Draghi su crisi energetica: “Problema europeo, richiede una risposta europea”Scuola, al via con il nuovo esame di terza media: ecco cosa cambiaLe regioni che potrebbero tornare in zona bianca dalla prossima settimana
Senatore Petrocelli, perché si discute delle sue dimissioni?La decisione della giunta Todde di sospendere per 18 mesi la realizzazione di nuovi impianti eolici ha suscitato diverse polemiche. Non vi è motivo di pensare che essa voglia venire meno all’impegno sulla transizione energetica,Economista Italiano e allora essa potrebbe/dovrebbe fare di questo frangente un tornante del suo mandato, poiché nella vicenda vi sono diversi elementi ricchi di significatoSulla Sardegna si è ingenerata un’incresciosa situazione intorno alla decisione della giunta Todde di sospendere per 18 mesi la realizzazione di nuovi impianti eolici, che ha suscitato le critiche dell’ambientalismo più autorevole.Ma la questione è semplice: la Sardegna è una regione particolarmente adatta alla cattura dell’energia del vento sia sul territorio sia in mare, e così è stato presentato un gran numero di domande d’impianto di turbine eoliche, più di 800, anche da soggetti poco credibili e da altri non identificabili con chiarezza, e senza consultare le realtà locali.I cittadini sardi, dunque, hanno iniziato a temere l’assalto di speculatori, e che possa iniziare uno sfruttamento a vantaggio del paese ma non della loro regione, che potrebbe subire la compromissione di alcune aree senza poter pagare di meno l’elettricità.Si aggiunga che nella regione vi sono due delle sette centrali termoelettriche a carbone che abbiamo in Italia, ma non sono tra le due per le quali il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha definito la chiusura entro l’anno. IdeeIl governo ignora la crisi e condanna il paese alla dipendenza energeticaAnnalisa Corradoresponsabile ambiente PdCoinvolgere i cittadiniÈ una situazione anomala e opaca che va governata, e per governarla la giunta ha scelto una modalità forte. Non vi è motivo di pensare che essa voglia venire meno all’impegno sulla transizione energetica che ha definito nel programma elettorale, e allora essa potrebbe/dovrebbe fare di questo frangente un tornante del suo mandato, poiché nella vicenda vi sono diversi elementi ricchi di significato.Primo. Non può non essere centrale il coinvolgimento delle popolazioni locali per effettuare una pianificazione accurata che rispetti sia la natura sia il paesaggio con l’archeologia, poiché i cittadini sono i primi vigilanti e custodi, di cui una democrazia non può fare a meno. In tal modo la giunta realizzerebbe un modello organizzativo-comportamentale per la transizione a livello regionale che sarebbe da esempio per le altre regioni.Ad alcuni piace accusare spesso i comitati dei cittadini che si oppongono a localizzazioni nei pressi dei loro luoghi di vita richiamando la strausata formula della sindrome nimby. Ma non si può ritenere egoistiche e semplicistiche le loro mobilitazioni, poiché la compenetrazione delle dimensioni locale, nazionale e globale è imprescindibile nell’affrontare e risolvere la crisi ecologica. AmbienteIl paradosso del clima: scienziati pessimisti e ingegneri ottimistiFerdinando CotugnoEmissioni zeroSecondo. La Sardegna fino al 2020 è stata l’unica regione senza gas naturale, e dunque se si scegliesse di non procedere più con tale fonte fossile (che però la coalizione sarda ha considerato come energia di transizione nel programma elettorale), unitamente all’obiettivo di dismissione in breve delle centrali a carbone su cui premere il governo, la giunta farebbe della Sardegna la prima regione a emissioni zero.Se si procede efficacemente con le rinnovabili non vi è ragione di spendere in impianti di gas da dismettere dopo poco. E inoltre non dimentichiamo di sottolineare che eolico, solare e comunità energetiche sono modalità di ottenimento di energia ad “alta concentrazione di democraticità”, perché chiamano in gioco le decisioni della popolazione e perché possono essere di filiera corta; ben altra cosa rispetto al modello centralizzato che portano con sé le fonti fossili. EconomiaLa lezione che l’Italia non ha imparato dalla crisi energeticaGuido FontanelliUn’altra direzioneTerzo. Realizzando i due obbiettivi precedenti si praticherebbe una politica energetica contrapposta a quella del governo basata sul gas, per il quale vorrebbe fare dell’Italia un ingresso in Europa, sul nucleare e sui biocarburanti.Infine, la vicenda ci mostra un insegnamento importantissimo: non si può pensare che i processi della transizione energetica e della più ampia transizione ecologica possano essere lasciati al libero mercato. Come con l’eolico in Sardegna esso ne snaturerebbe il senso e la portata del cambiamento.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGrazia Pagnotta
Benzina e diesel, oggi il decreto per tagliare il prezzo: previsto sconto di 20 centesimiDraghi su crisi energetica: “Problema europeo, richiede una risposta europea”
Spesa militare al 2% del PIL, cosa succede se non si trova l'accordo?
Massacro a Bucha: ipotesi embargo su gas russo in Italia? La richiesta della maggioranza di GovernoConte: "Pace o condizionatore acceso? Interrogativo manicheo"
Giorgia Meloni: "Salvini? Non lo sento da tre mesi"Di Maio: "Abbiamo espulso 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale"
Italia come garante della sicurezza mondiale: in cosa consiste la richiesta di ZelenskyGiuseppe Conte dice si alla settimana corta ed al salario minimo
Torna il testa a testa fra Letta e Meloni, sono gli unici sopra il 20%Nuovo decreto Covid, road map del ritorno alla normalità: tutte le date più importantiVia libera del Cdm al dl sul Pnrr, entra nel testo la riforma della scuola: tutte le regoleCongresso Azione, gli interventi di Letta e Calenda: un botta e risposta deciso
Ucraina-Russia, Draghi: "Da Putin inaccettabile violazione, prepariamo sanzioni"
Guerra Russia-Ucraina, Salvini: "La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare"
Covid, Costa sul Green Pass: "La sua abolizione è un'ipotesi sulla quale stiamo ragionando"Ucraina, Guerini: "Italia aumenti spese militari, guerra potrebbe durare 10/20 anni"Election pass, la proposta del ministro D'Incà: stessa teconologia del Green passChe tempo che fa, Di Maio sull'Ucraina: "La guerra ha un nome e cognome: Vladimir Putin"
Guerra in Ucraina, il 22 marzo Zelensky parlerà in videoconferenza alle CamereMattarella: “La memoria delle vittime di mafia è richiamo contro l’indifferenza”Mario Draghi positivo al Covid: non andrà in AfricaCovid, Zaia: "A inizio pandemia ho pianto, ma abbiamo vinto la guerra grazie all'autonomia"