Calciomercato: ultime notizie e trattative | La Gazzetta dello SportAic, ricorso alla Fifa sul calendario delle partite: "Ritmi insostenibili" | Gazzetta.itDucati Panigale: tutte le super sportive, dalla 1199 alla V4 2025 | Gazzetta.it
Superbike | Gazzetta MotoriLa produzione non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità,ETF ma anche per il clima. E dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossiliQuesta settimana parte a Ottawa, in Canada, il nuovo round dei negoziati Onu per arrivare a un accordo internazionale sulla plastica. Erano partiti quasi due anni fa in Kenya con ambizione e ottimismo, entrambe condizioni che sembrano essersi sgonfiate con il tempo.A guidare il nuovo round sarà il ministro canadese dell’Ambiente, Steven Guilbeault, che di recente ha provato a smuovere questo immobilismo. «Diversi paesi sembrano essersi dimenticati delle ambizioni originarie, cioè l’intenzione collettiva di un trattato che avesse armi per combattere l’inquinamento da plastica ed eliminarlo entro il 2040», ha detto Guilbeault in un’intervista a Climate Home.Questo accade nonostante quella contro la plastica sia una delle sfide ambientali con più consenso pubblico a supporto. Un sondaggio pubblicato nel report People vs Plastic di Greenpeace ha misurato che il sostegno internazionale ad azioni radicali è dell’82 per cento.Coalizione trasversaleGuilbeault non ha menzionato i paesi né gli interessi che si stanno opponendo a questo accordo. Ma tra i più ostili c’è una coalizione trasversale. Gli Stati Uniti hanno chiesto che il trattato non sia «legalmente vincolante», mentre tra gli oppositori più feroci ci sono l’Arabia Saudita, l’Iran e la Russia, che di recente si è opposta a «qualsiasi enfasi su misure restrittive alla produzione o al commercio di plastica», cioè le uniche che potrebbero avere un’efficacia su scala globale a un flusso da 400 milioni di tonnellate ogni anno, di cui solo il 9 per cento viene effettivamente riciclato.«Non ne usciremo riciclando» è il mantra dell’Agenzia ambiente dell’Onu che sta guidando il negoziato, ma è un’idea che non sembra fare presa sui paesi contrari all’accordo.La produzione di plastica non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità, ma anche per il clima, e dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossili.Il grande piano BSecondo un nuovo rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, la plastica rappresenta il 12 per cento della domanda globale di petrolio e l’8,5 di quella di gas. Il risultato è che questo materiale compromette il clima quanto 600 centrali a carbone e rappresenta il 5 per cento delle emissioni globali di carbonio. Ed è un settore che oggi sta vivendo una traiettoria di crescita esponenziale: senza un trattato che fermi la produzione di plastica vergine, questa si troverà a raddoppiare o addirittura triplicare entro il 2050.A quel punto le emissioni di plastica nel 2050 sarebbero di 6,78 gigatonnellate, l’equivalente di 1.700 centrali a carbone. Se anche trovassimo il modo di avere una produzione elettrica interamente decarbonizzata entro la metà di questo secolo, l’aumento della materia plastica si troverebbe a vanificare molti di questi sforzi, consumando tra il 15 e il 19 per cento di tutto il nostro budget di carbonio a disposizione per rispettare l’accordo di Parigi. Oggi le bottiglie e le stoviglie di plastica sono uno dei principali ostacoli al rispetto degli impegni internazionali sul clima.In vista del negoziato di Ottawa, che prende il via domani, 23 aprile, anche un network di 160 istituti finanziari ha invitato i governi a creare le condizioni per avere questo accordo internazionale sulla plastica. Oggi la traiettoria di aumento della produzione è del 4 per cento ogni anno, per mettere l’economia circolare globale in linea con l’accordo di Parigi servirebbe, secondo i dati del Lawrence Berkeley National Laboratory, iniziare a ridurre la produzione del 12 per cento ogni anno, un risultato che può essere raggiunto solo con un trattato ambizioso e vincolante. Non solo l’accordo internazionale sulla plastica sarebbe il più importante in materia ambientale dai tempi dell'accordo di Parigi, ma ormai ne rappresenta anche una sua fondamentale integrazione per poter funzionare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter e il podcast Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).
Allenamento mezza maratona: la tabella per la settimana 6 | Gazzetta.itMedio Oriente, news guerra oggi: da Iran "presto forte risposta" a Israele
Paesi Baltici in bicicletta: scoprili con Il Ciclista Viaggi | Gazzetta.it
Venezia, gli spunti dall’1-1 in amichevole: da Duncan a Gytkjaer, out Oristanio - SosFantaNazionale Italiana di calcio: ultime notizie | La Gazzetta dello Sport
La Camera di Commercio premia quattro imprese centenarie di Roma, ecco quali sonoRischio attentati a concerti Taylor Swift in Austria, arrestato confessa
Automobilismo | Gazzetta MotoriParigi 2024, Senna 'spaventa' gli azzurri: "Oggi evitiamo rischi"
EICMA: tutti i modelli e le ultime news | Gazzetta MotoriTriathlon a Scanno tra Mondiale XTerra e passeggiate nel borgo | Gazzetta.itTaylor Swift cancella i concerti: rischio attentatiLa firma di Vinicius sulla 15esima del Real: suo il titolo di MVP della Champions League - DerbyDerbyDerby
Epatiti, 1 milione di morti l'anno nel mondo e in Italia 280mila asintomatici - Medicina - Ansa.it
Koopmeiners Juve quote: per i bookie si chiude in settimana, tutte le novità - La Gazzetta dello Sport
Corsa su pista o su strada, qual è la più veloce? Il confronto | Gazzetta.itFormula 1 | Gazzetta MotoriItalia in bici al mare: i migliori itinerari da esplorare | Gazzetta.itLigue 1: news e risultati del campionato francese | La Gazzetta dello Sport
Kessie Napoli quote: è lui il prescelto di Conte per il centrocampo azzurro? - La Gazzetta dello SportPrimo oro dell'Italia alle Olimpiadi di Parigi, Martinenghi vince i 100 rana: 'Ho colto l'attimo' - News Olimpiadi 2024 - Ansa.itMilan, cosa va e cosa no dopo l'amichevole con il City | Gazzetta.itParigi 2024, Senna inquinata fa altre vittime nel triathlon: piano B per nuoto di fondo