File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Inondazioni in California: almeno 14 morti e 230 strutture senza elettricità

Giornalista si suicida in Iran dopo essere stato rilasciatoAddio a Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger è morto a 95 anni: le reazioni politicheFesta grande per il primo kenyota che ha scalato l'Everest

post image

Brasile, 400 arresti: la Corte Suprema ordina di bloccare la propaganda socialL’aspetto acustico per l’artista milanese non è un elemento a sé stante,ETF Ci restituisce la poesia del vivere urbano, fatta di oggetti che spesso non sono nobili ma che portano con sé tutta la bellezza del reale, delle relazioni e di ciò che ci circonda. Una sorta di Alberto Savinio contemporaneoAll’ingresso della sua personale, dal titolo “Liliana Moro. Andante con moto” (fino all’1 aprile al Kunstmuseum Liechtenstein) l’artista ci coglie, e ci accoglie, di sorpresa con un fischio inaspettato che arriva mentre il visitatore sale le scale d’ingresso senza capire da dove venga il richiamo. Come preannuncia il grande orecchio al neon posto nell’atrio del museo, si tratta di un’esposizione che racconta un aspetto preciso della pratica di Liliana Moro (Milano, 1961): la sua relazione con il suono, elemento ricorrente dagli inizi della sua ricerca artistica. Una carriera iniziata alla fine degli anni Ottanta che nel 2019 l’ha portata a essere una delle tre autrici selezionate per rappresentare l’Italia alla Biennale di Venezia.L’aspetto acustico per Moro non è un elemento a sé stante, al contrario è sempre legato al dato spaziale. Non è un caso che dopo aver oltrepassato le prime opere-indizi e aver varcato la soglia ci troviamo davanti a una distesa di miniature tridimensionali, realizzate a mano con i materiali più disparati, dalla carta, alla creta, al fil di ferro, con precisione da modellista. Si tratta di “Spazi”, un lavoro che nel 2019 fu esposto appunto alla Biennale come un unico assemblaggio di stanze in equilibrio una sull’altra e che invece qui occupa l’intera sala. Ogni riproduzione, sul proprio basamento, rappresenta un progetto espositivo realizzato dall’artista nel passato, mostrandoci così anche il suo modo di lavorare, ogni opera viene infatti pensata sin dal suo concepimento in relazione allo spazio che andrà ad abitare. Lo si capisce bene poco più in là, entrando nel cerchio di 12 casse acustiche che compongono “Moi” (2012), una sorta di architettura sonora all’interno della quale il visitatore deve accedere per ascoltare la voce dell’artista mentre parla di una performance da lei messa inscena nel 1997. Ancor di più diventa chiara la relazione tra suono, in questo caso rumore, spazio e spettatore quando si è invitati a camminare dentro una stanza il cui pavimento è stato interamente ricoperto di cocci di vetro. Qui è lo spettatore stesso che, dapprima intimorito poi estremamente coinvolto, attiva il lavoro attraverso il calpestio, lo spazio infatti si riempie del crepitio del materiale che si frantuma sotto ai suoi piedi.Liliana Moro non nasconde niente: i cavi sono cavi, hanno una funzione e non devono essere celati, allo stesso modo le pareti in cartongesso realizzate per strutturare il percorso espositivo hanno un’anima metallica che nell’allestimento l’artista ha scelto di non occultare. Il mondo di oggetti di questa artista infatti non è un luogo estetizzato ed estetizzante. Le sedie che utilizza in “Quattro stagioni”, un’opera che chiede di fermarsi ed essere utilizzata sedendosi attorno al tavolo, sono di plastica delle più comuni da esterni, così come gli ombrelloni e il tavolo stesso, fatto da assi da cantiere. È così che questo spazio, nato in occasione di un convegno nel 2014, crea al contrario una situazione del tutto informale, un luogo d’incontro e di discussioni addirittura conviviale. Moro poi è da sempre attratta dalle trombe acustiche, come quelle che s’incontravano sulle banchine dei binari anni fa, che però qui trasmettono a ripetizione 25 versioni di “Bella ciao”, nell’opera “…senza fine” del 2010. Anche gli zaini/carrello che emettono musica, come quelli che a volte s’incontrano in metropolitana portati da ambulanti musicisti di strada, l’hanno attratta al punto da realizzare una serie di opere dal titolo “Le Nomadi” (2023).Ci sono anche immagini commoventi pur nella loro brutale materialità priva di orpelli, come un materasso in gommaspugna, una rete da letto e un registratore che emette un tango di Astor Piazzolla, legati insieme da una cinghia rossa e appoggiati in verticale a una parete, il tutto sotto al titolo di “Avvinghiatissimi” (1992). Tra le opere più note e ormai storicizzate qui troviamo, oltre a quest’ultima, anche “La passeggiata” (1988), fatta da 70 pattini di metallo costruiti dall’artista stessa e inutilizzabili poiché legati tra loro da una lunga catena, lavoro che, esposto in un parco a Novi Ligure agli esordi, testimonia anche l’interesse, che in Moro non si è mai spento, nei confronti degli interventi nello spazio pubblico e a contatto diretto con le reazioni delle persone.La mostra termina con un’opera inedita che apre e chiude un’altra relazione importante dell’artista, quella con l’opera di Samuel Beckett, autore che l’affascina dall’epoca della sua formazione e che ricorre nel suo lavoro. Al centro di una scarna messa in scena di oggetti una cassa emette la voce dell’artista stessa che legge, quasi fosse un congedo, il testo de “L’ultimo nastro di Krapp”, inframmezzato da frasi scritte da lei stessa e suoni che le appartengono.È come se Liliana Moro ci restituisse sinesteticamente la poesia del vivere urbano, fatta di oggetti sonori e spaziali, che spesso non sono nobili ma che portano con sé tutta la bellezza della vita reale, delle relazioni e di ciò che ci circonda. Una sorta di Alberto Savinio contemporaneo che ascoltava il cuore della città (chiedendoci di fare lo stesso) di Milano, città in cui Moro non solo è nata e cresciuta ma in cui si muove e lavora. Quella stessa metropoli che si è arricchita lo scorso anno di una sua opera pubblica permanente, “Sundown” (ad ArtiLine, CityLife), e che finalmente a giugno aprirà le porte del PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea su questa retrospettiva, prima che venga esposta a New York.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAngela MadernaCritica e storica dell’arte, nata a Lecco nel 1984. È autrice del libro "L’altra metà dell’avanguardia quarant’anni dopo" (Postmediabooks, 2020) e coautrice di "Arte Pubblica | Milano" (Postmediabooks, 2022).

