha esplicitato nel 2019 un ex dirigente Inditex: «Vogliamo che la nostra clientela comprenda di dover comprare subito qualcosa che le piace, perché la prossima settimana potrebbe non essere più disponibile». Il problema sta proprio qui: per vendere la moda più velocemente e monetizzare al massimo le tendenze di breve durata, i marchi di fast fashion come Zara si affidano più di altri al trasporto aereo sia per l’approvvigionamento che per la distribuzione della merce. La produzione dei capi Zara che proviene da Dhaka o da Delhi affolla il traffico di aerei cargo per la Spagna da questi aeroporti. Indipendentemente dal luogo di produzione, poi, praticamente tutti gli articoli di Zara & Co finiscono nei grandi centri di distribuzione che l’azienda gestisce intorno all’aeroporto spagnolo di Saragozza: Inditex vola tra Saragozza e il resto del mondo per oltre 1600 volte l’anno. Il trasporto aereo serve alla fast fashion perché le tonnellate di indumenti di “fast” vengono spediti nei negozi di tutto il mondo oppure direttamente ai o alle clienti che hanno acquistato online e venduti in tempi così risicati che l’aereo diviene l’unico mezzo che è possibile utilizzare. I volumi sempre maggiori della fast fashion si traducono anche in pressioni sempre maggiori sulle aziende fornitrici, con la conseguenza che il tema ambientale si interseca in quello sociale, in una spirale al ribasso dove la giustizia economica sostanziale è sempre più una chimera. Nel modello fast fashion, con i suoi tempi di produzione velocissimi e i prezzi bassissimi, il brand fa profitti mentre i fornitori annaspano, costringono i propri dipendenti a lavorare in continuazione e pagano loro salari di povertà. L’impronta ecologica I grandi brand della moda, veri e propri imperi economici, hanno senza dubbio i mezzi per cambiare le proprie pratiche; quel che manca loro è la volontà di farlo. Inditex per esempio dimostra di ignorare il problema dei danni al clima causati dal trasporto aereo: nel suo rapporto annuale del 2022, l’azienda accenna solo vagamente a una «revisione dei trasporti» e a una «ricerca di mezzi di trasporto alternativi». Le misure per ridurre l’impronta ecologica si concentrano su altre aree della catena del valore, come per esempio la riduzione del consumo di acqua. Allo stesso tempo, però, al fine di distogliere l’attenzione pubblica dagli impatti reali e concreti del proprio modello di business, Inditex conduce una intensa attività di comunicazione e marketing intorno ai temi della sostenibilità. Questo tipo di campagne non sono solo foglie di fico: sono proprio dannose, perché veicolano messaggi fuorvianti. È inutile produrre un capo in jeans riciclato per risparmiare acqua se poi quel capo viene spedito, insieme ad altre migliaia di chili di capi, in un aereo cargo che fa da taxi fra Città del Messico e Barcellona. È profondamente sbagliato dirsi sostenibili se l’obiettivo è sempre e solo quello di produrre, produrre produrre sempre di più cose da vendere, vendere, vendere sempre di più. La petizione Per questo Public Eye e Campagna Abiti Puliti hanno lanciato una petizione che chiede a Zara di prendere sul serio il suo impegno di maggiore sostenibilità e rinunciare alla moda aerea così dannosa per il clima. Nel frattempo l’industria del trasporto aereo cosa fa? Non molto. Ci sono tentativi di ricerca in atto, ad esempio la fabbricazione di aerei leggermente più efficienti, ma sono miglioramenti minimi. Non vi sono ancora progressi concreti, ad esempio sui carburanti da energie rinnovabili, né essi sono disponibili su scala industriale. Fino a quando l’industria aeronautica non avrà migliorato concretamente i propri impatti, l’unica cosa da fare con riferimento alle merci è una riduzione drastica del trasporto aereo a quelle essenziali: medicinali, posta, finanche pezzi di ricambio. La moda, che rimane disponibile nei negozi anche senza ricorrere al trasporto aereo, non è certo una di queste. I vestiti possono aspettare qualche settimana in più prima di approdare nelle vetrine. Una tale decelerazione non sarebbe una perdita, ma un’opportunità per un consumo più consapevole e per un design più duraturo. Far volare la moda in mezzo mondo è un peso del tutto inutile per il nostro ambiente. Aggiornamento del 10 novembre: Dopo questo articolo abbiamo ricevuto una replica da Inditex, che pubblichiamo integralmente: Inditex è impegnata in un ampio percorso di sostenibilità per raggiungere emissioni nette zero entro il 2040, risultato che passa dalla riduzione delle emissioni del 50% entro il 2030. Per raggiungere questo traguardo stiamo implementando importanti investimenti per la trasformazione del business, con impatti su produzione, distribuzione e ciclo di vita dei prodotti. In questo quadro, la riduzione delle emissioni di gas serra legate alla logistica gioca un ruolo strategico ed è per questo che diamo priorità all'uso del trasporto marittimo e stradale per l'importazione e l'esportazione dei nostri capi. Grazie alle attività realizzate, Inditex è riuscita a ridurre le proprie emissioni di gas serra legate al trasporto del 13% dal 2018 e, nel 2022, ha anche ridotto del 25% il proprio utilizzo del trasporto aereo. Come leader nel nostro settore siamo consapevoli dell’impatto delle nostre azioni e ci poniamo come esempio per una maggiore sostenibilità di tutto il mondo del Fashion. Per maggiori informazioni sulle misure concrete che l’azienda sta implementando è possibile consultare il nostro sito: https://www.inditex.com/itxcomweb/en/sustainability © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPriscilla Robledo – Campagna Abiti Puliti

