File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Cdm, deliberato lo scioglimento del consiglio comunale di Scilla

Danno erariale da 3,7 milioni in regione Campania, 17 "indagati" - Tiscali NotiziePonte sullo Stretto, il ministero dell’Ambiente pubblica le tavole degli espropriDanno erariale da 3,7 milioni in regione Campania, 17 "indagati" - Tiscali Notizie

post image

Berlusconi ricoverato, Marco Travaglio commenta: "Gli auguro di riprendersi al più presto"Mitja Gialuz, riformapenaleèProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock ordinario di procedura penale a Genova e membro della commissione Lattanzi che ha scritto la riforma, rifiuta le critiche di chi dice che chi ha scritto la riforma penale non conosce la vita vera dei processi nei tribunali La modifica della procedibilità di alcuni reati, diventati perseguibili a querela, ha prodotto uno scontro tra professori e magistrati. Mitja Gialuz, ordinario di procedura penale a Genova e membro della commissione Lattanzi che ha scritto la riforma rifiuta questa contrapposizione tra teoria e prassi giuridica e avverte il governo, che è è già intervenuto con alcuni correttivi: il rischio è quello di disallineamenti che rischiano di influenzare anche il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr. E’ vero che i professori non conoscono il processo in concreto? I professori sono spesso anche avvocati e le aule di giustizia le frequentano. Però hanno il privilegio di guardare la mondo della giustizia in maniera indipendente, fuori da logiche corporative e di interessi. I professori che hanno lavorato alla Cartabia hanno preso atto, sulla spinta del vincolo esterno del Pnrr, di un sostanziale fallimento della giustizia penale e si sono interrogati su come correggere le storture di quello che è prima di tutto un servizio pubblico per i cittadini. La critica è stata anche che, basandosi sui dati, si siano scelti i reati sbagliati a cui cambiare la procedibilità, come le lesioni e il sequestro di persona. Per ridurre la domanda di giustizia esistono due strade. Una è la depenalizzazione in astratto e i dati ci dicono che i reati che più incidono nella prassi sono quelli sugli stupefacenti e quelli legati all’immigrazione. Ci sono le condizioni politiche oggi, o c’erano ieri nel governo Draghi, per depenalizzarli? No. Allora la via è stata quella della depenalizzazione in concreto, aumentando i reati perseguibili a querela e razionalizzando l’obbligatorietà dell’azione penale. Anche le modifiche all’obbligatorietà hanno provocato dibattito, ma per ora nessuna richiesta di modifica. Lo spero. L’introduzione dei criteri di priorità da parte del parlamento per l’obbligatorietà dell’azione penale serve a tutelare questo principio, rendendo però trasparenti e condivise le scelte che oggi i pubblici ministeri già sono costretti a compiere, perché il nostro sistema penale semplicemente non può sopportare un processo per ogni notizia di reato. Questa riforma potrà avere delle asimmetrie ma, per vederle davvero, bisogna prima farla funzionare. I magistrati avevano sollevato dubbi ex ante, mentre scrivevate la riforma? Non mi pare che il Csm abbia sollevato perplessità e nemmeno il parlamento. Quella della modifica della procedibilità non è stata una scelta dei professori ma del parlamento, che con legge delega ha indicato la direttiva chiara della estensione della perseguibilità a querela. Il ministro Carlo Nordio ha già presentato i correttivi in un disegno di legge governativo, riportando sotto la perseguibilità d’ufficio tutti i reati in caso di aggravante mafiosa. La vostra è stata una dimenticanza? Ha detto bene: tutti i reati, non solo quelli toccati dalla riforma. Noi non abbiamo dimenticato nulla, perché il problema di come gestire l’aggravante mafiosa si pone da quando è stata introdotta, all’inizio degli anni Novanta. La riforma è intervenuta sulla criminalità medio bassa e non sulla criminalità organizzata, mentre il recente intervento del governo tocca tutti i reati nel caso di questa aggravante. Sono alle porte altre modifiche, come quella sulla prescrizione. Mi sembra irragionevole introdurre la quarta riforma in cinque anni, anche perché creerebbe disallineamenti spaventosi, provocando enorme incertezza. Ora c’è un contemperamento ragionevole tra i diversi valori in gioco, lasciamo che la riforma produca effetti. Questi interventi potrebbero produrre problemi, visto che la riforma è stata studiata per incontrare gli obiettivi del Pnrr? Ogni modifica rischia di impattare sui fondi europei, per questo sarebbe meglio lasciar lavorare la riforma, monitorarla con attenzione e solo dopo intervenire con ragionevolezza. La riforma ha già prodotto effetti indiretti positivi ancor prima di entrare in vigore, perché ha sollecitato gli uffici giudiziari a modificare il modo di lavorare, anche grazie all’ufficio del processo. Il risultato è stato una diminuzione del disposition time del 15 per cento. È la dimostrazione che spesso sono più utili le modifiche organizzative, che i ritocchi processuali. Ma se si delegittima la riforma e passa il messaggio del liberi tutti, si ritornerà al passato e gli obiettivi rischiano di essere mancati. Il rischio è che ora i tecnici diventino il capro espiatorio degli errori, perché è più facile attaccare loro che i politici? Negli ultimi trent’anni, la giustizia penale è stata terreno di guerre di religione. Il governo Draghi ha affrontato la giustizia in modo laico e pragmatico, ragionando, come si fa in Europa, sui numeri con approfondimenti indipendenti. Ora sbaglierebbe la politica se volesse riappropriarsi delle bandierine ideologiche, dalla separazione delle carriere alle intercettazioni, che sono temi sicuramente importanti ma non prioritari per i processi che interessano i cittadini.   © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo

La controrivoluzione di Chiocci & co. Così la destra ha conquistato i tg RaiCarcere per gli ecoattivisti, FdI: “Fino a 3 anni per chi imbratta edifici pubblici e beni culturali”

Crosetto sulla Finlandia nella Nato: "Sintomo di insicurezza"

Berlusconi affetto da leucemia mielomonocitica cronica, parla l'espertoQuell’esercito di insegnanti precari e “ingabbiati” che pagano le università online per un’abilitazione

Il centro sinistra e il M5s trovano l’intesa sul candidato in Basilicata, sarà Domenico LacerenzaColloquio telefonico tra Zelensky e Meloni. I ringraziamenti del leader ucraino

A Napoli il Consiglio Alis, Grimaldi "Tornare a credere nel Mediterraneo" - Tiscali Notizie

Carne sintetica, Lollobrigida chiarisce: "Divieto di produzione, commercializzazione e importazione"Manfredi "I Comuni trainano il Pnrr, al Governo chiediamo più attenzione" - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Pizzarotti e Falasca lasciano Più Europa e si candidano con AzioneI politici vogliono colpire sia i media sia i giudiciLa controrivoluzione di Chiocci & co. Così la destra ha conquistato i tg Rai

Guglielmo

  1. avatarPnrr, Giorgetti: "Valutiamo una misura per migliorare la Pubblica amministrazione"Economista Italiano

    De Luca, 'sui fondi di coesione la Campania non si fa ricattare' - Tiscali NotizieSondaggi politici: FdI e M5S in calo, stabile il PDBerlusconi stabile. L'ex premier: "Voglio tornare a casa"La opposizioni si battano contro il maggioritario

    1. Vento, incendi, terremoti: il Ponte sullo Stretto sotto esame. Tutti i limiti del progetto di Salvini

      VOL
      1. avatarLa Rai censura Scurati, l’antifascismo come una bestemmiaanalisi tecnica

        Meloni non molla e risponde a De Luca: “I bulli sono deboli, se li affronti non fanno i gradassi” - Tiscali Notizie

  2. avatarPnrr, Giorgetti: "Valutiamo una misura per migliorare la Pubblica amministrazione"investimenti

    Berlusconi stabile. L'ex premier: "Voglio tornare a casa"Pd, Schlein trova la quadra e chiude l'accordo sulla segreteriaZangrillo parla della situazione di Berlusconi: "Sono sereno"Bardi "In Basilicata investiamo nel Green digital hub per il futuro dei giovani" - Tiscali Notizie

  3. avatarZangrillo parla della situazione di Berlusconi: "Sono sereno"Professore Campanella

    Come fermare la riforma Calderoli, il tradimento di ciò che siamoLa controrivoluzione di Chiocci & co. Così la destra ha conquistato i tg RaiMigranti, Tajani: "Proposta Mare Nostrum europea non è risolutiva"Giorgia Meloni spettatrice dello show di Zalone, che la prende in giro

Lucia Annunziata: «Il Pnrr crea clientele. Autonomia? Un’offesa per il Mezzogiorno»

Primo Maggio tra propaganda e retorica: il governo naviga a vista (anche) sul lavoroVento, incendi, terremoti: il Ponte sullo Stretto sotto esame. Tutti i limiti del progetto di Salvini*