Tre marines Usa arrestati per l'assalto a Capitol HillFrancia, addio al rugbista Max Brito, era tetraplegico dal 1995

12enne morta impiccata in diretta con i compagni: stava partecipando a una challenge

USA, bambino di 6 anni spara all'insegnante. La polizia: "Non è stato un incidente"Cina, incidente stradale: 17 morti e 22 feriti

Terremoto di magnitudo 6.6 in Argentina: la zona interessataSparatoria in Florida, morti e feriti durante le riprese del videoclip del rapper French Montana

Tempesta artica negli Stati Uniti: almeno 27 i morti nella zona di Buffalo

Bolsonaro ricoverato in ospedale in Florida per dolori addominaliDonna uccisa da 4 adolescenti durante un furto in casa: era madre di due figli

Ryan Reynold
Alluvione in Congo: morte 100 personeCovid, ecco l'assurdo studio: "Chi non si è vaccinato è più a rischio di incidenti stradali"Tragedia di Capodanno in Tirolo, morta una sciatrice olandese

MACD

  1. avatarDonald Trump ha lanciato la sua campagna presidenziale per il 2024MACD

    Muore in casa ma nessuno se ne accorge: 38enne trovata mummificata dopo 3 anniCatturato segnale radio da una galassia a 8,8 miliardi di anni luce di distanza dalla TerraCovid, l'Oms avverte: "Il virus ci continuerà a sorprendere"L'avvocato della Kaili: "Lei di quei soldi non sapeva nulla"

    ETF
      1. avatarIncontro segreto fra il direttore della Cia e Zelenskyanalisi tecnica

        L'attore Jeremy Renner è grave dopo un incidente mentre spazzava la neve

  2. avatarGrave incendio a Kiev, il sindaco: "Danni a infrastrutture critiche"Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Covid in Cina, riaperti i confini dopo tre anni: tolta la quarantena per chi entra nel PaeseSparatoria in California: sei mortiColombia, sopravvive ad un naufragio mangiando solo ketchupResti umani di un bambino in giardino: 2 fermati

  3. avatarL'avvocato della Kaili: "Lei di quei soldi non sapeva nulla"BlackRock Italia

    Putin perde la pazienza in diretta tv: la nazione è in difficoltàTensione nei cieli e manovra pericolosa di un caccia cinese su un jet UsaSpara ad un senza tetto senza un perché: arrestatoScivola sul ghiaccio: uomo rimane paralizzato

Terremoto politico, il governo sfiducia il premier slovacco Heger

Sul tetto del mondo: Ernesto e Patrizia conquistano il Lenouche PeakTwitter: Elon Musk convocato al Parlamento Ue*