L'appello di Luna alla ricerca del varesino Vincenzo: «Mi ha salvato la vita» - ilBustese.itLe forze ucraine sono penetrate per 10 chilometri in territorio russoTurismo, inaugurata a Desenzano del Garda motonave ibrida “Ander”
Partecipiamo stanzia quasi un milione di euro per le opere pubbliche a Castellanza - ilBustese.itHo le speranze di un uomo libero e coraggioso (se non temerario),èedèProfessore Campanella che non ha costruito a tavolino la sua candidatura, ma si è speso generosamente negli uffici in cui ha lavorato "... La tien' coccos a ricer'? O si nu strunz come tutti quant’ llate? A tiene na cos’ a raccuntà? Forza, curaggio. A tiene o no n’a cos’a raccuntà? ...". A pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Superiore della Magistratura, è questa una delle tante domande che come candidato mi pongo. La risposta, non facile né scontata, la intravedo, come un fil rouge, in tutte le risposte che in questi giorni ho dato ad altre domande, reali o anche solo ipotetiche. La prima obiezione che si muove ad una candidatura come la mia è che essa deriva da una designazione “dall'alto” e non, invece, da una selezione fondata sul caso (sorteggio) o sulle preferenze espresse, tramite “primarie”, da una base più o meno ampia e rappresentativa. Ad essa rispondo che io sono stato designato dal "basso", dopo essere stato avvistato nel mare tempestoso della giurisdizione a Reggio Calabria e indicato ad un gruppo storico come Magistratura Democratica da chi ha percorso con me, gomito a gomito, un cammino ormai più che ventennale, fatto di gioie e di dolori, di soddisfazioni e di cadute, di finte comprensioni e reali incomprensioni. Ma possibile che io non provi alcun imbarazzo o disagio nel far parte di un gruppo, possibile che non senta addosso la sporcizia morale di una corrente? Intendiamoci, nessuno è perfetto ed esente da colpe, la crisi in atto è sistemica e nessuno può chiamarsene fuori, gruppo associato o singolo che sia: io certamente non lo faccio, pur avendo dalla mia una storia personale e professionale che di sporco ha solo la polvere, il sudore e, anche, gli schizzi di fango che il confronto quotidiano con i fascicoli ti lascia addosso. Non sono medagliette, né titoli accademici o pubblicazioni, ma è molto di più: è ciò che il contatto con la vita e le sofferenze delle persone ti consegna, con tutto il carico di responsabilità e di emozioni che ne consegue. Ma che senso ha parlare di gruppi rappresentativi se il Csm è solo un organo di alta amministrazione, dove occorre semplicemente "fare" i magistrati? I magistrati applicano le norme, ma nel farlo inevitabilmente le interpretano, portando con sé - anche involontariamente - un'idea di società, di mondo, di futuro. Non ci sono interpretazioni neutrali del diritto, l'interprete sceglie sempre tra valori e interessi confliggenti o concorrenti, anche quando non intende affatto farlo. La Costituzione La nostra stella polare è la Costituzione ed è ad essa che guardiamo per orientare le nostre scelte, soprattutto in un momento buio come questo nel quale siamo chiamati, tutti insieme, al difficile compito di ricostruire un tessuto di fiducia all'interno della magistratura e tra la magistratura e i cittadini. Infine, c'è una domanda che da più parti mi viene formulata, come un mantra: ma che speranze hai di farcela? Mi fa sorridere più che innervosirmi. Ho le speranze di un uomo libero e coraggioso (se non temerario), che non ha costruito a tavolino la sua candidatura, ma si è speso generosamente negli uffici in cui ha lavorato, al fianco di colleghi di ogni provenienza e sensibilità culturale, con la curiosità del confronto e la sorpresa di sinergie e nuove comprensioni che sono state fonte di crescita professionale. Scevro da obblighi di risultato e da vincoli di mandato, ho l’unica aspettativa di mettere al servizio dei magistrati - di tutti i magistrati, beninteso - il mio impegno serio e disinteressato per un autogoverno responsabile, imparziale e consapevole, capace di riconoscere il merito assumendo decisioni trasparenti nell’esercizio della sua insopprimibile discrezionalità, di arginare la deriva produttivistica in atto, di esaltare l’idea costituzionale di una magistratura “orizzontale” e di comprendere le reali condizioni in cui la giurisdizione viene esercitata per darne, in ogni sede, una valutazione corretta. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPaolo Ramondino
Roma, Gualtieri: appello ai presidi, segnalate atti vandalismoVon der Leyen fa il bis alla guida della Commissione europea
Thomas Ceccon fenomeno d'oro nei 100 dorso: raggiunge Martinenghi nell'olimpo del nuoto - ilBustese.it
«Il talco può provocare il cancro»: l'allarme dell'Oms. Classificato al livello di pericolo 2A: cosa significaFLAVIOLIMPICO - Filippo Macchi e la gemma di quelle parole che meritano l'oro negato in pedana - ilBustese.it
Come organizzare il proprio tour gastronomico: tipi di tour - ilBustese.itPioggia di stelle cadenti, due eventi celesti imperdibili a distanza di poche ore: quando vederli
Più detenuti nelle carceri, e non si fermano i suicidiLe Coq Sportif vestirà la Francia olimpica e paralimpica ai Giochi di Parigi 2024
«La democrazia è anche un’idea di essere umano»Parigi 2024, AccessiWay: le Olimpiadi dell’inaccessibilità digitaleTalitha Kum lancia una chiamata all'azione globale. A cominciare dai governiWartsila, Fedriga: oggi giornata importante
Cibo per l'estate, quali sono gli alimenti consigliati per la stagione: «Evitare i buffet»
Partecipiamo risponde a Caputo: «Stiamo operando quotidianamente per risolvere i problemi» - ilBustese.it
Capelli e sole, come proteggerli in estate: i consigli della dermatologa contro i danni da salsedine o cloroVIDEO. Rifiuti, i topi ballano in via Lamarmora - ilBustese.itDall'Ue sono sei le raccomandazioni a Roma sullo stato di dirittoContro lo sfruttamento del lavoro serve anche l'aiuto dei consumatori
L’immagine di Mazzini tra propaganda e storiaCalimali, azzerato il consiglio direttivo: «Manutenzione garantita, certi che questa debba rimanere un'oasi di bellezza» - ilBustese.it«Le persone ricche hanno più possibilità di ammalarsi di tumore, quelle povere di diabete»: “colpa” del cibo, lo studio scientificoKate Middleton, dalle centrifughe alle insalate: le sue scelte salutari (ma quanto gustose?)