File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Giappone: è morta Kabosu, il cane che aveva ispirato il meme 'Doge' e Dogecoin

Ucraina, l'esperto di nucleare Ricotti: "Perché l'allarme su Chernobyl è ingiustificato"Ucraina, colpito un impianto di medicina nucleare a KharkivIndia, caldo senza precedenti: il bilancio delle vittime

post image

Russia, le prime sette società che falliranno per effetto delle sanzioni occidentaliLa commissione si è divisa nel voto e davanti al plenum si presenteranno tre candidati tra cui scegliere,Capo Analista di BlackRock ognuno espressione di un gruppo associativo: Romanelli per Area, Amato per Unicost e Viola per Magistratura indipendente. La nomina è cruciale, perchè la procura sta vivendo un momento di grande difficoltà, e sarà una delle ultime nomine di peso del Csm attualmente in carica Si fa imminente la nomina del nuovo procuratore capo di Milano, dopo il pensionamento nel novembre scorso di Francesco Greco. Sarà una delle nomine fondamentali che verranno decise dall’attuale Csm, che scadrà a luglio di quest’anno. La commissione Incarichi direttivi del Csm – dopo averli ascoltati in audizione - ha scremato la rosa dei candidati alla seconda procura più importante d’Italia, ma non ha dato un indirizzo unanime. I nomi tra cui il plenum dovrà decidere sono quello di Giuseppe Amato, procuratore di Bologna; Marcello Viola, procuratore generale di Firenze e di Maurizio Romanelli, aggiunto in procura a Milano. La rottura Il meccanismo interno è quello per cui la commissione, composta da sei membri, vota per individuare i candidati ritenuti più adatti all’incarico. Ogni candidato che riceve almeno un voto viene poi portato davanti al plenum del Csm, che si esprimerà. La divisione che si è proposta in commissione segue le storiche linee dei gruppi associativi interni alle toghe. GiustiziaIl Csm e le ultime nomine di peso prima della riforma CartabiaGiulia Merlo Giuseppe Amato, vicino a Unicost, è stato presentato dal togato di Unicost Michele Ciambellini e ha ricevuto il suo voto. Maurizio Romanelli, unico candidato interno alla procura di Milano che è storicamente guidata da toghe progressiste, è stato proposto e votato dalla togata di Area, Alessandra Dal Moro. Infine Maurizio Viola, toga di Magistratura indipendente e reduce dalla lunghissima vicenda prodotta dal caso Palamara, ha invece ricevuto due voti: quello del togato di Mi, Antonio D’Amato e quello di Sebastiano Ardita, eletto con Autonomia e Indipendenza (corrente indipendente che però ha tra i suoi fondatori molti ex di Mi). Si sono astenuti, invece, i due consiglieri laici Fulvio Gigliotti, eletto dal M5S e Alessio Lanzi di Forza Italia. Ora i relatori delle tre proposte redigeranno le motivazioni delle loro delibere, che verranno sottoposte al plenum dopo che la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, avrà espresso il suo “concerto” sui nomi. Cosa significa per Milano Attualmente la procura di Milano è retta dal facente funzioni Riccardo Targetti, che andrà in pensione in aprile. La decisione del Csm sul nuovo procuratore capo è una delle più attese e delicate: la procura, infatti, sta vivendo mesi difficili su vari fronti. E’ in corso uno scontro interno tra magistrati, sfociato anche in due procedimenti penali davanti al tribunale di Brescia competente per le toghe meneghine. Da un lato c’è il pm Paolo Storari, indagato per rivelazione di segreto d’ufficio per aver dato all’ex togato del Csm, Piercamillo Davigo, i verbali del processo Eni di Pietro Amara in cui si rivelava l’esistenza della presunta loggia Ungheria. Gli aggiunti Fabio De Pasquale e Laura Pedio sono a loro volta indagati per omissione d’atti d’ufficio sempre nell’ambito del processo Eni, con l’ipotesi di non aver messo a disposizione atti d’indagine ritenuti decisivi dal tribunale, che ha deciso per l’assoluzione in primo grado del colosso petrolifero. Parallelamente, il Csm ha mandato i suoi commissari per valutare se esista incompatibilità ambientale interna alla procura, proprio alla luce dello scontro nella gestione del fascicolo Eni che ha prodotto lo scandalo sulla presunta loggia Ungheria. Proprio questo ha reso più difficili gli ultimi mesi di gestione di Greco: da un lato Storari sostiene di aver consegnato i verbali a Davigo perchè preoccupato per l’inerzia della procura nell’iscrizione delle notizie di reato; dall’altro Greco con i suoi aggiunti rimangono fermi nel difendere le loro decisioni nella gestione di Amara e dei verbali. Il nuovo procuratore che si insedierà dovrà capire come gestire la vicenda – fascicoli sulla questione sono ancora aperti – ma anche come procedere rispetto all’inchiesta Eni/Nigeria. Il papa straniero Altra questione tutta interna riguarda il profilo del successore di Greco. Storicamente, Milano è considerata procura roccaforte delle toghe progressiste e tutte cresciute nella procura milanese. In seguito al terremoto degli ultimi mesi ma anche allo scandalo Palamara, però, la prassi potrebbe cambiare. L’unico candidato di continuità, infatti, è Maurizio Romanelli, che però a differenza dei colleghi nel curriculum non può vantare di aver già ricoperto l’incarico dirigenziale di procuratore capo. Se il Csm decidesse in suo favore, verrebbe rispettato quello che da alcuni viene definito il “rito ambrosiano”, ma il rischio è che gli sconfitti ricorrano al giudice amministrativo. Così è stato nel caso della procura di Roma, dove dopo lo scandalo Palamara è stato nominato l’aggiunto romano Michele Prestipino, ma Tar e Consiglio di Stato hanno annullato la sua nomina proprio per ragioni di titoli, dando ragione a Francesco Lo Voi (oggi procuratore capo di Roma) e a Marcello Viola, che è candidato a Milano. Marcello Viola è il nome più problematico della rosa. Nel 2019 doveva diventare procuratore capo di Roma ma lo scandalo Palamara e l’emersione della cena dell’Hotel Champagne, durante la quale all’insaputa del diretto interessato i gruppi di Unicost e Mi si erano accordati sul suo nome, hanno terremotato l’intera magistratura e fatto saltare la sua nomina. Viola, dopo aver vinto i ricorsi su Roma, si è visto comunque preferire Lo Voi e dunque ha presentato candidature anche per i vertici di Palermo e Milano. L’interrogativo, ora, è sul tavolo del Csm: dove collocarlo? Se la scelta ricadesse su Milano, lui sarebbe davvero il cosiddetto papa straniero: proveniente da altra procura ma soprattutto della corrente conservatrice di Mi, cosa mai successa negli ultimi trent’anni. Tra i due contendenti opposti potrebbe spuntarla il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, con alle spalle già la direzione delle procure di Trento e Pinerolo. Potrebbe essere lui il nome terzo che può mettere d’accordo tutti: non in continuità con le prassi milanesi ma nemmeno un nome che – suo malgrado – rimanda agli scandali degli ultimi anni. La scelta, però, spetta al Csm che deciderà sulla base dei criteri previsti dalle circolari e non ancora quelle codificate nel ddl di riforma dell’ordinamento giudiziario. Poi toccherà alle nomine alla Direzione nazionale antimafia e alla procura di Palermo. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Ucraina, il ministro moldavo: "Siamo troppo fragili per alzare la voce, ci prepariamo al peggio"Zelensky: “Il nemico può distruggere le nostre case ma non la nostra anima”