Follia in volo: passeggero esce dall’uscita di emergenza dell’aereo e sale sull’alaCalifornia, elicottero militare precipitato in mare: in corso la ricerca dei dispersi

Attentato a Mogadiscio, autobomba esplode durante posto di blocco: 8 morti

Scambiata nella culla chiede 3 milioni di euro: i veri genitori vivono a 500 metri da leiScrive "Maderna" invece di "Moderna" sul certificato di vaccinazione: 23enne arrestata in aeroporto

USA, aereo si solleva sulla coda dopo l’atterraggio a Lewiston: ipotesi sbilanciamento di pesoMessico, morto Fabrizio Bianchini: era stato ricoverato per Covid

Aereo della Air India bloccato sotto un ponte vicino all’aeroporto di Delhi

Afghanistan, nuova stretta dei talebani: "Da oggi rasare le barbe è strettamente proibito"Israele nega il green pass a chi non ha la terza dose: "Vaccino perde efficacia, serve richiamo"

Ryan Reynold
USA, incidente stradale a South Hill: un ferito sarebbe graveUomo morto per arresto cardiaco dopo essere stato rifiutato da 43 ospedali pieni di pazienti CovidMaltempo, piogge torrenziali ed allagamenti in Spagna

BlackRock Italia

  1. avatarTokyo, getta acido sui passeggeri in metropolitana: ferita una donna, giovane ustionato al voltoGuglielmo

    Afghanistan, centinaia di persone ammassate all'aeroporto di Kabul all'indomani degli attentatiParigi, maxi rapina da Bulgari da 10 milioni di euro: tre ladri in fugaLondra, uomo armato di martello colpisce 4 persone: 38enne arrestatoVietnam, 28enne positivo non rispetta la quarantena e contagia 8 persone: condannato a 5 anni

    1. Covid, infermiera non vaccinata morta in California: lascia cinque figli tra cui un neonato

      ETF
      1. avatarUsa, l'uragano Ida minaccia New Orleans e la Louisiana: "Sarà il più pericoloso dal 1850 a oggi"criptovalute

        USA, Biden: "La nostra priorità è portare fuori gli americani da Kabul"

  2. avatarGuerra finita in Afghanistan, l'ultimo aereo americano ha lasciato il PaeseProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Lo studente spagnolo che va a scuola in gonna per superare i pregiudizi di genereAfghanistan, i talebani vietano di nuovo la musica: "Nell'Islam è proibita"Guerra finita in Afghanistan, l'ultimo aereo americano ha lasciato il PaeseSopravvissuti all'11 settembre: la storia di Pasquale Buzzelli e la telefonata alla compagna incinta

  3. avatarCovid party dei no vax per evitare il vaccino: alcuni terminano in terapia intensivaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Cina, violento incendio in un magazzino a ShanghaiColombia, esplosione in una miniera illegale di carbone: 12 mortiInfermiera no vax morta di covid a 46 anni, il fratello se la prende con la disinformazioneGermania, chiede a un cliente di indossare la mascherina: morto per un colpo di pistola alla testa

Venezuela, madre morta in un naufragio: i figli di 6 e 2 anni sopravvivono aggrappati al suo corpo

Uragano Ida negli Usa: una vittima e un milione di persone senza luceAfghanistan, i talebani raggiungono l'ospedale di Emergency nel Panshir*