Ospedale Cardarelli di Napoli, sospensione temporanea dell'accettazione in Pronto SoccorsoPensioni: ecco di quanto aumenteranno nel mese di dicembreStipendi in Italia, il dato allarmante: cresciuti solo dell'1%
Consumi, il 78% degli italiani pensa che non sia un buon momento per gli acquistiUna squadra ancora senza nome,VOL allenata ogni giovedì da una donna, Domenica Mimì De Miglio. L’anno prossimo la direzione della casa circondariale tenterà l’iscrizione al campionato di Terza categoria della Lega dilettanti. Saranno tutte partite in casa, ovviamente. Come fu per il team del carcere di Opera, a Milano nel 2003.Mario ha mani grandi come Gianni Morandi. Ha giocato in porta, ma giusto una partita, qualche settimana fa. Occorre fiato, bisogna pedalare anche se hai stampato sulla schiena il numero uno. Meglio i lavoretti. Si ferma, saluta, dietro si forma un capannello festante. Siamo nel lungo corridoio che porta al campo di pallone e si affaccia, dopo la cappella e il teatro – qualcuno è al karaoke sulle note di Pino Franzese, a voce spiegata intona tu me piace, saranno l’uocchie tuoje ca nun me fanno truvà pace – sulla terza sezione a trattamento intensificato.Si chiama così, ci stanno i detenuti che hanno quasi finito di scontare la pena. Fiero e sorpreso, Marione costruisce una sorta di vassoio votivo in onore della Madonna. Color rosso. «Queste iniziali? Sono quelle dei miei quattro figli. Agli angoli metterò le loro foto, al centro io con mia moglie. E poi il quadro va sotto a quello di Maria, qui, vedi». Scatta lo slogan dedicato, e l’applauso della squadra. Sono i ragazzi della squadra del carcere di Crotone, è appena terminato l’allenamento settimanale. Lo fanno ogni giovedì. A giugno scorso la Federcalcio ha firmato un protocollo d’intesa sul Progetto Calcio con Libera, capofila di altre associazioni del territorio, e la direzione dell’istituto.La città«Comunque non carcere, casa circondariale», distingue la direttrice, la giovanissima Mariastella Fedele. Fa su e giù da Cosenza, attraversando la Sila Grande, per essere ogni giorno al suo posto. Una pasionaria. «Mio marito è preoccupato, ma orgoglioso. E ho un figlio di sei anni che spesso deve rinunciare alla mia presenza. Parlo molto con lui del mio lavoro. Gli ho spiegato che occorre cercare il bello sempre, anche dove tutto direbbe il contrario», rivela quando chiediamo se a trentasei anni non le pesi tutta questa responsabilità mentre al mattino il cancellone, casa circondariale o carcere che sia, si chiude alle sue spalle spalancandosi, silenzioso e sfacciato, sul mondo complesso e doloroso che vive e morde dietro le sbarre. Mentre fuori il mondo “libero” sopravvive, una volta con la protesta degli agricoltori, un’altra con la “notte dei fuochi”, quando il 6 settembre del ‘93 gli operai dell’Enichem che licenziava incendiarono questa stessa strada, la statale 106, col fosforo. Fedele guida un team di funzionarie giuridico pedagogiche (Giuseppina e Concetta Froio, con Giuseppa Biscuso e Alessandra De Luca) nella gestione illuminata, dunque più faticosa, di questo istituto costruito proprio negli anni Settanta nella Crotone all’epoca unico centro industriale della Calabria, quando c’erano la Pertusola Sud e la Montedison, prima che tutto si sgretolasse e migliaia di persone perdessero il posto.Oggi non c’è la puzza del fosforo, ma la “chimica” squilibrata del lavoro è sempre la stessa. Esempio, i seicento dipendenti della Abramo Costumer Care (in tutta la regione sono 1.200), colosso calabrese del settore call center, da mesi col fiato sospeso dopo che Tim ha prima tagliato la commessa poi l’ha prorogata fino a giugno. Con l’azienda in amministrazione straordinaria, e tante famiglie col punto interrogativo sul cuscino. «Una realtà difficile Crotone. Tuttavia, e nonostante le grandi difficoltà sociali, in parte risponde bene alle nostre iniziative. Crediamo molto nel progetto calcio, abbiamo fatto il possibile per cominciare la scorsa estate, a luglio, quando il caldo può rendere la vita insopportabile qui dentro», spiega De Luca, che ha fatto per due anni la mediatrice culturale, smarcandosi benissimo anche con l’arabo. Foto Valerio GiacoiaLa squadraDa qualche settimana è stata trasferita a Rossano, un carcere difficile, ospita terroristi islamici, ospitò anche Cesare Battisti. Il mese scorso c’è stato un suicidio, un nordafricano di 34 anni. Avrà il suo bel da fare. È riuscita ad assistere all’ultimo allenamento. Soprattutto a un’ultima partita tra la “selezione” («non c’è ancora un nome», dice) e quella degli ordini professionali: 8 a 5. Sono forti, hanno strapazzato in precedenza anche politici – «ben gli sta», commentano – e dirigenti comunali. Federico C., 41 anni, ha giocato a buoni livelli tra Reggio Emilia, Perugia e Parma. È un centrocampista, un numero 10, un leader. «Sogno sempre di un mio gol pazzesco, a quindici minuti dalla fine di una partita: stop di tacco, dribbling, poi chiusi gli occhi e segnai», racconta. «Ho fatto molte cazzate. Devi sapere che sono cresciuto ai 300 alloggi, dove c’era gente che aveva vent’anni di carcere, e tra i morti ammazzati. Questo era il clima».Trecento alloggi, il quartiere a rischio di Crotone. Un paio di anni fa lo street artist napoletano Jorit realizzò, per conto del Comune, intenzionato alla riqualificazione di quella che per anni è stata una piazza di spaccio, un murale di cento metri quadrati che ritrae il volto di Rino Gaetano, sulla parete di un palazzo dell’Aterp. Federico ne ha ancora per quattro anni e mezzo. Gli occhi si gonfiano quando parla di suo figlio. Ha dieci anni, l’ex moglie non vuole farglielo vedere: «Vivono a Roma. So che è un grande mancino, gioca in una squadra della provincia. Spero di uscire prima, poterlo riabbracciare. Il calcio qui mi dato una nuova spinta vitale».L’allenatriceSe guardiamo al panorama italiano disastroso, tra sovraffollamento, suicidi, diritti negati e riabilitazione che resta una bella fantasia, Crotone è davvero un’isola. Certo sarebbe una menzogna dire felice. Il sole comunque batte anche su questo campo di pallone. «Lo abbiamo sistemato noi stessi», spiega compiaciuto il commissario Francesco Tisci, a capo degli agenti di polizia penitenziaria. Ci sono anche due scafisti nella rosa, non possono essere avvicinati. Vengono dall’Uzbekistan e dal Kirghizistan. «Sono scarsi, devo dire, ma ne abbiamo avuti altri molto talentuosi», dice sorridendo coach Domenica Mimì De Miglio, quarant’anni, tecnico federale che si fa rispettare come un Capello o un Ancelotti. Trottano, rispondono come professionisti. Salvo una sigaretta a fine partitella.«Alleno una squadra di calcio, non vengo in un carcere. Perché il pallone ci rende tutti uguali. Non è stato subito facile, ma a distanza di pochi mesi siamo una squadra e il fatto che io sia una donna gli fa evitare di dire parolacce durante il gioco», dice, lasciando per qualche minuto i ragazzi con il secondo Francesco Fuscaldo, che si sgola – «allargatevi, allargatevi, cercate le fasce» – e il preparatore atletico Raffaele Villaverde: «Mai una storia, uno sbuffo, si impegnano come se dovessero andare in Champions».L’anno prossimo la direzione tenterà l’iscrizione al campionato di Terza categoria della Lega Dilettanti. Saranno tutte partite in casa, ovviamente. Come fu per il team del carcere di Opera, a Milano, messo su nel 2003. Quell’anno vinse ai playoff il campionato. Una storia che fece il giro del mondo. «Magari sarà così anche a Crotone», immaginiamo con Mariastella Fedele e la stessa Alessandra De Luca, che tanto si è spesa per questi ragazzi prima di fare i bagagli. Gli ultimi pacchi li ha riservati a due doni realizzati in cella, ricevuti da alcuni ex detenuti extracomunitari. Li teneva nel suo ufficio come reliquie: un plastico delle piramidi egizie e un veliero. La bellezza, e la libertà.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediValerio Giacoia
Rimesse di denaro: nel 2023 sfiorati gli 8,2 miliardi di euroLa Bce taglia i tassi: quanto scenderanno i mutui
Aumenti su benzina e diesel: le ultime rilevazioni
Sorelle morte a Riccione, l'amica: "Erano due bravissime e belle ragazze"Alessia Pifferi, minacce di morte all’avvocata: “Nessuna solidarietà con il delitto”
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 24Il ristorante il Veliero di Misilmeri chiude per sempre: il fallimento di Cannavacciuolo
Elettricità: bollette in calo del 19,8% nel secondo trimestre 2024Fisco, come funziona il concordato preventivo per gli autonomi
Forze dell'ordine: in arrivo aumenti e nuove assunzioniCoronavirus, bilancio del 2 agosto 2022: 64.861 nuovi casi e 190 morti in piùMario Draghi ne è certo: l'Unione europea ha bisogno di un cambio radicaleElettricità, fine del mercato tutelato: cosa succede
Omicidio Alika, lanciata una raccolta fondi a sostegno della vedova: "Italia non lasciarmi sola"
Accoltella la moglie durante una lite per decidere se tenere il gatto
Airbnb, raggiunto un accordo con il fiscoIstat, i dati sul PIL nel quarto semestre 2023La teoria sul Papa: “Bergoglio non è affatto il Pontefice”Ragazze morte a Riccione, i punti oscuri e le parole della madre
Dichiarazione dei redditi 2024: agevolazioni fiscaliEx Ilva, ipotesi di accordo tombale per liquidare i MittalBonus mamme lavoratrici 2024: perché è in ritardoNovità sul Microcredito imprenditoriale