L’esperto: “Lo stop all’energia elettrica a Chernobyl è qualcosa di scellerato”

Modello Austria per l’Ucraina, cos’è e quanto è realizzabile davveroNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 524

Ucraina, Zekensky pronto a incontrare Putin: "Ma non scenderà a compromessi"Ucraina, sindaco di Gostomel ucciso mentre distribuiva cibo e medicine

Bambino ucraino percorre mille chilometri per arrivare al confine della Slovacchia

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 533Ucraina, Tanya morta di sete a 6 anni: accanto a lei c'era il cadavere della madre

Ryan Reynold
Ucraina, un carro armato spara contro i civili: spunta un videoUcraina, l'attore e presentatore Pasha Lee è morto in guerra a 33 anniGuerra Russia Ucraina, i prossimi obiettivi militari di Mosca: Kiev e Mariupol a rischio

MACD

  1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 534criptovalute

    Quanti italiani ci sono ancora in Ucraina? L'ambasciatore Zazo: " Molti vogliono rimanere"Russia, continuano le proteste contro la guerra: arrestate migliaia di personeSu Zelensky Feltri non ha dubbi: “Deve lasciare la carica e far cessare le sofferenze”Usa, spunta il cartello "Zelensky Way" davanti all'ambasciata russa

      1. avatarBolivia, morto ad 80 anni l'assassino di "Che" GuevaraGuglielmo

        Ucraina, Medvedev: "Putin vuole far tornare la Russia ai confini di Pietro il Grande"

  2. avatarForte terremoto in Giappone: una scossa di magnitudo 5.9 ha colpito NotoProfessore Campanella

    Guerra in Ucraina, la Russia bombarda Kherson: la conta dei danniMosca avverte i paesi baltici: “La psicosi anti russa è colpa vostra”Incidente aereo ad Amsterdam, morto risucchiato dal motore: ipotesi suicidioPanico in Germania, attacco con coltello alla manifestazione anti islam

  3. avatarGuerra in Ucraina, anche i grandi brand della moda chiudono in Russia: tra questi Prada e Zaraanalisi tecnica

    “All eyes on Rafah”, l'immagine spopola su Instagram: il significatoRagazzo ceceno progettava attentato durante le Olimpiadi: arrestatoUcraina, nel Paese è arrivato Wali: il cecchino più letale del mondoGuerra in Israele: l'esercito conferma la morte di quattro ostaggi

Gli Houthi attaccano nave greca: "Colpita da tre missili nel Mar Rosso"

Ucraina, corridoi umanitari dalle 10: Mosca minaccia di togliere il gas all'EuropaUcraina, la Russia avverte: "Trasferimento di armi all'Ucraina avrà gravi conseguenze"*